Notizie di cronaca nelle Marche
Un bar del capoluogo chiuso per violazioni alle normative anti Coronavirus e due denunce a piede libero. È il bilancio delle operazioni dei carabinieri della Compagnia di Macerata nello scorso fine settimana.

A Macerata una pattuglia della Stazione di Appignano e una del Nucleo Operativo Radiomobile hanno controllato un locale vicino ai giardini Diaz. Il sopralluogo dei carabinieri ha fatto luce su violazioni alla normativa vigente per il contrasto alla diffusione del Covid. Il bar resterà chiuso per cinque giorni, mentre i titolari sono stati sanzionati con una multa di 400 euro.

A Treia, durante il derby tra Aurora Treia e Chiesanuova, i militari della stazione locale hanno denunciato a piede libero un giovane trentenne. Il ragazzo, nonostante gli avvertimenti dei carabinieri che hanno prestato servizio d’ordine, ha acceso un fumogeno a fine partita. La torcia è stata sequestrata dai militari e, una volta identificato, il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per il possesso di artifici pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive.

Nella nottata tra sabato e domenica, a Pollenza, il Nucleo Operativo Radiomobile ha ritirato la patente di un 26enne del posto. Il ragazzo, gravato da precedenti di polizia, è risultato positivo al test alcolemico con un valore di 2,69 mg/l. I carabinieri gli hanno sequestrato l’auto e lo hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza.

l.c.
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Viabilità e rilancio delle imprese del territorio. Sono questi i temi cardine del programma di mandato del nuovo presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli. Da sindaco sogna una Macerata come “Atene delle Marche”, da presidente della Provincia, invece, un forte rilancio economico del territorio. Questo con le importanti partite della viabilità e della ricostruzione post sisma, in un’ottica di collaborazione a 360 gradi.

Aveva detto di voler diventare il sindaco della provincia e c’è riuscito Sandro Parcaroli che, dopo la sua elezione commenta: “Credo fermamente nel potere del dialogo, le porte saranno sempre aperte a Calamita (Mariano, candidato sconfitto per il centrosinistra, ndr). Non solo, tutti i 55 sindaci della provincia dovranno essere uniti per portare avanti progetti di ampie vedute, intercettando quanti più fondi possibili dall’Europa. Il nostro territorio è bellissimo e merita un’amministrazione che sappia portarlo tra i primi in Italia. Calamita è una brava persona – Parcaroli torna sul rivale –, lo conosco da molto. Sicuramente avremo dei contrasti, ma insieme potremo fare molto. Lo stesso vale per Ricotta (Narciso, già candidato sindaco per il Pd a Macerata e ora consigliere provinciale, ndr), ma le discussioni dovranno essere costruttive e non ideologiche”.

La chiusura di Parcaroli è per il passaggio di consegne e per il testimone raccolto dalle mani di Antonio Pettinari, le cui competenze “non dovranno essere sprecate – conclude il neoeletto presidente –: Pettinari è una persona di grande esperienza che potrà continuare a dare molto al territorio. I suoi consigli, seppur dall’esterno, potranno essere molto utili a questa amministrazione provinciale”.

l.c.
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È rientrata stanotte l’emergenza idrica che ha colpito la città di San Severino Marche. Dopo quasi 15 ore di lavoro, la squadra dell’Assem ha ripristinato la fornitura di acqua che, a causa di un guasto, era saltata da mezzogiorno e mezzo di ieri.

Una frana vicina alla sponda del fiume Potenza, in piena dopo le piogge dei giorni scorsi, ha portato alla rottura di un tubo di acciaio, causando l’interruzione degli approvvigionamenti in gran parte del centro storico cittadino e in alcune delle zone periferiche. La mancanza di acqua è stata risolta con l’accensione dei pozzi di emergenza, mentre i tecnici dell’Assem si sono messi in opera. Le condizioni di lavoro piuttosto scomode e l’entità del danno alla conduttura hanno reso difficili le operazioni di ripristino. Solo a notte inoltrata gli operai dell’Assem sono riusciti a rimettere in funzione l’impianto.

L’intervento tempestivo della squadra ha permesso di limitare le zone colpite dal disagio e di circoscrivere le interruzioni alle utenze, che si sono concentrate nelle aree di Taccoli Alta, Castello al Monte, Rocchetta, Colleluce e Valle dei Grilli.

l.c.
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"Ci sentiamo presi in giro. E discriminati. Evidentemente a Camerino per il sindaco esistono associazioni di serie A e associazioni di serie B".

E' un fiume in piena Giovanni Migliorelli, presidente della Striker's Academy Asd, che proprio in questi giorni si è visto negare un contributo comunale per l'attività dell'associazione.

