Notizie di politica nelle Marche
Ancora sugli scudi gli arcieri dell'Associazione Medio Chienti di Belforte, che ai campionati regionali di tiro con l'arco che si sono disputati a Castelferretti sabato 16 e domenica 17 hanno conquistato 7 titoli regionali e complessivi 16 podi (oltre ai 7 ori anche 6 argenti e 3 bronzi).

Nella categoria Arco nudo Marco Feliziani ha ottenuto il 2° posto nella categoria Senior, Gionata Re la 3à piazza nella stessa categoria e il 2° posto assoluto, Antonio Bianchini il 2° posto nella categoria Master e la 3à piazza assoluta. A questi risultati si aggiungono quelli di Simona Valeri, 2à assoluta nella categoria Master Donne, Alessandro Carassai, giunto secondo tra gli Junior, e Giacomo Feliziani, che si è fregiato del titolo regionale categoria Ragazzi. Buoni piazzamenti anche per Corradetti Stefano (4° posto master), Marsili Orlando (7° posto master) e Diomedi Antonello (9° posto master).

Pioggia di titoli nella divisione olimpica con Marco Seri (1° posto senior, 1° posto assoluto e 1° posto squadra senior), Luca Dignani (2° posto senior, 3° posto assoluto e 1° posto squadra senior), Francesco Verga (1° posto squadra senior), Angelo Dignani (1° posto master), Michele Biondi (1°posto Allievi), Matteo Biondi (2° posto Allievi).  Ottimi piazzamenti anche per Biondi Fulvio (4° posto master), Mosciatti Alberto (11° posto master), Balili Diego Firdus e Maraviglia Sofia.

f.u.


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Prima dose del vaccino anti-covid !9 per gli anziani ospiti della casa di riposo do Castelsantangelo sul Nera. " Siamo stati avvertiti che l'Asur 3, come in precedenza pianificato, ha attivato un'attenzione alle Rsa- commenta il sindaco Mauro Falcucci- Così come avvenuto per gli anziani ospiti della struttura di Matelica ai quali il vaccino è stato già somministrato, siamo rientrati anche noi in questo passaggio di fondamentale prevenzione. Di questo ne prendiamo atto- aggiunge il sindaco- tuttavia, per quel che riguarda il tamponi rapidi che offre la Regione Marche in maniera gratuita e ai quali i cittadini possono liberamente decidere di sottoporsi, probabilmente sarebbe stata opportuna una dislocazione più vicina alle zone montane, come del resto avevamo richiesto all'assessore regionale alla sanità. In questo momento la circolazione sulle strade è peraltro anche un po' difficoltosa per la presenza di neve e ghiaccio gli stessi  anziani fanno fatica a spostarsi, per cui se questi test rapidi si fossero potuti svolgere nelle vicinanze di Visso o a Visso stesso, credo che avrebbe potuto produrre un risultato superiore a quello che immaginiamo non avvenga e ciò, non a motivo di indisponibilità bensì per le ragioni che ho dettoriferite alla logistica e alla viabilità.
Al riguardo- conclude il sindaco- noi continueremo comunque con cadenza periodica a fare comunque quello che è stato fatto finora e,  nell'ambulatorio di Castelsantangelo offriremo a breve un altro giro di accesso volontario ai controlli e all' anticovid"
c.c.
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Una ordinanza del Comune di Tolentino, del 16 dicembre scorso, stabilisce che per coloro che hanno rinunciato alla graduatoria delle SAE si attiveranno le procedure per la sospensione del Cas.
Immediata la reazione del Comitato 30 ottobre che ha inviato una diffida al Comune, sottolineando, attraverso la presidente, una incongruenza: “A febbraio 2020 – spiega Flavia Giombetti - , siamo venuti a conoscenza che più di 16 famiglie hanno rinunciato alla graduatoria delle SAE, con l'assicurazione da parte del Comune che la rinuncia non avrebbe influito sulla perdita del Cas, mentre ora è evidente la contraddizione tra l'ordinanza e quanto comunicato alle famiglie rinunciatarie. Al riguardo – dice – è stato dato mandato allo studio legale Alterego di diffidare il Comune sulla sospensione del Cas ai nuclei familiari in questione”.
Diversi i motivi per cui il Comitato ritiene l’ordinanza illegittima, primo fra tutti quello che riguarda l’assegnazione: “Queste famiglie – spiega – non hanno rinunciato all’assegnazione che, in realtà, non c’è mai stata, dal momento che gli appartamenti non sono ancora stati terminata. L’ordinanza sarebbe giusta se le famiglie avessero rinunciato al momento dell’assegnazione definitiva dell’appartamento terminato, perché in quel caso avrebbero causato un danno erariale nei confronti dell’amministrazione. Ma anche in quesa ipotesi è necessario valutare i tempi di consegna, perchè è chiaro che dopo cinque anni dal sisma la vita di queste famiglie può essere cambiata”.
Poi la possibile disparità di trattamento rispetto ad altri Comuni: “Parliamo di centri come Pieve Torina, Amandola, Monte Rinaldo e Falerone, che come Tolentino hanno pensato di realizzare degli alloggi in sostituzione delle SAE, ma aio quali è corrisposto un differente trattamento normativo”.

