Polemica sui mercatini nel pesarese. Pieroni: "Una bufala. Solo tentativo di alimentare rancore"

Sabato, 16 Febbraio 2019 16:03 | Letto 1539 volte   Clicca per ascolare il testo Polemica sui mercatini nel pesarese. Pieroni: "Una bufala. Solo tentativo di alimentare rancore" “Mercatini di Natale a Pesaro finanziati con i fondi del sisma? Una bufala”. Risponde così Moreno Pieroni, assessore regionale al turismo, dopo le polemiche scoppiate in seguito alla pubblicazione di una delibera in cui si evince che i fondi europei dedicati al rilancio delle zone colpite dal sisma erano stati usati anche per l’organizzazione di eventi e mercatini natalizi nel pesarese. Secondo Pieroni si tratterebbe di fondi regionali stanziati interamente lo scorso anno e quest’anno riproposti per le medesime attività. “Il tentativo di alimentare il rancore e la rabbia delle popolazioni dell’area del sisma - afferma - già provate da lunghi mesi di sofferenze non aiuta certamente i territori, né tanto meno gli operatori economici che progressivamente stanno ripartendo con le loro attività. Come sostengono le stesse associazioni di categoria, credo sia giunta l’ora di dire basta, a queste strumentalizzazioni spesso condotte con l’unico vero scopo di sostenere battaglie politiche di parte. Il sostegno dato dalla Regione Marche per la promozione e la valorizzazione del circuito dei Mercatini di Natale del pesarese, è stato interamente finanziato nel 2018 con i fondi regionali e riproposto anche per il 2019 con le stesse modalità”. Una politica seria, coerente e puntuale, la definisce così Pieroni l’attività svolta negli ultimi due anni dalla Regione. La programmazione degli interventi, che dice essere condivisa coi territori, sarebbe stata coerente e conforme agli orientamenti dell’Unione Europea e finalizzata all’unico esclusivo interesse delle aree colpite, “che non abbiamo mai considerato un lembo a parte del territorio regionale, ma realtà potenzialmente ricche ed operose, che superato il periodo di difficoltà potranno proporsi come destinazioni fortemente attrattive per un tipo di turismo nuovo, diverso da quello che è stato fino a ieri nelle Marche, legato quasi esclusivamente alla destinazione del mare”. L’obiettivo costante del Governo regionale, dice, sia sui mercati esteri che su quello italiano, è stato quello di riposizionare il brand Marche, concependo la regione, nel suo insieme, come una nuova  destinazione per un turismo, non di massa, ma esigente, con possibilità economiche medio-alte, capace di apprezzare l’offerta di realtà particolarmente vocate all’ospitalità ed al buon vivere, caratterizzata da una ricchezza artistica, culturale ed ambientale diffusa e distribuita in ogni dove. “L’investimento compiuto sul marketing porterà ad una rinascita di questi territori - prosegue - e darà una risposta concreta al primo grande bisogno della ricostruzione e della rinascita: quello di dare lavoro e prospettive, specie ai giovani, che restano fortemente legati alla loro terra natia. Per queste ragioni, oltre all’investimento sul brand di destinazione, abbiamo voluto sostenere altri investimenti importanti, strutturali e con ricadute permanenti, quali la riqualificazione delle strutture ricettive (stanziando 8 milioni di euro, utilizzati solo 6,5), potenziato i servizi di accoglienza, sostenuto la nascita di realtà del territorio come Ma.Ma. (per il maceratese), la Marca Fermana per il fermano, incentivato progetti come il cluster del bike con i suoi percorsi prevalentemente localizzati in area del sisma ed ispirati ai tre cerchi del Paradiso di Pistoletto, dato attuazione al progetto dei Cammini Lauretani e Francescano ed al grande progetto delle ciclovie turistiche, che nell’ottica dello sviluppo del turismo outdoor dovrebbe portare i flussi turistici dal mare alla montagna”. Pieroni annuncia nei prossimi giorni anche un elenco dettagliato dell’attività promozionali e di valorizzazione condotte a sostegno dei territori a riprova della ingente quantità di lavoro che è stata fatta per i territori. Definisce poi “becero accanimento” quello nei confronti del settore turistico e culturale, volto solo a minare le istituzioni”.Gaia Gennaretti  

“Mercatini di Natale a Pesaro finanziati con i fondi del sisma? Una bufala”. Risponde così Moreno Pieroni, assessore regionale al turismo, dopo le polemiche scoppiate in seguito alla pubblicazione di una delibera in cui si evince che i fondi europei dedicati al rilancio delle zone colpite dal sisma erano stati usati anche per l’organizzazione di eventi e mercatini natalizi nel pesarese.

