Manifestazione a Roma: “Non sarò solo”
Il sindaco Gianluca Pasqui chiama a raccolta i sindaci per una manifestazione a Roma. Numerose le adesioni già pervenute: “Devo fare una doverosa premessa per tutti coloro che pensano cose diverse dalla verità. Questa non è l’iniziativa di Pasqui ma la volontà di un sindaco che, dopo due anni, ha appurato le difficoltà oggettive di andare a ricostruire laddove di ricostruzione ancora assolutamente non se ne parla. Serve mettere insieme in maniera concreta e programmatica tutti i sindaci e andare al governo accompagnati dai propri cittadini per presentare i punti focali indispensabili per la ricostruzione. Quindi - sottolinea - leggere che il sindaco Pasqui è stato lasciato solo significa dare un titolo quanto mai sbagliato e anche lontano dalla verità”. Gli unici a rischiare di rimanere soli, secondo Pasqui, se i sindaci non si muoveranno, saranno i terremotati, i territori, le istituzioni locai e quindi più in generale un popolo intero che negli anni farà sempre più difficoltà rimanere nelle zone montane.
“Il sindaco Pasqui - torna a dire - si è solo messo a lavorare, perché titolato dall’Anci, mandando una lettera con grandissima umiltà ai 138 colleghi del cratere sottolineando alcune situazioni che non funzionano. Non vogliamo fare la marcia su Roma, perché non si gioca con il popolo terremotato, con chi sta male e soffre. Si fanno azioni popolari e istituzionali per risolvere problemi reali”. Evidentemente Pasqui si sta rivolgendo a quei sindaci, come Giuseppe Pezzanesi di Tolentino, che hanno declinato l’invito del sindaco di Camerino non vedendo l’iniziativa di buon occhio. “Chi gioca con la situazione delle persone - incalza ancora - evidentemente non si è ancora reso conto, dopo due anni, di quanta gente soffre, non ha più casa o lavoro, di quanti figli non sono nelle loro scuole, degli anziani che non sono in luoghi idonei ad ospitarli. Ad oggi siamo 67 sindaci che hanno aderito e 51 devono ancora dare risposta e in 19 hanno già comunicato che non aderiranno. Chi pensa che le cose vanno bene, fa bene a rimanere a casa”. Pasqui racconta di non aver inviato l’invito alle Unioni Montane ma ad esempio, quella del Potenza Esino e Musone di San Severino ha fatto sapere che parteciperà all’iniziativa di Pasqui così come quella della Marca di Camerino. Anche diverse associazioni di categoria hanno anticipato la volontà di esserci e anche molti tecnici.
g.g.
Deceduto l’anziano colpito dal treno. Fratture al bacino troppo gravi
È deceduto intorno alle 22:45 l’anziano di Morrovalle rimasto ferito stasera nell’incidente con un treno, a San Severino, non lontano dalla Locanda Salimbeni. Inizialmente i sanitari del 118 non hanno reputato che fosse in pericolo di vita e quando l’uomo è stato caricato in ambulanza era cosciente e rispondeva alle domande che gli venivano poste. Poi, una volta giunto all’osp Torrette il suo cuore ha smesso di battere. Troppo gravi le ferite riportate al bacino, dove il treno lo aveva colpito. Si tratta di un anziano che avrebbe compiuto 72 il giorno di Natale.
Si trovava insieme ad altri due cacciatori. Erano venuti a conoscenza della presenza di un ciinghiale morto sui binari, investito precedentemente da un treno. Sono arrivati sul posto e uno di loro, dopo aver recuperato la carcassa, si è fermato ad urinare non accorgendosi del sopraggiungere di un treno, che lo ha colpito. Il mezzo si è fermato. Sul posto il 118, i Carabinieri della locale stazione e i Vigili del Fuoco.
G.G
Cammina sui binari. Anziano travolto da un treno
È successo un’ora a fa, intorno alle 20 a San Severino, lungo i binari nei pressi della Locanda Salimbeni. Un anziano di 72anni di Morrovalle pare si trovasse insieme ad altri due cacciatori. Pare fossero venuti a conoscenza della presenza di un ciinghiale morto sui binari, investito precedentemente da un treno. Sembra che i tre siano arrivati sul posto e uno di loro si sia fermato ad urinare non accorgendosi del sopraggiungere di un treno che lo ha colpito. Il mezzo si è fermato. Per fortuna il macchinista non stava correndo eccessivamente. Sul posto il 118, i Carabinieri della locale stazione e i Vigili del Fuoco. I sanitari, viste le condizioni dell’uomo, hanno deciso di trasportare il 72enne all’ospedale Torrette di Ancona ma non sembrerebbe essere in pericolo di vita.
