Notizie di cronaca nelle Marche
Hanno risvegliato una paura mai sopita nella popolazione le scosse di terremoto, di magnitudo superiore 3, che nella giornata di giovedì hanno interessato le zone di Fabriano e Sarnano (http://appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/12299-doppia-scossa-di-terremoto-dopo-cerreto-trema-anche-sarnano).

Il timore che serpeggia è che le sequenze sismiche possano essere tra loro collegate e, soprattutto, che possa trattarsi di campanelli di allarme per episodi di maggiore violenza.

Al riguardo è intervenuto sulla propria pagina social il geologo Unicam Emanuele Tondi, direttore INGV dell'università di Camerino, che più volte ha espresso il proprio parere durante la crisi sismica del 2016.

Nel caso di Cerreto possiamo parlare di un singolo evento sismico, seguito da una breve e poco energetica sequenza di aftershocks, nel secondo caso, quello di Sarnano, di un piccolo sciame sismico, in quanto si sono verificati due eventi principali seguiti rispettivamente da aftershocks - afferma il professor Tondi, che continua - Il contesto geologico e sismotettonico in cui si sono verificati gli eventi appena descritti è diverso, come per altro testimoniato dai meccanismi focali dei due eventi principali. A Fabriano si tratta di una faglia normale, localizzata nella crosta superiore e simile a quelle presenti lungo la dorsale appenninica che hanno generato gli eventi sismici del 2016. Mentre a Sarnano, che si trova nel settore esterno appenninico, la faglia è più profonda ed ha una componente sia trascorrente che inversa”.

Circa la possibilità che si tratti di eventi che anticipano terremoti più significativi il geologo parte da considerazioni di carattere storico.

Il terremoto storico di riferimento per Fabriano è quello del 24 Aprile 1741, mentre per Sarnano è il terremoto del 28 Luglio 1799, tutti e due con magnitudo stimata circa 6,0. Questa è considerata la massima magnitudo possibile per le due aree. Gli eventi sismici di Fabriano e Sarnano sono stati generati da piccole faglie e, vista la distanza, possiamo affermare che non hanno una correlazione tra loro. Inoltre, sono localizzati all’esterno della zona destabilizzata dai forti eventi sismici del 2016 e quindi non appartengono a quella sequenza sismica.

Non possiamo sapere – conclude Tondi - se anticipano qualche cosa di più importante. generalmente no, ogni tanto si. Vale quindi l’unica raccomandazione utile e cioè di abitare e frequentare edifici non vulnerabili”.

f.u.
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“Abbiamo inviato alla Prefettura il progetto per l'implementazione della videosorveglianza a Fabriano che dovrà essere finanziato con le risorse che il ministero dell'Interno ci ha assegnato. Sono circa 19.500 euro per l'acquisto di attrezzature, ma anche per l'organizzazione di incontri formativi nelle scuole per parlare del rischio legato all'uso di stupefacenti”. Ad annunciarlo è il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli che spera, in questo modo, di portare a termine nel più breve tempo possibile il posizionamento di dieci nuove telecamere di ultima generazione. Il progetto infatti si inquadra nell'ambito del progetto "scuole sicure" e mira a includere le aree individuate nei pressi delle scuole nel sistema di videosorveglianza comunale. Sono circa 10 le videocamere incluse nel progetto oltre ad alcune foto-trappole.

“Il progetto è stato condiviso con il commissario Capo della Polizia di Fabriano, Fabio Mazza, al quale abbiamo anche presentato il progetto di estensione e potenziamento del sistema di videosorveglianza cittadino. Insieme alla Polizia di Stato abbiamo poi individuato le possibili estensioni del progetto con l'installazione di ulteriori fotocamere”. Il progetto in questione prevede il posizionamento di telecamere ai 6 varchi di accesso alla città. Telecamere in grado di riconoscere le targhe e quindi i mezzi rubati o privi di assicurazione e/o revisione. Inoltre è previsto il posizionamento di nuove telecamere di ultima generazione da 8 a 16 megapixel nella zona del centro storico, dei parcheggi e dei parchi.

