" Sfollati per la seconda volta" Nuovi casi di pavimenti marci nelle SAE di Pian di Giove.

Venerdì, 23 Novembre 2018 11:43 | Letto 1836 volte   Clicca per ascolare il testo " Sfollati per la seconda volta" Nuovi casi di pavimenti marci nelle SAE di Pian di Giove. Nuove criticità riscontrate nelle pavimentazioni delle SAE del CNS di Muccia.  Continuano i controlli della Protezione Civile nellarea Pian di Giove e, a quanto sembra, saranno purtroppo diverse le famiglie che dovranno trascorrere un soggiorno di qualche giorno in albergo, fintanto che verranno risistemati i pannelli. Le problematiche sono tutte riferite al pannello centrale di truciolato sottostante la pavimentazione in pvc delle costruzioni realizzate dal consorzio CNS, il cui progettista ha dichiarato essere dipese dallinadeguato stoccaggio dei materiali che, esposti alle intemperie, si sono imbevuti dacqua, determinando deterioramento soprattutto alla parte centrale legnosa della pavimentazione ma non alla superfice in pvc che, diversamente dal truciolato, si asciuga velocemente. nella foto sotto, lo strato di truciolare deteriorato   In certi casi gli abitanti hanno potuto constatare da soli lesistenza del problema, notando anomale fioriture di muffe e provvedendo a segnalare il problema. Sono già diverse le famiglie che, con inevitabile disagio, hanno dovuto accatastare le loro cose, fare le valigie e preparasi a lasciare labitazione, per permettere alla ditta la sostituzione della pavimentazione. Ora i controlli stanno interessando tutta larea e, purtroppo, dalle verifiche eseguite anche dove non si sono avuti particolari avvisaglie  di muffe o rigonfiamenti nella pavimentazione, si è potuta notare che gli ambienti sono umidi o che comunque esista unidentica problematica. E accaduto anche allinterno della SAE assegnata alla camerte Erika Cervelli. Da poco mamma per la terza volta, lassessore alle attività commerciali del comune di Camerino, con il marito e i suoi tre figli vive in una delle soluzioni abitative demergenza dellarea Pian di Giove di Muccia. Proprio ieri cè stato un sopralluogo e anche nella nostra casetta sono emerse delle criticità riferite alla pavimentazione e allumidità- riferisce lassessore- Mi viene da dire che siamo sfollati per la seconda volta; ritorniamo in una condizione che, per chi ha vissuto il terremoto è davvero brutta. Dover riuscire, trascorsi soli undici mesi da quando avevamo ottenuto di rientrare sotto un tetto ritrovando un po di tranquillità- afferma Erika Cervelli- è davvero atroce e tanto più lo è per me che sono mamma di tre bambini piccoli di cui una neonata, e, il pensiero va alle loro condizioni di salute, al fatto che lambiente sia umido e malsano. Dopio il controllo un ingegnere della Protezione civile regionale mi ha detto che si sistemerà tutto in breve tempo e che il problema è riferito solo alla parte centrale della pavimentazione che si mette a posto in pochi giorni. Da parte mia- continua - ho continuato a chiedere se era sicuro di quello che mi stava rappresentando perchè ho il timore che la situazione non si risolva, con il rischio di ritrovarci tra un anno nella stessa identica situazione. Mi hanno rassicurato ancora ma in verità io continuo ad avere dei dubbi. Non è possibile che un pavimento fatto da nuovo si rovini in questa maniera dopo soli 11 mesi; credo che vivere nellumidità non sia salutare nè per me, nè per i miei figli, oltretutto io personalmente ogni tre giorni, da circa un anno, ho inspiegabili abbassamenti di voce. Inutile che mi si venga a dire che il pavimento si rifarà. Il problema non è il pavimento ma il fare le cose, doverci mrimettere le mani e dover rispendere dei soldi pubblici per farlo. Ed io che ho unabitazione che non sta in zona rossa, che è fuori dalla perimetrazione, quanto dovrò ancora aspettare per ricostruire? Non sarebbe stato meglio sistemare quella casa, mettere le mani in quella situazione già esistente, invece di sperperare denari in questa maniera?.   C.C.

