Notizie di cronaca nelle Marche
Lavoriamo per rendere autorevole, forte e sostenibile la nostra agricoltura, garantendo dignità e reddito ai nostri produttori”. Lo ha affermato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, partecipando insieme al vicepresidente e assessore all’agricoltura, Mirco Carloni, all’evento “L’Agricoltura che verrà: verso un pianeta più green e sostenibile” promosso dalla Coldiretti delle Marche, al Teatro della Fortuna di Fano, con la partecipazione del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, e del segretario generale Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, della presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, e il direttore generale di Coldiretti Marche, Alberto Frau.

“Quello primario non può più essere un comparto produttivo dove l’assistenzialismo si rivela il fattore vincente. Crediamo, all’opposto, che l’agricoltura abbia una sua grandissima dignità e autorevolezza, tale da rappresentare un settore trainate per l’economia regionale”. Acquaroli ha sostenuto anche che, per conseguire questo traguardo, “occorre spendere bene le risorse della prossima programmazione europea e quelle del Pnrr. È necessario fare squadra fra tutte le filiere istituzionali, consentendo ai nostri prodotti, anche quelli di nicchia, di divenire un brand della nostra regione. L’agricoltura e l’enogastronomia rappresentano un biglietto da visita incredibile per la nostra terra”.

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Concetti ripresi dal vicepresidente Carloni: “In questo momento le Marche hanno bisogno non solo di una visione politica ma anche di dignità. Il nostro compito è quello di ricostruire le filiere produttive, assicurando stabilità e rimuneratività a chi vuole investire in agricoltura: un settore da cui non scappare ma da riscoprire. Le Marche hanno bisogno di un’agricoltura evoluta, dove l’imprenditore agricolo crei occupazione e valore aggiunto. È necessario assicurare visibilità ai nostri prodotti sui mercati, con uno sforzo congiunto e unitario, superando le divisioni che ci hanno spesso penalizzato”.
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Una serie di controlli a tappeto è stata effettuata dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, con l’ausilio del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia ed in collaborazione con i militari delle Compagnie di Tolentino e Camerino, nei cantieri edili della ricostruzione, in particolare nei comuni di Pieve Torina, Caldarola e Tolentino.

Le ispezioni hanno interessato soprattutto i cantieri edili di piccole e medie dimensioni e attenzione particolare è stata posta alla normativa sul rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro ed in particolare ponteggi e installazione di ancoraggi degli stessi, aperture nei solai, omesse installazioni dei parapetti e violazione dei requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro in genere.

Numerose le irregolarità riscontrate e le sanzioni comminate, anche se l’attività dei carabinieri è stata soprattutto rivolta all’opera di sensibilizzazione e informazione sulla legislazione vigente, al fine di diffondere la cultura della legalità a beneficio sia dei lavoratori che delle imprese nella difficile e delicata fase della ricostruzione post sisma.

cantieri ricostruzione

f.u.

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Sarà l’Unione Montana Marca di Camerino a gestire l’assegnazione di contributi a valere sul fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare.

“Si tratta di un intervento - sottolinea il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci – che mira a potenziare sul territorio il valore sociale del caregiver familiare e a offrire a questa figura un supporto nell’attività di cura e assistenza di un proprio familiare. Troppo spesso si tratta di situazioni che rimangono sottotraccia, ed è importante invece attivare tutte quelle procedure e risorse che possano rendere più gestibili, per le famiglie, situazioni difficili che hanno ricadute sia sul piano sociosanitario che psicologico ed economico”.

Potranno fare domanda i caregiver familiari che assistano persone in possesso di disabilità gravissima attestata dalla Commissione Sanitaria Provinciale e residenti in uno dei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII. L’entità del contributo è di € 1.200 e sarà erogato in un’unica soluzione.

