Dichiarato aperto il 685° anno di una "coraggiosa" università

Giovedì, 28 Gennaio 2021 12:14 | Letto 469 volte   Clicca per ascolare il testo Dichiarato aperto il 685° anno di una "coraggiosa" università Un emozionato Rettore Claudio Pettinari  ha inaugurato il 685° anno accademico dellUniversià di Camerino. #Universitas: Persona, Sapere, Istituzione” il tema scelto  come riflessione per  il 2021,  un anno che segue alle tante difficoltà portate dalla pandemia. Proprio in osservanza delle misure di contrasto dettate dallemergenza sanitaria, la cerimonia ha potuto svolgersi  in modalità esclusivamente telematica.  Presenti in collegamento streaming allevento il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli,  il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, sua Eccellenza lArcivescovo Francesco Massara e il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.La cerimonia ha potuto fregiarsi degli interventi del Presidente della Camera dei Deputati on.le Roberto Fico e del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.Ai saluti delle istituzioni locali si sono aggiunti gli interventi dei rappresentanti dellAteneo e in particolare quelli del Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, della Rappresentante del personale docente e ricercatore Dennis Fiorini, della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Donatella Fedeli, del Direttore Generale Vincenzo Tedesco, nonchè il saluto istituzionale del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.In una relazione carica di passione, il rettore Claudio Pettinari ha sviluppato tutte le tematiche al centro dellinteresse e dellattenzione dellateneo: Persona, Sapere, Istituzione e da racchiudere nella più ampia accezione di Universitas. fulcro del suo mandato rettorale.  Toccante e molto coinvolgente il saluto e laugurio rivolto alla comunità studentesca:  “Carissime studentesse e carissimi studenti cuore pulsante e fulcro di tutte le nostre azioni di tutti i nostri pensieri per voi con voi ci accingiamo a inaugurare un altro anno accademico: mai come in questi lunghi mesi trascorsi la vostra assenza nei corridoi delle aule, alluscita dei laboratori, nei piazzali, è divenuta assordante presenza. E’mancanza, mancanza della parte fondamentale della nostra comunità universitaria. Siete voi la persona che il sapere e le istituzioni, hanno il dovere di formare e di preparare.  Siete voi la persona che un giorno occuperà un ruolo in quelle istituzioni che vi hanno protetto e cresciuto. Siete voi quella persona che dovrà a sua volta trasmettere quel sapere appreso da altri.  Accettate con coraggio questa grande e importante responsabilità: mettetevi sempre in discussione, abbiate la capacità di dubitare, di porvi domande ed esercitate il vostro sacrosanto diritto alla critica. Ma che sia sempre alimentato dal fuoco della giustizia e della libertà, mai da bieche convenienze o paure. Che sia critica per costruire, mai per dividere;  per contrastare ogni forma non trasparente di esercizio del potere, non per incamminarsi lungo strade di dubbio successo e per difendere dai soprusi, non per esserne parte. Questo deve essere. Mettetevi in gioco: Winston Churchill soleva ripetere che con quello che otteniamo ci guadagniamo da vivere, con quello che diamo ci costruiamo una vita. Non perdete mai la capacità di ribellarvi all’ingiustizia, alla falsità; fatelo con gentilezza che non è accezione di mitezza o educazione, bensì di audacia. Sappiate essere donne e uomini che accettano perfino il conflitto ma lo praticano secondo loe regole, in una dimensione coraggiosae no distruttiva: gentilezza insieme a coraggio significa prendersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio essere nel mondo, accettare la responsabilità di esseri umani. A chi tenterà di togliervi nel vostro percorso speranza e fiducia in voi stessi, rispondete con la bellezza di accettare la complessità del mondo che vi circonderà, senza paura , cercando di comprenderlo, aperti alla scoperta.  Noi abbiamo imparato che la quiete non è sempre pace e così ,alziamo il nostro sguardo non per cercare quello che ci divide, ma per catturare quello che abbiamo davanti. Questo è quello che ha scritto la giovane poetessa americana Amanda Gorman in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden:  catturate ciò che la vita avrà in serbo per voi, non arrendetevi mai. Non fermatevi solo perché la strada sembra irta  di ostacoli, di pericoli. Chi  ha coraggio non si ferma. Non si ferma perché ha paura, ma prosegue nonostante abbia paura. Sappiate che la paura non si può sconfiggere con la sola forza del coraggio, bisogna piuttosto scioglierla con la luce dellintelligenza, unita al calore del cuore. Occorre la luce che comprende che riscalda; occorre la bontà dellintelligenza o lintelligenza della bontà:  in una parola sola occorre la saggezza. Il mio augurio quindi è che Unicam possa  aiutarvi a diventare donne e uomini di valore. Sono certo che insieme ce la faremo e, con questa certezza e con grande emozione che dichiaro aperto il 685 esimo anno accademico della nostra coraggiosa università.  ***Approfondimento sul prossimo numero di Appennino Camerte 
Un emozionato Rettore Claudio Pettinari  ha inaugurato il 685° anno accademico dell'Universià di Camerino
#Universitas: Persona, Sapere, Istituzione” il tema scelto  come riflessione per  il 2021,  un anno che segue alle tante difficoltà portate dalla pandemia. Proprio in osservanza delle misure di contrasto dettate dall'emergenza sanitaria, la cerimonia ha potuto svolgersi  in modalità esclusivamente telematica.  Presenti in collegamento streaming all'evento il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli,  il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, sua Eccellenza l'Arcivescovo Francesco Massara e il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini.
La cerimonia ha potuto fregiarsi degli interventi del Presidente della Camera dei Deputati on.le Roberto Fico e del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.

