Su tale area è nota la presenza di una frana attiva, come documentato anche dallo studio di micro-zonazione sismica, commissionato nel 2014 dalla stessa amministrazione e pubblicato sul sito del comune nel luglio 2017 (frana n. 3012).
Nella foto sotto: Estratto dalla carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS)

Nonostante tale indicazione, l’amministrazione scelse comunque di allestire su quest’area il campo container, preventivando un importo dei lavori pari a circa tre milioni di euro (€ 2.370.000 lotto 1 più € 640.000 lotto 2 per un lungo marciapiede).
Nel marzo scorso, nonostante le palificazioni, i drenaggi e le terre armate, la frana è ricomparsa, rovinando e rendendo inagibile una parte delle costose opere volute dagli amministratori dell’epoca.
Foto 1 – Porzione di marciapiede franato in prossimità dell’ingresso al campo container

Foto 2- – Sprofondamento del marciapiede realizzato su terre armate

Foto 3 – La frana sul tratto della strada provinciale 256

Foto 4 – La frana sotto la strada provinciale 256 in corrispondenza del primo container