“L'appalto è stato già affidato e l'obiettivo è quello di avere tutto pronto entro la fine dell'anno. Anche questo era un progetto di cui avevamo parlato in campagna elettorale e che renderà la città più sicura anche e soprattutto nei confronti delle bande che periodicamente eseguono furti nelle abitazioni e nelle attività.Tutto questo è stato reso possibile grazie dall'intenso lavoro svolto in collaborazione con Open Fiber che ci ha concesso di installare diversi punti di accesso al sistema della fibra ottica in diverse aree della città. Questo ci consente di collegare le videocamere direttamente alla fibra che garantisce il collegamento con la console della Polizia Municipale e la trasmissione dei dati”, ha concluso Santarelli.

f.u.


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Sul fatto che la scuola riapre agli studenti il 14 settembre non sembrano ormai esserci più dubbi, sulle modalità con cui ciò avverrà le incertezze, invece, sono ancora molte. Il dibattito forse più accesso riguarda, però, il trasporto scolastico su cui Governo, Regioni, Istituzioni Scolastiche stanno focalizzando la propria attenzione. Un problema che preoccupa in modo particolare le aziende che gestiscono il servizio del traporto degli studenti e che, a pochi giorni ormai dall'inizio dell'anno scolastico, chiedono linee guida certe.

"Un problema che avevamo sollevato già diversi mesi fa e che purtroppo non ha ancora trovato soluzione - a parlare Stefano Belardinelli, presidente di Contram s.p.a. - Noi vorremmo offrire un servizio efficiente e sicuro alla popolazione studentesca, ma il grido lanciato tempo fa è rimasto a lungo inascoltato. Ora, però, si stanno accorgendo che con l'attuale normativa, che in sostanza prevede la riduzione del 50% della capienza a bordo dei pulman, non si riuscirebbe ad assicurare il trasporto di tutti i ragazzi che dovranno raggiungere le scuole. Non è neppure possibile pensare nel breve periodo ad un aumento massiccio del numero degli autobus e dei conducenti, che necessita di un'attenta programmazione e pianifica sia dal punto di vista della fattibilità sia sotto il profilo economico".

La soluzione, da alcuni presa in considerazione, potrebbe essere quella della previsione ancora una volta della didattica a distanza, in alternanza con la presenza in aula degli studenti, o di turni di lezione da svolgersi al mattino e al pomeriggio.

"E' questo un tema che purtroppo si scontra con la rigidità del mondo scolastico - la costatazione di Belardinelli - Mentre, infatti, noi che operiamo nel mondo dei trasporti siamo abituati ad avere una certa flessibilità, non altrettanto notiamo nel sistema scuola. La nostra speranza è che si arrivi ad un punto di incontro che si può raggiungere facendo ognuno un piccolo passo in avanti. Garantire da parte nostra un aumento del servizio e maggiore flessibilità nella definizione degli orari delle lezioni da parte della scuola sarebbe una buona base di partenza. E' chiaro, tuttavia, che servono linee guida certe da parte del Governo e della Regione e che vengano assicurate le necessarie risorse".

"Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata", narrava Tito Livio nelle sue "Storie". Ancora una volta, a ridosso del via alla scuola, la storia appare maestra di vita.

f.u.

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Il referendum al centro del'ultimo intervento della candidata al Consiglio regionale Paola Giorgi, che sostiene Francesco Acquaroli nella lista civica Civitas Civici.

Una posizione, la sua, che si lega alla scelta di rinunciare al vitalizio e che lei stessa, da ex assessore, adottò.

“Il tema dei costi della politica è un argomento importante - dice Paola Giorgi – e come tale andrebbe trattato con onestà intellettuale, senza rincorrere la pancia di un Paese in affanno e a volte poco incline agli approfondimenti. Io ho scelto di rinunciare al vitalizio, già maturato in Regione, ed ho potuto farlo grazie ad una legge che approvammo nella passata legislatura".

È su questa posizione che la candidata getta le fondamenta per una sua visione più ampia che riguarda il referendum: “Il referendum per il taglio dei Parlamentari è l’ultimo atto dell’iter di una riforma costituzionale. Risulta bizzarro come la nostra Costituzione - dice - diventi la più bella del mondo, o un atto da modificare a seconda delle convenienze.

La nostra Costituzione venne scritta sulle ceneri di una guerra civile, un evento che rappresenta la divisione più estrema tra le parti del Paese. Eppure - aggiunge - quella volta lavorarono, fianco a fianco, uomini e donne che si erano aspramente combattuti e la politica fu il nobile strumento per costruire e proteggere la democrazia, la cui anima è la rappresentanza. Ciò che vedo oggi, in questa riforma, è una dannosa operazione demagogica che mette a repentaglio percorsi virtuosi di valorizzazione della democrazia per abbracciare il populismo”.

