Rientro dell'opera d'arte a San Rocco. L'arcivescovo Massara celebra la messa per l'evento

Giovedì, 20 Maggio 2021 13:21 | Letto 523 volte   Clicca per ascolare il testo Rientro dell'opera d'arte a San Rocco. L'arcivescovo Massara celebra la messa per l'evento Dopo la cerimonia di riconsegna del capolavoro d’arte raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Rocco e Severino, la comunità settempedana si è riunita di nuovo in preghiera per salutare il ritorno a casa della preziosa tela attribuita per tantissimi anni a Cristoforo Roncalli, detto Pomarancio, e poi riassegnata alla firma di Baccio Ciarpi,  ovvero Lorenzo Bartolomeo Ciarpi, straordinario allievo di Pietro da Cortona.La nuova cerimonia è coincisa con una santa messa officiata dall’arcivescovo di Camerino – Severino Marche, monsignor Francesco Massara, alla presenza del vicario, monsignor Aldo Romagnoli, e dei rappresentanti della Confraternita. Tra le autorità il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, in occasione del rientro dell’opera non si erano potute celebrare funzioni all’interno della chiesa di San Rocco, da cui la tela era stata sottratta nel lontano 1811.Il quadro da alcune settimane è custodito in quello che è stato sempre il suo luogo d’accoglienza. Al suo rientro l’altare maggiore della chiesa è stato peraltro interessato da un laborioso intervento di restauro, eseguito dalla ditta Impertecno Srl, che ha interessato la cornice in legno dorato, questa mai trasferita altrove.L’impresa, specializzata da molti anni nel restauro delle opere d’arte, ha come direttore tecnico per il restauro la dottoressa Cecilia Bartoli, che ha origini marchigiane. La sua bottega artigiana ha collaborato per il restauro della cornice con la bottega Mastro T di San Severino Marche occupandosi, oltre che del restauro, del progetto e della realizzazione di una struttura in legno che potesse consentire il rimontaggio del dipinto nella cornice e la ricollocazione di questa “unità artistica” sul suo altare originario che, nel corso del tempo, aveva subito importanti manomissioni.La cornice, che fa parte integrante dell’impianto architettonico dell’altare, è realizzata in legno dorato a foglia con alcuni dettagli dipinti in verde scuro e si presentava in condizioni di grave degrado.“Il restauro - spiega la dottoressa Bartoli - è consistito nelle operazioni di smontaggio della cornice dall’altare, la disinfestazione per liberare la cornice dai numerosi insetti xilofagi che avevano attaccato il legno, la stuccatura e la finitura della stessa a bolo rosso. Si è proceduto poi con il consolidamento e la reintegrazione di tutte le parti mancanti e la ricostruzione ex novo di alcune parti di modellato che erano andate completamente perdute. Per la presentazione estetica dell’opera si è intervenuti con la reintegrazione della foglia d’oro, e per le lacune di piccole dimensioni, con la reintegrazione pittorica sottotono. Per completare l’intervento di restauro si è infine proceduto con la verniciatura finale”.Per ammirare di nuovo l’imponente opera occorrerà attendere il 16 agosto, festa di San Rocco.
Dopo la cerimonia di riconsegna del capolavoro d’arte raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Rocco e Severino, la comunità settempedana si è riunita di nuovo in preghiera per salutare il ritorno a casa della preziosa tela attribuita per tantissimi anni a Cristoforo Roncalli, detto Pomarancio, e poi riassegnata alla firma di Baccio Ciarpi,  ovvero Lorenzo Bartolomeo Ciarpi, straordinario allievo di Pietro da Cortona.

La nuova cerimonia è coincisa con una santa messa officiata dall’arcivescovo di Camerino – Severino Marche, monsignor Francesco Massara, alla presenza del vicario, monsignor Aldo Romagnoli, e dei rappresentanti della Confraternita. Tra le autorità il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, in occasione del rientro dell’opera non si erano potute celebrare funzioni all’interno della chiesa di San Rocco, da cui la tela era stata sottratta nel lontano 1811.

Il quadro da alcune settimane è custodito in quello che è stato sempre il suo luogo d’accoglienza. Al suo rientro l’altare maggiore della chiesa è stato peraltro interessato da un laborioso intervento di restauro, eseguito dalla ditta Impertecno Srl, che ha interessato la cornice in legno dorato, questa mai trasferita altrove.

L’impresa, specializzata da molti anni nel restauro delle opere d’arte, ha come direttore tecnico per il restauro la dottoressa Cecilia Bartoli, che ha origini marchigiane. La sua bottega artigiana ha collaborato per il restauro della cornice con la bottega Mastro T di San Severino Marche occupandosi, oltre che del restauro, del progetto e della realizzazione di una struttura in legno che potesse consentire il rimontaggio del dipinto nella cornice e la ricollocazione di questa “unità artistica” sul suo altare originario che, nel corso del tempo, aveva subito importanti manomissioni.

La cornice, che fa parte integrante dell’impianto architettonico dell’altare, è realizzata in legno dorato a foglia con alcuni dettagli dipinti in verde scuro e si presentava in condizioni di grave degrado.

“Il restauro - spiega la dottoressa Bartoli - è consistito nelle operazioni di smontaggio della cornice dall’altare, la disinfestazione per liberare la cornice dai numerosi insetti xilofagi che avevano attaccato il legno, la stuccatura e la finitura della stessa a bolo rosso. Si è proceduto poi con il consolidamento e la reintegrazione di tutte le parti mancanti e la ricostruzione ex novo di alcune parti di modellato che erano andate completamente perdute. Per la presentazione estetica dell’opera si è intervenuti con la reintegrazione della foglia d’oro, e per le lacune di piccole dimensioni, con la reintegrazione pittorica sottotono. Per completare l’intervento di restauro si è infine proceduto con la verniciatura finale”.

Per ammirare di nuovo l’imponente opera occorrerà attendere il 16 agosto, festa di San Rocco.

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