"MArCHESTORIE", nei borghi e centri storici la più bella festa delle Marche

Giovedì, 02 Settembre 2021 17:30 | Letto 711 volte   Clicca per ascolare il testo "MArCHESTORIE", nei borghi e centri storici la più bella festa delle Marche Al via la più bella festa delle Marche, il Festival MArCHESTORIE promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche. Il primo fine settimana, in programma dal 2 al 5 settembre, a Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, prevede tra l’altro un ‘palinsesto’ che vuole esaltare la musica tradizionale marchigiana, le storie e l’arte popolare. “Sarà una festa per tutto il bellissimo patrimonio delle Marche, per i nostri borghi a cui stiamo dedicando una grande azione di rilancio e di valorizzazione – così il presidente Francesco Acquaroli – con la consapevolezza che i borghi, i centri storici, le loro storie e le loro tradizioni possono essere un grande valore aggiunto non solo al settore del turismo. È un evento che ha una visione particolare, specifica e identitaria del nostro territorio con l’obiettivo di rilancio commerciale, urbanistico, sociale e turistico. Occorre ripartire dalla rete dei borghi, dei centri storici e valorizzarli come contenitori e contenuti in tutte le loro sfaccettature: l’artigianato, la manifattura, il turismo e molto altro. Questa prima edizione coinvolge ben 56 Comuni e ci dimostra la voglia di rilancio e di essere protagonisti di tutti i territori della nostra regione, a partire dai borghi delle aree interne e dell’area colpita dal sisma, e questa è l’occasione per scoprirli e viverli”. “Non è un’iniziativa una tantum – spiega l’assessore alla Cultura Giorgia Latini - ma una strategia che proseguirà nel corso degli anni. La volontà che ci ha condotti a questo tipo di iniziativa è quella di valorizzare insieme ai borghi l’identità delle Marche a partire dai nuclei storici che caratterizzano la nostra regione. Cultura e turismo sono i due elementi di questa formula che servirà alla riscoperta, all’approfondimento delle nostre radici e al rilancio economico dei piccoli centri. Nei borghi ci sono i tratti salienti della nostra regione ed è qui che è custodito il segreto per elaborare progetti culturali e programmi per il turismo competitivi e di rete. E’ da qui che proveremo a ripartire dopo le chiusure dei mesi scorsi. Questo Festival ci permetterà di essere più riconoscibili e di fare sistema in ambiti dove spesso le iniziative sono scollegate fra loro. Volevamo lanciare una proposta corale, dei territori, e così è stato. Una cabina di regia unica e tanti registi che, insieme ai direttori artistici e al resto dello staff, potesse realizzare una serie di eventi collegati tra loro da un unico obiettivo e da un unico format.f.u.
Al via la più bella festa delle Marche, il Festival MArCHESTORIE promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche. Il primo fine settimana, in programma dal 2 al 5 settembre, a Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, prevede tra l’altro un ‘palinsesto’ che vuole esaltare la musica tradizionale marchigiana, le storie e l’arte popolare.

“Sarà una festa per tutto il bellissimo patrimonio delle Marche, per i nostri borghi a cui stiamo dedicando una grande azione di rilancio e di valorizzazione – così il presidente Francesco Acquaroli – con la consapevolezza che i borghi, i centri storici, le loro storie e le loro tradizioni possono essere un grande valore aggiunto non solo al settore del turismo. È un evento che ha una visione particolare, specifica e identitaria del nostro territorio con l’obiettivo di rilancio commerciale, urbanistico, sociale e turistico. Occorre ripartire dalla rete dei borghi, dei centri storici e valorizzarli come contenitori e contenuti in tutte le loro sfaccettature: l’artigianato, la manifattura, il turismo e molto altro. Questa prima edizione coinvolge ben 56 Comuni e ci dimostra la voglia di rilancio e di essere protagonisti di tutti i territori della nostra regione, a partire dai borghi delle aree interne e dell’area colpita dal sisma, e questa è l’occasione per scoprirli e viverli”.

“Non è un’iniziativa una tantum – spiega l’assessore alla Cultura Giorgia Latini - ma una strategia che proseguirà nel corso degli anni. La volontà che ci ha condotti a questo tipo di iniziativa è quella di valorizzare insieme ai borghi l’identità delle Marche a partire dai nuclei storici che caratterizzano la nostra regione. Cultura e turismo sono i due elementi di questa formula che servirà alla riscoperta, all’approfondimento delle nostre radici e al rilancio economico dei piccoli centri. Nei borghi ci sono i tratti salienti della nostra regione ed è qui che è custodito il segreto per elaborare progetti culturali e programmi per il turismo competitivi e di rete. E’ da qui che proveremo a ripartire dopo le chiusure dei mesi scorsi. Questo Festival ci permetterà di essere più riconoscibili e di fare sistema in ambiti dove spesso le iniziative sono scollegate fra loro. Volevamo lanciare una proposta corale, dei territori, e così è stato. Una cabina di regia unica e tanti registi che, insieme ai direttori artistici e al resto dello staff, potesse realizzare una serie di eventi collegati tra loro da un unico obiettivo e da un unico format".

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