"Prima di tutto, vorrei precisare che si trattava di un contributo di appena 500 euro. Come associazione, abbiamo presentato formale richiesta al Comune di Camerino lo scorso 13 settembre. Da lì in avanti, è stato un continuo susseguirsi di telefonate, promesse, incontri fino all'epilogo dei giorni scorsi, quando il sindaco Sandro Sborgia e il vice sindaco e assessore allo sport Lucia Jajani ci hanno ufficialmente negato questo piccolo contributo che sarebbe stato un semplice segnale di vicinanza a una associazione come la nostra che avvicina i giovani allo sport e ne promuove l'attività sul territorio. Ormai da tre anni organizziamo dei camp estivi che riscuotono grande interesse nei ragazzi di Camerino e del circondario e eravamo certi che una istituzione come il Comune non ci avesse fatto mancare il suo appoggio. Evidentemente sbagliavamo. Evidentemente non godiamo della stessa considerazione di altre associazioni cittadine e non veniamo considerati meritevoli di sostegno. Sia chiaro: non sono i 500 euro di contributo comunale che possono mettere in discussione la prosecuzione della nostra attività, ma lo leggiamo come un segnale chiaro e inequivocabile da parte del Comune di Camerino. Colgo l'occasione - conclude Migliorelli - per ringraziare alcuni consiglieri comunali, anche di maggioranza, che si stanno spendendo in prima persona per la nostra associazione e che ci hanno manifestato la loro solidarietà e vicinanza"..


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Dopo la positività di un ospite e due dipendenti, tutti asintomatici, registrata nei giorni scorsi la casa di riposo “De Luca – Mattei” di Matelica è tornata Covid free. Per questo nel momento in cui la stagione invernale segna una recrudescenza del virus, con le Marche che entrano in zona gialla, il Consiglio di amministrazione della Fondazione che gestisce la Rsa matelicese intende rivolgere un appello a non abbassare la guardia.

“La nostra struttura ha provveduto a vaccinare tempestivamente gli ospiti presenti, con la terza dose, già dal 15 ottobre. Stesso percorso è stato attuato per il personale in essa operante – si legge nella nota del Cda - Sappiamo che, seppure vaccinati, si può contrarre egualmente la malattia, ma questa si manifesta in modo leggero e spesso senza sintomi. Proprio per questo possiamo sottolineare l’importanza di aver continuato lo screening dei tamponi che tra l’altro ci ha permesso di individuare subito i casi asintomatici e poter adottare tempestivamente gli interventi previsti dalle normative in atto. Il Covid ha cambiato profondamente la quotidianità di chi vive e lavora in una casa di riposo, gestire casi positivi è stressante sia dal punto di vista fisico che emotivo . Di tutto ciò naturalmente ne risentono anche i nostri ospiti che hanno subito stress emotivo, privazioni importanti nella libertà di movimento e nelle limitazioni delle visite dei propri familiari”.

Nella nota non manca una critica a coloro che alimentano polemiche pretestuose.

“Siamo riusciti, nel periodo più difficile, a tenere il virus al di fuori della nostra struttura, abbiamo affrontato due anni con turni di lavoro massacranti, turni di riposo dilazionati, tamponi quasi giornalieri e questa breve esperienza ci ha fatto capire ancora di più che dobbiamo salvaguardare i nostri ospiti. Spiace però constatare che questo sforzo e queste limitazioni non sono condivise o poco comprese da alcuni familiari e, soprattutto, siano oggetto di polemiche e dibattito politico che coinvolge purtroppo anche ex amministratori”.

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Nuovo appuntamento con la cultura “sotto l’albero” a Camerino dove, dopo la presentazione del volume della mostra che è stata protagonista nel corso dell’estate, si aggiunge un nuovo servizio all’attuale sede di Camerino Musei, nell’edificio Venanzina Pennesi.
Il rinnovato allestimento è stato pensato come una struttura nella quale l’esposizione tradizionale di documentazione storica, immagini e reperti, si integra con un ruolo fondamentale; un allestimento multimediale costituito da ipertesti, percorsi didattici multimediali e una guida in filodiffusione tali da garantire l'accessibilità a un'utenza molto vasta.
La fruizione dei materiali audiovisivi e ipermediali sarà l'elemento dell'integrazione tra le collezioni esposte e un sistema informativo digitalizzato, finalizzato al coordinamento e alla valorizzazione massima del patrimonio museale.

