Sarnano,sul bilancio la minoranza non ha argomenti

Mercoledì, 11 Dicembre 2013 01:00 | Letto 986 volte   Clicca per ascolare il testo Sarnano,sul bilancio la minoranza non ha argomenti Il comunicato stampa dellopposizione consiliare relativo al bilancio di previsione 2013, approvato dal Comune di Sarnano lo scorso 18 novembre, al di là dello sfoggio di erudizione consistito nel citare un passo de I Promessi Sposi, rappresenta il trito e ritrito schema secondo il quale la minoranza sminuisce e denigra tutto quello che fa la maggioranza: è tanta la smania di mettere in cattiva luce loperato dellamministrazione comunale che lopposizione non solo non vede (o meglio, fa finta di non vedere) le risultanze oggettive del bilancio, ma addirittura incappa in clamorosi autogol.   Non volendo alimentare la polemica, ma attenendoci al merito delle questioni, si replica volentieri ai passaggi salienti esposti dallopposizione.   1) Secondo lopposizione non è vero che il termine ultimo del 30 novembre sia stato imposto dallo Stato: in realtà, il termine ultimo del 30 novembre è proprio stato imposto dallo Stato (e da chi altrimenti?). Vero è che il bilancio, teoricamente, poteva essere approvato anche prima, ma – come abbiamo spiegato più volte e come è stato ben chiarito nel corso del consiglio comunale – il susseguirsi di modifiche normative soprattutto nel campo tributario non avrebbe dato certezze al bilancio e, peraltro, non avrebbe consentito di operare delle scelte che poi si sono rivelate vantaggiose per la cittadinanza (basti citare la questione della scelta TARSU invece della TARES).   2) Secondo lopposizione il bilancio sarebbe “opaco e acefalo”; delle due luna: o la minoranza ha letto un altro bilancio, o vive fuori dal contesto storico ed economico che il nostro Paese sta attraversando. Diamo dei dati oggettivi, e quindi incontrovertibili: il bilancio 2013 non prevede alcun aumento nella tassazione e nelle imposte di competenza del Comune (IMU, addizionale IRPEF, imposta comunale pubblicità e pubbliche affissioni, TOSAP, tariffa corrispettivi servizio idrico, mensa scolastica, rette casa di riposo e residenza protetta, tariffe servizi cimiteriali e lampade votive, diritti di segreteria, tariffe utilizzo impianti sportivi, TARSU); dal 2009 ad oggi, ovvero da quando si è insediata lamministrazione Ceregioli, il Comune di Sarnano non ha aumentato alcuna aliquota o tariffa (ad eccezione del ruolo idrico, prima oggetto di aggiornamento ISTAT in quanto le tariffe erano ferme dagli anni 90, e successivamente di adeguamento al metodo tariffario obbligatorio per legge imposto dallAutorità dellEnergia; tutti i servizi comunali sono stati mantenuti senza necessità di inasprimenti fiscali; alcuni servizi sono stati addirittura incrementati (vedi servizi sociali, dove limpegno finanziario è passato da € 148.000 del 2012 ad € 157.000 del 2013); il bilancio 2013 prevede alcune nuove voci di spesa rispetto al 2012 a cui si è fatto fronte senza aumentare le imposte a carico dei contribuenti (rimborso canone di depurazione per circa € 60.000, fondo svalutazione crediti per circa € 50.000, ammortamento nuovi mutui ed isola ecologica intercomunale per circa € 57.000). Leggendo questi dati, come detto oggettivi, appare del tutto evidente come le asserzioni della minoranza siano meramente strumentali, non essendo il bilancio né “opaco”, né tanto meno “acefalo”. Non “opaco”, ma assolutamente improntato alla trasparenza, seguendo unimpostazione che lamministrazione si è data fin dal suo insediamento. Non “acefalo”, ma ragionato e ponderato, con il preciso obbiettivo di non aumentare la pressione fiscale, pur mantenendo i servizi: obbiettivo raggiunto, nonostante la crisi che attraversa la Nazione e con buona pace dellopposizione.   3) Lopposizione, evidentemente non avendo altri argomenti validi, nel proprio comunicato stampa fa riferimento alle spese di rappresentanza, affermando testualmente che “non ci si vergogna di stabilire una cospicua somma per attività di rappresentanza che, sicuramente, come negli anni passati sarà utilizzata per pranzi conviviali a favore di amministratori, forze dellordine e clero”. La minoranza, con un maldestro tentativo di disinformazione, cerca ancora una volta di screditare lamministrazione comunale, facendo credere che le risorse pubbliche vengano sperperate in libagioni o non meglio identificate attività di rappresentanza. Di fronte ad una siffata bassezza di argomenti, rispondiamo con i fatti: la “cospicua somma” che secondo la minoranza il bilancio 2013 prevede per spese di rappresentanza ammonta a … 1.227,80 euro; una parte di questa somma viene utilizzata (seguendo una tradizione in essere da molti anni) per un unico incontro conviviale in occasione delle feste pasquali a cui partecipano, come dice la minoranza, “amministratori, forze dellordine e clero”, oltre ai dipendenti comunali, dimenticando però di specificare che tra gli amministratori partecipano anche (come peraltro è giusto che sia) esponenti della stessa opposizione. Fare demagogia su questo argomento non solo è indice di pochezza, ma addirittura si rivela un clamoroso autogol per la stessa minoranza. Per chi se lo fosse dimenticato, infatti, ben tre esponenti dellattuale opposizione (su cinque) sono stati amministratori del Comune di Sarnano nel periodo 1995/1999: Baldo Alessandrini sindaco, Adriano Conti assessore e Giacomino Piergentili consigliere. Consultando gli atti del Comune si può verificare come in quel periodo le spese di rappresentanza siano state di 5.500.000 lire nel 1996, 4.500.000 lire nel 1997 e 3.500.000 lire nel 1998 (peraltro, quando le lire … valevano!!): tradotto in euro e operata la rivalutazione monetaria, i suddetti tre membri dellopposizione, quando hanno amministrato Sarnano, hanno speso in moneta attuale per rappresentanza 4.078,97 euro nel 1996, 3.251,35 euro nel 1997 e 2.498,07 euro nel 1998, ovvero mediamente più del triplo di quanto ogni anno speso dallamministrazione Ceregioli. Da quale pulpito oggi hanno lardire di affermare che lamministrazione comunale dovrebbe vergognarsi?? Un esame di coscienza prima di parlare di spese di rappresentanza era forse opportuno.   Ancora una volta, lasciamo agli altri le polemiche e la demagogia. Lamministrazione va avanti con i fatti concreti. Ed i fatti sono che, continuando nel solco di quanto fatto dal 2009, il Comune di Sarnano non inasprisce la pressione fiscale a carico dei contribuenti sarnanesi, mantenendo ed incrementando tutti i servizi esistenti: ed in un momento di innegabili difficoltà legate ad una situazione congiunturale unica dal 900 ad oggi, questo risultato è davvero importante.

