Psicosi Coronavirus. In centinaia chiamano il 118 anche senza sintomi
Nelle scorse settimane, infatti, Milano ha ospitato il Micam, il salone internazionale leader del settore calzaturiero e, vista la vocazione pellettiera della regione, sono stati molti i maceratesi che si sono recati in fiera.
Ora, dopo le notizie dei casi di Coronavirus in Lombardia, il timore di chi è tornato da Milano è quello di essere stato contagiato.
Tante, per questo motivo, le chiamate al pronto soccorso per chiedere consigli o chiarimenti sul contagio, anche se in realtà sono cittadini che non hanno nemmeno i sintomi del virus.
Intanto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli anche tramite un post su Facebook, ha fatto sapere che al monento non ci sono casi nelle Marche: "Il centro diagnostico regionale di riferimento - ha scritto - ha comunicato che il risultato delle indagini sui tre casi monitorati è risultato negativo. Confermiamo che a oggi nelle Marche non abbiamo nessun caso positivo. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzare tutte le attività di prevenzione".
Poi ricorda la prassi da seguire qualora ci fossero dei sintomi: "Quando si hanno dei sintomi non bisogna andare al pronto soccorso - scrive - ma chiamare al telefono il medico di medicina generale, cioè il medico di famiglia, o il medico di continuità assistenziale, affinché intervengano loro per gestire la situazione. Noi stiamo lavorando nella sala operativa da molte ore e lo faremo anche nei prossimi giorni, senza abbassare la guardia, senza creare inutili allarmismi. Tutto quello che è importante sarà via via comunicato ai cittadini. Sono già pronti, se serviranno, 57 posti per ospitare casi che dovessero rivelarsi, perché la macchina non aspetta l’ultimo momento ma si muove per tempo. Lavoriamo anche per proteggere chi lavora in sanità. Si fanno scelte che devono consentire a tutto il sistema di essere pronto. Non dobbiamo generare paura - conclude - , ma ognuno di noi deve fare la propria parte".
GS
Bretella: il confronto oggi al Cinema Italia
Più volte è stato ripetuto che ciò che è stato finanziato è la strada, non un progetto specifico e che i tecnici progettisti incaricati dalla Quadrilatero per forza dovranno valutare alternative. Ma non solo.
Secondo Cruciani “non è vero che non bisognerà modificare né protocolli di intesa né delibere del Cipe. Non è vero che questa alternativa è migliore, tecnicamente da ingegnere mi convince più la soluzione originaria degli anni ’90 allora. E poi ci sono due criticità, il passaggio in una area con vincolo archeologico (quello di Septempeda, ndr) che potrebbe far ritardare l’opera e l’eliminazione della rotatoria della Pieve. Tolentino non condividerebbe questo progetto. È comunque non è detto che possa costare di meno perché i progetti sono realizzati dalla Quadrilatero e i costi potrebbero comunque lievitare”.
Secondo Mauro Coltorti, senatore e presidente della Commissione Lavori Pubblici, che avrebbe chiesto conferma alla Quadrilatero, i costi di 60 milioni stimati per il tracciato alternativo sarebbero obiettivamente conformi e realistici. Una criticità su tutte del corridoio proposto da Cruciani e Zura “è la frana all’imbocco nord di una delle gallerie. Bisogna tener conto che siamo in zona sismica e quindi un terremoto potrebbe anche provocare seri danni alla galleria. E comunque va ricordato che una volta pronto il progetto definitivo comunque si dovrà tornare al Cipe e se i costi dell’altro tracciato lieviteranno come già si prevede, bisognerà, lo stesso, ripassare per il Cipe per chiedere ulteriori finanziamenti”.
Un parere tecnico è stato fornito da Maurizio Bocci, professore ordinario dell’Università Politecnica delle Marche, il quale ha voluto precisare che non ha realizzato il progetto ma solo fornito dei consigli e che, fra le criticità del percorso fin ora ipotizzato, ce ne sarebbe una non di poco conto: “Il tracciato collegherà due comuni, per cui sarà una strada extraurbana finanziata con soldi dello Stato. Farla concludere nel centro urbano di Tolentino significa che diventerà una strada urbana e questo è tecnicamente e legalmente inaccettabile. Peraltro - ha aggiunto - tecnicamente non può esserci promiscuità di utenti, deve garantire una percorrenza di 90 chilometri all’ora. Inoltre i progettisti, alla prima riunione tecnica, hanno evidenziato che i soldi stanziati non basteranno”.