Un progetto che si fonda sulla predisposizione di strumenti e tecnologie digitali innovative per il contesto culturale, sulla realizzazione di contenuti e la valorizzazione del patrimonio culturale in chiave innovativa, capace di accompagnare e suggerire il percorso di visita al museo.
Il consigliere Ricacrdo Pennesi e lassessore alla cultura Giovanna Sartori 1

“Confermiamo così il forte impegno verso la valorizzazione e promozione del nostro patrimonio artistico - commenta l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - Accanto ai testi riscritti in inglese, alle didascalie delle opere in italiano, inglese e cinesi, offriamo un nuovo servizio che vuole essere un’ulteriore attenzione verso l’attuale sede sei musei civici e diocesani che consideriamo come uno scrigno ricco di alcuni dei tesori più belli salvati dal sisma. Si chiude un po’ così il percorso iniziato durante l’estate con la prima esposizione nel cratere sismica, ospitata a Palazzo Castelli.
Un ringraziamento, dunque, a Unicam per averci affiancato: ha messo a nostra disposizione l’edificio della mostra, ci ha donato un computer da supporto ai nuovi dispositivi multimediali presenti nell’attuale sede dei musei.
Naturalmente il grazie va anche all’Arcidiocesi, alla Regione Marche e a tutti coloro che hanno lavorato per rendere sempre più fruibili e migliori gli aspetti artistici-culturali della città, un settore in cui abbiamo puntato con forza e convinzione”.
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Rientrata la preoccupazione sorta per la sospensione del trasporto scolastico a Monte San Martino. Sollecitato dalla minoranza, il sindaco Matteo Pompei ha fatto sapere ieri, in Consiglio comunale, di aver risolto la questione che coinvolgeva una famiglia i cui figli usufruiscono del servizio per raggiungere le scuole di Montefalcone. Il trasporto verso quel plesso scolastico è fornito dal Comune di Smerillo, che non è ancora convenzionato con quello di Monte San Martino. Sollecitato dalla famiglia, Pompei si è attivato e ha fornito le autorizzazioni necessarie: ora il trasporto è di nuovo in servizio.

“La normativa prevede che il trasporto scolastico fornito da un Comune in un territorio fuori dai suoi confini sia possibile solo attraverso l’autorizzazione del sindaco di quel territorio – spiega il primo cittadino di Monte San Martino –. Il Comune di Smerillo ha dunque bisogno del nulla osta di questa amministrazione per prelevare gli studenti dal nostro territorio comunale e trasportarli. La famiglia si è attivata, basandosi su una sentenza successiva: in sostanza è nostro diritto autorizzare o meno il trasporto per un Comune non convenzionato, come nel diritto della famiglia appellarsi ad una sentenza del 2003 che depone a favore della loro posizione. Il tutto si è risolto attraverso un’autorizzazione firmata dalla nostra amministrazione e ora il servizio è ripreso”.

Il sindaco si è poi soffermato sulle ragioni che hanno portato inizialmente alla mancata autorizzazione: “Le nostre scuole sono state ammodernate e ristrutturate con alti indici di sicurezza. Questo addirittura prima del sisma del 2016. I numeri degli iscritti sono buoni e cerchiamo di incentivare la permanenza dei più giovani nel nostro territorio. Abbiamo comunque risolto la questione prima del Consiglio di ieri e, nonostante questo, abbiamo ascoltato le posizioni dei consiglieri di minoranza che hanno presentato l’interrogazione in merito (Raffaele Anselmi e Massimiliano Anselmi, ndr), in un’ottica di collaborazione. Un’ottica non condivisa dalla minoranza – conclude il sindaco con una stoccata –: non appena conclusa la risposta dell’amministrazione  su questa questione, i consiglieri hanno abbandonato l’aula. Credo che sia un atto di mancato rispetto e di disinteresse: i temi da trattare erano quelli del bilancio e del PNRR, fondamentali per il nostro futuro”.

l.c.
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Dieci persone denunciate  in quanto risultate indebitamente destinatarie dell'indennità del reddito di cittadinanza.
È il risultato dell'operazione svolta sul territorio da parte del Comando provinciale carabinieri di Macerata, in ordine al rispetto della normativa vigente in materia, con la predisposizione di specifici servizi di verifica indirizzati innanzitutto all’accertamento delle condizioni economiche dei cittadini che lo richiedono, attestate principalmente dall’Isee (indicatore della situazione economica equivalente).

Nel corso del 2021, alla data odierna, sono state controllate in tutta la provincia 226 persone destinatarie del beneficio. L’attivita’ ha consentito nello specifico di denunciare alla competente autorita’ giudiziaria, quali indebiti percettori dell’indennita’, 10 persone (4 cittadini italiani e 6 stranieri), quantificando in quasi 100 mila euro l’ammontare complessivo dei redditi fraudolentemente percepiti.

