Caporalato nelle aziende. Città in Comune pone l'attenzione sul problema: "Pronti a vigilare"

Giovedì, 29 Aprile 2021 08:07 | Letto 1569 volte   Clicca per ascolare il testo Caporalato nelle aziende. Città in Comune pone l'attenzione sul problema: "Pronti a vigilare" Non resteremo in silenzio su temi come il caporalato lo sfruttamento del lavoro. Vigileremo sul territorio affinchè sia netta la differenza tra chi offre la possibilità di una vita migliore e chi invece approfitta di situazioni di fragilità.Lassociazione Città in Comune di Tolentino interviene sulla notizia di qualche giorno fa che riguardava un caso caporalato in un’azienda con sede legale a Tolentino. Modalità criminali adottate nei confronti di cosiddetti lavoratori fragili - denuncia lassociazione di cui fanno parte anche Fabiola Caporalini e Stefano Rossi (in foto) - , operai indigenti che avevano bisogno di un rapporto di lavoro per sanare la loro posizione di clandestinità sul territorio italiano.A questi lavoratori è stato chiesto di versare 500 euro che, in base al d.l. 34/2020, debbono essere sostenuti dal datore di lavoro. Ciò che Città in Comune vuole sottolineare è come la situazione sia ricorrente molto più di quanto si pensi. Capita molto spesso che, a coloro che hanno bisogno di un lavoro per poter restare sul territorio italiano, venga chiesta l’erogazione di somme di denaro - spiegano - , a vario titolo assolutamente illegale, talvolta fino a configurare veri e propri casi di estorsione. Nel caso di specie, inoltre, gli operai erano stati sistemati in un alloggio assolutamente inidoneo e insalubre, in condizioni di degrado. Sfruttare situazioni di bisogno di esseri umani, di lavoratori e lavoratrici, è quanto di più infimo e bieco l’imprenditoria di questo paese possa arrivare a perpetrare, oltre ad essere una gravissima violazione della legge.Dopo la denuncia, limpegno per evitare che situazioni di questo tipo continuino a verificarsi: Abbiamo il dovere di denunciare come questo fenomeno, sempre più spesso, prenda piede anche sul nostro territorio e come gravi violazioni del diritto del lavoro non siano pratica circoscritta solo a certe zone dItalia , che nell’immaginario collettivo restano terra di caporalato.Parimenti non è più solo il settore dell’ agricoltura lambito destinato a certe pratiche vigliacche di sfruttamento. Lo stesso fenomeno della ricostruzione post-sisma sul nostro territorio, con i suoi numerosi cantieri, ne è stato coinvolto.La preoccupazione è, infatti, rivolta ai lavori che inreresseranno il Paese in vista dellarrivo dei fondi del Recovery Plan che, secondo Città in Comune, potrà moltiplicare queste gravi violazioni. Per tutti gli esseri umani, italiani e stranieri, le condizioni di lavoro debbono essere le medesime - asseriscono - . Per tutti, indipendentemente dalla nazionalità, è indispensabile lavorare con dignità e giusto salario, senza alcun tipo di abuso o sfruttamento. Ancora di più per chi, senza lavoro, diventa assolutamente invisibile, privato della possibilità di godere di ogni diritto umano riconosciuto, compresa la semplice sopravvivenza.Per quello che ci compete - sottolineano - se non altro come formazione politica e sociale, saremo vigili sul territorio, anche perché sia netta la differenza tra coloro che offrono un lavoro e la possibilità di una vita migliore, rispettando ogni regola prevista dalla nostra legislazione e chi è capace, invece, di approfittare di ogni situazione di fragilità, nei confronti di chicchessia, specie in un periodo economicamente difficilissimo in cui chiunque, italiano o straniero, potrebbe trovarsi in una situazione a dir poco drammatica.GSCi auguriamo e confidiamo - concludono - che gli organi competenti anche in futuro, intensifichino le attività di controllo e prevenzione.
"Non resteremo in silenzio su temi come il caporalato lo sfruttamento del lavoro. Vigileremo sul territorio affinchè sia netta la differenza tra chi offre la possibilità di una vita migliore e chi invece approfitta di situazioni di fragilità".

L'associazione Città in Comune di Tolentino interviene sulla notizia di qualche giorno fa che riguardava un caso caporalato in un’azienda con sede legale a Tolentino.
"Modalità criminali adottate nei confronti di cosiddetti lavoratori fragili - denuncia l'associazione di cui fanno parte anche Fabiola Caporalini e Stefano Rossi (in foto) - , operai indigenti che avevano bisogno di un rapporto di lavoro per sanare la loro posizione di clandestinità sul territorio italiano.
A questi lavoratori è stato chiesto di versare 500 euro che, in base al d.l. 34/2020, debbono essere sostenuti dal datore di lavoro".

Ciò che Città in Comune vuole sottolineare è come la "situazione sia ricorrente molto più di quanto si pensi. Capita molto spesso che, a coloro che hanno bisogno di un lavoro per poter restare sul territorio italiano, venga chiesta l’erogazione di somme di denaro - spiegano - , a vario titolo assolutamente illegale, talvolta fino a configurare veri e propri casi di estorsione. Nel caso di specie, inoltre, gli operai erano stati sistemati in un alloggio assolutamente inidoneo e insalubre, in condizioni di degrado. Sfruttare situazioni di bisogno di esseri umani, di lavoratori e lavoratrici, è quanto di più infimo e bieco l’imprenditoria di questo paese possa arrivare a perpetrare, oltre ad essere una gravissima violazione della legge".

Dopo la denuncia, l'impegno per evitare che situazioni di questo tipo continuino a verificarsi: "Abbiamo il dovere di denunciare come questo fenomeno, sempre più spesso, prenda piede anche sul nostro territorio e come gravi violazioni del diritto del lavoro non siano pratica circoscritta solo a certe zone d'Italia , che nell’immaginario collettivo restano terra di caporalato.

Parimenti non è più solo il settore dell’ agricoltura l'ambito destinato a certe pratiche vigliacche di sfruttamento. Lo stesso fenomeno della ricostruzione post-sisma sul nostro territorio, con i suoi numerosi cantieri, ne è stato coinvolto".

La preoccupazione è, infatti, rivolta ai lavori che inreresseranno il Paese in vista dell'arrivo dei fondi del Recovery Plan che, secondo Città in Comune, potrà moltiplicare queste gravi violazioni.

"Per tutti gli esseri umani, italiani e stranieri, le condizioni di lavoro debbono essere le medesime - asseriscono - . Per tutti, indipendentemente dalla nazionalità, è indispensabile lavorare con dignità e giusto salario, senza alcun tipo di abuso o sfruttamento. Ancora di più per chi, senza lavoro, diventa assolutamente invisibile, privato della possibilità di godere di ogni diritto umano riconosciuto, compresa la semplice sopravvivenza.

Per quello che ci compete - sottolineano - se non altro come formazione politica e sociale, saremo vigili sul territorio, anche perché sia netta la differenza tra coloro che offrono un lavoro e la possibilità di una vita migliore, rispettando ogni regola prevista dalla nostra legislazione e chi è capace, invece, di approfittare di ogni situazione di fragilità, nei confronti di chicchessia, specie in un periodo economicamente difficilissimo in cui chiunque, italiano o straniero, potrebbe trovarsi in una situazione a dir poco drammatica.


GS
Ci auguriamo e confidiamo - concludono - che gli organi competenti anche in futuro, intensifichino le attività di controllo e prevenzione".

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