Camerino piange la scomparsa di Vittorio Rosati

Lunedì, 21 Ottobre 2019 14:54 | Letto 5479 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino piange la scomparsa di Vittorio Rosati Camerino in lutto per la scomparsa di Vittorio Rosati. Da qualche tempo ricoverato allospedale locale, si è spento questa mattina alle 10 alletà di 94 anni. Non una frase di circostanza nel dire che se ne va un pezzo di storia della città e con lui tante immagini del passato, fatte di momenti di comunità viva e di unatmosfera di grande famiglia. Chi non ha un ricordo legato ad una sua battuta scherzosa, a quel suo modo gentile ed acuto di intervenire con ironiche pillole di saggezza in qualsiasi argomento. Molto della storia della città è legato indissolubilmente alla sua figura, al suo sorriso e alla sua personalità poliedrica; un uomo dalla corporatura esile il cui percorso non può fare a meno di stupire, tanto è ricco di particolari interessanti fin dalla sua tenera età. Doti non comuni nel riuscire a costruire con ineguagliabile ingegno, tante attività diverse e nei più disparati settori. Lo ritroviamo giovane barista insieme al fratello Fernando nel caffè centrale di piazza Cavour poco dopo la scuola di avviamento, cineoperatore del Cinema Rosati gestito dalla sua famiglia, abile elettricista quasi autodidatta al lavoro presso la ditta camerte Cingolani, portare la corrente elettrica in tutte le abitazioni della città e nelle frazioni. Grande comunicatore Vittorio lo è stato nelle sue gag di cabarettista iniziate dal teatrino di san Venanzio dove ha avuto per alter ego altri pezzi di storia cittadina, quali Quinto de Martella e Angelo Raponi e poi Jimmy Fontana e il maestro Mario Morosi. Primo batterista degli Uragani al quale sarebbero succeduti Nicola Tavoloni e Paolo Vinaccia. A lui e alla sua compagine di amici musicisti camerinesi si deve anche la ripresa della banda cittadina dopo un periodo lungo di inattiìvità. Figura di spicco di ogni grande festa al Teatro Filippo Marchetti, di lui si ricorda il felice sodalizio sulle scene con Emma Magini, riversatosi poi anche via etere in una serie di spassose e indimenticabili trasmissioni in onda su Radio C1, come spalla non solo di Emma, ma anche dell’amico Pino Zufolino. Ma prima ancora Vittorio aveva lavorato alle Poste e in quellazienda di telefoni che sarebbe diventata SIP e poi Telecom, dove operavano sua cognata Luigina e la sorella Clara. Figlio di Mariano, uno dei pochi geometri della città ducale, Vittorio non aveva mai amato studiare, ma la sua versatilità e le sue innate capacità pratiche gli hanno consentito di applicarsi con grande competenza e bravura in una serie infinita di mansioni, portando a casa sempre grandi risultati. Dal 1964 al 1990 ha trovato la sua definitiva occupazione presso il dipartimento di Zoologia dellUniversità di Camerino, molto apprezzato come tecnico tuttofare e come fotografo, una delle sue grandi passioni come quella da radioamatore. Non più di cinque mesi fa, la morte dellamata moglie Tomassina dalla quale ha avuto quattro figli, Caterina, Francesco dirigente dei Licei e dellAntinori, Roberto e Ettore. Dalla sua scomparsa, una grave perdita per i familiari, un vuoto incolmabile per tutta la comunità che, oggi più che mai, sente il bisogno di ringraziare Vittorio per tutte le volte che ha avuto in regalo la sua preziosa presenza, rallegrata dal suo immancabile sorriso.  La redazione di RadioC1inBlu e Appennino Camerte si stringe ai suoi adorati figli, partecipandone il dolore. I funerali si svolgeranno domani martedì 22 ottobre alle ore 15,30 nella Chiesa parrocchiale di San Biagio a Morro. Per espressa volontà della famiglia, non fiori ma offerte devolute allAssociazione Italiana Ricerca sul Cancro.cc 
