Riaprono le case di Riposo. Elisei: "attendiamo l'ok dalla Regione"

Sabato, 08 Maggio 2021 18:52 | Letto 808 volte   Clicca per ascolare il testo Riaprono le case di Riposo. Elisei: "attendiamo l'ok dalla Regione" Finalmente una bella notizia per i familiari degli anziani ospiti delle Rsa (case di riposo) che riaprono alle visite dei parenti. Un ritorno alla normalità per gli ospiti che potranno riabbracciare e tornare a ritrovare le emozioni delle tanto attese visite dei familiari. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza: “Ho appena firmato l’ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa. Ringrazio le Regioni e il Comitato tecnico scientifico che hanno lavorato in sintonia con il ministero della Salute per conseguire questo importante risultato”, cos’ si legge in un post pubblicato su Facebook. “È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli”. Il protocollo di sicurezza è stato elaborato dal Comitato tecnico scientifico e prevede, tra le altre cose, il green pass e le visite preferibilmente in spazi all’apertosulla base delle regole proposte dalle Regioni. Ai direttori sanitari delle Rsa viene lasciata la facoltà di adottare “misure precauzionali più restrittive” solo in base al “contesto epidemiologico” per prevenire possibili focolai. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione anche dal  presidente della Fondazione Casa Amica di Camerino Sante Elisei che ha dichiarato: “Siamo felici, soprattutto per i parenti e gli amici che non riescono più a avere un contatto diretto con i propri cari da tanti mesi. È stato un sacrificio per tutti – continua Elisei - abbiamo dovuto rispettare i protocolli imposti dal Ministero e dalla Regione, questo per tutelare la sicurezza dei nostri ospiti e del nostro personale. Grazie alla professionalità e limpegno di tutti siamo riusciti fino ad ora a tenere fuori questo Virus letale, che ha purtroppo causato molte vittime nelle RSA di tutta Italia, ora attendiamo lufficialità e le disposizioni da parte della regione che ci dirà formalmente quello che ci è concesso di fare e poi dopo daremo la data precisa della riapertura ai familiari che aspettano e sinceramente li capisco. Abbiamo cercato di alleviare questo sacrificio in tutti i modi – conclude il presidente - ma un conto è avere il contatto diretto, altro è parlarsi attraverso una vetrata o attraverso un citofono”. Alla base delle visite, come per tutte le attività riaperte in questo periodo, c’è il ‘green pass’ Covid-19: i visitatori dovranno quindi essere vaccinati, aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti alla visita o avere gli anticorpi perché si è avuto il Covid. Tutti gli incontri dovranno essere spalmati nel corso della giornata per evitare assembramenti e in ogni caso ogni ospite non potrà ricevere più di due visitatori alla volta. Una regola per la quale sono previste eccezioni solo in caso di particolari condizioni cliniche-psicologiche, come una “fase di fine vita” o se l’ospite è un minorenne. Sono inoltre previsti “percorsi distinti di accesso e uscita”, l’utilizzo almeno di una mascherina FFP2 e il protocollo prevede la possibilità di prendere considerazione” il “contatto fisico” in “particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive”. Il protocollo chiede poi di “privilegiare” gli incontri “in spazi aperti”, dedicati alle visite. Nel caso in cui venissero utilizzate sale interne, la richiesta è quella di “indentificare spazi idonei, ampi e arieggiati. M.S. 
Finalmente una bella notizia per i familiari degli anziani ospiti delle Rsa (case di riposo) che riaprono alle visite dei parenti.

Un ritorno alla normalità per gli ospiti che potranno riabbracciare e tornare a ritrovare le emozioni delle tanto attese visite dei familiari.

Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza: “Ho appena firmato l’ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa. Ringrazio le Regioni e il Comitato tecnico scientifico che hanno lavorato in sintonia con il ministero della Salute per conseguire questo importante risultato”, cos’ si legge in un post pubblicato su Facebook.

“È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli”.

Il protocollo di sicurezza è stato elaborato dal Comitato tecnico scientifico e prevede, tra le altre cose, il green pass e le visite preferibilmente in spazi all’apertosulla base delle regole proposte dalle Regioni.

Ai direttori sanitari delle Rsa viene lasciata la facoltà di adottare “misure precauzionali più restrittive” solo in base al “contesto epidemiologico” per prevenire possibili focolai.

La notizia è stata accolta con grande soddisfazione anche dal  presidente della Fondazione Casa Amica di Camerino Sante Elisei che ha dichiarato: “Siamo felici, soprattutto per i parenti e gli amici che non riescono più a avere un contatto diretto con i propri cari da tanti mesi. È stato un sacrificio per tutti – continua Elisei - abbiamo dovuto rispettare i protocolli imposti dal Ministero e dalla Regione, questo per tutelare la sicurezza dei nostri ospiti e del nostro personale. 

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Grazie alla professionalità e l'impegno di tutti siamo riusciti fino ad ora a tenere fuori questo Virus letale, che ha purtroppo causato molte vittime nelle RSA di tutta Italia, ora attendiamo l'ufficialità e le disposizioni da parte della regione che ci dirà formalmente quello che ci è concesso di fare e poi dopo daremo la data precisa della riapertura ai familiari che aspettano e sinceramente li capisco.

Abbiamo cercato di alleviare questo sacrificio in tutti i modi – conclude il presidente - ma un conto è avere il contatto diretto, altro è parlarsi attraverso una vetrata o attraverso un citofono”.


Alla base delle visite, come per tutte le attività riaperte in questo periodo, c’è il ‘green pass’ Covid-19: i visitatori dovranno quindi essere vaccinati, aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti alla visita o avere gli anticorpi perché si è avuto il Covid.

Tutti gli incontri dovranno essere spalmati nel corso della giornata per evitare assembramenti e in ogni caso ogni ospite non potrà ricevere più di due visitatori alla volta. Una regola per la quale sono previste eccezioni solo in caso di particolari condizioni cliniche-psicologiche, come una “fase di fine vita” o se l’ospite è un minorenne.

Sono inoltre previsti “percorsi distinti di accesso e uscita”, l’utilizzo almeno di una mascherina FFP2 e il protocollo prevede la possibilità di prendere considerazione” il “contatto fisico” in “particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive”.

Il protocollo chiede poi di “privilegiare” gli incontri “in spazi aperti”, dedicati alle visite.

Nel caso in cui venissero utilizzate sale interne, la richiesta è quella di “indentificare spazi idonei, ampi e arieggiati.

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