Il simbolo della fenice sul 37° Trofeo della 'Corsa alla spada'. Atleti pronti alla sfida

Giovedì, 17 Maggio 2018 19:38 | Letto 2712 volte   Clicca per ascolare il testo Il simbolo della fenice sul 37° Trofeo della 'Corsa alla spada'. Atleti pronti alla sfida Donato da Intesa Sanpaolo il Trofeo della 37esima edizione della Corsa alla Spada di Camerino. Svelato nel corso della conferenza stampa di presentazione degli atleti e delle atlete che correranno domenica sul percorso dello scorso anno. I trenta corridori si contenderanno la spada del peso di otto chili, forgiata a mano dal fabbro artigiano camerte Stefano Bellesi,. Alla confernza stampa ha partecipatom anche il direttore Area Retail di Banca Intesa Pier Bruno Emiliani, dettosi onorato e orgoglioso di aver donato il trofeo per una manifestazione così sentita. E un segnale forte che vgliamo dare a questi territori sofferenti. Lo facciamo come Banca e come persone.  Quale  auspicio di resurrezione dalle macerie del sisma, lartigiano ha voluto imprimere sul trofeo la  fenice che rinasce dal fuoco. Una manifestazione- ha detto la presidente dellassociazione Sandra Gentili- che è momento di intensità per tutti, per ricordarci la nostra storia e lo stare insieme, un modo per mantenere alti i valori dello sport e della socializzazione. Mi auguro che domenica 20 maggio, sia una giornata di sole in tutti i sensi.  Nel ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono dati da fare per realizzare la nuova edizione della rievocazione storica camerte, il vice sindaco Roberto Lucarelli ha voluto sottolineare lintensità dei pochi minuti della corsa che richiedono la preparazione  atletica di un anno So cosa vuol dire- ha affermato- conosco lansia degli ultimi minuti decisivi del percorso. Due i trofei in gioco nella domenica clou della rievocazione; oltre alla spada il drappo del palio, a seguito del sisma rimasto per diversi mesi allinterno della cattedrale dove era custodito. Erano stati i vigili del fuoco a recuperarlo e ha ancora impressa la mano impolverata di chi è riuscito a portarlo fuori dalla chiesa inagibile; unimpronta volutamente lasciata, come segno di quello che è accaduto. Al tavolo delle presentazioni si sono poi susseguiti i rappresentanti dei tre terzieri di Sossanta,  reduce dalla vittoria di entrambi i trofei, di Mezzo e di Muralto. Samuele Grasselli per Sossanta ha parlato di squadra giovane e determinata e che, anche grazie alle nuove leve, sarà in grado di andare avanti con energia negli anni. Sono riusciti a rimanere forti e uniti gli atleti di Mezzo,terziere che occupa per la maggior parte la zona rossa della città  e che, -ha detto Giacomo Nalli- nonostante le difficoltà di essere sfollati, si giocheranno il palio fino alla fine.  Noi siamo mine vaganti- ha affermato il rappresentante di Muralto Federico Lucarini- fino allultimo non sappiamo quello che accadrà, ma ce la metteremo tutta: la nostra questanno è una squadra rivoluzionata rispetto alle ultime corse. Abbiamo diversi ragazzi in più, venuti a darci una mano, e tra questi cè anche un giovane di Pieve Torina che ci ha cercati per unirsi a noi, come segno di solidarietà verso il suo paese distrutto. Nel ricordare come la rievocazione di Camerino si differenzi da ogni altra manifestazione del Paese, essendo una corsa a piedi a caratterizzarla, Sandra Gentili ha introdotto quella che, da qualche anno a questa parte, è una bella novità al femminile; partita quasi per gioco, infatti la staffetta rosa è diventata parimenti una vera competizione per limpegno di 30 atlete, che domenica prossima correranno prima dei colleghi maschi . A parlare per loro è stata Agnese Marucci del terziere di Muralto Mi auguro che la gara sia divertente, che tutti si possa essere partecipi e coinvolti  e che, lo spirito che ci unisce , non muoia mai.  Presente in sala il rettore di Unicam Claudio Pettinari il quale, nelle passate edizioni, ha vestito i panni di Signore della città e di atleta. E proprio da atleta della corsa che il rettore ha voluto evidenziare che correre per la rievocazione e desiderare di farlo dà qualcosa in più: Per un anno di allenamento- ha detto- qualcuno lo ha fatto per 37 edizioni; si corre con uno spirito combattivo e fiero e, con lealtà. Durante lanno tutti gli atleti si incontrano, vivono insieme in relazione, si trasmettono un qualcosa di forte e arrivati al fatidico giorno, non si guardano negli occhi. Ognuno corre per i colori del proprio terziero e darà tutto se stesso. E una dura prova e linvito alla cittadinanza è ad incitare i corridori, a sorreggerli fino alla fine, perchè è una vittoria per gli atleti e una vittoria per la città.  Dallartigiano che lha realizzata, la spiegazione del segno che ha voluto imprimere sulla spada delledizione numero 37. Uno scudo con la fenice, uccello che rinasce, come simbolo da offrire a Camerino, affinchè anche la città possa rinascere dal dramma che lha colpita. Per me è un onore partecipare a questo evento con un oggetto realizzato con le mie mani . Spero che la vinca il migliore.  E domenica 20 maggio, sarà lo stesso Stefano Bellesi  a sfilare in corteo imbracciando  il trofeo, fino al piazzale della Libertà.    Stefano Bellesi e la sua opera

