Week end affollato al mare e in montagna, ma sempre nel rispetto delle regole. È questo il bilancio dell’attività di controllo del territorio di tutta la provincia, da parte dei Carabinieri che hanno riscontrato grande affluenza di persone, soprattutto nelle località del litorale – a Civitanova e a Porto Recanati – e nei parchi e nei giardini pubblici. 

In particolare, all’Abbadia di Fiastra sono state registrate circa 200 persone, mentre un centinaio sono quelle identificate nelle aree montane di Sarnano, Sassotetto, Canfaito, Bolognola, lago di Fiastra e Apiro.

La gente è uscita prevalentemente per fare attività motoria, passeggiate in bicicletta, jogging e per la spesa.

Nel complesso però, i movimenti della popolazione sono stati ordinati e con il previsto distanziamento sociale, anche se ancora molta gente è confusa su ciò che è consentito e su ciò che è invece vietato fare. 

Tra i quesiti più frequenti rivolti alle forze dell'ordine: “possiamo andare a fare la spesa fuori dal nostro comune di residenza?”, “In quante persone possiamo stare in macchina?”, “in macchina, se siamo 2 conviventi dobbiamo comunque indossare la mascherina?”, “Possiamo girare con il nostro camper?”. A questi e a tanti altri quesiti hanno dato risposta nel corso dei controlli i militari impiegati, rifacendosi anche alle FAQ pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri nella pagina http://www.governo.it/it/faq-fasedue.

GS


È stato il tema principale dei dibattiti degli ultimi giorni, spaccando l'opinione pubblica e diventando spesso protagonista anche di fake news.
Si tratta dell'utilizzo del plasma dei soggetti guariti da Covid 19 anche nella Regione Marche.
Ad annunciare il percorso avviato nelle Marche era stato l'assessore regionale Angelo Sciapichetti: "C'è una sperimentazione in altri ospedali - ha detto - . Ora si farà anche nella nostra regione. Il problema è che bisogna essere molto cauti, si parla di una sperimentazione. Ci sono casi in cui i medici hanno detto che grazie al plasma ci sono stati dei miglioramenti, ma come per tutte le cose bisogna essere consapevoli che si tratta di una sperimentazione. Saranno le autorità sanitarie a validarne il percorso e l'efficacia".

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Angelo Sciapichetti

Sciapichetti è tornato sull'argomento anche dopo che la Lega ha chiesto di accelerare i tempi attraverso una mozione: "Il comitato etico regionale - ha risposto l'assessore - si è già riunito mercoledì scorso e ha già deciso che la sperimentazione negli ospedali marchigiani avrà inizio nei prossimi giorni".
Intanto le sezioni Avis si stanno preparando alle donazioni come spiega anche la presidente dell'associazione tolentinate, Ivana Ciucci: "Il responsabile per la partenza delle trasfusioni è per noi il Centro Trasfusionale di Macerata.

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Ivana Ciucci

Al momento abbiamo qualche potenziale donatore, ma la procedura non è ancora cominciata. Non appena il centro ci chiederà di inviare donatori idonei noi siamo pronti a contattarne anche altri".
A ribadire la necessaria cautela, spiegando che questo tipo di sperimentazione non può e non deve sostituire quella per il vaccino è Andrea Silenzi, medico specialista in Igiene e Medicina preventiva; attualmente in servizio all’Ats di Brescia, membro del consiglio direttivo del Centro di ricerca e studi sulla Leadership in Medicina, nella sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e vicepresidente vicario della SIMM, la Società Italiana Medici Manager.

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Andrea Silenzi

"Parliamo di un argomento che conosciamo da molto tempo - chiarisce - perchè l'utilizzo del plasma come trattamento per malattie infettive è qualcosa che conosciamo almeno quanto i vaccini. Sono trattamenti fatti per rispondere, in situazioni di urgenza, a malattie infettive che arrivano all'improvviso come il Covid 19, ma anche per gestire in urgenza situazioni che ben conosciamo come il tetano: se non sei vaccinato e sviluppi il tetano, in pronto soccorso si viene curati con le immunoglobuline ricavate dal plasma di soggetti donatori di sangue vaccinati per il tetano e opportunamente selezionati. Lo scopo è di conferire una protezione immediata contro la malattia, proprio quello che si sta provando a fare con il COVID19.
È stato provato anche per l'HIV, ma in quel caso non ha mai funzionato. Ovviamente in ogni caso è differente. La Comunità Scientifica sta vedendo quando e come utilizzarlo in situazioni critiche, ma è bene far passare il messaggio che non si tratta di una soluzione valida a sostituire il vaccino, né tantomeno un eventuale farmaco. Si sta lavorando per arrivare alla vaccinazione - prosegue - . Il vaccino dovrebbe essere pronto per l'inizio del 2021 grazie alla conoscenza che deriva da epidemie precedenti come la Sars. Sicuramente all'inizio non sarà disponibile per tutta la popolazione, ma saranno definite le categorie più fragili a cui sottoporlo prima degli altri. Quello che deve essere chiaro a tutti - conclude - è che il vaccino servirà a prescindere dalla sperimentazione con il plasma. Sono due cose differenti".

