Si discute in queste ore intorno al caso del sequestro della struttura polifunzionale di Norcia, donata da TGLa7 e Corriere della Sera e, realizzata a titolo gratuito dall'architetto Stefano Boeri, che ora si ritrova ad essere indagato insieme al sindaco Alemanno in quanto l'accusa considera il fabbricato non provvisorio ma definitivo e permanente. La vicenda sta riempiendo le cronache e suscitando reazioni polemiche anche per gli interrogativi che si pongono per le tante costruzioni simili che, nell'arco dei mesi, sono state realizzate nei vari comuni terremotati del centro Italia. Rischierebbero di essere fuorilegge anche le stesse infrastrutture delle aree Sae'? A porsi la domanda è stato l' ingegnere camerte Roberto Di Girolamo: '" Se una struttura provvisoria cone quella di Norcia viene considerata permanente- osserva - cosa dobbiamo allora pensare delle SAE che sicuramente sono provvisorie ma il cui posizionamento ha richiesto imponenti lavori di sbancamento, muri di sostegno e tonnellate di cemento spalmate sui nostri territori?Come dobbiamo considerare le infrastrutture che hanno permesso l'installazione delle 'casette? Il problema fondamentale- prosegue l'ingegnere- è che si continua a trattare in maniera ordinaria qualcosa che ha dello straordinario. Non si possono far valere regole da tempo di pace per una situazione da tempo di guerra. Ad un anno e mezzo dal sisma- continua Di Girolamo- non ci si rende ancora conto delle problematiche che esistono nelle nostre città da Mucccia a salire, da Camerino a salire. La verità è che qui c'è un territorio che non esiste più e per il quale si rendono necessarie 'persone straordinarie' e 'norme straordinarie'. E' d'obbligo mettere un punto fermo; la normativa che è stata messa in piedi non sta funzionando.e va completamente azzerata perchè, mettere pezze a qualcosa che non funziona, produce più danni che rifarla da nuovo. Questi signori invece continuano a dare delle scadenze assurde, come quella di fine marzo per le schede 'aedes', di fine aprile per i danni di livello B, o la scadenza del mese di luglio per le inagibilità di tipo E. Continuano a dare scadenze quando ancora le regole non sono chiare; teniamo conto del solo fatto che debbono ancora uscire le modifiche all'ordinanza n.19 relativa alla ricostruzione pesante, che non è ancora chiaro cosa si debba fare nelle zone soggette a microzonazione sismica perchè i relativi piani non sono stati ancora validati dal Commissario, che si naviga nel buio anche per quel che riguarda le zone perimetrate dai comuni e ci sono piani in itinere per quel che concerne le opere pubbliche e i dissesti idrogeologic. Nelle more di tutte queste cose ,- conclude il tecnico-, noi dobbiamo consegnare i progetti. E' una vera follia".
Interrogativi e dubbi dopo il sequestro del centro polifunzionale di Norcia
Giovedì, 15 Marzo 2018 23:10 | Letto 2795 volte Clicca per ascolare il testo Interrogativi e dubbi dopo il sequestro del centro polifunzionale di Norcia Si discute in queste ore intorno al caso del sequestro della struttura polifunzionale di Norcia, donata da TGLa7 e Corriere della Sera e, realizzata a titolo gratuito dallarchitetto Stefano Boeri, che ora si ritrova ad essere indagato insieme al sindaco Alemanno in quanto laccusa considera il fabbricato non provvisorio ma definitivo e permanente. La vicenda sta riempiendo le cronache e suscitando reazioni polemiche anche per gli interrogativi che si pongono per le tante costruzioni simili che, nellarco dei mesi, sono state realizzate nei vari comuni terremotati del centro Italia. Rischierebbero di essere fuorilegge anche le stesse infrastrutture delle aree Sae? A porsi la domanda è stato l ingegnere camerte Roberto Di Girolamo: Se una struttura provvisoria cone quella di Norcia viene considerata permanente- osserva - cosa dobbiamo allora pensare delle SAE che sicuramente sono provvisorie ma il cui posizionamento ha richiesto imponenti lavori di sbancamento, muri di sostegno e tonnellate di cemento spalmate sui nostri territori?Come dobbiamo considerare le infrastrutture che hanno permesso linstallazione delle casette? Il problema fondamentale- prosegue lingegnere- è che si continua a trattare in maniera ordinaria qualcosa che ha dello straordinario. Non si possono