"Rosa dei Venti": 3 arresti, 2 deferiti, 30 segnalati. Oltre 4 chili di stupefacente sequestrati

Giovedì, 27 Settembre 2018 16:36 | Letto 7627 volte   Clicca per ascolare il testo "Rosa dei Venti": 3 arresti, 2 deferiti, 30 segnalati. Oltre 4 chili di stupefacente sequestrati Si è brillantemente conclusa lattività dindagine Rosa dei Venti, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Camerino e diretta dal Procuratore della Repubblica Rastrelli, finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti. Tre arresti, due deferiti in stato di libertà, oltre 30 segnalati allautorità amministrativa come assuntori e recupero di oltre 4 chilogrammi di stupefacente tra marjuana, hashis e cocaina , il bilancio delloperazione che prende il nome dal fatto che il principale indagato Dranoel Ndoja,cittadino albanese  residente a Castelraimondo e con precedenti specifici in materia di stupefacenti, ha tatuate su collo e mani una Rosa dei Venti. La chiusura delle indagini ha portato allesecuzione di 3 ordinanze emesse dal Gip di Macerata e undici perquisizioni personali e domiciliari a carico degli altri indagati.  I dettagli delloperazione sono stati illustrati dal Capitano Roberto Cara, comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino, presente anche il colonnello Michele Roberti, Comandante provinciale dellArma. Lattività dindagine finalizzata alla repressione  dello spaccio  è partita circa un anno fa,  concentrandosi sullidentificazione di L.M. e Ndoja Dranoel, considerati principali attori dello smercio di sostanze sulle piazze di Castelraimondo, Matelica e Camerino. Alle prime attività dindagine sono seguite ulteriori iniziative investigative, utilizzando anche supporti tecnici  quali, intercettazioni telefoniche e monitoraggio Gps posizionato sulle auto dei sospettati, che hanno consentito di rafforzare il quadro indiziario dei due,  confermando le ipotesi investigative e fornendo anche utili informazioni circa il coinvolgimento di ulteriori soggetti nelle attività illecite. Le attività di indagine condotte dai militari della Compagnia di Camerino, hanno portato al sequestro di oltre 4 chili di marijuana e hashish e circa 50 grammi di cocaina. Le operazioni finali condotte stanotte tra le province di Macerata e Fermo, con limpiego di 60 militari e 15 auto,  hanno prodotto larresto di due degli indagati destinatari del decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Macerata . Si tratta di Carlo Raimondi trovato in possesso  di 50 grammi di marijuana e hashish e materiale per confezionare le dosi e, Michal Radejovsky, trovato con 50 grammi di marijuana, entrambi con precedenti specifici di polizia.  Denunciati anche S.P. incensurato, che deteneva in casa 50 grammi tra marijuana e hashish e T.R. nella cui abitazione sono stati trovati circa 200 grammi di semi di canapa, una pianta di marijuana e circa 5 grammi di hashish. Altre 30 persone, residenti nellentroterra maceratese, per i provvedimenti del caso, saranno segnalate alla competente autorità amministrativa come assuntori.   Andare a disarticolare unorganizzazione di spacciatori in un territorio che conta poche migliaia di abitanti, benchè non possa del tutto mettere la parola fine a quella che è la problematica legata agli stupefacenti- ha detto il Capitano Cara- rappresenta comunque un forte segnale di cui siamo orgogliosi .  Da parte sua, il Comandante provinciale dellArma Col. Michele Roberti, nel complimentarsi con i Carabinieri di Camerino per il loro eccellente operato, nonostante il disagio di vivere e lavorare negli angusti spazi di moduli provvisori, ha voluto evidenziare come i militari stiano comunque trovando una motivazione maggiore per poter garantire un territorio con quei principi di legalità che consentono poi anche una ripartenza serena, del tessuto sociale ed economico colpito dal terremoto. La mia presenza- ha detto il Col. Roberti- un motivo per ringraziare i Carabinieri di Camerino. Molti dei militari, sono ragazzi e, nonostante le condizioni di disagio in cui vivono e svolgono il loro lavoro ormai da due anni, hanno anzi acquisito la consapevolezza che è loro richiesto un impegno maggiore, in una fase del post sisma dove più alta deve essere lattenzione ai fenomeni criminosi ma  anche a tutto quello che può essere correlato alla ricostruzione.  C.C. Nella foto sotto, da sinistra: il Luogotenente Ventrone, il Colonnello Roberti e il Capitano Roberto Nicola Cara

