Notizie di politica nelle Marche
romozione del territorio nel più importante evento nazionale per la promozione del turismo in Italia e la commercializzazione dell’offerta turistica italiana sul mercato nazionale e internazionale.

Per il secondo anno consecutivo il comune di Sarnano partecipa alla Bit di Milano con un proprio desk all’interno dello stand della Regione Marche.

«Essere qui ci darà la possibilità di far conoscere Sarnano ai più importanti tour operator specializzati in diversi ambiti», il commento del sindaco Luca Piergentili.

Nella giornata di apertura è stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa tra i rappresentanti dei comuni di Sarnano, Fiastra, Bolognola, Monte Fortino, Montemonaco, Ussita, CastelSant’Angelo sul Nera e Monte Gallo che hanno deciso di unire le forze per creare una strategia di sviluppo e progettazione unitaria per la costituzione del primo Distretto Turistico dei Monti Sibillini.

«Questi comuni rappresentano località imperdibili per chi visita le Marche centrali, specialmente oggi che le persone hanno sempre più abbandonato l’idea delle vacanze stanziali per prediligere un turismo itinerante – dichiara ancora Piergentili - In quest’ottica è fondamentale stringere accordi di promozione territoriale. Siamo tutti consapevoli della necessità di fare rete per valorizzare le peculiarità del territorio, ma spesso mancano proprio le occasioni di confronto. E’ fondamentale quindi conoscere a fondo le rispettive esperienze e trovare punti di incontro per avviare proficue sinergiei».

scaficchia bit

Alla Firma erano presenti l’assessore Regionale Guido Castelli, delegato alla ricostruzione e Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia.

Oltre al desk dedicato Sarnano è rappresentato anche nelle postazioni del Consorzio Noi Marche e dei Borghi più Belli d’Italia nelle Marche.

Tre giornate per promuovere il territorio con un’attenzione particolare allo sport, alle attività outdoor, al benessere e alla montagna.

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L’Università di Camerino è stata una delle prime università italiane ad accogliere studentesse e professoresse in fuga dagli orrori della guerra in Ucraina ed a mettere in campo una serie di azioni concrete in loro sostegno.

Dopo aver istituito una unità di crisi interna composta da rappresentanti del personale docente, tecnico e amministrativo e degli studenti, che ha il compito di monitorare costantemente l’evolversi degli avvenimenti, sono state attivate 15 borse di studio in favore di altrettante studentesse ucraine, quasi tutte già giunte a Camerino, e sono state accolte quattro docenti come visiting professor.  

“Fin dal 2015 abbiamo attivo un accordo di collaborazione con l’Università “Taras Shevchenko” di Kiev – ha affermato il Prorettore alla Didattica prof. Luciano Barboni – che ci ha consentito di considerare la presenza in Unicam degli studenti provenienti da quell'ateneo come una normale mobilità internazionale. Offriremo quindi a queste studentesse, tredici delle quindici che saranno a Camerino, la possibilità di inserirsi nel nostro Ateneo pur conservando l'iscrizione presso l'ateneo di provenienza, ed acquisendo in Unicam crediti su discipline che sono affini al percorso di studi che hanno già avviato”.

“Grazie alla presenza delle loro professoresse ucraine, poi, - prosegue il prof. Barboni – che nell’ambito delle attività di visiting professor terranno alcune attività didattiche presso la nostra Scuola di Giurisprudenza, le studentesse potranno seguire corsi che si calano perfettamente nel loro curriculum di studi. Il periodo che trascorreranno nel nostro Ateneo, quindi, consentirà loro di proseguire proficuamente gli studi ed ottenere il riconoscimento dei crediti una volta che faranno rientro in Ucraina”.

“Naturalmente queste attività sono state concordate con il Rettore dell’Università di Kiev, che abbiamo incontrato nel corso di un meeting a distanza tenutosi la scorsa settimana, al quale ha preso parte anche il prof. Maurizio Tira, Rettore dell’Università di Brescia e delegato agli affari internazionali della Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI) e referente per la gestione crisi ucraina, il quale sta coordinando le iniziative del sistema universitario italiano”.

