Notizie di cronaca nelle Marche
San Severino “bandiera nera”, grande affluenza invece nei piccoli Comuni. Dopo la prima giornata di voto, inizia ad emergere un quadro di massima sulla partecipazione della cittadinanza alla tornata elettorale nei Comuni di Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e San Severino Marche, chiamati a eleggere sindaco e consiglio comunale. Sembra esserci una proporzionalità inversa infatti, nei Comuni dell’entroterra, tra il numero degli aventi diritto al voto e quanti effettivamente abbiano già espresso la loro preferenza.

Dei Comuni alle urne nell’alto Maceratese, infatti, San Severino è sia quello demograficamente più importante, sia quello che ha fatto registrare la percentuale più bassa di affluenza alle urne al termine della prima giornata di voto. Mancano ancora circa cinque ore alla chiusura dei seggi, ma la tendenza riflette un comportamento che si era già fatto notare nella tornata amministrativa del 5 giugno 2016. Anche allora, quando le urne furono aperte per soltanto una giornata, San Severino fece registrare l’affluenza più bassa tra i cinque Comuni (Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e, appunto, San Severino, ndr) dell’entroterra.

Nel dettaglio a San Severino ha votato il 41,83% degli aventi diritto, percentuale decisamente più bassa rispetto a quella registrata negli altri Comuni: a Castelraimondo ha espresso parere il 45,05%, mentre a Bolognola (66,17%) Esanatoglia (56,13%) e Muccia (65,93%) le percentuali sono ben oltre il 50%.

Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e San Severino fanno registrare un andamento che, alle 15 di oggi, dovrebbe all’incirca ricalcare le percentuali di affluenza di cinque anni fa, mentre si registra un coinvolgimento decisamente più partecipato nel caso di Bolognola: la corsa a lista unica del 2016 (fu eletta Cristina Gentili con 55 voti) vide un’affluenza del 61,79%, già ampiamente superata alle 23 di ieri.

l.c.
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Venerdì scorso il Consiglio comunale ha approvato una delibera con cui si chiede il mantenimento della scuola di Fiastra e il suo passaggio dall'Istituto Comprensivo U. Betti di Camerino, di cui oggi fa parte, all'Istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina.
Il comune torna quindi sulla questione scuola, illustrando le motivazioni di questa decisione.

A noi interessano solo le sorti delle famiglie e dei giovani della vallata – ha dichiarato il sindaco Sauro Scaficchia – e siamo fermamente convinti che il passaggio all'istituto Mons. Paoletti di Pieve Torina sia assolutamente funzionale alle nostre esigenze. Siamo favorevoli all'ipotesi di accorpamento di tutte le scuole dell'area interne in un unico istituto, come prospettato anche dall'ex preside Cavallaro, ma solo in una prospettiva di rafforzamento dell'istituto stesso. Questa sarebbe una visione interessante e condivisibile, che porterebbe vantaggi a tutti, ma nella situazione attuale rimaniamo convinti della necessità, urgente, di accorpamento con Pieve Torina.”

Come specificato nella delibera approvata venerdì, l'appartenenza della scuola di Fiastra all'istituto comprensivo di Camerino comporta degli oneri finanziari per il comune che nei prossimi anni potrebbero non essere più sostenibili. In particolare, il Comune ha supportato negli anni gli oneri del personale ausiliario integrando quello parziale fornito dall'istituto comprensivo. Ha inoltre finanziato l'integrazione dei piani didattici, consentendo l'adeguamento alla normale offerta didattica della scuola pubblica, finanziando le ore di lezione di musica e di inglese.

L'istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina è più vicino alle esigenze di una piccola realtà scolastica come quella di Fiastra essendo composto da scuole in tutto assimilabili come quella di Valfornace, di Visso, della stessa Pieve Torina e di Muccia. Questo passaggio comporterebbe, inoltre, dei benefici economici immediati, erogati nell'ambito della strategia di sviluppo delle Aree interne che prevede degli specifici interventi finanziari, da cui invece Fiastra rischia di rimanere tagliata fuori.
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Due cittadini di origine ghanese sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per detenzione di sostanze stupefacenti, nello specifico marijuana, mentre un terzo è stato sottoposto a provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

E’ l’esito dei controlli effettuati da polizia, carabinieri e guardia di finanza a Macerata in occasione del cosiddetto “Giovedì universitario”. In particolare l’attenzione degli agenti si è concentrata sui due giovani extracomunitari, rispettivamente di 22 e 25 anni, nei confronti dei quali è stata disposta la perquisizione domiciliare.