Il comunicato stampa dell'opposizione consiliare relativo al bilancio di previsione 2013, approvato dal Comune di Sarnano lo scorso 18 novembre, al di là dello sfoggio di erudizione consistito nel citare un passo de I Promessi Sposi, rappresenta il trito e ritrito schema secondo il quale la minoranza sminuisce e denigra tutto quello che fa la maggioranza: è tanta la smania di mettere in cattiva luce l'operato dell'amministrazione comunale che l'opposizione non solo non vede (o meglio, fa finta di non vedere) le risultanze oggettive del bilancio, ma addirittura incappa in clamorosi autogol.

 

Non volendo alimentare la polemica, ma attenendoci al merito delle questioni, si replica volentieri ai passaggi salienti esposti dall'opposizione.

 

1) Secondo l'opposizione non è vero che il termine ultimo del 30 novembre sia stato imposto dallo Stato: in realtà, il termine ultimo del 30 novembre è proprio stato imposto dallo Stato (e da chi altrimenti?). Vero è che il bilancio, teoricamente, poteva essere approvato anche prima, ma – come abbiamo spiegato più volte e come è stato ben chiarito nel corso del consiglio comunale – il susseguirsi di modifiche normative soprattutto nel campo tributario non avrebbe dato certezze al bilancio e, peraltro, non avrebbe consentito di operare delle scelte che poi si sono rivelate vantaggiose per la cittadinanza (basti citare la questione della scelta TARSU invece della TARES).

 

2) Secondo l'opposizione il bilancio sarebbe “opaco e acefalo”; delle due l'una: o la minoranza ha letto un altro bilancio, o vive fuori dal contesto storico ed economico che il nostro Paese sta attraversando. Diamo dei dati oggettivi, e quindi incontrovertibili:

  • il bilancio 2013 non prevede alcun aumento nella tassazione e nelle imposte di competenza del Comune (IMU, addizionale IRPEF, imposta comunale pubblicità e pubbliche affissioni, TOSAP, tariffa corrispettivi servizio idrico, mensa scolastica, rette casa di riposo e residenza protetta, tariffe servizi cimiteriali e lampade votive, diritti di segreteria, tariffe utilizzo impianti sportivi, TARSU);
  • dal 2009 ad oggi, ovvero da quando si è insediata l'amministrazione Ceregioli, il Comune di Sarnano non ha aumentato alcuna aliquota o tariffa (ad eccezione del ruolo idrico, prima oggetto di aggiornamento ISTAT in quanto le tariffe erano ferme dagli anni '90, e successivamente di adeguamento al metodo tariffario obbligatorio per legge imposto dall'Autorità dell'Energia;
  • tutti i servizi comunali sono stati mantenuti senza necessità di inasprimenti fiscali; alcuni servizi sono stati addirittura incrementati (vedi servizi sociali, dove l'impegno finanziario è passato da € 148.000 del 2012 ad € 157.000 del 2013);
  • il bilancio 2013 prevede alcune nuove voci di spesa rispetto al 2012 a cui si è fatto fronte senza aumentare le imposte a carico dei contribuenti (rimborso canone di depurazione per circa € 60.000, fondo svalutazione crediti per circa € 50.000, ammortamento nuovi mutui ed isola ecologica intercomunale per circa € 57.000).

Leggendo questi dati, come detto oggettivi, appare del tutto evidente come le asserzioni della minoranza siano meramente strumentali, non essendo il bilancio né “opaco”, né tanto meno “acefalo”. Non “opaco”, ma assolutamente improntato alla trasparenza, seguendo un'impostazione che l'amministrazione si è data fin dal suo insediamento. Non “acefalo”, ma ragionato e ponderato, con il preciso obbiettivo di non aumentare la pressione fiscale, pur mantenendo i servizi: obbiettivo raggiunto, nonostante la crisi che attraversa la Nazione e con buona pace dell'opposizione.

 

3) L'opposizione, evidentemente non avendo altri argomenti validi, nel proprio comunicato stampa fa riferimento alle spese di rappresentanza, affermando testualmente che “non ci si vergogna di stabilire una cospicua somma per attività di rappresentanza che, sicuramente, come negli anni passati sarà utilizzata per pranzi conviviali a favore di amministratori, forze dell'ordine e clero”. La minoranza, con un maldestro tentativo di disinformazione, cerca ancora una volta di screditare l'amministrazione comunale, facendo credere che le risorse pubbliche vengano sperperate in libagioni o non meglio identificate attività di rappresentanza. Di fronte ad una siffata bassezza di argomenti, rispondiamo con i fatti: la “cospicua somma” che secondo la minoranza il bilancio 2013 prevede per spese di rappresentanza ammonta a … 1.227,80 euro; una parte di questa somma viene utilizzata (seguendo una tradizione in essere da molti anni) per un unico incontro conviviale in occasione delle feste pasquali a cui partecipano, come dice la minoranza, “amministratori, forze dell'ordine e clero”, oltre ai dipendenti comunali, dimenticando però di specificare che tra gli amministratori partecipano anche (come peraltro è giusto che sia) esponenti della stessa opposizione.

Fare demagogia su questo argomento non solo è indice di pochezza, ma addirittura si rivela un clamoroso autogol per la stessa minoranza. Per chi se lo fosse dimenticato, infatti, ben tre esponenti dell'attuale opposizione (su cinque) sono stati amministratori del Comune di Sarnano nel periodo 1995/1999: Baldo Alessandrini sindaco, Adriano Conti assessore e Giacomino Piergentili consigliere. Consultando gli atti del Comune si può verificare come in quel periodo le spese di rappresentanza siano state di 5.500.000 lire nel 1996, 4.500.000 lire nel 1997 e 3.500.000 lire nel 1998 (peraltro, quando le lire … valevano!!): tradotto in euro e operata la rivalutazione monetaria, i suddetti tre membri dell'opposizione, quando hanno amministrato Sarnano, hanno speso in moneta attuale per rappresentanza 4.078,97 euro nel 1996, 3.251,35 euro nel 1997 e 2.498,07 euro nel 1998, ovvero mediamente più del triplo di quanto ogni anno speso dall'amministrazione Ceregioli. Da quale pulpito oggi hanno l'ardire di affermare che l'amministrazione comunale dovrebbe vergognarsi?? Un esame di coscienza prima di parlare di spese di rappresentanza era forse opportuno.

 

Ancora una volta, lasciamo agli altri le polemiche e la demagogia. L'amministrazione va avanti con i fatti concreti. Ed i fatti sono che, continuando nel solco di quanto fatto dal 2009, il Comune di Sarnano non inasprisce la pressione fiscale a carico dei contribuenti sarnanesi, mantenendo ed incrementando tutti i servizi esistenti: ed in un momento di innegabili difficoltà legate ad una situazione congiunturale unica dal '900 ad oggi, questo risultato è davvero importante.

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