“Tutto questo – ha concluso il prof. Barboni – è stato reso possibile grazie al lavoro di un ampio gruppo di colleghi, composto dai delegati alla mobilità internazionale, dai docenti che coordinano le attività didattiche dei visiting professor, e dall’instancabile personale dell’ufficio internazionalizzazione, che ringrazio anche a nome del Rettore”.

L’Università di Camerino ribadisce con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia, al ripudio della guerra in ogni sua forma.

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Carissimi sorelle e fratelli,

non vi nego che avevo sperato in una Pasqua migliore ma, per le tristi e purtroppo note vicende sociali, sanitarie, economiche e internazionali che continuano a ferire il mondo, sembra quasi impossibile viverla e celebrarla con autentica gioia nella quotidianità della nostra vita.

Vedo attorno a me i segni di una vita che si spegne e di un disagio sociale, personale e familiare che cresce a dismisura. Molte situazioni appaiono come “partite perse”, restiamo perplessi e increduli davanti all’eventualità di un futuro possibile, al punto che nulla sembra abbia più un senso.

La morte è entrata così prepotentemente nella nostra vita, da avvelenare il cuore e occuparne tutti gli spazi. Se ci sentiamo rifiutati e traditi, viviamo la morte delle relazioni, dei nostri affetti e dei nostri amori. Se perdiamo la speranza che le cose possano cambiare perché la crisi economica si fa sentire, perché la ricostruzione stenta a ripartire, perché i lavoratori rischiano di essere lasciati a casa, viviamo la morte della nostra dignità.

Se guardiamo inermi i nostri bambini, i ragazzi e i giovani che lentamente stanno perdendo tempo preziosissimo destinato a costruire le loro relazioni, viviamo la morte del futuro. Se guardiamo fuori dai nostri confini e restiamo attoniti ascoltando le terribili notizie della guerra, viviamo la morte della pace e della civiltà umana.

Certo, è veramente pesante questo tempo, non possiamo nascondercelo, ma in questo buio e ombra di morte, ancora una volta, si fa strada una luce, un annuncio, un’incredibile e inaudita speranza: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto.” (Lc 24,1-12).

È risorto, se già qui e ora anticipiamo qualcosa di ciò che vivremo in pienezza alla fine della storia. È risorto, se la gioia pasquale, nonostante i problemi, le fatiche e le sofferenze, diventa segno distintivo della nostra fede.

È risorto, se un uomo e una donna sono in grado di camminare nella fedeltà del dialogo e del perdono reciproco. È risorto, se siamo disposti a ridare speranza a chi l’ha perduta, fede a chi cerca risposte, amore a chi soffre.

È risorto, se abbiamo il coraggio di vivere pienamente la sfida ecclesiale della sinodalità per generare la vita nuova che viene dal Vangelo. È risorto, se siamo in grado di operare un servizio generoso e senza interessi di parte per il bene della comunità civile.

È risorto se siamo disponibili all’accoglienza solidale, alla generosità senza confini, a tessere cammini di pace iniziando dalle nostre case e dalle nostre comunità.

Cari fratelli e sorelle, il mistero della Pasqua ci ricorda che il Risorto è all’opera ogni volta che qualcuno di noi sceglie di alimentare la fiamma tremula di una vita in pericolo. È all’opera quando usciamo dai nostri spazi di tristezza e ci apriamo agli orizzonti della gioia e della speranza, a quella speranza che rimuove le pietre dai sepolcri e ci incoraggia ad annunciare la Buona Novella, capace di generare vita nuova in noi e negli altri.

Con questa scommessa, che si traduce in certa fiducia nella Vita nuova che Dio incessantemente ci dona, con rinnovata fede, auguro a voi tutti una Santa Pasqua da celebrare con amore e santità di vita.

Il vostro arcivescovo
+ Francesco
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Gli agenti della squadra mobile di Macerata hanno arrestato, su ordine della Procura della Repubblica di Napoli, un uomo residente in provincia che è stato rintracciato nel comune di Sant’Angelo in Pontano.

L’uomo era gravato da sentenza di condanna alla pena di 3 anni di reclusione nell’ambito di un’indagine, coordinata nel 2015 dalla Procura partenopea, in materia di reati inerenti la fabbricazione ed il commercio di prodotti industriali con marchi contraffatti commessi in associazione ad altri 30 imputati.

