Attivazione civica, continuano gli appuntamenti del progetto  Community Pro a Camerino per la costruzione di strumenti di comunità.
Sabato  5 novembre è la volta della seconda tappa del percorso, con la progettazione del laboratorio di comunità.
Si inizia con la passeggiata nel centro storico, appuntamento alle 14 in piazza Cavour per ripercorrere alcuni luoghi vitali della città, tra arte, storia, ricordi e desideri per il futuro, guidati dal professor Pier Luigi Falaschi, docente Unicam in pensione e da Gabriele Carradori, responsabile Community Pro Camerino.
Nell’occasione sarà possibile anche entrare nel Teatro Filippo Marchetti altrimenti inaccessibile e visitare uno dei gioielli cittadini.  Il tour andrà ad attivare riflessioni e sensazioni che poi saranno trattate nel laboratorio di progettazione strategie di comunità, al Centro Sociale Ada via Baudana Vaccolini, dalle 16,30.
È il secondo momento laboratoriale dopo quello che il progetto ha tenuto a maggio, sulle mappe di comunità.
È possibile prendere parte a uno solo degli appuntamenti, la passeggiata o il laboratorio, o a entrambi e sempre a partecipazione gratuita.
Il percorso Comunity Pro in atto a Camerino è parte di un progetto nazionale realizzato con il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il coordinamento dell’aps CittadinanzaAttiva. Sono sei gli appuntamenti in presenza previsti, con altrettante restituzioni online del materiale elaborato. Lo scopo è rafforzare la formazione degli “attivatori civici”, nuove figure di supporto alla cittadinanza chiamate a lavorare a stretto contatto con le proprie comunità locali per creare meccanismi di solidarietà e resilienza e affrontare le sfide del presente e del futuro.
Taglio del nastro questa mattina a Camerino per la nuova sede temporanea degli uffici comunali in via Conti di Statte.
Su una superficie di 2700 metri quadrati, in un unico edificio sono da oggi raggruppati tutti i settori operativi del Comune di Camerino.   
Simbolica la data scelta per l'inaugurazione, coincidente con il sesto anniversario di una delle scosse più forti che stravolsero la vita e la fisionomia dei centri dell'entroterra maceratese.
Doppio il significato legato a quella data che, al ricordo della sofferenza e della forza di non mollare, aggiunge le energie del lavoro compiuto sin qui per ristabilire una situazione che superasse l'emergenza e la precarietà.
Ne portano il segno e l'esempio tutti i livelli delle tante istituzioni che la festosa cerimonia ha riunito oggi a Camerino, città delle Marche tra le più colpite e secondo centro dell'intero Cratere per livello di danneggiamento.
Sei anni in cui gli stessi dipendenti comunali, seppure in spazi ridotti e non senza difficoltà, hanno speso tutte le loro energie per garantire un costante e prezioso servizio alla cittadinanza.
Con l'introduzione musicale della banda città di Camerino, al taglio del nastro della funzionale e moderna costruzione interamente finanziata dalla Protezione civile nazionale con i fondi dell'emergenza per la cifra di due milioni e mezzo di euro, con il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli e l'intera giunta comunale, sono intervenuti il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Subcommissario straordinario alla ricostruzione Gianluca Loffredo, il presidente della provincia di Macerata Sandro Parcaroli, il vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, il presidente del consiglio comunale Cesare Pierdominici. 
piazzale davanti sede
Intensi e significativi gli interventi che si sono susseguiti dal palco, in una giornata che ha trovato una sintonia e una condivisione particolare nelle parole che sono state pronunciate, anche da parte della folta schiera di sindaci del terriitorio arrivata in città a testimoniare vicinanza e unione d'intenti.