Nel corso dell’operazione, che ha consentito agli agenti di rinvenire 30 grammi di sostanza stupefacente, è sopraggiunto nell’appartamento un terzo, anche lui ghanese di 33 anni, che aveva indosso altri 30 grammi di marijuana. Dai successivi controlli è emerso anche che l’uomo risultava gravato da un provvedimento emesso dal Questore di Macerata nel giugno del 2019, con il quale gli era stato intimato di lasciare il territorio dello Stato. Pertanto lo stesso veniva prima accompagnato presso gli uffici della Questura, sottoposto ad accertamenti e successivamente affidato all’Ufficio Immigrazione.

f.u.

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“Puliamo il mondo”, la campagna di volontariato ambientale di Legambiente ha fatto tappa anche a Pieve Torina. Protagonisti nel ripulire dai rifiuti abbandonati strade, vie, piazze, zone verdi, ma anche sponde dei fiumi e aree abbandonate sono stati gli alunni dell’istituto comprensivo “Monsignor Paoletti”.

“L’obiettivo è coinvolgere le nuove generazioni in questo percorso di consapevolezza sul valore della tutela dell’ambiente - sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci - È importante lasciare un messaggio di speranza e futuro sostenibile ai più piccoli. La scelta green è ormai una necessità e noi, come comune, la stiamo perseguendo da tempo, ad esempio nella individuazione dei materiali per le nuove costruzioni, nell’adozione di tecnologie innovative, nello sviluppo di progettualità che abbiano come punto centrale la sostenibilità”.

Tanti i bambini che hanno partecipato alla raccolta dando un segnale concreto ad una giornata che porteranno nel cuore: “Iniziative come questa, scendere in campo in modo pratico e fattivo, assumono un valore particolare, danno un senso di concretezza che – ha concluso il sindaco – completa la formazione teorica dei ragazzi”.
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Ancora un Daspo urbano disposto dal questore di Macerata Vincenzo Trombadore. La misura di prevenzione, più nota come "daspo Willy", dal nome del giovane Willy Duarte, ucciso a Colleferro dopo una violenta rissa a settembre dello scorso anno, riguarda questa volta 3 giovani residenti a Cingoli, che si sono resi responsabili di una violenta rissa avvenuta in un parco pubblico la notte del 3 luglio nei pressi del bar Garden. Per effetto del provvedimento i 3 ragazzi non potranno per un anno accedere e stazionare nelle aree urbane dove sono accaduti i fatti e in particolare nel bar Garden e nei locali vicini.

f.u.
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“Centomila euro ancora a disposizione per le imprese del territorio”: è il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, a sollecitare la partecipazione al bando per la richiesta di contributi a fondo perduto per le microimprese che abbiano sede legale e/o operativa nei comuni facenti parte della strategia aree interne Alto Maceratese di cui l’Unione è soggetto capofila. “Si tratta di una misura che rientra nelle strategie di rafforzamento della competitività economica del sistema imprenditoriale. La dotazione complessiva di partenza era di oltre 600.000 euro” ricorda Gentilucci, “e vi è ancora la possibilità di ottenere contributi a fondo perduto per qualificare e innovare le proprie attività visto che sono ancora disponibili risorse. È un’opportunità da sfruttare al meglio nell’ottica di incentivare investimenti e lavoro nel nostro contesto territoriale e consentire il rilancio dei settori produttivi”.

La domanda va presentata a sportello attraverso la piattaforma SIGEF. Il bando è consultabile al seguente linkhttps://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-Europei/bandi-Fesr/bandi/id_11498/4685.
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Gli agenti della squadra mobile di Macerata hanno arrestato in flagranza del reato di estorsione due persone, un uomo e una donna rispettivamente di 42 e 40 anni, entrambi domiciliati in provincia e già noti alle forze dell’ordine.

Nel corso di indagini nel mondo dello spaccio di stupefacenti i poliziotti hanno rivolto la loro attenzione ad un consumatore abituale di cocaina che era stato minacciato e malmenato dai due arrestati per costringerlo a pagare debiti per l’acquisto di stupefacenti.

L’operazione è scattata davanti ad un bar in una zona semicentrale di Macerata, dove i due complici avevano dato appuntamento alla vittima per la consegna della somma di denaro. All’atto del pagamento gli agenti sono intervenuti facendo scattare le manette ai polsi dei due.