Così per lui sono nuovamente scattate le manette.

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“Oggi è l’ennesima festa per tutta la città”. Con questa frase il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha aperto il suo intervento di saluto nel corso della cerimonia di consegna dei nuovi appartamenti realizzati in sostituzione delle Sae in via Palach, una traversa di via 8 Marzo.

Sedici famiglie – ha detto il sindaco – hanno una nuova casa e possono guardare al futuro con un rinnovato senso di speranza. Finora abbiamo consegnato circa 80 appartamenti e stiamo lavorando per continuare a vincere la nostra battaglia contro la burocrazia e per terminare le altre opere ancora in corso”.

Al taglio del nastro e alla benedizione erano presenti il nuovo presidente dell’Erap Marche Saturnino Di Ruscio insieme ai tecnici dell’Erap che hanno progettato e seguito i lavori di realizzazione delle due palazzine Fabio Ciferri, Sauro Vitaletti e Daniela Bargoni. Presenti anche diverse autorità civili e militari tra cui a rappresentare la Provincia di Macerata il consigliere con delega alla ricostruzione Laura Sestili e la responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di Tolentino Katiuscia Faraoni.

palazzine




Sono state realizzate due palazzine composte da otto appartamenti ognuna disposti su tre piani. Ogni abitazione ha una dimensione di circa 80 mq con un ingresso soggiorno, angolo cucina, tre camer"e da letto di cui due matrimoniali e un bagno. A disposizione per ogni alloggio anche una cantina e un garage. Ogni appartamento ha affacci con balconi sia sul fronte strada che nel retro. Sono state utilizzare le più moderne tecniche costruttive antisismiche e ambientali.

Gli edifici sono in classe A4 con cappotto e riscaldamenti a pavimento alimentati a pompa di calore. Previsto un impianto a pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica utilizzata per l’ascensore e per gli usi condominiali come la luce per le scale. Ogni appartamento può alimentare la propria cucina o con l’energia elettrica o con il gas metano. A breve verrà completata la sistemazione dell’area verde esterna.

appartamenti
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Nuovi interventi dei vigili del fuoco a causa del forte vento che ha continuato a sferzare dalla costa all'entroterra un po' su tutta la provincia di Macerata. Pali di linee telefoniche pericolanti, rami spezzatii e piante abbattute le criticità maggiori che per il ripristino della sicurezza di strade e luoghi hanno rchiesto il lavoro dei vigili del fuoco in varie località quali Belforte del Chienti, Tolentino, Apiro e Macerata. Disagi alla viabilità e qualche danno ma nessun ferito registrato. Nella giornata di ieri un albero si era abbattuto su un'autovettura a Tolentino; a Belforte del Chienti, sempre a causa delle forti raffiche un pesante ramo è precipitato su parte del parapetto in ferro che delimita il ponte della vecchia strada statale 77. E a Caldarola le forti raffiche hanno provocato addirittura il crollo di un'impalcatura, posizionata per lavori su un edificio, caduta nella strada adiacente dove fortunatamente al momento non transitavano pedoni nè auto.
c.c.
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Comunità settempedana e mondo della scuola in lutto per la morte della professoressa Rita Traversi, per lunghi anni dirigente delle scuole cittadine. Aveva guidato il circolo didattico di San Severino Marche terminando la sua brillante carriera, nel 2018, all’istituto tecnico “Eustachio Divini”. Il 20 aprile avrebbe compiuto 70 anni.

Laureatasi in filosofia, dopo la maturità all’istituto Magistrale, era stata docente di scuola primaria a San Severino Marche, Castelraimondo, Apiro, Camerino e Potenza Picena, presidente del comitato di gestione dell’asilo nido comunale di San Severino Marche.
Negli istituti magistrali di Camerino e San Ginesio aveva insegnato pedagogia. Agli inizi degli anni Novanta aveva vinto il concorso ordinario per dirigenti scolastici. Da dirigente aveva iniziato il suo servizio a Bellante, in provincia di Teramo poi era rientrata all’istituto comprensivo “Betti” di Camerino per poi essere trasferita definitivamente presso le scuole della città. Era stata reggente anche a Matelica ed Apiro

Aveva avuto anche un passato in politica come consigliere dell’Assise settempedana. Dal 1996 al 2001 aveva fatto parte del consiglio di amministrazione dell’istituto Collio Parte Guelfa ed aveva assunto la presidenza dell’orfanotrofio femminile.

