Camerino- Affollatissimo l’incontro convocato dal sindaco Pasqui alle Calvie

Sabato, 26 Novembre 2016 00:30 | Letto 6181 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino- Affollatissimo l’incontro convocato dal sindaco Pasqui alle Calvie   “Dovremo attendere un tempo importante prima di vedere la città sicuramente ricostruita” . Così ha esordito il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui in occasione dell’affollatissima incontro con i cittadini, tenutosi nei locali del palazzetto Cus Orsini alle Calvie a 25 giorni dal terremoto. “La situazione della nostra città- ha proseguito - è estremamente complessa e completamente diversa da quella che si vide dopo il sisma del 1997 e, qualsias,i riferimento a situazioni del passato o vicine,non si addice a chi vuol lavorare per far ripartire questo territorio. Questo non è un territorio che ripartirà grazie ad un sindaco somaro o bravo – ha tenuto a precisare Pasqui- ma ripartirà, ne sono certo e non grazie ad una amministrazione o ad un primo cittadino o a dei singoli, ma grazie alla collaborazione di tutti, se realmente la nostra volontà è quella  di restituire ai nostri figli la città che era e che addirittura potremmo migliorare. Ritengo tuttavia che, nel momento attuale ogni paragone con altre realtà, con altre situazioni simili, come anche le polemiche siano fuori luogo. Le situazioni vanno valutate in base alla loro complessità e la nostra è situazione molto complessa. Premetto – ha spiegato il sindaco- che, gli amministratori  e quanti ci stanno aiutando, come Massimiliano Polzetti della Protezione civile nazionale che ci sta accompagnando in questo percorso, stanno facendo tutto il possibile”    Il sindaco ha inoltre ricordato che attualmente sono 1995 le persone alloggiate fuori di Camerino; 1729 sono ad oggi le domande per autonoma sistemazione e circa 5000 in tutto  sono le  persone in grande difficoltà da ricollocare e da sistemare,  per cui la situazione camerte  non può essere paragonata a quella di altri paesi o città. Le domande di sopralluogo sono 4027, di queste 734 ne sono state fatte con le schede FAST e 173 con le schede Aedes per un totale di circa 900. Dal 23 novembre inoltre sono stati fissati i criteri con i quali poter andare avanti nella maniera più spedita possibile con i sopralluoghi “per i quali- ha precisato Pasqui- si sta procedendo  con l’ausilio di 3 squadre ma c’è da capire  che questo terremoto ha messo in ginocchio non solo la nostra città  e, le risorse da impiegare, sono riferite a ben 4 regioni.. Al lavoro a Camerino sono dunque tre gruppi che possono fare una media di circa 15 sopralluoghi al giorno. Quanto ai CTS per tentare riaperture nella cd. zona ross,a le richieste sono 17 e ne sono stayi eseguiti 5; dello stesso numero le rivisitazioni eseguite della stessa zona rossa  per consentire,, dopo una prima fase speditiva, una riapertura sempre maggiore della zona interdetta della città”.. L’ultima novità annunciata nel corso dell’incontro è stata quella della riapertura di via Cesare Battisti e di Piazzale della Vittoria dove, se le schede dei sopralluoghi lo consentiranno, potranno riaprire la loro attività un negozio di  ferramenta e una  pasticceria . “Le operazioni che stiamo portando avanti- ha aggiunto Pasqui – sono dunque tese a riaprire man mano varie parti della città. La situazione è delicata perché  ne va della sicurezza pubblica;  coloro che fanno le schede di valutazione, lavorano infatti  nell’interesse della collettività; è appunto  prendendo atto di quel che riportano che io emetto delle ordinanze. Vi sono delle linee guida emanate dal governo italiano- ha precisato-  alle quali tutti si debbono attenere, come del resto anch’io, nell’interesse della città e dei suoi abitanti” Quanto alla sistemazione delle persone Pasqui ha ricordato le varie possibilità riconosciute dallo Stato per i casi di calamita: l ’autonoma sistemazione o l’’alloggio negli alberghi convenzionati e, passaggio successivo, la possibilità delle casette di legno. “ Dobbiamo far ripartire tuttoè ripartita l’Università, sono ripartite le scuole, debbono ripartire le attività commerciali per le quali abbiamo bisogno di individuare le aree; credo che tra tre o quattro giorni;- ha affermato- avremo una risposta della Regione sulle aree da noi già individuate. .Allora c’incontreremo per decidere insieme il da farsi. La città deve ripartire insieme con il commercio, con la sua Università per andare a creare quella città che dovrà essere per qualche anno. E’ dunque necessaria attenzione su quello che andremo a fare, perché è questa la situazione che ad oggi ci vede impegnati; una situazione complessa che però ci sta facendo capire la forza di una città che ha già reagito e che il suo motore l’ha già fatto ripartire. Che vi siano problematiche o che tante cose possano essere fatte meglio è normale, ma il percorso lo facciamo insieme e vi chiedo realmente una vicinanza, perchè questa è una fase molto difficile, perché la fatica e l’energia che ci vuole è davvero tanta”.  Dichiarandosi disponibile ad accogliere i consigli dei cittadini, il sindaco ha poi annunciato l’organizzazione di nuovi incontri per informare e aggiornare sulla situazione, ricordando anche la possibilità di registrarsi sul sito internet del comune di Camerino indicando il proprio numero di cellulare per poter ascoltare registrate alcune comunicazioni importanti dell’amministrazione. Infine Pasqui ha sottolineato che, per quanto riguarda la sistemazione delle persone, oltre alla sistemazione autonoma o ad usufruire degli alberghi, c’è anche la possibilità della fase dei containers. Verranno posizionati nelle aree già pronte di Vallicelle e San Paolo. La scelta è stata quella  di dividere i circa 1000 posti a disposizione, tra gli studenti universitari e le famiglie che hanno bambini e ragazzi in età scolare. “Questa è dunque la priorità- ha concluso - e per questo riavvicinamento delle famiglie con figli che vanno a scuola sono state stipulate anche delle convenzioni con degli alberghi più vicini alla città, per la metà invece la disponibilità prioritaria sarà per gli  studenti universitari che possiamo considerare nostri concittadini perché, come ho sempre detto, l’università sta a Camerino come Camerino sta alla sua università”.        