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire la pistola con la quale la vittima era stata minacciata, risultata essere una scacciacani, identica per forma a quelle in uso alle Forze di Polizia, un coltello lungo 32 cm, alcune cartucce calibro 9, un porta-distintivo con placca in metallo con scritta “Polizia Privata”, un cacciavite, un’asta in metallo e un telefono cellulare, oltre a materiale atto al confezionamento degli stupefacenti.

droga


armi

f.u.
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Un importo di 6 milioni di euro per la demolizione, ricostruzione e riqualificazione dell'edificio adibito all'imbottigliamento delle acque minerali alle Terme di Santa Lucia. Il progetto ha preso il via alcuni giorni fa e entro il termine previsto di un anno andranno a rimodernare completamente la struttura termale.

"Si tratta di un progetto molto importante per le nostre Terme - dichiara il presidente dell'ASSM, l'Azienda Multiservizi di Tolentino, Stefano Gobbi - L'edificio, infatti, ospiterà su due piani la parte del front office, la riabilitazione con percorsi vascolari e vasche per la riabilitazione in acqua, gli studi medici e una nuova area wellness dedicata al benessere della persona".

f.u.
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Sono quasi 27 mila i cittadini che, alla scadenza del 30 settembre, hanno prenotato formalmente la Richiesta di Contributo per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del 2016. Le manifestazioni di volontà giunte sulla piattaforma elettronica del Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, riguardano 37 mila edifici con oltre 70 mila singole unità immobiliari al loro interno, con un costo stimato di 14,5 miliardi di euro. Considerando le pratiche già presentate agli Uffici della Ricostruzione, approvate o ancora in fase istruttoria, le Richieste di contributo presentate o prenotate con la Manifestazione di volontà sono in tutto 47.274, e riguardano 58.566 edifici, per oltre 125 mila unità immobiliari. I costi presunti per la riparazione e ricostruzione di questi edifici ammontano, tenendo conto anche delle Richieste già presentate, a 19,7 miliardi di euro.

“Abbiamo chiesto ai cittadini che non avevano ancora presentato la Richiesta di contributo di prenotarla formalmente, ed hanno risposto in modo massiccio entro il termine previsto. Voglio ringraziarli perché è un segno molto concreto della fiducia che viene riposta nella ricostruzione post sisma, finalmente decollata. Oggi sappiamo con certezza quanto lavoro resta da fare per completarla e quante risorse sono necessarie: siamo solo ad un terzo del cammino, ma è chiaro che servono maggiori fondi di bilancio, rispetto ai 6 miliardi stanziati, per finanziare quest’operazione”, sottolinea il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini.

All’appello mancano ancora 20mila edifici per i quali i proprietari non hanno presentato richiesta di contributo e per questo la Cabina di Coordinamento Sisma, che si è riunita a Roma, ha deciso una proroga del termine per presentare la manifestazione di volontà al prossimo 15 dicembre, chiedendo ai Sindaci un ulteriore sforzo per sollecitare l’adesione di tutti i cittadini interessati
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Una gigantesca caccia al tesoro nel centro storico di Camerino alla scoperta delle sue bellezze. È l’iniziativa che si svolgerà domenica 3 ottobre nella città ducale, organizzata all’interno del programma di promozione dei Paesi Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, in collaborazione con il Comune di Camerino. Si tratta di un nuovo e divertente modo per scoprire l'antica bellezza dei centri storici, alla ricerca delle bellezze paesaggistiche.

La manifestazione prevede che ciascuna squadra riceva degli indizi attraverso i quali andare alla scoperta in modo giocoso e divertente non solo di luoghi, ma anche di persone, tradizioni e sapori di Camerino. L'avventurosa caccia al tesoro avrà inizio alle 15 davanti alla sede dell'associazione Pro Camerino al SottocorteVillage in via Ottaviani. Per accedere ad alcuni luoghi di cultura al chiuso tappa della caccia al tesoro, servirà il green pass, come previsto dalla normativa. Protagonista sarà anche la musica, con l'attività collaterale Caccia alle note: musica negli angoli del centro storico a cura dell'Istituto musicale Nelio Biondi di Camerino.

Ogni squadra che completerà il percorso riceverà un piccolo dono del territorio, che sarà consegnato al termine del percorso, ritornando al punto di partenza. La manifestazione si apre alla condivisione sui social, durante la giornata di domenica e soprattutto al termine della manifestazione, si potranno condividere foto ed immagini sui social con i tag @bandiere.arancioni e @touringclub e usando gli hashtag ufficiali: #tesoriarancioni #touringclubitaliano #bandierearancioni. La caccia al tesoro si svolgerà in contemporanea nei cento Borghi arancioni d'Italia, di cui fa parte anche Camerino.


Caccia al tesoro 2019 2
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