Il progetto DigiPalm (Digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni locali delle Marche) scaturisce dalla volontà della Regione di favorire la trasformazione digitale dei Comuni del territorio per diffondere l’utilizzo dei sistemi nazionali PagoPa, Spid e appIO. “La Regione Marche ha un’idea precisa di sviluppo digitale e di infrastrutturazione tecnologica per rilanciare il territorio, a partire dalle aree interne più svantaggiate – ha detto Acquaroli – La connessione deve diventare uno strumento corrente della pubblica amministrazione, delle strutture sanitarie e delle imprese”. Carloni ha evidenziato come DigiPalm è nato con la collaborazione del prevedente Governo nazionale: “L’ex ministro dell’Innovazione tecnologica Paola Pisano ci ha ascoltato e creduto in un progetto sperimentale di nuovi servizi per la pubblica amministrazione, che determinerà una semplificazione e la digitalizzazione delle certificazioni prima solo cartacee. La gran parte dei Comuni che ha voluto aderire al progetto della Regione, su base volontaria (circa 187), potrà attivare servizi ai cittadini altamente innovativi.”
Il progetto DigiPalm fa leva sul ruolo di intermediario tecnologico della Regione e sulle dotazioni informatiche esistenti: a partire dai datacenter, dalle piattaforme per i pagamenti elettronici, l’autenticazione dell’identità digitale forte e l’erogazione dei servizi di eGovernment con notifiche applicative. Sono già 171 i Comuni o Unioni di Comuni aderenti all’accordo regionale: 16 di essi utilizzano la Regione anche come intermediario tecnologico.
In aggiunta attraverso “Ioservice”, la nuova piattaforma regionale che converge le notifiche applicative dai sistemi degli enti locali verso l’app IO nazionale, è stato realizzato un servizio gratuito di informazione sullo stato di avanzamento delle pratiche di ricostruzione per gli utenti dell’Ufficio speciale ricostruzione (intestatari, proprietari immobili) che si iscrivono.
B.O.