(Approfondimento sul prossimo numero di Appennino Camerte)
G.G.
Laundry in Art. L'idea di Sonia Salvucci
Una iniziativa che la commerciante ha chiamato "Laundry in art".
Fabrizio Cotogno è il primo artista che esporrà fino a fine marzo.
Fabrizio Cotogno nasce a Tolentino nel 1970. Fin da bambino ha amato la matita: si divertiva a disegnare i personaggi dei fumetti e tutto ciò che suscitava la sua attenzione. Dopo varie esperienze, come il fumetto e la scultura in legno, è tornato a utilizzare la matita, in un modo nuovo ed entusiasmante, incantato dalla possibilità di creare infinite tonalità di grigio, quasi creando l'illusione del colore.
Nei ritratti, quello che cerca di trasmettere è ciò che essi esprimono, le emozioni che suscitano in lui che li osserva e che vorrebbe far percepire a chi li guarda: emozioni colte in quell’istante e che resteranno immortalate nel disegno.
Una idea particolare, quella di Sonia Salvucci, che ha voluto dimostrare come l'arte e l'amore per il bella non abbia confini o limiti.
GS
Sarnano perde l'imprenditore Vallesi. Il ricordo del sindaco
Aveva 86 anni e si è spento ieri pomeriggio lasciando la moglie, il figlio, la nuora e i nipoti.
Un grande vuoto per tutti i dipendenti della sua azienda, quella che aveva fondato negli anni '80 e per la quale aveva sempre guardato al futuro, adattandosi ai cambiamenti che le innovazioni imponevano al suo mercato. E' per questo che aveva creato la linea di giardinaggio Valgarden.
Proprio nello stabilimento della ditta, in contrada Morelli, è stata allestita la camera ardente, I funerali avranno luogo lunedì alle 15 nella chiesa di San Francesco, a Sarnano.
"Sicuramente Primo è stata una persona importantissima per Sarnano - dice iol sindaco, Luca Piergentili - . Dalle qualità eccezionali, sia dal punto di vista imprenditoriale che umano.
Gentile e preciso, un ottimo imprenditore, ma anche un amico di famiglia dal quale tutti noi abbiamo preso esempio per la sua caparbietà. La perdita è davvero grave per il nostro paese e per tutto il territorio".
GS
Vola in Etiopia, il dono di una scuola per 350 bambini
In un'onda di gioia immensa che ha abbracciato e caricato di fortissime emozioni tutti i presenti, canti e balli hanno fatto da cornice al taglio del nastro. Per un paese dove regna la povertà assoluta, il dono di una scuola per l'infanzia, è un raggio di nuova speranza e una garanzia concreta per l'educazione e la formazione sin dalla tenera età.
Segni di un'accoglienza indimenticabile per Padre Francesco Pettinelli dei Cappuccini delle Missioni Estere e per la delegazione dell'Associazione Raffaello guidata dalla infaticabile Nazzarena Barboni, presente a Lera insieme al segretario della onlus Umberto Maria Castelli e a Mario Tesauri, intervenuto in rappresentanza del CURC Marga Maiolatesi di Camerino. A completamento del progetto rivolto ai bambini di Lera, contributi concreti sono infatti venuti anche dal Centro Universitario Ricreativo Culturale dell'Università di Camerino e da Anna Castelli. La signora camerte, madre del compianto Gianluca Riccioni prematuramente scomparso, ha voluto dedicare al progetto di Lera la consistente somma raccolta a memoria del giovane figlio, la cui figura è stata ricordata durante la stessa cerimonia inaugurale della scuola. Il progetto va infatti ben oltre le mura della struttura realizzata: dall'Associazione Raffaello c'è anche l'impegno a sostenere ed assicurare per un anno il pasto quotidiano delle maestre e dei 350 bambini che frequentano l'asilo.
Indescrivibile a parole l'emozione provata da Nazzarena Barboni, della quale sono note la grande energia e la dedizione profuse in tanti anni, per arrecare aiuto, solidarietà concreta e supporto fattivo a innumerevoli situazioni di sofferenza che vedono coinvolti i bambini.
L'associazione camerte porta il nome del suo piccolo figlio Raffaello, strappato alla vita in tenerissima età. Nazzarena è riuscita a trasformare il suo dolore di mamma, in un messaggio alto in grado di trasferire amore e speranza in ogni situazione di disagio che tocchi la vita di altri bambini, nella Regione Marche , in Italia e in tutto il mondo.