Giulia Sancricca

L'intera intervista di approfondimento al dottor Andrea Silenzi sarà pubblicata nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.
Consegnate a Tolentino le mascherine destinate agli over 65, ma non sono mancate le polemiche sulle modalità di consegna e sulla fattezza del dispositivo di protezione.
A lanciare il disappunto è stato un cittadino che, tramite un video pubblicato sui social, mostra la busta della consegna e la mascherina. Non si è fatto attendere il commento del Movimento 5 stelle con il consigliere di minoranza, nonchè candidato presidente alle prossime elezioni regionali, Gianni Mercorelli: "Hanno consegnato delle mascherine in una busta di carta - dice - , non sigillata e nemmeno sterile. Non si sa chi le abbia imbustate e tantomeno consegnate. Mascherine senza alcun marchio, di un materiale che sembra carta e che andrebbero legate con una fettuccia che non è elastica.
Una cosa indicibile - denuncia - . Se sono state donate, ringrazio per il gesto ma credo che il donatore abbia sbagliato acquisto e modalità di consegna. Se invece le ha acquistate il Comune si tratta di uno spreco di soldi pubblici incredibile.
Gli amministratori - conclude - non sono stati in grado di capire che quelle mascherine non sono adeguate all'uso né per le caratteristiche tecniche e né per le modalità con cui sono state consegnate.

GS

FOCUS NOTIZIE
ASCOLTA QUI L'INTERVISTA RADIOFONICA AL CONSIGLIERE MERCORELLI

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È costata cara l'idea di trascorrere insieme la serata, come ai tempi prima del virus, ai sette giovani che ieri sera sono stati sorpresi dai carabineri a Caldarola, nei pressi del castello Pallotta.
I militari della locale stazione, durante un servizio di pattuglia, li hanno trovati tutti insieme a chiacchierare e a passare la serata, non mantenendo le distanze minime di sicurezza previste dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per evitare assembramenti.
Alla vista dei militari due dei ragazzi hanno cercato di dileguarsi ma sono stati comunque prontamente bloccati e identificati.
I sette giovani, tutti residenti a Caldarola, sono stati sanzionati di una contravvenzione da 280 euro ciascuno per aver creato assembramento in luogo pubblico.

GS
Che le limitazioni per il virus possano far scoprire la bellezza della montagna anche ai più scettici?
Le cime dei Sibillini, abituate ormai a guardare il lato positivo di ogni cosa, non si arrendono al termine di una stagione in cui prima non ha nevicato e poi, quando la neve c'era, non si poteva sciare. Anzi guardano al futuro e ai cambiamenti dettati dal virus come motivo di ripartenza e di rilancio.
È quello che ha deciso di fare BolognolaSki, a partire già dal prossimo fine settimana: "Lo Z Chalet ricomincia con il servizio take away - spiega il direttore degli impianti, Francesco Cangiotti - grazie al quale è possibile prenotare e ritirare lo zaino o la gluppa. A questo cestino aggiungeremo una pianta con dieci itinerari adatti ad ogni difficoltà. Consegneremo anche un Qr code con una playlist di musica da ascoltare durante la passeggiata".
Una montagna che riparte lentamente e che concede libero sfogo a chi da tanto attendeva di uscire di casa: "Da lunedì - commenta Cangiotti -  qualche camminatore e ciclista, sempre in maniera solitaria, è tornato a rifrequentare la montagna e ci aspettiamo che le prossime settimane vedano una crescita di visitatori. Ci auguriamo che l'emergenza volga presto al termine per vedere ristrette anche le limitazioni".
Quella che sta per cominciare sarà una estate diversa da quelle passate, è possibile che la montagna abbia il suo riscatto e che anche gli amanti del mare, costretti quest'anno a tante regole da rispettare, scelgano di scoprire la montagna.