GS
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Alle attività di verifica della ricostruzione si è anche reso necessario monitorare la branca attinente a quella della rivitalizzazione economica delle aree terremotate perché questi due obiettivi devono andare di pari passo, al fine di evitare che il territorio si spopoli. Per favorire questo obiettivo ci siamo prodigati sotto la spinta del Commissario Legnini affinché ci fosse nella legge di bilancio 2021, uno stanziamento pari a 160 Mln di euro per il Contratto istituzionale di sviluppo. Una misura che unitamente alla porzione di Recovery plan dedicata alle aree del sisma, mira al recupero di competitività economica delle montagne e dei borghi colpiti dal terremoto, come il comune di Ussita che ha sempre avuto una economia turistica di grande tradizione e potenzialità. Questi Comuni devono essere aiutati perché la crisi economica prima e la crisi prodotta dal sisma dopo, si trovano in una condizione di non poter autonomamente curare i propri comprensori. Il fatto che si sia curata la delocalizzazione di strutture ricettive turistiche come quella che abbiamo inaugurato è sicuramente un segnale di incoraggiamento che va nel verso giusto”.

Così l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli accompagnato dal direttore dell’Usr Stefano Babini e accolto dalla sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, ha inaugurato la struttura delocalizzata del bar pizzeria dell’Hotel Felycita.
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“Oggi dopo tanto tempo – ha sottolineato la sindaca Bernardini - Frontignano torna a vivere e, vedere tanta grinta e gioia dei gestori di questa struttura delocalizzata, ci fa ben sperare che Ussita torni ridente e bella come prima”.

E’ di circa 105 mq l’area dove è stata posizionata la struttura temporanea situata a ridosso degli impianti sciistici.
La Regione Marche ha provveduto a stanziare un apposito fondo per l’acquisto di moduli prefabbricati composti da elementi in acciaio e da pannelli in lamiera zincata preverniciata e per la realizzazione delle relative opere di urbanizzazione.
Con la buona notizia dello studio condotto dall’Università di Camerino che non ci sono faglie attive e capaci sul territorio sarà possibile riprendere la ricostruzione. 

c.c.



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Prosegue inarrestabile l'impegno dell'amministrazione comunale di Pieve Torina ed in primis del sindaco, Alessandro Gentilucci, nel combattere la diffusione del virus covid-19. Dopo aver annunciato l'operazione di screening gratuito con test antigenico alla popolazione dei residenti nei comuni dell'Ambito Sociale 18 che si terrà il 25 e il 26 gennaio presso il nuovo poliambulatorio, ora è la volta della casa di riposo e dei suoi ospiti per la somministrazione del vaccino.
"Era importante dare un segnale alla nostra gente: quotidianamente sollecitiamo tutti gli interventi possibili sia per velocizzare la ricostruzione post sisma che per contrastare la diffusione dell'epidemia" sottolinea Gentilucci. "Proprio per questo poter avere ed annunciare il vaccino per i più fragili mi riempie di orgoglio. Dobbiamo tutelare i nostri anziani, che rappresentano la memoria del nostro paese e delle nostre tradizioni. Lo abbiamo fatto con i giovanissimi, con un primo screening rivolto agli studenti della primaria e delle medie di Pieve Torina, ed ora lo facciamo in modo ancor più concreto vaccinando gli ospiti della nostra casa di riposo in attesa che poi finalmente si possa tutti quanti accedere quanto prima a questa modalità di difesa dal virus.
Fondamentale – conclude il sindaco – la collaborazione della regione, nella persona del presidente Acquaroli che ringrazio, e dell’ASUR Area Vasta 3, per l’assoluta disponibilità”.




