Nuovo Campus e vecchie sedi scolastiche. La risposta di Pezzanesi

Venerdì, 12 Febbraio 2021 10:51 | Letto 2294 volte   Clicca per ascolare il testo Nuovo Campus e vecchie sedi scolastiche. La risposta di Pezzanesi Ampio lintervento del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, a seguito delle perplessità espresse da Città in Comune e da altri cittadini sulla realizzazione del nuovo Campus scolastico della città.A distanza di oltre quattro anni dal sisma, infatti, le domande rivolte al primo cittadino riguardano i tempi per la realizzazione del villaggio che ospiterà gli istituti scolastici della città, ma anche lutilizzo che verrà fatto delle strutture scolastiche danneggiate dal sisma.La provincia sta validando il progetto terminato - risponde in merito al Campus - . La validazione è la fase finale e a primavera ci sarà il bando di carattere europeo. Vorrei sottolineare che la Provincia ha realizzato il progetto in house, risparmiando quasi un milione e mezzo di euro.Se a Camerino hanno esposto un progetto e a San Severino hanno cominciato lavori, non significa che Tolentino è stata dimenticata.A Tolentino - dice sferrando il colpo alle minoranze - facciamo un Campus con cinque istituti: qualcosa che chi ha governato prima di me non ha mai partorito, preferendo di sistemare il vecchio.Per le sedi dei licei sono stati spesi molti soldi e non è servito a niente, perchè alla prima scossa di terremoto sono tornati inagibili. Sulle tempistiche possiamo discutere quanto vogliamo - precisa - ma sono inevitabili, a causa della malattia italiana della burocrazia. Poi si sofferma sulla presentazione del progetto che coinvolse gli studenti della città al cinema Giometti: Chi parla - dice Pezzanesi - non cera quando abbiamo incontrato più di 500 studenti al Giometti per proiettare il progetto. I ragazzi erano commossi perchè sapevano già che loro non avrebbero seduto su questi banchi, ma hanno lottato con noi affinchè venisse raggiunto il risultato e si ottenessero i 20 milioni di euro grazie alla Regione, ai Commissari della Ricostruzione e a Giovanni Legnini. Allora dico che ci sono due categorie di persone: chi fa il proprio dovere e chi ogni giorno architetta come buttare fango addosso a chi lavora. In merito alle vecchie strutture il sindaco si sofferma sulla scuola don Bosco che ha suscitato più volte la discussione in assise comunale, tanto da portare allesclusione dalla giunta dei due assessori Massi e Pupo. La scuola don Bosco è una scuola storica della città - prosegue il sindaco - , sotto legida della Soprintendenza non poteva essere abbattuta e riscotruita, ma solo adeguata sismicamente. Con i lavori di adeguamento, non avremmo raggiunto i livelli di sicurezza paragonabili ad una scuola nuova. Così quella struttura sarà destinata ad altri usi pubblici per la nostra città e sposteremo una parte della don Bosco nella nuova area delle ex Pie Venerini e laltra parte di fianco al Campus: lobiettivo è che gli studenti, al termine delle scuole medie, si possano trasferire alle superiori attraversando un giardino e restando a Tolentino. Per quanto riguarda la Lucatelli - aggiunge - ha già il suo finanziamento approvato che ammonta a più di 7 milioni e mezzo di euro ma per cominciare i lavori dovremo avere gli spazi dove trasferire gli studenti e la turnazione sarà possibile con le costruzioni che abbiamo in programma di portare avanti. In merito allasilo Green, altro motivo di scontro già prima del sisma, il sindaco dice: A suo tempo fece scalpore perchè avremmo voluto costruirlo nuovo, ma una parte di cittadini si oppose. Ad oggi quei lavori non sono stati fatti ed il Comune deve lottare con le unghie e con i denti per ricostruire la struttura.Infine lex sede dei licei: Una delle perle che noi vogliamo incastonare nel futuro della città e dei giovani. Faremo un bando, appena si sistemerà laspetto progettuale de Campus, agganciato al recupero del centro storico e alla banca della cubatura. Dedicheremo il bando ai giovani: saranno loro a dirci cosa vorrebbero realizzare in quel luogo per vivere il centro storico.Giulia Sancricca
Ampio l'intervento del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, a seguito delle perplessità espresse da Città in Comune e da altri cittadini sulla realizzazione del nuovo Campus scolastico della città.
A distanza di oltre quattro anni dal sisma, infatti, le domande rivolte al primo cittadino riguardano i tempi per la realizzazione del villaggio che ospiterà gli istituti scolastici della città, ma anche l'utilizzo che verrà fatto delle strutture scolastiche danneggiate dal sisma.