Nuove criticità riscontrate nelle pavimentazioni delle SAE del CNS di Muccia.  Continuano i controlli della Protezione Civile nell'area Pian di Giove e, a quanto sembra, saranno purtroppo diverse le famiglie che dovranno trascorrere un soggiorno di qualche giorno in albergo, fintanto che verranno risistemati i pannelli. Le problematiche sono tutte riferite al pannello centrale di truciolato sottostante la pavimentazione in pvc delle costruzioni realizzate dal consorzio CNS, il cui progettista ha dichiarato essere dipese dall'inadeguato stoccaggio dei materiali che, esposti alle intemperie, si sono imbevuti d'acqua, determinando deterioramento soprattutto alla parte centrale legnosa della pavimentazione ma non alla superfice in pvc che, diversamente dal truciolato, si asciuga velocemente.

nella foto sotto, lo strato di truciolare deteriorato

sae Marce foto

 

In certi casi gli abitanti hanno potuto constatare da soli l'esistenza del problema, notando anomale fioriture di muffe e provvedendo a segnalare il problema. Sono già diverse le famiglie che, con inevitabile disagio, hanno dovuto accatastare le loro cose, fare le valigie e preparasi a lasciare l'abitazione, per permettere alla ditta la sostituzione della pavimentazione.

Ora i controlli stanno interessando tutta l'area e, purtroppo, dalle verifiche eseguite anche dove non si sono avuti particolari avvisaglie  di muffe o rigonfiamenti nella pavimentazione, si è potuta notare che gli ambienti sono umidi o che comunque esista un'identica problematica. E' accaduto anche all'interno della SAE assegnata alla camerte Erika Cervelli. Da poco mamma per la terza volta, l'assessore alle attività commerciali del comune di Camerino, con il marito e i suoi tre figli vive in una delle soluzioni abitative d'emergenza dell'area Pian di Giove di Muccia. " Proprio ieri c'è stato un sopralluogo e anche nella nostra casetta sono emerse delle criticità riferite alla pavimentazione e all'umidità- riferisce l'assessore- Mi viene da dire che siamo sfollati per la seconda volta; ritorniamo in una condizione che, per chi ha vissuto il terremoto è davvero brutta. Dover riuscire, trascorsi soli undici mesi da quando avevamo ottenuto di rientrare sotto un tetto ritrovando un po' di tranquillità- afferma Erika Cervelli- è davvero atroce e tanto più lo è per me che sono mamma di tre bambini piccoli di cui una neonata, e, il pensiero va alle loro condizioni di salute, al fatto che l'ambiente sia umido e malsano. Dopio il controllo un ingegnere della Protezione civile regionale mi ha detto che si sistemerà tutto in breve tempo e che il problema è riferito solo alla parte centrale della pavimentazione che si mette a posto in pochi giorni. Da parte mia- continua - ho continuato a chiedere se era sicuro di quello che mi stava rappresentando perchè ho il timore che la situazione non si risolva, con il rischio di ritrovarci tra un anno nella stessa identica situazione. Mi hanno rassicurato ancora ma in verità io continuo ad avere dei dubbi. Non è possibile che un pavimento fatto da nuovo si rovini in questa maniera dopo soli 11 mesi; credo che vivere nell'umidità non sia salutare nè per me, nè per i miei figli, oltretutto io personalmente ogni tre giorni, da circa un anno, ho inspiegabili abbassamenti di voce. Inutile che mi si venga a dire che il pavimento si rifarà. Il problema non è il pavimento ma il fare le cose, doverci mrimettere le mani e dover rispendere dei soldi pubblici per farlo. Ed io che ho un'abitazione che non sta in zona rossa, che è fuori dalla perimetrazione, quanto dovrò ancora aspettare per ricostruire? Non sarebbe stato meglio sistemare quella casa, mettere le mani in quella situazione già esistente, invece di sperperare denari in questa maniera?".  

C.C.

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