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"Noi ci crediamo molto - ammette il direttore di BolognolaSki - . È per questo motivo che questa sarà la prima estate in cui BolognolaSki aprirà i battenti. Dal mese di giugno entrerà in funzione, tutti i fine settimana, il tapis roulant della Madonnina che servirà un'area completamente studiata per le bike; da agosto, invece, saremo aperti tutti i giorni. Ci sarà un grande camposcuola dedicato ai bambini e ai principianti che vogliono avvicinarsi al mondo delle mountain bike. Saranno create strutture in legno e pedane per cimentarsi sui percorsi e sarà attivo anche il tappeto che d'inverno viene utilizzato per lo snowboard, a servizio dei bikers per i più esperti.
Per gli amanti della natura e della tranqullità e per chi invece vuole avvicinarsi alla montagna sarà operativo un servizio di gite organizzate con gli accompagnatori e diversi gradi di difficoltà e lunghezza".
L'idea di Bolognola di non attendere la neve per mettere in mostra le proprie bellezze potrebbe quindi essere un motivo di rilancio turistico non solo in tempi di virus, ma anche e soprattutto per le prossime stagioni, affinchè i Monti Sibillini, che nulla hanno da invidiare alle altre mete turistiche, diventino punto di riferimento per gite e attività di tutto l'anno.

Giulia Sancricca
"Se l'unica proposta arrivata dal Centro Operativo Comunale è la consegna delle mascherine per le persone sopra i 65 anni siamo veramente su scherzi a parte".
È duro il Partito Democratico di Tolentino sulle ultime decisioni annunciate dall'amministrazione Pezzanesi: "Le sofferenze economiche dei cittadini vengono gestite senza alcun coordinamento con le Associazioni di Volontariato - scrivono in una nota - . I criterio di assegnazione dei Buoni spesa finanziati dal Governo non sono stati resi noti, chiediamo che siano spiegati prima possibile. Si riunisce l’organo competente per il coordinamento degli aiuti, cioè il COC di Tolentino e come unico risultato si propone la consegna delle mascherine che costano euro 0,50. Pensiamo che quasi tutti gli over 65 rinunceranno volentieri alla mascherina da 50 centesimi in favore di un piano piu’ serio di aiuti alle persone in difficoltà. Capiamo le ragioni della “politica”, anche se non le condividiamo e non le usiamo, ma questa è una grave emergenza sanitaria ma anche economica".

Poi un chiarimento sulle modalità del confronto:"Non ci risulta che alla riunione del COC siano state invitate le Associazioni di Volontariato locale - scrivono - e tutte le forze in campo con l’obiettivo di sostenere le famiglie e le persone in sofferenza economica indotta dallo stato di emergenza dovuto al Coronavirus. Non solo, come Partito Democratico abbiamo dato la disponibilità a fare quanto possibile per limitare i disagi della popolazione piu’ in difficoltà perché riteniamo che le sofferenze siano molte e vadano affrontate in maniera coordinata anche con risorse locali. Chiediamo che tutte le Associazioni di Volontariato, le forze politiche e sociali vengano coinvolte nella gestione dell’emergenza economica che si sta diffondendo sul territorio comunale". 

Infine, nel ribadire la richiesta di un tavolo che coinvolga tutti per la gestione dell'emergenza, la condanna per la mancata seduta consiliare: "In un’emergenza come questa - concludono - l’ Amministrazione non solo non ha sentito la necessità di comunicare ai Consiglieri Comunali la situazione sul territorio Comunale ma non ha svolto, ovviamente on line, neanche il Consiglio Comunale calanderizzato".

GS
Una Sarnano deserta in questo primo maggio particolare.
A ricordare che, se il virus non avesse preso il sopravvento, le strade di Sarnano e Sassotetto oggi sarebbero state gremite è il sindaco Luca Piergentili che ha pubblicato su Facebook il suo giro in auto per le vie della città.
Questo primo week end del mese, infatti, avrebbe segnato l'avvio del fitto calendario della Sarnano-Sassotetto. Una delle tante storiche manifestazioni che dovranno attendere tempi migliori come per molti altri Comuni del Paese.
"Un primo maggio lunare - commenta il primo cittadino - oggi su questa strada avremmo dovuto cominciare ad ospitare le auto da corsa. Sarebbe stata l'ennesima festa di quella che è una manifestazione nota ed amata fin dagli anni '60 e che ci manca particolarmente".
E se tanti sindaci hanno dovuto alzare i toni per far rispettare e regole della quarantena nei propri paesi, Piergenitli elogia invece i sarnanesi dimostrando, nel video pubblicato questa mattina, come i suoi concittadini siano rimasti a casa.
"Ringrazio i sarnanesi che stanno seguendo in maniera restrittiva le regole - ha concluso - e quindi non posso che congratularmi con loro".

GS

Hanno consegnato le chiavi dei loro locali al sindaco del Comune di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, in protesta al decreto che, anziché far ripartire l’economia, dimostra, secondo loro, ancora una volta un’azione del Governo tardiva e insufficiente.