Lucareli sede
Subito i ringraziamenti del primo cittadino si sono rivolti a quanti hanno reso possibile questo positivo traguardo che permetterà una migliore organizzazione e un più proficuo lavoro degli uffici comunali,  ma - ha detto Roberto Lucarellil'inaugurazione di oggi vuole testimoniare la necessità di un cambio di passo. Il segno di oggi è il punto zero di una fase della ricostruzione che deve essere necessariamente diversa. Noi siamo un territorio che già  soffriva, dove lo spopolamento era già forte e dove il sisma ha accelerato alcuni processi. Oggi quelle misure diverse, anche economiche, debbono essere necessariamente impegnate in maniera di 'distinguo' - ha sottolineato il sindaco -. Quella filiera istituzionale che oggi è qui rappresentata in tutte le sue espressioni, dall'ente locale al Governo centrale, deve impegnarsi per quella che è e deve essere la rinascita di un territorio che è terriorio montano».
Ad oggi, su una popolazione di circa seimila residenti, le persone fuori casa nel comune di Camerino sono 1730, tra coloro che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione o abitano le soluzioni abitative di emergenza «dunque, anche nella riparizione dei fondi del Pnrrr,  il rapporto con una città di sessantamila abitanti è sicuramente diverso, perchè diverse sono la parte sociale ed economica - ha continuato Lucarelli rimarcando la necessità di 'leggi speciali' riferite alle aree montane-, altrimenti domani ci troveremo a parlare di scuole senza alunni, a fare la lotta tra comuni, a puntellare quelle istituzioni che invece debbono rimanere salde sul territorio.
Da questa bella giornata - ha concluso-  deve nascere quella collaborazione territoriale che inizi a fare della nostra città un grosso punto di riferimento per tutta la Regione Marche e per il Centro Italia».
Acquaroli camerino
Proprio alle complessità e alle difficoltà legate ai sei anni del sisma e alle peculiarità del territorio dell'entroterra, hanno fatto riferimento le parole del Governatore Francesco Acquaroli.
"Quello che è accaduto, è un dramma che ha cambiato il volto sociale, economico e urbanistico dei territori e ha fatto anche riflettere rispetto all'approccio che le istituzioni hanno avuto rispetto alle emergenze. Con molta difficoltà oggi la fase dell'emergenza è stata superata  e ci accingiamo a velocizzare la fase della ricostruzione che però - ha affermato Acquaroli- necessariamente ci impone delle riflessioni, soprattutto in relazione alle strategie da mettere in campo.
Occore quindi che la filiera istituzionale sia in grado di mettere in campo quelle azioni rivolte non solo a garantire la ricostruzione privata e pubblica ma a dare anche il segnale di una rivitalizzazione economica e a riconoscere la centralità di questi territori affinché possano rinascere, non così come li si è lasciati la sera del 26 ottobre 2016, ma con delle opportunità aggiuntive ulteriori. È questa la sfida dei servizi, quella delle scuole che non debbono rappresentare una battaglia continua. Dobbiamo innescare un meccanismo che, una volta per tutte, sappia proiettare una programmazione che, da qui a prossimi mesi, porti a garantire le risorse, gli strumenti e la programmazione. Solo così potremo ottenere che, dopo anni di devastazione e sofferenza, si arrivi ad una fase dinamica e con più certezze, capace di ricollocare questi territori nella centralità che è importante per tutta la regione. Lo dico con la consapevolezza che lo spopolamento delle aree interne non è grave solo per le Marche ma per tutta l'Italia. Se perdiamo questo patrimonio, è come se noi rinunciassimo ad una parte della nostra capacità di prodotto interno lordo, ad una parte della nostra identità e capacità di essere attrattivi. Noi non lo dobbiamo consentire». 

Al di là del sicuro segnale di ripresa, l'inaugurazione dei nuovi uffici comunali, è stata anche  l'occasione per lanciare una rflessione più ampia sui temi delle emergenze che sempre più stanno riguardando varie zone di un fragile Paese.   

 Ripercorse e rivissute emotivamente le fasi concitate dei primissimi momenti seguiti alle scosse del 2016 con la mobilitazione di tanti gruppi di Protezione civile impegnati nel soccorso alle popolazioni, il capo Dipartimento Fabrizio Curcio, ha evidenziato come la presa di coscienza del dramma sia avvenuta rapportandosi con realtà che avevano ognuna proprie specificità, per ciascuna delle quali si è cercato di individuare la chiave per rimettere in moto subito quello che serviva.
Curcio si è poi riallacciato ai temi approfonditi in precedenza, perché "se si è affrontato il prima e il durante, davanti c'è un dopo che è di ripresa ma anche momento di analisi rispetto ai problemi che c'erano prima- ha dichiarato -. Perchè io non conosco emergenze che abbiano risolto problemi preesistenti ma ho solo conosciuto emergenze che li hanno amplificati. Allora noi dobbiamo recuperare l'opportunità "drammatica" di fare una riflessione sul dopo e sul come agire riguardo ad alcuni territori che avevano già delle dinamiche difficili, per riportarli a diventare risorsa. Un percorso che noi come sistema di protezione civile possiamo solo accompagnare. Un percorso che è di ricostruzione non solo materiale ma sociale, organizzativa, economica, lavorativa culturale». 