"La provincia sta validando il progetto terminato - risponde in merito al Campus - . La validazione è la fase finale e a primavera ci sarà il bando di carattere europeo. Vorrei sottolineare che la Provincia ha realizzato il progetto in house, risparmiando quasi un milione e mezzo di euro.
Se a Camerino hanno esposto un progetto e a San Severino hanno cominciato lavori, non significa che Tolentino è stata dimenticata.
A Tolentino - dice sferrando il colpo alle minoranze - facciamo un Campus con cinque istituti: qualcosa che chi ha governato prima di me non ha mai partorito, preferendo di sistemare il vecchio.
Per le sedi dei licei sono stati spesi molti soldi e non è servito a niente, perchè alla prima scossa di terremoto sono tornati inagibili. Sulle tempistiche possiamo discutere quanto vogliamo - precisa - ma sono inevitabili, a causa della malattia italiana della burocrazia"

Poi si sofferma sulla presentazione del progetto che coinvolse gli studenti della città al cinema Giometti: "Chi parla - dice Pezzanesi - non c'era quando abbiamo incontrato più di 500 studenti al Giometti per proiettare il progetto. I ragazzi erano commossi perchè sapevano già che loro non avrebbero seduto su questi banchi, ma hanno lottato con noi affinchè venisse raggiunto il risultato e si ottenessero i 20 milioni di euro grazie alla Regione, ai Commissari della Ricostruzione e a Giovanni Legnini. Allora dico che ci sono due categorie di persone: chi fa il proprio dovere e chi ogni giorno architetta come buttare fango addosso a chi lavora". 

In merito alle vecchie strutture il sindaco si sofferma sulla scuola don Bosco che ha suscitato più volte la discussione in assise comunale, tanto da portare all'esclusione dalla giunta dei due assessori Massi e Pupo. 
"La scuola don Bosco è una scuola storica della città - prosegue il sindaco - , sotto l'egida della Soprintendenza non poteva essere abbattuta e riscotruita, ma solo adeguata sismicamente.
Con i lavori di adeguamento, non avremmo raggiunto i livelli di sicurezza paragonabili ad una scuola nuova. Così quella struttura sarà destinata ad altri usi pubblici per la nostra città e sposteremo una parte della don Bosco nella nuova area delle ex Pie Venerini e l'altra parte di fianco al Campus: l'obiettivo è che gli studenti, al termine delle scuole medie, si possano trasferire alle superiori attraversando un giardino e restando a Tolentino.

Per quanto riguarda la Lucatelli - aggiunge - ha già il suo finanziamento approvato che ammonta a più di 7 milioni e mezzo di euro ma per cominciare i lavori dovremo avere gli spazi dove trasferire gli studenti e la turnazione sarà possibile con le costruzioni che abbiamo in programma di portare avanti". 

In merito all'asilo Green, altro motivo di scontro già prima del sisma, il sindaco dice: "A suo tempo fece scalpore perchè avremmo voluto costruirlo nuovo, ma una parte di cittadini si oppose. Ad oggi quei lavori non sono stati fatti ed il Comune deve lottare con le unghie e con i denti per ricostruire la struttura".

Infine l'ex sede dei licei: "Una delle perle che noi vogliamo incastonare nel futuro della città e dei giovani. Faremo un bando, appena si sistemerà l'aspetto progettuale de Campus, agganciato al recupero del centro storico e alla banca della cubatura. Dedicheremo il bando ai giovani: saranno loro a dirci cosa vorrebbero realizzare in quel luogo per vivere il centro storico".

Giulia Sancricca



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