Si è brillantemente conclusa l'attività d'indagine "Rosa dei Venti", condotta dalla Compagnia Carabinieri di Camerino e diretta dal Procuratore della Repubblica Rastrelli, finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti. Tre arresti, due deferiti in stato di libertà, oltre 30 segnalati all'autorità amministrativa come assuntori e recupero di oltre 4 chilogrammi di stupefacente tra marjuana, hashis e cocaina , il bilancio dell'operazione che prende il nome dal fatto che il principale indagato Dranoel Ndoja,cittadino albanese  residente a Castelraimondo e con precedenti specifici in materia di stupefacenti, ha tatuate su collo e mani una "Rosa dei Venti". La chiusura delle indagini ha portato all'esecuzione di 3 ordinanze emesse dal Gip di Macerata e undici perquisizioni personali e domiciliari a carico degli altri indagati.  I dettagli dell'operazione sono stati illustrati dal Capitano Roberto Cara, comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino, presente anche il colonnello Michele Roberti, Comandante provinciale dell'Arma. L'attività d'indagine finalizzata alla repressione  dello spaccio  è partita circa un anno fa,  concentrandosi sull'identificazione di L.M. e Ndoja Dranoel, considerati principali attori dello smercio di sostanze sulle piazze di Castelraimondo, Matelica e Camerino. Alle prime attività d'indagine sono seguite ulteriori iniziative investigative, utilizzando anche supporti tecnici  quali, intercettazioni telefoniche e monitoraggio Gps posizionato sulle auto dei sospettati, che hanno consentito di rafforzare il quadro indiziario dei due,  confermando le ipotesi investigative e fornendo anche utili informazioni circa il coinvolgimento di ulteriori soggetti nelle attività illecite. Le attività di indagine condotte dai militari della Compagnia di Camerino, hanno portato al sequestro di oltre 4 chili di marijuana e hashish e circa 50 grammi di cocaina. Le operazioni finali condotte stanotte tra le province di Macerata e Fermo, con l'impiego di 60 militari e 15 auto,  hanno prodotto l'arresto di due degli indagati destinatari del decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Macerata . Si tratta di Carlo Raimondi trovato in possesso  di 50 grammi di marijuana e hashish e materiale per confezionare le dosi e, Michal Radejovsky, trovato con 50 grammi di marijuana, entrambi con precedenti specifici di polizia.  Denunciati anche S.P. incensurato, che deteneva in casa 50 grammi tra marijuana e hashish e T.R. nella cui abitazione sono stati trovati circa 200 grammi di semi di canapa, una pianta di marijuana e circa 5 grammi di hashish. Altre 30 persone, residenti nell'entroterra maceratese, per i provvedimenti del caso, saranno segnalate alla competente autorità amministrativa come assuntori.  " Andare a disarticolare un'organizzazione di spacciatori in un territorio che conta poche migliaia di abitanti, benchè non possa del tutto mettere la parola fine a quella che è la problematica legata agli stupefacenti- ha detto il Capitano Cara- rappresenta comunque un forte segnale di cui siamo orgogliosi ".  Da parte sua, il Comandante provinciale dell'Arma Col. Michele Roberti, nel complimentarsi con i Carabinieri di Camerino per il loro eccellente operato, nonostante il disagio di vivere e lavorare negli angusti spazi di moduli provvisori, ha voluto evidenziare come i militari stiano comunque trovando una motivazione maggiore per poter garantire un territorio con quei principi di legalità che consentono poi anche una ripartenza serena, del tessuto sociale ed economico colpito dal terremoto. " La mia presenza- ha detto il Col. Roberti- un motivo per ringraziare i Carabinieri di Camerino. Molti dei militari, sono ragazzi e, nonostante le condizioni di disagio in cui vivono e svolgono il loro lavoro ormai da due anni, hanno anzi acquisito la consapevolezza che è loro richiesto un impegno maggiore, in una fase del post sisma dove più alta deve essere l'attenzione ai fenomeni criminosi ma  anche a tutto quello che può essere correlato alla ricostruzione". 

C.C.

Nella foto sotto, da sinistra: il Luogotenente Ventrone, il Colonnello Roberti e il Capitano Roberto Nicola Cara

conferenza stampa Rosa dei Venti

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