La sfida futura si concentra soprattutto sui comuni più colpiti dalla devastazione, secondo il subcommissario Gianluca Loffredo, che ha puntato l'attenzione sulle aree interne dove, sebbene da tempo segnate dallo spopolamento, «una comunità c'è ed è importante accelerare e dare una qualità anche economico-sociale agli interventi.
Il problema è del legislatore a livello nazionale - ha sottolineato-. Occorre mettere in campo una ordinarietà della straordinarietà, in quanrto la straordinarietà  non può cogliere impreparate  sotto le future comunità che si  troveranno di fronte a problemi simili, sotto il profilo organizzativo funzionale e di gestione». 

Nel corso della cerimonia, a conclusione degli interventi, l'amministrazione ha voluto rendere omaggio ai dipendenti comunali che hanno raggiunto il pensionamento negli ultimi 10 anni. 
vescovo Massara sede
A precedere il taglio del nastro, la benedizione dell'arcivescovo Francesco Massara il quale ha formulato l'augurio che la nuova sede comunale sia un luogo di rinascita e d'accoglienza e che possa essere a servizio di tutti i cittadini e del territorio.


 Carla Campetella
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Domani, 26 ottobre 2022, alle ore 10.30, verrà inaugurata a Camerino la nuova sede temporanea degli uffici comunali in via Conti di Statte. 

“Si tratta di una nuova sistemazione – spiega il sindaco Roberto Lucarelli – che vede in un unico edificio tutti i vari settori del comune: a piano terra gli affari generali, il settore finanziario e la polizia locale, nel piano superiore l’ufficio del sindaco e del segretario comunale, la segreteria, l’urbanistica, la ricostruzione privata e i lavori pubblici”.

Dal 27 ottobre tutti gli uffici saranno pienamente operativi.

Il numero del centralino è: 0737 431401.
A Camerino, è prevista per mercoledì 26 ottobre alle ore 10.30, in via Conti di Statte, l'inaugurazione della nuova sede temporanea degli uffici comunali. Nella nuova struttura troveranno collocazione tutti gli uffici finora ospitati in diverse situazioni in località Le Mosse.
«Le operazioni di trasloco dei materiali e delle dotazioni informatiche  - spiega l'ammnistrazione comunale- avranno inizio giovedì 20 ottobre e si protrarranno fino al giorno dell'inaugurazione».
Il sindaco Roberto Lucarelli ha pertanto disposto la chiusura al pubblico degli uffici comunali dal 20 al 26 ottobre, per consentire le operazioni di trasloco.
Da lunedì 24 ottobre, per esigenze improrogabili, i cittadini possono chiamare il numero 320 4316980 ed è parzxialmente attivo il nuovo centralino al numero 0737 431401.

Il prossimo lunedì 17 ottobre torna a Camerino la fiera di Santa Camilla.
Dalle ore 8 alle ore 14, le bancarelle stazioneranno nell'area dell'ex City Park in via Madonna delle Carceri.  


Camminare in mezzo a palazzi e chiese di antica bellezza puntellati da impalcature, circondati da un silenzio irreale che fa impressione, paesi disabitati, l’unico rumore quello della voce che fa eco.
Questo lo scenario che si è presentato a Piero Petrucco, vice presidente Ance (Associazione nazionale costruttori edili) delegato per la ricostruzione del Centro Italia  che, accompagnato dal presidente Ance Macerata Carlo Resparambia, ha visitato il luoghi del territorio più colpiti dagli eventi sismici del 2016.

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Un’occasione importante per vedere e comprendere qual è la situazione reale a sei anni dal terremoto e per individuare, insieme, soluzioni e proposte da presentare poi alle principali Istituzioni competenti al fine di accelerare tutti i processi relativi alla ricostruzione.

Il Vice Presidente Petrucco ha espresso la sua ammirazione per un territorio che nella difficoltà, ha mostrato, e mostra, una forza straordinaria e un attaccamento ai valori fondanti che animano la comunità.