" La realtà d'indigenza e di povertà del villaggio di Lera -afferma- è difficile da raccontare e forse, neanche le immagini riescono a farcela cogliere appieno. Di fronte a questa dimensione di vita drammatica e difficilissima, il popolo etiope ti abbraccia costantemente con il sorriso; sanno di avere niente, eppure in un clima di grande festa ti accolgono con la gioia indicibile dei canti e dei balli. Non hanno nulla, nè cibo, nè acqua, nè assistenza medica. Le famiglie vivono in precarie baracche e non hanno luoghi possibili per l'istruzione dei propri figli. La nostra gioia e la nostra commozione è quella di essere un supporto per queste persone, nel donare loro speranza in un aspetto come l'istruzione, fondamentale per la loro stessa evoluzione. E' il mio Raffaello che mi fa fare questi viaggi d'amore che affronto sempre con assoluta tranquillità perchè sento la protezione di un angelo meraviglioso che riesce a farsi messaggero di affetto e solidarietà a favore degli altri".
Carla Campetella
** approfondimento della notizia nel prossimo numero di Appennino Camerte
Furti tra Gualdo e Cessapalombo: acciuffati gli autori
In arresto un 39enne italiano e un 27enne marocchino. Sono accusati di furto aggravato, ricettazione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Sono considerati gli autori dei furti in serie avvenuti la notte scorsa tra Cessapalombo, San Ginesio e Gualdo. L'operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativodel Comando Provinciale di Fermo, in collaborazione con i militari del Norm della Compagnia di Montegiorgio con il prezioso contributo della Compagnia di Tolentino.
Entrambi i soggetti sono residenti a Fermo e sono stati intercettati dai militari, ieri, mentre arrivavano nella periferia di Porto Sant’Elpidio, in via Cinque Giornate, a bordo di una Fiat Bravo di colore nero, rubata la stessa notte a Gualdo.
Quando i militari hanno intimato ai malviventi di fermarsi, i due hanno tentato in tutti i modi di guadagnare la fuga sia a bordo dell’auto che a piedi, per poi aggredire i Carabinieri ferendone uno.
Una volta bloccati, l'auto con cui erano arrivati nel posto è stata ispezionata e all'interno sono stati ritrovati due passamontagna e svariati strumenti da scasso nonché tantissimi prodotti, risultati provento dei furti, tra cui farmaci, cosmetici, gratta e vinci, pacchetti di sigarette, giocattoli, prodotti farmaceutici, profumi, un computer portatile, un dipinto olio su tela, banconote e monete per circa 1.200 Euro.
Analizzando la refurtiva recuperata, i Carabinieri del Reparto Operativo di Fermo, sostenuti dai militari della Compagnia di Montegiorgio e da quelli delle Stazioni di Sarnano e di San Ginesio, hanno ricostruito la scorribanda notturna dei due: avrebbero messo a segno colpi in ben sei farmacie (nei Comuni di San Ginesio, Cessapalombo, Gualdo, Montappone, Monte Vidon Corrado e Francavilla d’Ete), un bar market a San Ginesio e un supermercato a Gualdo. Nel territorio di competenza della compagnia di Tolentino, peraltro, sono state ritrovate dai militari locali due auto, una Fiat Punto e una Fiat Uno, rubate l'una a Gualdo e l'altra a Francavilla d'Ete. Erano state usate dai due malviventi per spostarsi da una località all'altra. Grazie a questa indagine, pochi giorni fa è stato denunciato anche un 48enne senza fissa dimora, domiciliato a Fermo, ritenuto responsabile in concorso di altri furti insieme agli altri due finiti in arresto. Il Carabinierè ferito è stato portato al pronto soccorso di Fermo con un politrauma guaribile in quattro giorni.
Sono, in corso ulteriori indagini per riscontrare le responsabilità dei tre soggetti in numerosi altri furti commessi con le medesime modalità sia nell’ambito della Provincia di Fermo che di quelle limitrofe.
g.g.
Treia, passi avanti per le scuole e per il campo sportivo
g.g.
