“Si tratta di patologie che investono sia la sfera psichica che la sfera del corpo. Comunemente sono associate all'ideale di bellezza del corpo magro ma in realtà sono patologie molto complesse e che hanno anche una gravità estremamente importante. In Italia soffrono oltre 3 milioni di persone di questi disturbi, soprattutto in età adolescenziale e persone giovani. L'anoressia è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali tra le fasce giovani tra i 17 e i 25 anni.”
Purtroppo la pandemia ha nuovamente acuito questa problematica anche nella nostra regione che dovrebbe essere all’avanguardia nella presa in carico di chi soffre di questi disturbi. “Per quello che ci è dato vedere dal nostro osservatorio, i mesi di confinamento di marzo, aprile e maggio 2020, hanno sicuramente inciso negli adolescenti, il rifiuto del cibo e i problemi legati al corpo, hanno amplificato questi disturbi e al nostro centro sono arrivate sempre più richieste. La regione Marche si è dotata di una legge, la prima in Italia a luglio 2020, dedicata proprio ai disturbi del comportamento alimentare. Purtroppo però, complice sicuramente anche lo stato di emergenza che stiamo ancora vivendo, questa legge non è stata ancora attuata. Si tratta di una legge che prevede un ampliamento di servizi, un'implementazione anche di operatori dedicati, per far fronte a quella che veramente è un'emergenza che sta esplodendo, diventando sempre più visibile.”
Per richiamare l’attenzione verso questo mondo, il prossimo 15 marzo è stata istituita una giornata nazionale. “Nelle Marche ci saranno parecchie iniziative promosse dall'Associazione dei familiari di persone con disturbi del comportamento alimentare, FADA Onlus. Saranno illuminate di lilla, colore identificato per questa giornata così importante, monumenti di diverse città come San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Porto San Giorgio, Macerata e molte altre. Saranno giornate molto importanti sia per gli operatori ma anche per i tanti familiari che vivono questi problemi in maniera drammatica, molto spesso lasciati anche nell'isolamento. E’ questo un modo per dire che esistono questi problemi e che si possono affrontare insieme.”
E' da ricordare che si deve a dei genitori l'istituzione di questa giornata. “In Italia è stata promossa da una coppia di genitori che purtroppo hanno perso la loro figlia, proprio per ricordare, per spingere ad implementare i servizi e ad aumentare anche la conoscenza, perché molto spesso di queste problematiche se ne parla in maniera molto superficiale, tacciandole come una mancanza di volontà o dei capricci adolescenziali. Non è così.”
Barbara Olmai
Maggiori approfondimenti su "l'Appennino Camerte" in uscita giovedì prossimo
Purtroppo la pandemia ha nuovamente acuito questa problematica anche nella nostra regione che dovrebbe essere all’avanguardia nella presa in carico di chi soffre di questi disturbi. “Per quello che ci è dato vedere dal nostro osservatorio, i mesi di confinamento di marzo, aprile e maggio 2020, hanno sicuramente inciso negli adolescenti, il rifiuto del cibo e i problemi legati al corpo, hanno amplificato questi disturbi e al nostro centro sono arrivate sempre più richieste. La regione Marche si è dotata di una legge, la prima in Italia a luglio 2020, dedicata proprio ai disturbi del comportamento alimentare. Purtroppo però, complice sicuramente anche lo stato di emergenza che stiamo ancora vivendo, questa legge non è stata ancora attuata. Si tratta di una legge che prevede un ampliamento di servizi, un'implementazione anche di operatori dedicati, per far fronte a quella che veramente è un'emergenza che sta esplodendo, diventando sempre più visibile.”
Per richiamare l’attenzione verso questo mondo, il prossimo 15 marzo è stata istituita una giornata nazionale. “Nelle Marche ci saranno parecchie iniziative promosse dall'Associazione dei familiari di persone con disturbi del comportamento alimentare, FADA Onlus. Saranno illuminate di lilla, colore identificato per questa giornata così importante, monumenti di diverse città come San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Porto San Giorgio, Macerata e molte altre. Saranno giornate molto importanti sia per gli operatori ma anche per i tanti familiari che vivono questi problemi in maniera drammatica, molto spesso lasciati anche nell'isolamento. E’ questo un modo per dire che esistono questi problemi e che si possono affrontare insieme.”
E' da ricordare che si deve a dei genitori l'istituzione di questa giornata. “In Italia è stata promossa da una coppia di genitori che purtroppo hanno perso la loro figlia, proprio per ricordare, per spingere ad implementare i servizi e ad aumentare anche la conoscenza, perché molto spesso di queste problematiche se ne parla in maniera molto superficiale, tacciandole come una mancanza di volontà o dei capricci adolescenziali. Non è così.”
Barbara Olmai
Maggiori approfondimenti su "l'Appennino Camerte" in uscita giovedì prossimo