Paola Giorgi esprime dunque la sua opinione di contro a chi propone il taglio dei parlamentari per risparmiare sui costi della politica: “Si tratta di un risparmio irrisorio - dice - che incide dello 0.007% della spesa pubblica: 285 milioni netti ogni legislatura, 57 milioni all’anno, 1 euro annuo a cittadino”.

Ed aggiunge sul tavolo del confronto una sua amara verità: “E’ scomodo dirlo, ma il politicamente corretto non è la mia passione: credo che il Paese abbia bisogno di una classe dirigente più preparata, non di minor numero, capace di guardare oltre e testimoniare senso civico grazie anche a scelte come quella fatta da me”.

La difesa della rappresentanza come cardine della democrazia, quindi, al centro del pensiero di Paola Giorgi sul referendum: “Non si possono abdicare valori fondanti per rincorrere sirene populiste; i costi della politica debbono essere affrontati con altri strumenti”.

G
S
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Valfornace si prepara alla riapertura delle scuole: sono stati avviati, infatti, i lavori di adeguamento alle norme anti Covid-19 nella scuola per l’infanzia del paese, in vista dell'inizio dell’anno scolastico.

Le opere consistono nell’istallazione di nuovi container utili per accogliere fino a 13 bambini della scuola per l’infanzia. Si tratta di strutture che consentiranno a tutti gli studenti di mantenere il distanziamento sociale, favorendo la ripresa delle lezioni in piena sicurezza per i ragazzi ed il personale docente.

"I lavori - si legge nella nota del Comune - rientrano nel programma di adeguamento sanitario degli edifici scolastici così come previsti dal Decreto del Ministero dell’Istruzione ed avranno un costo pari a circa 65mila euro.

Pertanto - conclude la nota - per il 14 settembre, giorno di riapertura delle scuole nelle Marche, Valfornace avrà predisposto tutti gli strumenti utili per garantire i propri ragazzi e le famiglie dai rischi di contagio".

GS

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Potrebbe arrivare la svolta nei cantieri edili, non solo della ricostruzione, per quanto riguarda la battaglia antimafia e contro il lavoro nero.
Il nuovo Centro Fiere di Villa Potenza (appalto da oltre 12 milioni di euro) potrà essere l'esempio di questa innovazione nella tutela di lavoratori ed aziende che lavorano seriamente.

Ad annunciarlo sono Feneal UIL Filca CISL e Fillea CGIL di Macerata che hanno incontrato il sindaco Romano Carancini e l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta, insieme ai dirigenti dell’Ufficio tecnico del Comune per cercare di introdurre, oltre al DURC, il certificato di congruità e l’utilizzo del badge di cantiere nella realizzazione del nuovo Centro Fiere.

"Sarebbe un grande passo in avanti - spiegano i sindacati in una nota - per quanto riguarda il settore delle costruzioni in grado di sperimentare per la prima volta questi strumenti  in un lavoro pubblico non ricadente nell’area del cratere aprendo così le porte ad un utilizzo più capillare".

"L’idea di introdurre il badge di cantiere - spiega Filomena Palumbo della Uil - significa conoscere la storia e l'inquadramento del lavoratore che ogni mattina entra in cantiere con la tesserina elettronica. Una operazione che permette di vedere anche il tipo di contratto del lavoratore. Siamo molto fiduciosi e vi assicuro che le aziende serie si augurano che questo modus operandi diventi presto realtà per tutti".

Fillea Filca e Feneal, sperano che questo “modello Macerata”, unico in Italia, possa essere preso ad esempio non solo dal Ministro Lamorgese, ma da tutto il Governo e quindi possa influire in Senato.