c.c.



















i














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“C’è bisogno di speranza e di positività”.
La pensa così la giovane Margherita Fabbroni che questo pomeriggio ha deciso di tagliare il nastro sul suo futuro dando il via alla sua attività commerciale a Belforte del Chienti.
Nel momento in cui il commercio risente della crisi pandemica ed in un territorio in cui il sisma ha contribuito al calo demografico ed alle difficoltà, c’è chi inverte la marcia e diventa simbolo di rinascita per tutti.
“Tutto è nato quando Pamela Seri - racconta Margherita - , l’ex proprietaria del negozio di fiori ed articoli da regalo del paese, aveva annunciato di cessare l’attività. La scorsa primavera ho così pensato che per me poteva essere una occasione di lavoro ed il paese avrebbe visto continuare un servizio che altrimenti non ci sarebbe più stato. Nonostante le difficoltà del periodo - ammette - penso che se continuiamo tutti a guardare solo ciò che di brutto accade e ci circonda non contribuiremo a far ripartire l’economia e la società. Ci vuole coraggio, ma bisogna farlo”.
E così lei, che nel suo nome sembra aver trovato il consiglio per intraprendere la strada lavorativa, insieme a sua mamma, ha deciso di rimboccarsi le maniche e di credere in un futuro migliore.
“Posso dire che ci impegneremo e faremo il massimo - conclude - , anche per gli addobbi degli eventi e delle cerimonie non appena queste, dopo il lockdown, potranno ricominciare”.

GS

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Ha avuto la fortuna di mantenersi Covid free dall'inizio della pandemia e ora ha iniziato la campagna vaccinale per i suoi ospiti e per il personale la casa di riposo "Mataloni" di Pioraco, con gli anziani che attualmente sono ospitati a Matelica in attesa della ricostruzone della struttura danneggiata dal sisma. "Un giorno importantissimo - lo definisce il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi - e un traguardo che ci permette dopo tanti mesi di tirare un sospiro di sollievo. Il Covid fortunatamente non è entrato nella nostra struttura e ora con il vaccino, anche se non dobbiamo abbassare la guardia, è stato compiuto un importante passo in avanti".

vaccino pioraco

Grande la soddisfazione anche della dottoressa Antonella Finelli, coordinatrice della struttura, che prova sentimenti di "commozione per il grande contributo che hanno voluto dare i nostri ospiti. Li abbiamo, infatti, resi partecipi del nostro lavoro e della procedura vaccinale e tutti, con grande consapevolezza e senso di responsabilità, hanno voluto sottoporsi al vaccino, anche i più anziani, quasi centenari".
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Nella mattinata dI oggi hanno preso il via le vaccinazioni alla Residenza protetta e casa di riposo “Covid Free” di Treia. Utilizzato per la prima volta il vaccino “Moderna”,somministrato a tutti gli ospiti, al personale infermieristico e delle OSS.

La prima ad essere vaccinata “per priorità di anzianità” e’ stata IDA…. Una nonnina, ancora simpatica e brillante, che la scorsa settimana ha compiuto 106 anni.

treia vaccino

Il delicato compito di effettuare le vaccinazioni è toccato ai medici di base di Treia tra cui dr. Pettarelli, il dr. Brambatti, il dr. Cingolani, il dr. Luchetti, il dr. Salvatori oltre alla dr.ssa Ferretti, medico di base ad Appignano. Anche tutto il personale operante presso la struttura, infermieri, operatrici sociali, addetti alla mensa, alle pulizie e addirittura il barbiere, è stato vaccinato.