Nell’incontro che è seguito nel comune di Visso con l’Assessore Filippo Sensi, i Dirigenti Cristiano Farroni e Dario Morosi ed a Camerino con il sindaco Roberto Lucarelli, il consigliere Gianni Fedeli ed il pro Rettore Unicam Graziano Leoni, Petrucco ha ribadito l’impegno dell’Ance a sostenere ed affiancare le imprese per fare in modo che in tempi adeguati i luoghi colpiti da sisma possano ritornare ad essere delle comunità vere.

Nell’ambito poi della riunione con una delegazione dellUfficio Speciale della Ricostruzione, alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente di Confindustria Macerata Grimaldi ed il direttore Niccolò, il presidente Ance Regionale Violoni, il Presidente Cassa Edile Paci ed i Componenti del Consiglio Generale di Ance Macerata, si è parlato dello stato attuale della ricostruzione.
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La visita del vice presidente Petrucco si è conclusa con un incontro con alcuni rappresentanti della struttura di coordinamento delle Ance del Cratere sismico 2016 nel corso del quale si è sottolineata la necessità di presentare alle Istituzioni competenti due richieste prioritarie indispensabili per non compromettere la ricostruzione:
 
la proroga dell’utilizzo dei prezzari regionali e del prezzario del cratere, la cui scadenza attualmente è al 31.12.2022;
 la semplificazione dell’impiego combinato del Superbonus e degli altri incentivi fiscali con il contributo per la ricostruzione, uniformare cioè le procedure di erogazione e gestione dei crediti fiscali a quelle del contributo pubblico ed introdurre strumenti di garanzia per l’ottenimento del credito bancario necessario a finanziare le opere.








Nuove risorse e investimenti nei territori colpiti dal sisma 2016. Sarà Camerino, una delle città più colpite dal terremoto di sei anni fa, ad ospitare l’incontro tra la struttura commissariale guidata da Giovanni Legnini e la Banca Europea degli Investimenti. Al centro del summit, cui parteciperanno anche i vertici regionali, quelli dell’Università di Camerino e l’Ufficio ricostruzione delle Marche, i nuovi finanziamenti in arrivo proprio dalla Bei destinati alla ricostruzione del centro Italia.

La firma dell’accordo, prevista per mezzogiorno di lunedì alla sala conferenze del rettorato, avverrà dopo il sopralluogo del commissario straordinario alla ricostruzione nel centro storico di Camerino. Legnini, accompagnato dalle istituzioni cittadine, regionali e dall’arcivescovo Francesco Massara, potrà così toccare con mano i progressi dei cantieri nel cuore della città, la cui zona rossa è stata ulteriormente ridotta nelle ultime settimane.
La città di Camerino è inserita negli itinerari organizzati da Comune di Macerata in occasione della mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose” che si inaugura il 7 ottobre a Palazzo Buonaccorsi.

L’evento coinvolge il territorio delle Marche che conserva ancora oggi importanti testimonianze dell’arte di Carlo Crivelli e dei suoi seguaci, oltre che della cosiddetta “civiltà del polittico” che i Crivelli contribuirono a diffondere e mantenere in auge fino alla fine del Quattrocento.

A corredo e arricchimento della mostra, ci sono vari itinerari nei luoghi della provincia di Macerata che custodiscono opere di Carlo, dei suoi epigoni e continuatori (il fratello Vittore, l’allievo Pietro Alemanno, Antonio Solario) insieme ad altre testimonianze rilevanti del polittico “alla veneziana”, cioè la tradizione dei dipinti d’altare formati da più pannelli, racchiusi in fastose cornici intagliate e dorate.

“E’ una bella opportunità per far conoscere le opere esposte nell’edificio ‘Venanzina Pennesi’ – dice Antonella Nalli, assessore alla cultura del comune di Camerino – tra cui la splendida “Annunciazione” di Giovanni Angelo d’Antonio. Inoltre è presente in catalogo, sempre di Giovanni Angelo d’Antonio, “Madonna col Bambino in trono e angeli”, affreschi strappati di Villa Malvezzi da Bolognola”.

“Questi affreschi rappresentano la testimonianza più significativa in relazione alla “Madonna con il Bambino” di Carlo Crivelli conservata presso i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, oggetto di restauro recente e intorno a cui ruota l’idea della mostra – spiega Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo arcidiocesano-.
Il gruppo della Madonna col Bambino teneramente abbracciato corrisponde in ogni dettaglio, perfino sul velo nel capo, al dipinto di Carlo Crivelli di Palazzo Buonaccorsi: dal drappo steso sul dossale del trono, articolato su più livelli, in una spettacolare visione di sotto in su, il tappeto che scende dalla seduta del trono sulla pedana, i due frutti che coronano il fastigio del trono”.