GS
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Un'apprensione che sembra non finire mai per le comunità dellla provincia di Macerata .La terra è tornata a tremare più volte nelle ultime ore. Tre distinte scosse di magnitudo superiore a 3, sono state registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella giornata del 27 agosto.
La prima di magnitudo 3.5 è stata distintamente avvertita nel fabrianese alle prime ore del mattino, esattamente alle 4.46 con epicentro a 5 km  da Cerreto d’Esi, in località Poggeto, frazione di Matelica alle pendici del Monte San Vicino. Paura nella popolazione, ma nessun danno a persone o cose.
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Nel pomeriggio , nuovi eventi sismici si sono verificati sul versante dei Sibillini . La prima una scossa di magnitudo 3.2 alle ore 17.09, ha avuto per epicentro Sarnano ad una profondità di 23,3 Km.  A distanza di poco più di due ore, stesso epicentro a Sarnano per una nuova scossa di magnitudo 3.4  registrata alle 19,15 per una profondità stimata di 25 Km.  Anche nel caso del sarnanese, avvertite dalla popolazione le scosse hanno provocato apprensione, ma non sono stati registrati danni a persone o immobili.
c.c.
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In via di ultimazione da parte della Provincia di Macerata i lavori di costruzione della strada che collega la provinciale 77 “Villa Potenza - Sambucheto” con la provinciale 361 “Villa Potenza - Montecassiano”.
Operai al lavoro per l’asfaltatura dell’arteria, compresa la rotatoria di innesto sulla provinciale 361, mentre i canali per la regimazione delle acque sono stati già realizzati. Nella giornata di domani  è previsto lo spostamento a una altezza superiore di due tralicci di energia elettrica, di media tensione, che si trovano nei pressi del tracciato.

Villa Potenza e il suo comprensorio potranno usufruire di una nuova opera pubblica.

La costruzione del nuovo collegamento, compresa la rotatoria, ha un valore complessivo di 800 mila euro ed è stato realizzato in circa cinque mesi, tenendo conto anche del periodo di restrizioni dovuto alla pandemia, in cui il cantiere, avviato nei primi giorni di marzo, ha poi dovuto subire uno stop di 15 giorni per l’intensificarsi dell’emergenza sanitaria.
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L’intervento ricade nel territorio di Macerata e completa la variante di Villa Potenza, costruita nel 2014. La strada a due corsie collega la rotatoria esistente sulla provinciale 77, nei pressi del Foro Boario, e arriva alla strada 361 ed è importante per tutta questa zona del Potenza poiché qui confluiscono numerose altre provinciali (Septempedana, Jesina, Cingolana), alcune collegate anche con la provincia di Ancona. 

Al tempo stesso, il traffico veicolare che interesserà questa bretella, permetterà di alleggerire la circolazione a borgo Pertinace di Villa Potenza: di fatto escluderà la frazione da tutta la viabilità proveniente da Macerata e diretta a Montecassiano, Montefano e Osimo, e viceversa. 

“Si tratta di una realizzazione importante - dichiara il presidente della Provincia Antonio Pettinari - che riduce la congestione del nodo di Villa Potenza e dei diversi incroci presenti dove, specialmente nel periodo scolastico, si formano molti incolonnamenti. La vallata del Potenza ha bisogno di ben altre e più rilevanti infrastrutture, ma sicuramente questa arteria migliora la viabilità e la vivibilità di questi borghi. Inoltre, costituisce un esempio di collaborazione da seguire tra i vari livelli istituzionali, in questo caso Regione Marche e Provincia. Con questa opera c’è la soddisfazione di avere recuperato una parte delle ingenti risorse destinate alla Provincia che, con la riforma Delrio, sono state trasferite alla Regione”.

La realizzazione della bretella è stata avviata dopo la stipula di una convenzione tra la Regione Marche e l'Amministrazione provinciale, a cui è stata demandata la progettazione, l’appalto e l’esecuzione dei lavori.
In seguito al riordino e al trasferimento delle vecchie strade statali dalle province alla Regione Marche, l’intervento attuale avviene tra la strada ex SS 361 di proprietà regionale, e la ex SS 77, di proprietà ANAS.
c.c.


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Cambio della guardia all’interno dell’Associazione commercianti del centro storico-centro commerciale naturale di Fabriano. La presidente Antonella Bartolini ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto, seppur con la locuzione “pro-tempore”, eletto all’unanimità Roberto Burzella.“Cercheremo per quanto possibile di accrescere e valorizzare con spirito di cooperazione le relazioni iniziate nelle diverse sedi dalla presidente uscente,rappresentando i nostri bisogni, le nostre esigenze,come anche le eventuali collaborazioni su futuri programmi ed eventi nella nostra area commerciale”, le sue parole.