Ai saluti delle istituzioni locali si sono aggiunti gli interventi dei rappresentanti dell'Ateneo e in particolare quelli del Presidente del Consiglio degli Studenti Riccardo Cellocco, della Rappresentante del personale docente e ricercatore Dennis Fiorini, della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Donatella Fedeli, del Direttore Generale Vincenzo Tedesco, nonchè il saluto istituzionale del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
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In una relazione carica di passione, il rettore Claudio Pettinari ha sviluppato tutte le tematiche al centro dell'interesse e dell'attenzione dell'ateneo: Persona, Sapere, Istituzione e da racchiudere nella più ampia accezione di Universitas. fulcro del suo mandato rettorale.  
Toccante e molto coinvolgente il saluto e l'augurio rivolto alla comunità studentesca:  
“Carissime studentesse e carissimi studenti cuore pulsante e fulcro di tutte le nostre azioni di tutti i nostri pensieri per voi con voi ci accingiamo a inaugurare un altro anno accademico: mai come in questi lunghi mesi trascorsi la vostra assenza nei corridoi delle aule, all'uscita dei laboratori, nei piazzali, è divenuta assordante presenza. E’mancanza, mancanza della parte fondamentale della nostra comunità universitaria. Siete voi la persona che il sapere e le istituzioni, hanno il dovere di formare e di preparare.  Siete voi la persona che un giorno occuperà un ruolo in quelle istituzioni che vi hanno protetto e cresciuto. Siete voi quella persona che dovrà a sua volta trasmettere quel sapere appreso da altri.  Accettate con coraggio questa grande e importante responsabilità: mettetevi sempre in discussione, abbiate la capacità di dubitare, di porvi domande ed esercitate il vostro sacrosanto diritto alla critica. Ma che sia sempre alimentato dal fuoco della giustizia e della libertà, mai da bieche convenienze o paure. Che sia critica per costruire, mai per dividere;  per contrastare ogni forma non trasparente di esercizio del potere, non per incamminarsi lungo strade di dubbio successo e per difendere dai soprusi, non per esserne parte. Questo deve essere.
Mettetevi in gioco: Winston Churchill soleva ripetere che con quello che otteniamo ci guadagniamo da vivere, con quello che diamo ci costruiamo una vita. Non perdete mai la capacità di ribellarvi all’ingiustizia, alla falsità; fatelo con gentilezza che non è accezione di mitezza o educazione, bensì di audacia. Sappiate essere donne e uomini che accettano perfino il conflitto ma lo praticano secondo loe regole, in una dimensione coraggiosae no distruttiva: gentilezza insieme a coraggio significa prendersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio essere nel mondo, accettare la responsabilità di esseri umani. A chi tenterà di togliervi nel vostro percorso speranza e fiducia in voi stessi, rispondete con la bellezza di accettare la complessità del mondo che vi circonderà, senza paura , cercando di comprenderlo, aperti alla scoperta.  Noi abbiamo imparato che la quiete non è sempre pace e così ,alziamo il nostro sguardo non per cercare quello che ci divide, ma per catturare quello che abbiamo davanti. Questo è quello che ha scritto la giovane poetessa americana Amanda Gorman in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden:  catturate ciò che la vita avrà in serbo per voi, non arrendetevi mai. Non fermatevi solo perché la strada sembra irta  di ostacoli, di pericoli. Chi  ha coraggio non si ferma. Non si ferma perché ha paura, ma prosegue nonostante abbia paura. Sappiate che la paura non si può sconfiggere con la sola forza del coraggio, bisogna piuttosto scioglierla con la luce dell'intelligenza, unita al calore del cuore. Occorre la luce che comprende che riscalda; occorre la bontà dell'intelligenza o l'intelligenza della bontà:  in una parola sola occorre la saggezza. Il mio augurio quindi è che Unicam possa  aiutarvi a diventare donne e uomini di valore. Sono certo che insieme ce la faremo e, con questa certezza e con grande emozione che dichiaro aperto il 685 esimo anno accademico della nostra coraggiosa università". 

***Approfondimento sul prossimo numero di Appennino Camerte 

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