 

“Dovremo attendere un tempo importante prima di vedere la città sicuramente ricostruita” . Così ha esordito il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui in occasione dell’affollatissima incontro con i cittadini, tenutosi nei locali del palazzetto Cus Orsini alle Calvie a 25 giorni dal terremoto. “La situazione della nostra città- ha proseguito - è estremamente complessa e completamente diversa da quella che si vide dopo il sisma del 1997 e, qualsias,i riferimento a situazioni del passato o vicine,non si addice a chi vuol lavorare per far ripartire questo territorio. Questo non è un territorio che ripartirà grazie ad un sindaco somaro o bravo – ha tenuto a precisare Pasqui- ma ripartirà, ne sono certo e non grazie ad una amministrazione o ad un primo cittadino o a dei singoli, ma grazie alla collaborazione di tutti, se realmente la nostra volontà è quella  di restituire ai nostri figli la città che era e che addirittura potremmo migliorare. Ritengo tuttavia che, nel momento attuale ogni paragone con altre realtà, con altre situazioni simili, come anche le polemiche siano fuori luogo. Le situazioni vanno valutate in base alla loro complessità e la nostra è situazione molto complessa.

Premetto – ha spiegato il sindaco- che, gli amministratori  e quanti ci stanno aiutando, come Massimiliano Polzetti della Protezione civile nazionale che ci sta accompagnando in questo percorso, stanno facendo tutto il possibile”

 