G.G
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Edilizia in ripresa, “ma permangono tante ombre”
Una chiusura positiva quella del settore edile per il 2018 con tanti segno più per gli indicatori più importanti: aumento del 50,57 per cento del numero di lavoratori nel settore, del 32,95 per cento delle ore lavorate denunciate, ed un aumento di ore denunciate per singolo lavoratore. In aumento anche la massa salari del 27,71 per cento nei lavori pubblici e del 57,32 per cento nei lavori privati.
“Se riparte il settore edile - ha affermato Iacopo Lasca di Filca Cisl - ripartono anche tanti altri settori ad esso correlati. Inoltre crediamo che l’edilizia possa essere una grande leva per riportare lavoro nelle zone montane. Quello che attualmente di preoccupa è il numero di dipendenti per azienda”. Su 745, ben 701 hanno meno di 10 dipendenti ma a destare preoccupazione È anche l’età media dei lavoratori occupati: 1200 su 3988 hanno più di 50 anni e questa è anche una delle cause delle drammatiche statistica a livello nazionale relativa agli infortuni mortali nel settore.
“Serve che le aziende si aggreghino - torna a dire Lasca - per essere competitive rispetto a quelle che verranno da fuori per la ricostruzione post sisma”.
Dietro le luci però rimangono le ombre, la maggior parte delle aziende si rifiuta di iscriversi alla Cassa Edile, e molte non applicano il contratto nazionale. Dietro a questo fenomeno spesso si nascondono meccanismi di illegalità, dumping contrattuale ed evasione contributiva.
Il 2018 ha visto protagonisti i sindacati di Cgil, Cisl e Uil di Macerata Per l’attivazione del Durc di congruità e la sottoscrizione del contratto provinciale del settore nonché di un importante protocollo con il Comune di Camerino.
Ma proprio in merito al Durc di congruità è attesa in queste ore la sua sospensione per volere del nuovo commissario straordinario Piero Farabollini: “In Umbria esiste dal ‘97 - ha spiegato Andrea Casini, Feneal Cisl - e abbiamo voluto fosse applicato per tutto il cratere. È un prezioso strumento per i lavoratori ma con la sospensione si vanno a ledere i diritti dei lavoratori e anche delle comunità. Il Durc non è burocrazia ma regolarità, legalità e dignità del lavoro. Era l’unica regola per garantire tutto questo”.
Il 2019 vedrà i sindacati impegnati in un’azione di contrattazione di anticipo: partiranno richieste di incontro per tutti lavori Anas del territorio relativi al cratere non che si procederà alla firma del protocollo sulla ricostruzione del polo scolastico Mestica di Macerata e l’avvio delle richieste di incontro per tutte le altre scuole che verranno cantierizzate a partire dall’Itts Divini di San Severino.
A soffermarsi sugli appalti di ricostruzione dell’Anas è Massimo De Luca, direttore di Fillea Cgil Macerata: “Ad oggi nel cratere ci sono 500 milioni di euro già appaltati per la ricostruzione del sistema viario e la maggior parte ricade nella nostra provincia. Non si registra però nemmeno una impresa marchigiana che abbia vinto un appalto. Altro fenomeno che sta avvenendo- prosegue - è che una volta appaltati i lavori le aziende locali vengono chiamate in subappalto. È un sistema che deve emergere e si deve scardinare perché i ribassi sono al limite della soglia. Ci prendiamo l’impegno - conclude - per instaurare un tavolo di trattative”.
G.G.
Ceregioli: “Potremo aprire gli impianti di Sassotetto”
Emendamento per gli impianti di risalita di Sarnano. All’interno del maxi emendamento in via di approvazione dal governo è stata inserita una norma che consentirà di riaprire in tempi brevi gli impianti di Sassotetto: “L’avevamo fortemente richiesta - afferma il sindaco Franco Ceregioli -. Riguarderebbe due sciovie perfettamente funzionanti e assolutamente sicure che per questioni legate alla loro vita tecnica quest’anno non avrebbero potuto essere usati. Avrebbero necessitato di una revisione dell’importo di 300mila euro, che sarebbe stata una cifra al di fuori delle possibilità delle case comunali”. In assenza di appositi finanziamenti gli impianti rischiavano di rimanere fermi ma ad interessarsi della questione è stato il governo e il capogruppo della lega al Senato, Paolo Arrigoni che ha presentato un emendamento: “Siamo in dirittura d’arrivo - prosegue - e con questo emendamento si andrà a coprire una situazione penalizzante per le Marche e per i comuni del cratere perché questa deroga di un anno lo scorso anno era stata concessa solo all’Abruzzo”.
G.G.