Camerino in lutto per la scomparsa di Vittorio Rosati. Da qualche tempo ricoverato all'ospedale locale, si è spento questa mattina alle 10 all'età di 94 anni. Non una frase di circostanza nel dire che se ne va un pezzo di storia della città e con lui tante immagini del passato, fatte di momenti di comunità viva e di un'atmosfera di grande famiglia. Chi non ha un ricordo legato ad una sua battuta scherzosa, a quel suo modo gentile ed acuto di intervenire con ironiche pillole di saggezza in qualsiasi argomento. Molto della storia della città è legato indissolubilmente alla sua figura, al suo sorriso e alla sua personalità poliedrica; un uomo dalla corporatura esile il cui percorso non può fare a meno di stupire, tanto è ricco di particolari interessanti fin dalla sua tenera età. Doti non comuni nel riuscire a costruire con ineguagliabile ingegno, tante attività diverse e nei più disparati settori. Lo ritroviamo giovane barista insieme al fratello Fernando nel caffè centrale di piazza Cavour poco dopo la scuola di avviamento, cineoperatore del Cinema Rosati gestito dalla sua famiglia, abile elettricista quasi autodidatta al lavoro presso la ditta camerte Cingolani, portare la corrente elettrica in tutte le abitazioni della città e nelle frazioni. Grande comunicatore Vittorio lo è stato nelle sue gag di cabarettista iniziate dal teatrino di san Venanzio dove ha avuto per alter ego altri pezzi di storia cittadina, quali Quinto de Martella e Angelo Raponi e poi Jimmy Fontana e il maestro Mario Morosi. Primo batterista degli Uragani al quale sarebbero succeduti Nicola Tavoloni e Paolo Vinaccia. A lui e alla sua compagine di amici musicisti camerinesi si deve anche la ripresa della banda cittadina dopo un periodo lungo di inattiìvità. Figura di spicco di ogni grande festa al Teatro Filippo Marchetti, di lui si ricorda il felice sodalizio sulle scene con Emma Magini, riversatosi poi anche via etere in una serie di spassose e indimenticabili trasmissioni in onda su Radio C1, come spalla non solo di Emma, ma anche dell’amico Pino Zufolino. Ma prima ancora Vittorio aveva lavorato alle Poste e in quell'azienda di telefoni che sarebbe diventata SIP e poi Telecom, dove operavano sua cognata Luigina e la sorella Clara. Figlio di Mariano, uno dei pochi geometri della città ducale, Vittorio non aveva mai amato studiare, ma la sua versatilità e le sue innate capacità pratiche gli hanno consentito di applicarsi con grande competenza e bravura in una serie infinita di mansioni, portando a casa sempre grandi risultati. Dal 1964 al 1990 ha trovato la sua definitiva occupazione presso il dipartimento di Zoologia dell'Università di Camerino, molto apprezzato come tecnico tuttofare e come fotografo, una delle sue grandi passioni come quella da radioamatore. Non più di cinque mesi fa, la morte dell'amata moglie Tomassina dalla quale ha avuto quattro figli, Caterina, Francesco dirigente dei Licei e dell'Antinori, Roberto e Ettore. Dalla sua scomparsa, una grave perdita per i familiari, un vuoto incolmabile per tutta la comunità che, oggi più che mai, sente il bisogno di ringraziare Vittorio per tutte le volte che ha avuto in regalo la sua preziosa presenza, rallegrata dal suo immancabile sorriso.  
La redazione di RadioC1inBlu e Appennino Camerte si stringe ai suoi adorati figli, partecipandone il dolore.
I funerali si svolgeranno domani martedì 22 ottobre alle ore 15,30 nella Chiesa parrocchiale di San Biagio a Morro. Per espressa volontà della famiglia, non fiori ma offerte devolute all'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro.
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