Nel dettaglio, i carabinieri di Cingoli e Castelraimondo hanno scoperto che, nel caso dei cittadini italiani, era stata presentata documentazione Isee degli anni precedenti, o era stata volutamente omessa l’indicazione dei redditi percepiti dalla convivente o, ancora, erano stati omessi alcuni redditi percepiti dallo stesso beneficiario.

Per quanto attiene ai cittadini stranieri, si va da chi attestava falsamente il requisito dei 10 anni di permanenza in Italia (in realtà erano appena 4 anni), a chi dichiarava una residenza fittizia in un comune della provincia di Macerata, quando in realta’ si era irreperibili sul territorio nazionale.
In altri casi si è omesso di indicare la convivenza con una persona che lavorava regolarmente percependo un reddito, fino ad arrivare ai casi estremi di un cittadino macedone che percepiva il reddito di cittadinanza solo perchè aveva omesso di comunicare il reddito da lavoro dipendente che svolgeva con continuita’ da 15 anni e, a quello della signora cubana che pur anagraficamente residente in provincia di Macerata, risultava assente dal territorio italiano da almeno 10 anni.    

I controlli proseguiranno nei prossimi giorni, anche in virtu’ della collaborazione instauratasi con l’Inps, con particolari approfondimenti nei confronti delle persone destinatarie di misure cautelari personali, o condannate per reati che prevedono la sospensione del beneficio in questione.
c.c.
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Nel Consiglio comunale matelicese del 16 dicembre sono state presentate dal gruppo di minoranza Per Matelica due mozioni, la prima per fare abbassare la retta della mensa scolastica (aumentata di 90 centesimi a pasto con adeguamento del 27 febbraio scorso per un totale di 4,60 euro), la seconda per intitolare il nuovo plesso scolastico alla memoria di Marco Ferracuti, scomparso lo scorso 5 dicembre. “Si chiede alla Giunta comunale di deliberare nel prossimo bilancio un nuovo adeguamento delle tariffe comunali per le mense scolastiche per riportare la quota a carico delle famiglie a livello del 2019, cioè a 3,70 euro per ogni pasto” – così il capogruppo di Per Matelica Alessandro Delpriori nel presentare la prima mozione - il bilancio dev’essere in equilibrio ma i soldi del Comune non servono per fare cassa bensì per erogare servizi”. La mozione è stata respinta per le motivazioni sintetizzate dal sindaco Massimo Baldini e dell’assessore Rosanna Procaccini: “Sarebbe prematuro impegnare la Giunta non sapendo cosa ci riserverà il 2022 in tema di normativa finanziaria – dice il primo cittadino - prima si dovrà costruire il prossimo bilancio, se poi esso lo consentirà si potrà intervenire sulla retta della mensa, magari abbassandola per certe fasce di reddito”; l’assessore Procaccini ha poi aggiunto che “facendo un raffronto con i costi nei Comuni limitrofi siamo piuttosto in linea, ciò non significa che non si valuterà l’ipotesi di un ribasso”. Quanto alla seconda mozione, con essa “non si vuole bypassare l’iter normativo per l’intitolazione di beni pubblici a persone scomparse – spiega lo stesso Delpriori - ma s’impegna la Giunta a convocare una riunione del Consiglio d’Istituto per chiedere la ratifica di questa decisione: sarà il Consiglio d’istituto – conclude il capogruppo di Per Matelica - a decidere se Marco meriti o meno tale intitolazione, ed io credo con tutto il cuore che la meriti”. La mozione è stata però ritirata dalla votazione in quanto nel corso dell’assise consiliare è stato concordato tra sindaco e capigruppo di portarla da parte dello stesso sindaco all’attenzione del preside Boldrini per proporre l’inizio dell’iter che porterà Consiglio d’Istituto e Collegio Docenti all’eventuale intitolazione.

Alessio Botticelli
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Fare una buona azione a Natale con la banca del giocattolo è uno scherzo da ragazzi. Così la Croce Verde di Macerata, da sabato 18 dicembre a domenica 9 gennaio, raccoglierà i giocattoli usati, non più utilizzati dai bambini, per organizzare nel corso del 2022 mercatini nei quali gli stessi giocattoli saranno messi in vendita.

“Un’iniziativa che serve ad educare i bambini alla solidarietà e anche al mondo dell’economia circolare – dichiara il presidente della Croce Verde Angelo Sciapichetti – I giocattoli raccolti, infatti saranno venduti nel corso del prossimo anno per destinare le somme ricavate all'acquisto di materiale per il reparto di pediatria dell'ospedale di Macerata e per il finanziamento delle numerose attività socio sanitarie della Croce Verde”.
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