(in foto, Franco Ceregioli sulle piste da sci)
Affitto container. Il consigliere Bisonni:"Lo stop è un rischio concreto"
Proposta di matrimonio dopo l'esibizione di ballo. La favola di Alessia e Francesco
Promosso ufficiale il luogotenente Giuseppe Losito
Promosso Sottotenente Giuseppe Losito, comandante del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Tolentino. Ha raggiunto questo obiettivo dopo aver frequentato un corso informativo presso la Scuola Ufficiali di Roma e altri Istituti addestrativi dell’Arma dei Carabinieri.
L’Ufficiale nel corso della sua carriera ha svolto sempre incarichi di prestigio: dapprima quale responsabile della Sezione di P.G. presso l’allora Procura della Repubblica del Tribunale di Camerino e successivamente, sempre come responsabile, presso quella di Macerata. Dal 2007 è al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino, raggiungendo traguardi professionali di livello che gli hanno permesso di ottenere numerose attestazioni di merito.
Tra le altre belle notizie, il SottoTenente Losito è diventato da poco anche nonno pertanto l’augurio da parte della nostra redazione è doppio.
G.G.
La gioia del Natale dei bambini del Betti intorno all'arcivescovo Massara
Messa di Natale per le scuole celebrata all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino dall’arcivescovo Francesco Massara. Il segno della gioia e della festa per i bambini di questo territorio, che ha visto riuniti bambini e ragazzi dell’istituto comprensivo Betti delle scuole di Camerino, Fiastra e Serravalle di Chienti. “I bambini sono sempre il segno della gioia e del futuro di questa nostra comunità – le parole dell’arcivescovo – Un momento trascorso in famiglia con la celebrazione dell’Eucaristia dove possiamo condivedere già in anticipo la festa del Natale”.
Nel messaggio natalizio rivolto ai fedeli della diocesi mons. Massara ha più volte utilizzato la parola coraggio. “Guardiamo in alto – continua l’arcivescovo – perchè più guardiamo in alto e meglio andremo avanti con grande fiducia e speranza. Camminiamo insieme alle famiglie, ai ragazzi, ai giovani e agli anziani”. “Ho voluto questo momento di festa con i ragazzi intorno al vescovo – così il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro – Un’atmosfera festosa per il Natale con la gioia di stare insieme in fraternità per ringraziare di tutto quello che abbiamo”. “Un bel momento per tutta la comunità scolastica di Camerino, Fiastra e Serravalle – conclude don Marco Gentilucci – Un incontro importante e gioioso, una richiesta partita direttamente dalla scuola che abbiamo accolto con entusiasmo perchè è il modo migliore per farsi i veri auguri di Natale. L’entusiasmo dei bambini rappresenta la vera gioia del Natale e anche il rumore di una Chiesa giovane e viva”.
Entro gennaio a Roma, Pasqui chiama a raccolta i sindaci del cratere
Sindaci del cratere a Roma per manifestare contro la lentezza della ricostruzione. Un’idea che sta prendendo corpo su sollecitazione del primo cittadino di Camerino, Gianluca Pasqui, che ha contattato i suoi colleghi dei comuni terremotati per far sentire una voce forti nei palazzi del “potere”. “Mi auguro che l’invito da me fatto ai 138 sindaci del cratere possa essere accolto dalla totalità di essi – le parole di Pasqui – Un atto popolare, ma fortemente istituzionale di protesta, che veda insieme sindaci e cittadini, per portare nei “palazzi” capitolini punti programmatici precisi attraverso i quali chiedere al Governo di intervenire immediatamente laddove, dopo due anni dal terremoto, si parla ancora di emergenza e non di ricostruzione”. Un invito accolto da diversi primi cittadini, ma che non convince pienamente altri che vedono nell’iniziativa una mera mossa propagandistica. “E’ ovvio – continua Pasqui – che ciascuno è libero di accogliere o meno la proposta”. Una chiara volontà di rimarcare il fatto che non esiste ancora nessuna ricostruzione nelle zone terremotate del centro Italia, nonostante il ripetersi delle promesse. “Non vediamo all’orizzonte un futuro certo – incalza il sindaco di Camerino – mentre da parte di noi sindaci c’è la necessità di dare certezze a chi, ormai da troppo tempo, soffre una situazione divenuta insopportabile”. Risponde anche a chi lo critica per aver preso tardivamente tale decisione Gianluca Pasqui. “Oggi siamo in una situazione che finalmente garantisce la presenza della popolazione nei nostri territori, con i servizi che sono ripartiti. E’, dunque, giunto il momento di guardare davvero alla ricostruzione per poter regalare ai nostri figli l’esistenze in queste terre, rientrando nei nostri centri storici. In caso contrario assisteremo allo spopolamento di una grande parte dell’italia centrale”. Il sasso è stato lanciato nello stagno in attesa che venga raccolto e che si possa giungere alla definizione di un programma e di una data che, almeno nelle intenzioni di Gianluca Pasqui, dovrebbe essere fissata entro la fine del prossimo mese di gennaio.