Ugo Tesei, titolare del Bar Ristorante Pizzeria “Paracallà” esprime la drammaticità della situazione dei operatori commerciali del territorio, già fortemente provati dal sisma del 2016, con particolare riferimento alle attività come Bar, Pub, Ristornati e Pizzerie: “Abbiamo dovuto chiudere le nostre attività per decreto, abbiamo assistito all’azzeramento dei ricavi e siamo stati privati del nostro lavoro e delle nostre libertà, ma consapevoli del dramma sanitario siamo stati capaci di accettare questi enormi sacrifici. Oggi però vogliamo manifestare la nostra delusione di chi è stato lasciato solo con le proprie spese, i dipendenti, gli impegni economici pregressi e troppe incertezze per il futuro. Si parla infatti di una riapertura con una bassissima percentuale di ricavi e il 100% dei costi. Per i locali di pubblico spettacolo la data della riapertura non è nemmeno al orizzonte”.

Dal sindaco Ciabocco, accanto a Tesei, sono intervenuti molti altri ristoratori del territorio comunale: Raffaela Zecchini del ristorante “La Cantinella”, i fratelli Giancarlo e Gianluca Rafanelli del ristorante “Isolina”, Luciano Caponi titolare della pizzeria “La fornarina, Luca Incicco del Bar Centrale, Oreste Costantini titolare del disco-pub pizzeria Mirage e Anna Porfiri dell’Agriturismo Sottovento che con il loro gesto simbolico hanno voluto esprimere la voglia di tornare in piena attività in linea con quanto sta accadendo in tutti Italia con la manifestazione di protesta Risorgiamo Italia,  organizzata dai movimenti di imprenditori del mondo HO.RE.CA e dei Locali di Pubblico Spettacolo.
Dal canto suo, il primo cittadino ha annunciato che metterà in campo iniziative a favore di queste attività per dare loro il massimo sostegno.

“Nei prossimi giorni – ha dichiarato Ciabocco - elaboreremo un protocollo che sarà necessario applicare per poter riaprire ogni singolo locale. L’amministrazione comunale sta valutando l’adozione di alcuni provvedimenti utili a chi si ritroverà a dover ridurre gli spazi all’interno del locale, garantendo loro, in via del tutto eccezionale, l’utilizzo di parti esterne come piazze, strade, parchi e giardini pubblici senza nessun tipo di costo aggiuntivo. Saranno sospesi la riscossione degli affitti dei locali di proprietà dell’ente”.

GS
Quella che si sta vivendo in questi giorni non è una crisi soltanto sanitaria ma anche economica, con lavoratori autonomi ed artigiani che versano in difficoltà ogni giorno di più; tra questi Marco Baldini, tatuatore matelicese che sulla pagina del proprio studio (Leftorium Tattoo Studio) ha pubblicato un doloroso annuncio: “Nei giorni scorsi ho atteso molto tempo per parlare - scrive Marco - ma ormai è giunto il momento: dopo nove anni, nonostante ami quello che faccio, non ho altra scelta, ho deciso di chiudere lo studio; sono stanco di non avere nessun tipo di tutela dalla Regione, dallo Stato, da nessuno, mi hanno sfinito, quindi chiudo! Ovviamente saranno fatte due cose per tutelare i clienti: chiudere tutti i lavori in corso e ricontattare il prima possibile chiunque avesse fatto un buono regalo sarà contattato da me prima possibile. Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato, anche chi non l'ha fatto - conclude - perché indirettamente mi ha dato uno stimolo per migliorare”.
Non stanno ovviamente mancando i messaggi di affetto da parte dei suoi numerosi clienti per indurlo al ripensamento.
Sono questi, dunque, i primi sintomi di una situazione economica molto difficile in un territorio già colpito dal sisma.

Alessio Botticelli
Le città vuote nei giorni di quarantena hanno lasciato spazio al ritorno degli animali, anche nei luoghi che prima erano i più affollati. Il web e i social network hanno custodito immagini che resteranno nella storia e che non hanno riguardato solo le grandi metropoli, ma anche Tolentino.
Proprio in questi giorni, infatti, nella zona del lago delle Grazie, è arrivata una cicogna. Gli scatti che pubblichiamo arrivano da un nostro lettore che, nonostante conosca bene la zona, non le aveva mai viste sui tetti delle case tolentinati. Un arrivo che sorprende, dunque, e che porta il buon umore, come molto spesso la natura e la primavera sono solite fare.


I residenti, emozionati per questo insolito arrivo, si sono impegnati per accudirla. L'augurio è che quell'uccello elegante e sinuoso, spesso simbolo di una nascita, possa essere per Tolentino e per tutto il territorio simbolo di una vera rinascita al termine di un periodo difficile.
Che rappresenti, quindi, l'inizio di una vita più serena per una terra che ne ha affrontate tante.

Giulia Sancricca

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