Per reperire i modelli di domanda e conoscere in dettaglio i requisiti per poter accedere al fondo si può consultare il sito dell’Unione Montana al link https://www.unionemarcadicamerino.it/bandi-benefici-cms/. La scadenza per la presentazione della domanda è il 5 novembre 2021 entro le ore 13.
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La Polizia Postale, in occasione della Giornata Mondiale  degli Insegnanti che si celebra il 5 ottobre e in concomitanza della Festa dei Nonni, ha organizzato un workshop sul tema della sicurezza online nelle scuole elementari sul territorio.

Gli Operatori della Polizia Postale incontreranno i bambini ai quali verrà regalato il libro “Interland: avventure digitali - in viaggio col nonno alla scoperta del Web”.

Il volume, dedicato ai bambini e alle loro famiglie ha lo scopo di aiutare ad affrontare insieme i temi della sicurezza del web. Edito da Gribaudo, è stato realizzato dalla Polizia Postale in collaborazione con Google e sarà distribuito gratuitamente anche dalla casa editrice Feltrinelli.

Al centro del dibattito con gli specialisti della Polizia Postale, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale e l’aiuto reciproco tra nonni e “nativi digitali” per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza.

I protagonisti del libro sono nonno Agenore e i suoi due nipotini, Davide e Matilde, che, in occasione del compleanno del nonno, compiono un viaggio attraverso i “quattro Regni di Interland”, alla ricerca di un regalo nascosto. 
Nel corso del viaggio, i protagonisti dovranno affrontare alcune sfide - haters, phishing, incidenti legati alla privacy online, etc., le stesse che tutti noi affrontiamo ogni giorno sul Web - con insegnamenti e consigli.

L’obiettivo delle attività è insegnare ai bambini, sempre più precoci nell’utilizzo dei device, che nel periodo dell’emergenza Covid-19 sono stati sempre più esposti in solitudine sulla rete internet e vittime di reato, a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al 
cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.

La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante.

Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online: 
l’avvento della pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci: per riempire i lunghissimi pomeriggi chiusi in casa, per compensare la mancanza di contatti con i coetanei e i familiari, sono numerosissimi i bambini che hanno acquisito, in pochi mesi, una dimestichezza maggiore all’uso di tablet e smartphone, in un’età in cui, in passato, la biciletta e la palla erano le principali fonti di attrazione.

I bambini più piccoli che approcciano la rete sono attratti dai giochi online, si muovono sui socialnetwork ma rivelano la loro forte fragilità per inesperienza, per immaturità cognitiva ed emotiva, e per una profonda suggestionabilità che li espone, inevitabilmente, al rischio di essere vittime di cyberbullismo e ancor più di adescamento online.

Emerge che molti dei genitori si sono detti preoccupati della sicurezza online dei propri figli, e due su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.

Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network, insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online. 

Inoltre, molti dei genitori italiani hanno dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia, risposte a email di phishing, episodi di smishing (SMS) e violazioni dei profili social.

In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata agli insegnanti, ormai celebrata in tutto il mondo, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza  della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.



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Percentuali “bulgare” quelle che premiano Rosa Piermattei, riconfermata come primo cittadino di San Severino. Il sindaco uscente vince la corsa alla fascia tricolore, con preferenze che sfiorano il 70% dei votanti nella città settempedana. Sarà il secondo mandato consecutivo, in quella che sembra essere diventata una prassi consolidata a San Severino: dopo Eusebi e Martini, anche la Piermattei ha conquistato l’elettorato guadagnando la fiducia per il secondo quinquennio consecutivo.

Definita anche la composizione del consiglio comunale che vedrà sedere sui banchi della maggioranza di "San Severino Cambia" Jacopo Orlandani, Michela Pezzanesi, Paolo Paoloni, Vanna Bianconi, Valter Bianchi, Sara Clorinda Bianchi, Sandro Granata, Maria Teresa Domizi, Alberto Capradossi, Teresa Traversa, Luca Bonci.
Tre seggi spettano a "Insieme per San Severino" con il capogruppo tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Alberto Pilato, mentre i consiglieri eletti di "San Severino Futura" sono Francesco Borioni e Alessandra Aronne.

l.c. - f.u.
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Muccia ed Esanatoglia nel segno della continuità, con la conferma alla guida delle amministrazioni dei due comuni i sindaci uscenti Mario Baroni e Luigi Nazzareno Bartocci, mentre Castelraimondo sceglie Patrizio Leonelli. 

