Già pronta da utilizzare la microzonazione sismica di III livello. Presentati i risultati

Venerdì, 04 Maggio 2018 23:31 | Letto 10588 volte   Clicca per ascolare il testo Già pronta da utilizzare la microzonazione sismica di III livello. Presentati i risultati Portata a termine nei 150 giorni previsti dalla Commissaria per la Ricostruzione ,la microzonazione sismica di terzo livello. I risultati, già pronti per essere utilizzati, sono stati ufficialmente presentati al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e alla Commissaria De Micheli, nella sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) . Le attività sono state svolte dal Centro per la Microzonazione Sismica   (Centro MS) coordinato dal CNR, a supporto delle zone colpite dal sisma del 2016. Ne ha dato notizia a Camerino, il prof. Pierluigi Pierucccini che fa parte del Comitato nazionale di microzonazione sismica. Rientrato dalla riunione romana, il docente camerte che insegna all’Università di Siena, ne ha riferito prendendo la parola nel corso dell’incontro di presentazione del Comitato “ Concentrico”. Strumento che consente di studiare le caratteristiche geomorfologiche e geologiche locali che intervengono nell’alterazione del moto sismico e, per quanto possibile, di quantificarne l’entità, la microzonazione sismica riveste quindi un ruolo chiave per la pianificazione del territorio e il supporto alla progettazione degli interventi sui manufatti. “ Al commissario della Ricostruzione, agli enti regionali e comunali e a tutti i partecipanti compresi i tecnici, le università, gli enti di ricerca- spiega il prof. Pieruccini – sono stati presentati i risultati della microzonazione sismica di terzo livello che ha riguardato tutti i 142 comuni dellarea interessata dal sisma, finanziata dalla struttura commissariale con un decreto che risale a maggio del 2017, anche se l’iter in verità era già iniziato a febbraio 2017. Essendo stati validati quasi tutti gli studi – aggiunge- da questo momento in poi, i risultati diventano operativi, il che significa che vengono messi a disposizione delle amministrazioni comunali che già li hanno ricevuti e che hanno come tramite i tecnici che li hanno realizzati. L’operazione infatti, è stata fatta sotto la supervisione e il supporto degli enti di ricerca ma, gli studi sono stati realizzati da geologi scelti sul territorio, comune per comune. Vale a dire che ogni comune ha come proprio riferimento il geologo del territorio che è il soggetto che materialmente ha eseguito il lavoro con il nostro supporto e aiuto . La microzonazione - ricorda Pieruccini- esiste dal 2009; è una legge dello Stato che è stata finanziata dopo il terremoto dellAquila; era auspicabile che i comuni, soprattutto quelli il cui territorio è ricompreso in zone più pericolose, se ne fossero già dotati, in quanto strumento che serve per la prevenzione sia dellemergenza sia della pianificazione territoriale e che, a livello del territorio nel suo complesso, fornisce  gli strumenti per dire dove ad esempio costruire una scuola, un ospedale o un nuovo quartiere , dove è meglio farlo in un modo o farlo in un altro modo dal punto di vista tecnico, perché tecnicamente si può fare qualsiasi cosa, anche se ovviamente cambia lopportunità e cambiano i costi. Lo strumento dunque già esisteva; con il terremoto del 2016, il Commissario si è convinto della necessità della microzonazione di terzo livello per avviare lattività di ricostruzione e lo strumento ha ottenuto anche un cospicuo finanziamento di complessivi cinque milioni di euro  per un’ azione che si è estesa a tutti comuni colpiti e che, data l’urgenza, ci è stato richiesto che fosse fatta rapidamente. E’ stata portata a termine nei 150 giorni previsti dal Commissario e  ne abbiamo presentato i risultati ; l’auspicio successivo è che tutti gli enti locali ne prendano coscienza e conoscenza la diffondano ai cittadini perché la microzonazione non è altro che una nuova carta con tanti colori in cui cittadini troveranno che la propria casa è in una chiazza di un colore piuttosto che un altro e quel colore corrisponde a dei numeri e , a loro volta i numeri corrispondono a un pericolo potenziale che cè per il prossimo terremoto. E’ dunque un suggerimento su come pianificare gli interventi alla scala del comune, non alla scala del singolo edificio; alla scala del singolo edificio infatti spetta al tecnico ingegnere o progettista che è pienamente responsabile ma, alla scala del comune è di estrema importanza  perché, per esempio, permette di pianificare lemergenza: . Cosa succederà al prossimo terremoto?  Succederà che di nuovo le strade di accesso e di uscita siano bloccate?; Bisogna evitare che succeda questo e, per evitare che succeda, io so già che nel  mio territorio quelle strade di accesso e di uscita sono in una determinata zona, per cui, posso prevedere e pianificare determinati interventi che altrimenti non potrei pianificare. La microzonazione dunque, è già pronta da utilizzare e due settimane è stata pubblicata lordinanza  del Commissario che integra i dati della microzonazione nella progettazione, fornendo a progettisti, a ingegneri ed architetti, le indicazioni su come utilizzare e integrare i dati che nella microzonazione sono scritti,nella progettazione della Ricostruzione anche dei singoli edifici. E’ insomma già tutto scritto”.