Secondo Pieroni si tratterebbe di fondi regionali stanziati interamente lo scorso anno e quest’anno riproposti per le medesime attività.

“Il tentativo di alimentare il rancore e la rabbia delle popolazioni dell’area del sisma - afferma - già provate da lunghi mesi di sofferenze non aiuta certamente i territori, né tanto meno gli operatori economici che progressivamente stanno ripartendo con le loro attività. Come sostengono le stesse associazioni di categoria, credo sia giunta l’ora di dire basta, a queste strumentalizzazioni spesso condotte con l’unico vero scopo di sostenere battaglie politiche di parte. Il sostegno dato dalla Regione Marche per la promozione e la valorizzazione del circuito dei Mercatini di Natale del pesarese, è stato interamente finanziato nel 2018 con i fondi regionali e riproposto anche per il 2019 con le stesse modalità”.

Una politica seria, coerente e puntuale, la definisce così Pieroni l’attività svolta negli ultimi due anni dalla Regione. La programmazione degli interventi, che dice essere condivisa coi territori, sarebbe stata coerente e conforme agli orientamenti dell’Unione Europea e finalizzata all’unico esclusivo interesse delle aree colpite, “che non abbiamo mai considerato un lembo a parte del territorio regionale, ma realtà potenzialmente ricche ed operose, che superato il periodo di difficoltà potranno proporsi come destinazioni fortemente attrattive per un tipo di turismo nuovo, diverso da quello che è stato fino a ieri nelle Marche, legato quasi esclusivamente alla destinazione del mare”.

L’obiettivo costante del Governo regionale, dice, sia sui mercati esteri che su quello italiano, è stato quello di riposizionare il brand Marche, concependo la regione, nel suo insieme, come una nuova  destinazione per un turismo, non di massa, ma esigente, con possibilità economiche medio-alte, capace di apprezzare l’offerta di realtà particolarmente vocate all’ospitalità ed al buon vivere, caratterizzata da una ricchezza artistica, culturale ed ambientale diffusa e distribuita in ogni dove.

“L’investimento compiuto sul marketing porterà ad una rinascita di questi territori - prosegue - e darà una risposta concreta al primo grande bisogno della ricostruzione e della rinascita: quello di dare lavoro e prospettive, specie ai giovani, che restano fortemente legati alla loro terra natia. Per queste ragioni, oltre all’investimento sul brand di destinazione, abbiamo voluto sostenere altri investimenti importanti, strutturali e con ricadute permanenti, quali la riqualificazione delle strutture ricettive (stanziando 8 milioni di euro, utilizzati solo 6,5), potenziato i servizi di accoglienza, sostenuto la nascita di realtà del territorio come Ma.Ma. (per il maceratese), la Marca Fermana per il fermano, incentivato progetti come il cluster del bike con i suoi percorsi prevalentemente localizzati in area del sisma ed ispirati ai tre cerchi del Paradiso di Pistoletto, dato attuazione al progetto dei Cammini Lauretani e Francescano ed al grande progetto delle ciclovie turistiche, che nell’ottica dello sviluppo del turismo outdoor dovrebbe portare i flussi turistici dal mare alla montagna”.

Pieroni annuncia nei prossimi giorni anche un elenco dettagliato dell’attività promozionali e di valorizzazione condotte a sostegno dei territori a riprova della ingente quantità di lavoro che è stata fatta per i territori. Definisce poi “becero accanimento” quello nei confronti del settore turistico e culturale, volto solo a minare le istituzioni”.
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