Visso, petizione dei cittadini contro il municipio - scuola

Venerdì, 14 Maggio 2021 13:00 | Letto 1774 volte   Clicca per ascolare il testo Visso, petizione dei cittadini contro il municipio - scuola Il progetto della nuova sede municipale del Comune di Visso non sta incontrando l’apprezzamento della cittadinanza. A questo proposito è nata una petizione, su iniziativa di alcuni abitanti, in cui si chiede all’amministrazione comunale di sospendere l’iter che porterà alla costruzione dell’edificio, destinato a sorgere nel sito che ospitava la scuola elementare “Pietro Capuzi”. La vecchia sede scolastica, demolita dopo il sisma 2016, sarà ricostruita in modo da ospitare sia il municipio, sia le aule scolastiche, sia altri locali per i servizi alla cittadinanza. Le perplessità riguardano proprio l’eterogenea destinazione d’uso della nuova struttura: i cittadini si dicono “scettici sullo spazio destinato alle aule. Uno spazio incongruente con una visione di lungo periodo sul tema della politica scolastica”. Sara Tomani, capogruppo in consiglio comunale per la minoranza targata “Tutti per Visso”, concorda con la visione illustrata nella petizione, per quanto questa non sia di iniziativa politica, ma cittadina: “Le nostre posizioni sono allineate a quelle della cittadinanza. Siamo perplessi per quanto riguarda la nuova struttura, il suo giardino, l’utilizzo che se ne farà – ha spiegato –. Esteticamente non ci piace, era un edificio storico e il suo nuovo aspetto non crediamo potrà avere lo stesso carattere. Oltre a questo, l’abbattimento delle piante che caratterizzano il giardino è un’altra questione che non ci vede d’accordo e soprattutto siamo contrari alla destinazione d’uso della struttura”.A destare le maggiori perplessità che riguardano il progetto è infatti la gestione degli spazi dell’edificio. Tomani ha proseguito: “Non siamo d’accordo nemmeno su questo. Lo spazio dedicato alle aule, per quanto l’amministrazione abbia precisato che le metrature saranno le stesse che gli alunni avevano a disposizione prima del sisma, non è sufficiente a soddisfare una visione di lungo termine. In un certo senso, concedere spazi ‘precisi’ alle aule disincentiva strategie che puntino al futuro per le nostre scuole. Crediamo che sarebbe stato più saggio dare voce alla cittadinanza prima che la progettazione avesse luogo. Né la precedente amministrazione, né quella attuale lo ha fatto. Non credo si possa far molto politicamente – conclude la capogruppo –, ma di certo una presa di posizione così netta da parte dei cittadini potrà fare la differenza”.l.c.
Il progetto della nuova sede municipale del Comune di Visso non sta incontrando l’apprezzamento della cittadinanza. A questo proposito è nata una petizione, su iniziativa di alcuni abitanti, in cui si chiede all’amministrazione comunale di sospendere l’iter che porterà alla costruzione dell’edificio, destinato a sorgere nel sito che ospitava la scuola elementare “Pietro Capuzi”.

La vecchia sede scolastica, demolita dopo il sisma 2016, sarà ricostruita in modo da ospitare sia il municipio, sia le aule scolastiche, sia altri locali per i servizi alla cittadinanza. Le perplessità riguardano proprio l’eterogenea destinazione d’uso della nuova struttura: i cittadini si dicono “scettici sullo spazio destinato alle aule. Uno spazio incongruente con una visione di lungo periodo sul tema della politica scolastica”. Sara Tomani, capogruppo in consiglio comunale per la minoranza targata “Tutti per Visso”, concorda con la visione illustrata nella petizione, per quanto questa non sia di iniziativa politica, ma cittadina: “Le nostre posizioni sono allineate a quelle della cittadinanza. Siamo perplessi per quanto riguarda la nuova struttura, il suo giardino, l’utilizzo che se ne farà – ha spiegato –. Esteticamente non ci piace, era un edificio storico e il suo nuovo aspetto non crediamo potrà avere lo stesso carattere. Oltre a questo, l’abbattimento delle piante che caratterizzano il giardino è un’altra questione che non ci vede d’accordo e soprattutto siamo contrari alla destinazione d’uso della struttura”.

A destare le maggiori perplessità che riguardano il progetto è infatti la gestione degli spazi dell’edificio. Tomani ha proseguito: “Non siamo d’accordo nemmeno su questo. Lo spazio dedicato alle aule, per quanto l’amministrazione abbia precisato che le metrature saranno le stesse che gli alunni avevano a disposizione prima del sisma, non è sufficiente a soddisfare una visione di lungo termine. In un certo senso, concedere spazi ‘precisi’ alle aule disincentiva strategie che puntino al futuro per le nostre scuole. Crediamo che sarebbe stato più saggio dare voce alla cittadinanza prima che la progettazione avesse luogo. Né la precedente amministrazione, né quella attuale lo ha fatto. Non credo si possa far molto politicamente – conclude la capogruppo –, ma di certo una presa di posizione così netta da parte dei cittadini potrà fare la differenza”.

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