Portata a termine nei 150 giorni previsti dalla Commissaria per la Ricostruzione ,la microzonazione sismica di terzo livello. I risultati, già pronti per essere utilizzati, sono stati ufficialmente presentati al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e alla Commissaria De Micheli, nella sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) . Le attività sono state svolte dal Centro per la Microzonazione Sismica   (Centro MS) coordinato dal CNR, a supporto delle zone colpite dal sisma del 2016.

Ne ha dato notizia a Camerino, il prof. Pierluigi Pierucccini che fa parte del Comitato nazionale di microzonazione sismica. Rientrato dalla riunione romana, il docente camerte che insegna all’Università di Siena, ne ha riferito prendendo la parola nel corso dell’incontro di presentazione del Comitato “ Concentrico”.

Strumento che consente di studiare le caratteristiche geomorfologiche e geologiche locali che intervengono nell’alterazione del moto sismico e, per quanto possibile, di quantificarne l’entità, la microzonazione sismica riveste quindi un ruolo chiave per la pianificazione del territorio e il supporto alla progettazione degli interventi sui manufatti.

“ Al commissario della Ricostruzione, agli enti regionali e comunali e a tutti i partecipanti compresi i tecnici, le università, gli enti di ricerca- spiega il prof. Pieruccini – sono stati presentati i risultati della microzonazione sismica di terzo livello che ha riguardato tutti i 142 comuni dell'area interessata dal sisma, finanziata dalla struttura commissariale con un decreto che risale a maggio del 2017, anche se l’iter in verità era già iniziato a febbraio 2017. Essendo stati validati quasi tutti gli studi – aggiunge- da questo momento in poi, i risultati diventano operativi, il che significa che vengono messi a disposizione delle amministrazioni comunali che già li hanno ricevuti e che hanno come tramite i tecnici che li hanno realizzati. L’operazione infatti, è stata fatta sotto la supervisione e il supporto degli enti di ricerca ma, gli studi sono stati realizzati da geologi scelti sul territorio, comune per comune. Vale a dire che ogni comune ha come proprio riferimento il geologo del territorio che è il soggetto che materialmente ha eseguito il lavoro con il nostro supporto e aiuto .

La microzonazione - ricorda Pieruccini- esiste dal 2009; è una legge dello Stato che è stata finanziata dopo il terremoto dell'Aquila; era auspicabile che i comuni, soprattutto quelli il cui territorio è ricompreso in zone più pericolose, se ne fossero già dotati, in quanto strumento che serve per la prevenzione sia dell'emergenza sia della pianificazione territoriale e che, a livello del territorio nel suo complesso, fornisce  gli strumenti per dire dove ad esempio costruire una scuola, un ospedale o un nuovo quartiere , dove è meglio farlo in un modo o farlo in un altro modo dal punto di vista tecnico, perché tecnicamente si può fare qualsiasi cosa, anche se ovviamente cambia l'opportunità e cambiano i costi. Lo strumento dunque già esisteva; con il terremoto del 2016, il Commissario si è convinto della necessità della microzonazione di terzo livello per avviare l'attività di ricostruzione e lo strumento ha ottenuto anche un cospicuo finanziamento di complessivi cinque milioni di euro  per un’ azione che si è estesa a tutti comuni colpiti e che, data l’urgenza, ci è stato richiesto che fosse fatta rapidamente. E’ stata portata a termine nei 150 giorni previsti dal Commissario e  ne abbiamo presentato i risultati ; l’auspicio successivo è che tutti gli enti locali ne prendano coscienza e conoscenza la diffondano ai cittadini perché la microzonazione non è altro che una nuova carta con tanti colori in cui cittadini troveranno che la propria casa è in una chiazza di un colore piuttosto che un altro e quel colore corrisponde a dei numeri e , a loro volta i numeri corrispondono a un pericolo potenziale che c'è per il prossimo terremoto.

E’ dunque un suggerimento su come pianificare gli interventi alla scala del comune, non alla scala del singolo edificio; alla scala del singolo edificio infatti spetta al tecnico ingegnere o progettista che è pienamente responsabile ma, alla scala del comune è di estrema importanza  perché, per esempio, permette di pianificare l'emergenza: . Cosa succederà al prossimo terremoto?  Succederà che di nuovo le strade di accesso e di uscita siano bloccate?; Bisogna evitare che succeda questo e, per evitare che succeda, io so già che nel  mio territorio quelle strade di accesso e di uscita sono in una determinata zona, per cui, posso prevedere e pianificare determinati interventi che altrimenti non potrei pianificare.

La microzonazione dunque, è già pronta da utilizzare e due settimane è stata pubblicata l'ordinanza  del Commissario che integra i dati della microzonazione nella progettazione, fornendo a progettisti, a ingegneri ed architetti, le indicazioni su come utilizzare e integrare i dati che nella microzonazione sono scritti,nella progettazione della Ricostruzione anche dei singoli edifici. E’ insomma già tutto scritto”.

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