"Credo che in questo momento la scelta della continuità sia stato l'elemento principale della nostra vittoria, dovuta anche all'impegno di coloro che insieme a me hanno amministrato il paese - il commento del sindaco di Muccia Mario Baroni - Ora dobbiamo lavorare alla ricostruzione che, speriamo, parta alla grande e vada avanti celermente".

"Un risultato superiore alle aspettative - così il confermato primo cittadino di Esanatoglia Bartocci - segno della forza e dell'entusiasmo dei ragazzi che compongono la mia squadra che hanno davvero dato prova di capacità e voglia di fare. E' questo un chiaro segnale che il paese vuole un rinnovamento e su questo dobbiamo lavorare per rispondere al mandato che i cittadini ci hanno dato. Da subito, quindi, ci metteremo al lavoro per ridare slancio allo sviluppo di Esanatoglia".

"Dedico la vittoria a mio padre - le prime parole di un emozionato neo eletto sindaco di Castelraimondo - Rappresentiamo la continuità con le precedenti amministrazioni per cui non avremo problemi a ricominciare immediatamente il lavoro che abbiamo sospeso".

f.u.
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I cittadini di Bolognola hanno scelto di rinnovare la fiducia al sindaco Cristina Gentili, che guiderà nei prossimi 5 anni l'amministrazione di uno dei comuni più piccoli delle Marche.

"Ringrazio i cittadini per avermi scelto ancora come sindaco e cercherò di ripagare la loro fiducia come ho fatto nei passati 5 anni - il commento a caldo del riconfermato sindaco - La nostra è l'amministrazione del fare senza troppe chiacchiere". Occhi puntati principalmente sulla ricostruzione quelli del sindaco Gentili. "Un'opera già avviata e che deve essere completata - conclude - Attendiamo ora i fondi del PNR per i nuovi investimenti e poi proveremo a volare come tutto il territorio".

Parla di sconfitta "inevitabile" lo sfidante Mauro Angelo Blanchi, soddisfatto in ogni caso per aver riportato la minoranza sui banchi del consiglio comunale. "Partivamo da zero e con un ritardo di 5 anni - le sue dichiarazioni - Nello scorso mandato il sindaco Gentili non ha avuto un'opposizione, potendo così giovare di tale situazione in questa tornata elettorale. Oggettivamente non potevamo recuperare queasto gap con appena un mese di campagna elettorale. Siamo soddisfatti per il fatto di aver riportato in consiglio una minoranza che rende sicuramente l'amministrazione più forte. Non andiamo, infatti, in consiglio per disfare, ma per aiutare, controllare e fare un'opposizione seria e costruttiva".

f.u.
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Presentata ad inizio marzo, arriva nell'aula del Consiglio Regionale la proposta di legge, promossa dal Movimento 5 Stelle, per la riforma dei consorzi di bonifica. Un tema caldissimo nell’entroterra marchigiano e non solo, da sempre al centro di polemiche sulla loro rappresentatività e sugli effettivi servizi resi in cambio di contributi sempre più alti.

“Siamo felici di constatare che in Consiglio ci sia condivisione del principio per cui le funzioni di un consorzio e il contributo vanno commisurati agli effettivi benefici ottenuti dai proprietari degli immobili: i consorzi chiedono contributi anche in assenza di un piano delle bonifiche - commenta il consigliere Simona Lupini, facendo riferimento ad un’analoga proposta presentata dal consigliere di centrodestra Giacomo Rossi - Il contributo consortile deve essere commisurato alle opere e per i benefici che ogni proprietario dei terreni ottiene dall'attività del consorzio.”