“E’ importante sottolineare che finora, nonostante la gravità della Pandemia, la casa di riposo di Treia non è stata aggredita dal virus: un risultato eccezionale – ha affermato il Sindaco Franco Capponi presente all’evento - per le fragilità degli ospiti, e ottenuta grazie ai protocolli molto severi che sono stati messi in atto, ma soprattutto grazie all’impegno, alla dedizione ed alla accortezza del personale che ha dovuto sottostare oltre i rigidi protocolli a limitazioni anche nella loro vita privata. Hanno raggiunto questo obiettivo, come si può portare a termine una vera e propria missione, dedicando a queste persone fragili la loro stessa esistenza, rifuggendo quindi da qualsiasi occasione di rischio esterno e condizionando quindi anche la loro vita privata. Certamente i nostri ospiti hanno dovuto subire qualche privazione (soprattutto il contatto fisico con i propri familiari) ma pensiamo sia valsa la pena e queste privazioni sono state sostituite dalla tecnologia mettendo in contatto gli ospiti con i loro parenti attraverso due Tablet utilizzati per vedersi e parlarsi a distanza”.




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I carabinieri di Matelica hanno la loro sede provvisoria. In attesa della sistemazione della caserma in piazza E. mattei, danneggiata dal sisma, i militari della locale stazione, guidati dal maresciallo Claudio Di Noia, hanno lasciato i moduli abitativi provvisori stabilendosi, sia pure provvisoriamente, in viale Cesare Battisti dove ha sede la stazione dei carabinieri forestali.

“Con grande soddisfazione abbiamo presenziato all’apertura della nuova sede della Stazione dei Carabinieri di Matelica", ha dichiarato il sindaco Massimo Baldini

caserma

Alla presenza del Capitano Nicola Cara, Comandante della Compagnia di Camerino, dello stesso Baldini e del suo vice Denis Cingolani, dell’Assessore Maria Boccaccini, del Maresciallo Ord. Claudio Di Noia e di altri Carabinieri della caserma, nel rispetto delle normative previste dall’emergenza Covid, sono stati visitati i locali che sistemati per accogliere in maniera più consona e degna i tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica. Non era presente il S. Ten. Fabrizio Cataluffi, già Comandante della Stazione, ancora impegnato negli studi.

“Appena raggiunto il risultato preannunciato avremo modo di incontrarlo e riceverlo in Comune per ringraziarlo del servizio dato in questi lunghi anni a tutta la cittadinanza - le parole del sindaco Baldini, che ha poi augurato “all’attuale Comandante, il Maresciallo Ord. Claudio Di Noia ed a tutti i Carabinieri della Stazione di Matelica, buon lavoro da parte dell’Amministrazione Comunale”.

Alessio Botticelli
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Ha lasciato solo le scarpe e si è eclissato. Che fine avrà fatto Babbo Natale? E' la domanda più ricorrente tra gli abitanti di Bolognola, alle prese con la risoluzione dell'intricato giallo delle vacanze di Natale. Già perchè il bellissimo pupazzo dalla barba bianca, nel pomeriggio del 22 dicembre è misteriosamente scomparso da piazza Giacomo Leopardii, dopo che in tanti, adulti e bambini, si erano recati a festeggiarlo e a immortalare il momento nello scatto di una fotografia.
Increduli per l’accaduto, nel paesino più alto delle Marche, nessuno ha dormito sonni tranquilli né tanto meno ha saputo darsi spiegazioni. Sarà stato forse stato un gesto goliardico? Sarà forse andato in Lapponia a rifornirsi di doni prima del lock down? O forse si è temporaneamente nascosto per impacchettare i regali? Tanti gli interrogativi di una vicenda misteriosa che non accenna ancora ad essere chiarita e risolta.
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Non si dà pace anche la Pro Loco di Bolognola che ha costruito quel pupazzo con tanta cura: " Non è tornato neppure per l’Epifania. Ci siamo rimasti veramente male- dice la presidente Antonella De Santis-. Un simbolo sia per i piccoli che per i grandi che
numerosi si sono fermati a farsi le foto con lui. Seduto sulla panchina, aveva riservato uno spazio vicino a lui, proprio per far accomodare chiunque. La panchina era davanti alla sua casetta sulla piazza di Bolognola. Una postazione attraente proprio all'arrivo in paese dunque, un forte simbolo di accoglienza. Increduli della sua scomparsa abbiamo avanzato diverse ipotesi, ma intanto Babbo Natale non è più tornato e il dispiacere è rimasto- conclude Antonella De Santis-. Se qualcuno lo avesse visto o fosse in grado di fornire notizie, saremmo grati che ce lo faccia sapere. La speranza di ritrovarlo e farlo riaccomodare sulla sua panchina per l'anno prossimo, è sempre viva".
c.c.



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