L’edificio Venanzina Pennesi sarà aperto fino al 12 febbraio, data di chiusura della mostra, con il seguente orario: sabato domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Promossa dal comitato «Salviamo l’ospedale di Camerino», un’assemblea generale avrà luogo il prossimo mercoledì 12 ottobre alle ore 17 nei locali del centro Ada di Vallicelle.
Trascorso più di un anno dalla costituzione del comitato promotore, a detta del presidente Angiolo Napolioni, grossi risultati in relazione alla piena ripresa della funzionalità del nosocomio, non si sono registrati.
«A parte qualche sporadica risposta - afferma -, a tutt’oggi la regione Marche non ha preso una posizione definita in merito a quella che era la situazione pre-sisma e pre-covid dell’ospedale di Camerino. Più che opportuno, anzi indispensabile, indire una nuova assemblea generale con partecipazione aperta a tutti coloro che hanno a cuore il destino del nosocomio e, agganciato ad esso, il destino di tutto l’entroterra di riferimento. L’invito è quindi rivolto non solo alla comunità camerinese, ma a tutta la popolazione del bacino su cui ha operato e opera la struttura sanitaria camerte. L’incontro servirà in primo luogo a fare il punto su com’è attualmente la situazione dell’ospedale e, da questo, trarre le conclusioni per ridare vita ed energia alla nostra richiesta, che sembra essere più che legittima, visto che il presidio ospedaliero camerte a tutt’oggi appare non essere più quello di prima e, non si sa quanto e come riesca a garantire quel fondamentale diritto alla salute tutelato dalla nostra costituzione.
L’invito a partecipare – conclude Napolioni - è dunque rivolto a tutti i cittadini della vasta area che fa riferimento a questa struttura, nonché ai politici e ai rappresentanti amministrativi che nella maggior parte dei casi, finora sono stati abbastanza latitanti. Il confronto di idee è
importante».
c.c.
Col patrocinio del comune di Camerino (MC) e della locale Accademia della musica "Franco Corelli" donata alla città dall'Andrea Bocelli Foundation ed inaugurata il 1° ottobre 2020,  il giorno 21 ottobre 2022 dalle ore 10:00 si svolgerà l'ultima tappa delle audizioni ufficiali per la prima edizione del Premio Giancarlo Bigazzi per autori, compositori e interpreti. 

 Il premio si innesta nella pluralità di manifestazioni che quest'anno, coincidente col decennale della scomparsa dell'indimenticabile autore e produttore musicale fiorentino, hanno contribuito a mantenere vivo il suo lavoro, patrimonio della canzone italiana nel mondo. Oltre a presentazioni e spettacoli live, culminati nella grande serata dello scorso luglio alla Versiliana Festival, la scelta di istituire un premio rivolto ai giovani assume un significato preciso. Ovvero il desiderio di tramandare lo straordinario patrimonio creato negli anni da Bigazzi, affidandolo alle nuove generazioni con l'auspicio che sappiano usarlo come elemento ispiratore filtrandolo al meglio attraverso la loro personale sensibilità, fatta di sonorità e di stili che devono necessariamente guardare al futuro. La ricerca di nuovi talenti, nel canto e nella composizione (di testi e musiche), attività che stimolava costantemente il lavoro di Bigazzi, forniràn ai partecipanti preziose occasioni d’incontro con operatori artistici, culturali e professionali del settore.
I candidati dovranno compilare - entro e non oltre il 17 ottobre - il form d'iscrizione presente sul sito premiogiancarlobigazzi.com/audizioni, allegando un file audio e/o video che, successivamente, passerà al vaglio della redazione artistica, guidata dal maestro Marco Falagiani. In caso di ammissione all'audizione del 21 ottobre, i candidati prescelti verranno avvisati per tempo via mail. Sul medesimo sito
è visionabile il regolamento integrale della manifestazione.
La serata finale del Premio Giancarlo Bigazzi è prevista a Firenze nel mese di novembre (data in via di definizione), alla presenza del maestro Marco Falagiani, Gianna Albini Bigazzi, Giovanni Bigazzi, Valentina Galasso, Elena Brunelli (che costituiscono la giuria) e alcune personalità del mondo musicale.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

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Settimanale d'informazione dal 1921
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