A garanzia dei proprietari, i pentastellati chiedono anche la riforma delle nomine negli organi: “Chiediamo numeri più bassi per avanzare la candidatura e che solo i membri del consorzio possano candidarsi. In questo modo, potremo garantire più facilmente che le scelte siano trasparenti, partecipative e fatte in favore dei membri consorzio.”

Un approccio costruttivo quello del Movimento 5 Stelle, che chiede però di accelerare: “La nostra PDL è del 9 marzo, quella presentata da Giacomo Rossi è arrivata il 24 marzo: le due proposte hanno molto in comune, ma è fondamentale accelerare. Votiamo insieme una buona legge, che riformi finalmente in maniera organica il funzionamento dei consorzi di bonifica”, conclude la Lupini.

f.u.
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Il prof. Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, è il nuovo Direttore del CIRM-IMN, il Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria-Italian Malaria Network. Il centro è finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi Atenei italiani e dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Sono estremamente orgoglioso – ha dichiarato il prof. Favia – per questa nomina, che rappresenta non soltanto una gratificazione personale, ma anche un importante riconoscimento della qualità e dell’eccellenza della ricerca e dei ricercatori di Unicam, in particolare nel settore della malaria che vede attivi in Ateneo ben due gruppi di ricerca, quello che coordino con la prof.ssa Irene Ricci e quello coordinato dalla prof.ssa Annette Habluetzel. Ringrazio l’Ateneo ancora una volta per le opportunità che offre ai propri ricercatori. Ci aspetta un lavoro impegnativo, ma sono sicuro che sarà foriero di importanti risultati. Abbiamo già alcune idee per poter ampliare il centro e per avviare collaborazioni internazionali. L’impegno maggiore sarà senz’altro rivolto alle giovani ricercatrici ed ai giovani ricercatori, proseguendo il lavoro avviato dai miei predecessori mirato alla possibile attivazione di assegni di ricerca o di borse di dottorato che consentiranno la formazione e la crescita professionale e scientifica dei giovani. Continueremo a far progredire la tradizione della ricerca italiana sulla malaria, una delle più importanti in Europa, facendo sinergia tra i vari gruppi di ricerca per riuscire ad ottenere maggiori finanziamenti”.
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Spaccio di cocaina. I Carabinieri della Stazione di Caldarola hanno arrestasto un cittadino di origine albanese, che da svariati anni vive in zona.  Si tratta di E.V., 29 enne, operaio. 

L’indagine trae origine proprio dagli assidui controlli eseguiti sul territorio  nell'ambito del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che, agli inizi del mese di dello scoros mese di marzo, hanno permesso , di individuare il giovane  quale punto di riferimento di svariati giovani del luogo per potersi accaparrare sostanze stupefacenti , prevalentemente tra Caldarola e Tolentino. In seguito a specifico controllo l'uomo era stato  trovato in possesso di sostanze per il “taglio” di stupefacenti, bilancini, materiale per il confezionamento e denaro.

Le successive investigazioni  e i servizi di osservazione e riscontri condotti, avevano consentito  di raccogliere sufficienti elementi comprovanti che, nei soli sei mesi antecedenti, il giovane aveva posto in essere un numero elevatissimo di cessioni di stupefacente, nella fattispecie cocaina, nei confronti di almeno una quindicina di ragazzi del luogo.

L’ampio quadro probatorio raccolto, ha permesso  di rapportare dettagliatamente i fatti alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e l'emissione di specifica ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’indagato, applicando nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. Provvedimento che i militari hanno potuto eseguire soltanto nel tardo pomeriggio di ieri, dal momento che il giovane,  probabilmente nel tentativo di eludere proprio la sua individuazione, si era nel frattempo recato all’estero.

Il suo rientro a Caldarola  non è passato inosservato ai militari che subito si sono messi sulle sue tracce;  nel pomeriggio di ieri il giovane è stato rintracciato e si è potutta applicare nei suoi confronti  la misura restrittiva degli arresti domiciliari.

c.c.
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