far valere regole da tempo di pace per una situazione da tempo di guerra. Ad un anno e mezzo dal sisma- continua Di Girolamo- non ci si rende ancora conto delle problematiche che esistono nelle nostre città da Mucccia a salire, da Camerino a salire. La verità è che qui cè un territorio che non esiste più e per il quale si rendono necessarie persone straordinarie e norme straordinarie. E dobbligo mettere un punto fermo; la normativa che è stata messa in piedi non sta funzionando.e va completamente azzerata perchè, mettere pezze a qualcosa che non funziona, produce più danni che rifarla da nuovo. Questi signori invece continuano a dare delle scadenze assurde, come quella di fine marzo per le schede aedes, di fine aprile per i danni di livello B, o la scadenza del mese di luglio per le inagibilità di tipo E. Continuano a dare scadenze quando ancora le regole non sono chiare; teniamo conto del solo fatto che debbono ancora uscire le modifiche allordinanza n.19 relativa alla ricostruzione pesante, che non è ancora chiaro cosa si debba fare nelle zone soggette a microzonazione sismica perchè i relativi piani non sono stati ancora validati dal Commissario, che si naviga nel buio anche per quel che riguarda le zone perimetrate dai comuni e ci sono piani in itinere per quel che concerne le opere pubbliche e i dissesti idrogeologic. Nelle more di tutte queste cose ,- conclude il tecnico-, noi dobbiamo consegnare i progetti. E una vera follia.Si discute in queste ore intorno al caso del sequestro della struttura polifunzionale di Norcia, donata da TGLa7 e Corriere della Sera e, realizzata a titolo gratuito dall'architetto Stefano Boeri, che ora si ritrova ad essere indagato insieme al sindaco Alemanno in quanto l'accusa considera il fabbricato non provvisorio ma definitivo e permanente. La vicenda sta riempiendo le cronache e suscitando reazioni polemiche anche per gli interrogativi che si pongono per le tante costruzioni simili che, nell'arco dei mesi, sono state realizzate nei vari comuni terremotati del centro Italia. Rischierebbero di essere fuorilegge anche le stesse infrastrutture delle aree Sae'? A porsi la domanda è stato l' ingegnere camerte Roberto Di Girolamo: '" Se una struttura provvisoria cone quella di Norcia viene considerata permanente- osserva - cosa dobbiamo allora pensare delle SAE che sicuramente sono provvisorie ma il cui posizionamento ha richiesto imponenti lavori di sbancamento, muri di sostegno e tonnellate di cemento spalmate sui nostri territori?Come dobbiamo considerare le infrastrutture che hanno permesso l'installazione delle 'casette? Il problema fondamentale- prosegue l'ingegnere- è che si continua a trattare in maniera ordinaria qualcosa che ha dello straordinario. Non si possono far valere regole da tempo di pace per una situazione da tempo di guerra. Ad un anno e mezzo dal sisma- continua Di Girolamo- non ci si rende ancora conto delle problematiche che esistono nelle nostre città da Mucccia a salire, da Camerino a salire. La verità è che qui c'è un territorio che non esiste più e per il quale si rendono necessarie 'persone straordinarie' e 'norme straordinarie'. E' d'obbligo mettere un punto fermo; la normativa che è stata messa in piedi non sta funzionando.e va completamente azzerata perchè, mettere pezze a qualcosa che non funziona, produce più danni che rifarla da nuovo. Questi signori invece continuano a dare delle scadenze assurde, come quella di fine marzo per le schede 'aedes', di fine aprile per i danni di livello B, o la scadenza del mese di luglio per le inagibilità di tipo E. Continuano a dare scadenze quando ancora le regole non sono chiare; teniamo conto del solo fatto che debbono ancora uscire le modifiche all'ordinanza n.19 relativa alla ricostruzione pesante, che non è ancora chiaro cosa si debba fare nelle zone soggette a microzonazione sismica perchè i relativi piani non sono stati ancora validati dal Commissario, che si naviga nel buio anche per quel che riguarda le zone perimetrate dai comuni e ci sono piani in itinere per quel che concerne le opere pubbliche e i dissesti idrogeologic. Nelle more di tutte queste cose ,- conclude il tecnico-, noi dobbiamo consegnare i progetti. E' una vera follia".
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