Il neo presidente, dopo aver ringraziato per la fiducia mostrata nei suoi confronti, ha invitato tutti i soci a cercare di fare il possibile per aumentare le adesioni. “Oggi più di sempre è necessario liberarci dall’individualismopatologico della nostra categoria, è necessario uno spirito di collaborazione scevro da invidie, contrasti di territorio e posizioni personalistiche, frutto di un desueto retaggio troppo dannoso per il commercio nella nostra area già vessata da anni da innumerevole negatività, senza tuttavia rinunciare alla nostra dignità e alle nostre idee. Anche perché siamo la più grande risorsa del territorio, la nostra provata resilienza ancora consente di mantenere tanti posti di lavoro”.

I commercianti del centro storico vogliono giocare un ruolo importante e per questo richiedono una maggiore collaborazione con tutti gli altri soggetti che operano nel territorio. “Dobbiamo assolutamente partecipare alla riconversione del nostro territorio per questo è necessario che ci sia più partecipazione, più spirito di coesione, per valorizzare la nostra identità. È assolutamente necessario comprendere e accettare che per il bene comune i problemi e i progetti si devono affrontare e sostenere insieme. Per quanto mi riguarda mi impegnerò per rappresentarvi nessuno escluso, cercando di comprendere le vostre istanze ed esporle quando richiesto”. Quindi, un lavoro durante il suo mandato che si esplicherà dando considerazione a tutti, lavorare per la tutela dei diritti della categoria, “sensibilizzando quando possibile e concesso l'Amministrazione al fine di evitare incomprensioni e frustrazioni, ma sempre con assoluta dignità e autorevolezza”.

Altra priorità, è rappresentata da una modifica dello Statuto interno all’Associazione, “per rafforzare la nostra identità e rendere più ampio ed efficace il raggio d’azione del nostro operare sul territorio sia con le istituzioni, sia con le diverse forze politiche”. Una mano tesa che, però, dovrà passare dal vaglio dell’assemblea dei soci. “Nella primavera prossima si indiranno le elezioni per il rinnovo delle cariche. Mentre riguardo il sostegno economico alle possibili iniziative ove ci saranno, verrà stimato e richiesto successivamente all’approvazione a mezzo assemblea degli associati”, conclude Burzella. 

f.u.
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Oltre mille posti letti, distribuiti tra campus, collegi universitari, studentato donato dalle Province autonome di Trento e Bolzano e dal Land Tirolo ed il nuovo lotto realizzato grazie al contributo della Croce Rossa Italiana, a disposizione degli studenti dell’università di Camerino in vista della ripresa in presenza delle lezione prevista per il prossimo 28 settembre, anche se sarà possibile seguire le lezioni anche in modalità telematica.

Grazie ad una precisa ricognizione di tutte le aule e dei laboratori didattici, infatti, ne è stata definita la capienza e sono stati predisposti tutti gli accorgimenti ed i dispositivi per consentire il distanziamento e tutte le norme di sicurezza.

“Siamo davvero felici – ha sottolineato il rettore Claudio Pettinari – di poter accogliere di nuovo le matricole e tutti i nostri studenti nelle strutture dell’Ateneo, dove le attività didattiche verranno svolte prevalentemente in presenza, anche se sarà comunque ancora possibile seguire tutte le lezioni a distanza. Siamo soddisfatti perché vogliamo comunque guardarli negli occhi, chiamarli per nome, non limitarci ad interagire con loro davanti ad uno schermo. E’ anche per questo che abbiamo incrementato il numero di alloggi disponibili, anche grazie al fondamentale sostegno della Croce Rossa Italiana, che ringrazio ancora sentitamente. I nostri studenti potranno vivere negli alloggi nel massimo rispetto delle misure di sicurezza, così come nelle aule e nei laboratori, che saranno costantemente sanificate”.

Altra novità, annunciata dallo stesso rettore, l’apertura a breve di un cantiere al centro del Campus, cuore della vita dell’ateneo, per la costruzione di un nuovo edificio polifunzionale dove gli studenti potranno vivere dei grandi momenti di socialità. “In questo modo – conclude Pettinari - avremo un Campus moderno, veramente all’avanguardia, dove fra residenze, biblioteche e luoghi di aggregazione, le studentesse e gli studenti potranno vivere un’esperienza davvero indimenticabile”.
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