Sindaco e Amministrazione comunale di San Severino Marche si sono uniti al dolore della famiglia ricordando la straordinaria figura di Rita Traversi, una vera istituzione per il mondo scolastico.
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«Il taglio delle classi in tutto il territorio provinciale è vergognoso e frutto dell’insensibilità dell’ufficio scolastico regionale guidato da Marco Ugo Filisetti, ma è anche colpa e responsabilità della politica che non ha mai affrontato le criticità dei territori delle aree interne e stabilito delle deroghe per salvaguardare il livello dei servizi in questi territori». Così il sindaco di Treia Franco Capponi, in merito alla soppressione e l’accorpamento delle prime classi del prossimo anno scolastico.

Una problematica che investe anche il plesso scolastico Luigi Sturzo di Chiesanuova, dove stando ai numeri verrebbe soppressa la prima classe con gli alunni costretti ad emigrare nella scuola di Passo di Treia.

Il numero minimo per costituire una classe è, infatti, individuato in 14 iscritti mentre nel caso specifico le iscrizioni arrivano a 12. Pertanto mancherebbero due iscritti per formare la classe.

 «La criticità riguarda la costituzione della prima elementare del plesso nella frazione di Chiesanuova, una mancata attivazione assurda in quanto lo spostamento degli alunni a Passo di Treia, ovvero a oltre 10 chilometri di distanza, a nostro avviso va fuori dai parametri previsti dalla normativa di settore. Per altro, non è attivo il trasporto scolastico in quella tratta, che è servita dall’autobus di linea. Ciò genererà enormi difficoltà non solo al comune, ma anche alle famiglie. Per evitare che ciò accada ci batteremo in ogni modo e denunceremo chiunque stia permettendo che ciò avvenga - prosegue il primo cittadino Capponi – In attesa che si concretizzino le rassicurazioni fornite dal ministro Bianchi all’assessore Latini l’amministrazione darà comunque mandato ai propri legali per confutare la fattibilità di quanto sta accadendo. Anche perché nel plesso in questione, dagli anni successivi al prossimo, torneremo ad avere i numeri per ripristinare le classi prime, quindi creare il “buco” di un anno è davvero inutile e intollerabile».
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Continuano i controlli della Guardia di Finanza di Macerata per contrastare il fenomeno dei traffici illeciti in materia di accise sui prodotti energetici, delle pratiche commerciali scorrette e delle manovre speculative sul caro carburanti.

In particolare i finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati, nel corso dei controlli su tre distributori stradali ubicati nei comuni di Morrovalle, Civitanova Marche e Porto Recanati, rilevando, per due di essi, diverse irregolarità in materia di “pubblicità ed esposizione dei prezzi”, nonché di “comunicazione” dei prezzi praticati al Ministero dello Sviluppo Economico. In particolare, per uno dei due distributori è stata constatata una manovra distorsiva della concorrenza, essendo stata rilevatala discordanza tra i prezzi esposti al consumo attraverso la cartellonistica interna e quelli effettivamente praticati “alla pompa”, rivelatisi superiori.

Nei confronti dell’altro distributore sottoposto a controllo, le Fiamme Gialle hanno rilevato la non corretta esposizione dei prezzi esposti sui cartelloni.

I due gestori sono stati quindi segnalati alle autorità competenti per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative, che possono raggiungere, complessivamente, la somma di oltre 18.000 euro.


controlli carburanti
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Aveva allestito nel proprio appartamento una vera e propria coltivazione di marijuana, ma è stato scoperto dai carabinieri.

Così un uomo di 30 anni, residente a Mogliano, è stato denunciato all’autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

L’operazione dei militari ha condotto alla scoperta in due stanze della casa in cui l’uomo vive di piante di marijuana e stupefacente essiccato e pronto per la vendita.

I carabinieri hanno sequestrato oltre 1 Kg di marijuana essiccata, 10 piante in coltivazione, 2 bilancini di precisione, dispositivi per la gestione dell’umidità e ventilazione, un igrometro digitale professionale, semi per piante di marijuana.

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