Donato da Intesa Sanpaolo il Trofeo della 37esima edizione della Corsa alla Spada di Camerino. Svelato nel corso della conferenza stampa di presentazione degli atleti e delle atlete che correranno domenica sul percorso dello scorso anno. I trenta corridori si contenderanno la spada del peso di otto chili, forgiata a mano dal fabbro artigiano camerte Stefano Bellesi,. Alla confernza stampa ha partecipatom anche il direttore Area Retail di Banca Intesa Pier Bruno Emiliani, dettosi onorato e orgoglioso di aver donato il trofeo per una manifestazione così sentita. " E' un segnale forte che vgliamo dare a questi territori sofferenti. Lo facciamo come Banca e come persone".  Quale  auspicio di resurrezione dalle macerie del sisma, l'artigiano ha voluto imprimere sul trofeo la  fenice che rinasce dal fuoco. " Una manifestazione- ha detto la presidente dell'associazione Sandra Gentili- che è momento di intensità per tutti, per ricordarci la nostra storia e lo stare insieme, un modo per mantenere alti i valori dello sport e della socializzazione. Mi auguro che domenica 20 maggio, sia una giornata di 'sole' in tutti i sensi". 

Nel ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono dati da fare per realizzare la nuova edizione della rievocazione storica camerte, il vice sindaco Roberto Lucarelli ha voluto sottolineare l'intensità dei pochi minuti della corsa che richiedono la preparazione  atletica di un anno" So cosa vuol dire- ha affermato- conosco l'ansia degli ultimi minuti decisivi del percorso".

Due i trofei in gioco nella domenica clou della rievocazione; oltre alla spada il drappo del palio, a seguito del sisma rimasto per diversi mesi all'interno della cattedrale dove era custodito. Erano stati i vigili del fuoco a recuperarlo e ha ancora impressa la mano impolverata di chi è riuscito a portarlo fuori dalla chiesa inagibile; un'impronta volutamente lasciata, come segno di quello che è accaduto.

Al tavolo delle presentazioni si sono poi susseguiti i rappresentanti dei tre terzieri di Sossanta,  reduce dalla vittoria di entrambi i trofei, di Mezzo e di Muralto.

Samuele Grasselli per Sossanta ha parlato di squadra giovane e determinata e che, anche grazie alle nuove leve, sarà in grado di andare avanti con energia negli anni. Sono riusciti a rimanere forti e uniti gli atleti di Mezzo,terziere che occupa per la maggior parte la zona rossa della città  e che, -ha detto Giacomo Nalli- nonostante le difficoltà di essere sfollati, si giocheranno il palio fino alla fine". 

" Noi siamo mine vaganti- ha affermato il rappresentante di Muralto Federico Lucarini- fino all'ultimo non sappiamo quello che accadrà, ma ce la metteremo tutta: la nostra quest'anno è una squadra rivoluzionata rispetto alle ultime corse. Abbiamo diversi ragazzi in più, venuti a darci una mano, e tra questi c'è anche un giovane di Pieve Torina che ci ha cercati per unirsi a noi, come segno di solidarietà verso il suo paese distrutto".

Nel ricordare come la rievocazione di Camerino si differenzi da ogni altra manifestazione del Paese, essendo una corsa a piedi a caratterizzarla, Sandra Gentili ha introdotto quella che, da qualche anno a questa parte, è una bella novità al femminile; partita quasi per gioco, infatti la 'staffetta rosa' è diventata parimenti una vera competizione per l'impegno di 30 atlete, che domenica prossima correranno prima dei colleghi maschi . A parlare per loro è stata Agnese Marucci del terziere di Muralto" Mi auguro che la gara sia divertente, che tutti si possa essere partecipi e coinvolti  e che, lo spirito che ci unisce , non muoia mai". 

Presente in sala il rettore di Unicam Claudio Pettinari il quale, nelle passate edizioni, ha vestito i panni di Signore della città e di atleta. E' proprio da atleta della corsa che il rettore ha voluto evidenziare che correre per la rievocazione e desiderare di farlo dà qualcosa in più: " Per un anno di allenamento- ha detto- qualcuno lo ha fatto per 37 edizioni; si corre con uno spirito combattivo e fiero e, con lealtà. Durante l'anno tutti gli atleti si incontrano, vivono insieme in relazione, si trasmettono un qualcosa di forte e arrivati al fatidico giorno, non si guardano negli occhi. Ognuno corre per i colori del proprio terziero e darà tutto se stesso. E' una dura prova e l'invito alla cittadinanza è ad incitare i corridori, a sorreggerli fino alla fine, perchè è una vittoria per gli atleti e una vittoria per la città". 

Dall'artigiano che l'ha realizzata, la spiegazione del segno che ha voluto imprimere sulla spada dell'edizione numero 37. " Uno scudo con la fenice, uccello che rinasce, come simbolo da offrire a Camerino, affinchè anche la città possa rinascere dal dramma che l'ha colpita. Per me è un onore partecipare a questo evento con un oggetto realizzato con le mie mani . Spero che la vinca il migliore".  E domenica 20 maggio, sarà lo stesso Stefano Bellesi  a sfilare in corteo imbracciando  il trofeo, fino al piazzale della Libertà.  

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