Furti in serie da Cessapalombo a Gualdo: nel mirino farmacie e market
Ladri in azione nella notte tra il 19 e il 20 febbraio. Oltre alla farmacia di Cessapalombo (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/10534-cessapalombo-ladri-in-azione-nella-farmacia), temporaneamente gestita da Luca Maria Giuseppetti e dalla figlia, di Caldarola, nel mirino dei malviventi, la stessa notte, sono finite altre attività commerciali, tra cui un'altra farmacia e un market di San Ginesio e un supermercato a Gualdo. La tecnica sembra essere stata la stessa in tutti i casi: i ladri si sono introdotti forzando la porta portando via denaro e alcuni prodotti: per quanto riguarda la farmacia, contanti per poco meno di mille euro e profumi per un danno di circa 3mila euro. Al market invece oltre ai contanti, sono stati rubati i gratta e vinci, il tutto per un valore di un migliaio di euro. Al supermercato di Gualdo infine, hanno portato via contanti e profumi.
g.g.
Strada del Pian Perduto, ricominciano i lavori
La prossima settimana riprenderanno i lavori di sistemazione della strada provinciale Pian Perduto sospesi nei mesi scorsi.
La riapertura del cantiere è stata formalizzata dall’ANAS mercoledi scorso. "La Provincia - si legge in una nota del presidente Antonio Pettinari - , pur dando atto dell’impegno dell’ANAS ha evidenziato che i ritardi registrati nella riapertura di alcune strade a tutt’oggi ancora interrotte, specie nelle aree montane più colpite, stanno producendo gravissime conseguenze per l’intero territorio.
Infatti i collegamenti rappresentano le condizioni primarie per la ricostruzione e ancora di piu per la ripresa di quelle comunità.
All’incontro, oltre al presidente della Provincia, accompagnato dal dirigente dell’Ufficio Tecnico Alessandro Mecozzi, erano presenti il capo Compartimento Testaguzza, il RUP Nocera, nonchè il direttore dei lavori Morbidoni.
La Provincia ha preso atto della volontà sia dell’ANAS che dell’impresa di procedere fin da subito all’esecuzione dei lavori per il completamento dell’opera ed ha ribadito che il tempo delle promesse e delle buone intenzioni e ampiamente scaduto".
GS
Spopolamento in provincia. "Ecco perchè Belforte è in controtendenza"
Belforte del Chienti, Civitanova, Fiastra, Montecosaro, Porto Recanati e Sefro.
Al di là dei Comuni che si trovano fuori dal cratere e che, quindi, già immediatamente dopo l'emergenza erano diventati i centri che avevano accolto il maggior numero di terremotati, a sorprendere sono i dati che riguardano i Comuni all'interno della zona colpita dal sisma.
A proporre una riflessione, critica e propositiva allo stesso tempo, è il consigliere di minoranza di Belforte del Chienti, Mario Antinori: "Quello di Belforte - dice - è un trend positivo che si era fermato in passato e che dal 2015 è tornato.
Da sempre ho detto che bisognava guardare alla tragedia del terremoto rovesciando il paradigma. Ciò significava analizzare i dati, per quelli che erano, ed al netto purtroppo di chi ha perso la casa, i numeri ci dicevano che Belforte aveva avuto per fortuna molti meno danni degli altri Comuni vicini. La scelta di non fare le casette, ma anzi di sfruttare tutti gli appartamenti vuoti ed agibili, non solo per accogliere i belfortesi rimasti senza casa, ma anche persone provenienti da altri Comuni.
Belforte è in una posizione strategica, vicino ad un grande Comune come Tolentino, vicino all'Umbria, alle porte della vallata del Chienti, è un Comune con moltissimi servizi a domanda individuale, ed ha ancora una capacità di sviluppo abitativo".
Poi l'obiettivo che, secondo il consigliere, dovrebbe perseguire anche l'aministrazione Vita: "È necessario - spiega Antinori - continuare con questo pensiero e su questa strada, contrariamente alle accuse che mi sono state mosse da alcuni lacchè della nuova amministrazione. Bisogna pensare in questi termini, non piangersi addosso.
Significa correre con i lavori della nuova scuola e non fare misere multe in superstrada, significa spingere sullo sviluppo e non togliere qualche dosso per strizzare l'occhio alle lamentele di alcuni singoli - interviene il consigliere su un tema che aveva già fatto discutere a Belforte - , significa pensare seriamente ad uno sviluppo dedicato alle aziende del territorio e non fare qualche sconto per qualche affitto! Significa avere una visione - conclude -, perché la visione non è detto che porti lontano te, ma di sicuro porta lontano la comunità che amministri".
GS