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 Il sindaco ha inoltre ricordato che attualmente sono 1995 le persone alloggiate fuori di Camerino; 1729 sono ad oggi le domande per autonoma sistemazione e circa 5000 in tutto  sono le  persone in grande difficoltà da ricollocare e da sistemare,  per cui la situazione camerte  non può essere paragonata a quella di altri paesi o città. Le domande di sopralluogo sono 4027, di queste 734 ne sono state fatte con le schede FAST e 173 con le schede Aedes per un totale di circa 900. Dal 23 novembre inoltre sono stati fissati i criteri con i quali poter andare avanti nella maniera più spedita possibile con i sopralluoghi “per i quali- ha precisato Pasqui- si sta procedendo  con l’ausilio di 3 squadre ma c’è da capire  che questo terremoto ha messo in ginocchio non solo la nostra città  e, le risorse da impiegare, sono riferite a ben 4 regioni.. Al lavoro a Camerino sono dunque tre gruppi che possono fare una media di circa 15 sopralluoghi al giorno. Quanto ai CTS per tentare riaperture nella cd. zona ross,a le richieste sono 17 e ne sono stayi eseguiti 5; dello stesso numero le rivisitazioni eseguite della stessa zona rossa  per consentire,, dopo una prima fase speditiva, una riapertura sempre maggiore della zona interdetta della città”.. L’ultima novità annunciata nel corso dell’incontro è stata quella della riapertura di via Cesare Battisti e di Piazzale della Vittoria dove, se le schede dei sopralluoghi lo consentiranno, potranno riaprire la loro attività un negozio di  ferramenta e una  pasticceria . “Le operazioni che stiamo portando avanti- ha aggiunto Pasqui – sono dunque tese a riaprire man mano varie parti della città. La situazione è delicata perché  ne va della sicurezza pubblica;  coloro che fanno le schede di valutazione, lavorano infatti  nell’interesse della collettività; è appunto  prendendo atto di quel che riportano che io emetto delle ordinanze. Vi sono delle linee guida emanate dal governo italiano- ha precisato-  alle quali tutti si debbono attenere, come del resto anch’io, nell’interesse della città e dei suoi abitanti”

Quanto alla sistemazione delle persone Pasqui ha ricordato le varie possibilità riconosciute dallo Stato per i casi di calamita: l ’autonoma sistemazione o l’’alloggio negli alberghi convenzionati e, passaggio successivo, la possibilità delle casette di legno.

“ Dobbiamo far ripartire tuttoè ripartita l’Università, sono ripartite le scuole, debbono ripartire le attività commerciali per le quali abbiamo bisogno di individuare le aree; credo che tra tre o quattro giorni;- ha affermato- avremo una risposta della Regione sulle aree da noi già individuate. .Allora c’incontreremo per decidere insieme il da farsi. La città deve ripartire insieme con il commercio, con la sua Università per andare a creare quella città che dovrà essere per qualche anno. E’ dunque necessaria attenzione su quello che andremo a fare, perché è questa la situazione che ad oggi ci vede impegnati; una situazione complessa che però ci sta facendo capire la forza di una città che ha già reagito e che il suo motore l’ha già fatto ripartire. Che vi siano problematiche o che tante cose possano essere fatte meglio è normale, ma il percorso lo facciamo insieme e vi chiedo realmente una vicinanza, perchè questa è una fase molto difficile, perché la fatica e l’energia che ci vuole è davvero tanta”.  Dichiarandosi disponibile ad accogliere i consigli dei cittadini, il sindaco ha poi annunciato l’organizzazione di nuovi incontri per informare e aggiornare sulla situazione, ricordando anche la possibilità di registrarsi sul sito internet del comune di Camerino indicando il proprio numero di cellulare per poter ascoltare registrate alcune comunicazioni importanti dell’amministrazione. Infine Pasqui ha sottolineato che, per quanto riguarda la sistemazione delle persone, oltre alla sistemazione autonoma o ad usufruire degli alberghi, c’è anche la possibilità della fase dei containers. Verranno posizionati nelle aree già pronte di Vallicelle e San Paolo. La scelta è stata quella  di dividere i circa 1000 posti a disposizione, tra gli studenti universitari e le famiglie che hanno bambini e ragazzi in età scolare. “Questa è dunque la priorità- ha concluso - e per questo riavvicinamento delle famiglie con figli che vanno a scuola sono state stipulate anche delle convenzioni con degli alberghi più vicini alla città, per la metà invece la disponibilità prioritaria sarà per gli  studenti universitari che possiamo considerare nostri concittadini perché, come ho sempre detto, l’università sta a Camerino come Camerino sta alla sua università”.        

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