“Non condivido assolutamente la gestione che l’amministrazione ha scelto per la vicenda Assem”. Lo confessa Francesco Borioni, candidato sindaco alle elezioni per la lista progressista “San Severino Futura”. L’occhio di chi è stato anche presidente dell’Assem (carica ricoperta da Borioni durante l’amministrazione Martini, ndr), avrebbe “potuto offrire una visione ulteriore, di aiuto per dirimere la questione – sostiene proprio Borioni –. Ritengo che la politica portata avanti dall’amministrazione, al netto degli esiti che si sono visti, sia stata inappropriata. Alcuni temi che riguardano il futuro della città trascendono la dimensione temporale di una legislatura. Credo che un attivo coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari, quindi indirettamente di tutta la cittadinanza, sia la giusta chiave per trovare soluzioni di lungo periodo su tematiche come quella dell’Assem, appunto, ma anche per l’ospedale e la viabilità. Il confronto è la ricetta per ottenere i migliori risultati”.

Poi Borioni entra nello specifico: “Quello che si è visto nella seduta consiliare dello scorso luglio (il dissenso della Piermattei nei confronti della posizione di Antognozzi, culminata nelle indagini portate avanti sugli atti, ndr) è emblematico di come il contratto di rete sia stato gestito male. Personalmente ho una visione diversa da quella di Tarcisio Antognozzi: credo fermamente che la pubblicità della società vada preservata. Prima di coinvolgere i privati cercherei dei contatti con tutte le aziende pubbliche di servizi, anche fuori regione – spiega Borioni –. L’influenza del privato nei servizi di acqua, luce e gas la stiamo già vedendo: in questo momento una parte dell’illuminazione pubblica è in mano a società private. Questo significa che in caso di guasti ci si dovrebbe rivolgere a un numero verde, con tempi di intervento decisamente più lunghi. Noi crediamo in un servizio di prossimità, Assem lo può garantire e la vogliamo preservare. Sarà uno dei primi fascicoli che tratterò, qualora dovessimo essere scelti dai cittadini”.

l.c.
Il secondo ad ufficializzare la candidatura a sindaco per le elezioni di San Severino è Francesco Borioni.
Un nome che era già nell'aria, dopo che Mauro Bompadre, grillino con cui aveva fondato Fabbricasanseverino, aveva fatto un passo indietro annunciando di non voler partecipare alla corsa.
Ma mancava solo l'ufficialità che è arrivata con una nota: "In questi mesi - scrive - ho avuto l’occasione di confrontarmi con partiti e movimenti politici, operatori economici, liberi professionisti, donne e uomini di San Severino e assieme abbiamo analizzato la situazione sociale ed amministrativa.  Nell'ambito della campagna di ascolto ho avuto modo di raccogliere gli umori, i progetti, le ambizioni e i sentimenti di preoccupazione, ma anche di riscatto dei Settempedani. Di fronte al sostegno di tanti amici e all’invito dei partiti, forte dell'appoggio della mia squadra che unita non ha mai smesso di sostenermi, ho deciso di continuare a mettere al servizio della comunità la mia passione politica, la mia esperienza ed ho accettato di raccogliere la proposta delle locali forze progressiste, democratiche, ambientaliste e di coesione sociale di essere candidato unitario, a rappresentazione dei civici, movimenti e associazioni che appoggiano e mi auguro appoggeranno questo progetto".

Uno speciale dedicato alle elezioni amministrative sarà pubblicato ne L'Appennino Camerte in uscita domani.

GS
Non sarà Mauro Bompadre il candidato sindaco per il centrosinistra settempedano. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, il capogruppo in consiglio comunale per il Movimento 5Stelle fa sapere quella che è una decisione “maturata da tempo, che avevo già comunicato ai colleghi e agli alleati”.

Fabbricasanseverino dunque non vedrà uno dei suoi fondatori (Bompadre, appunto, insieme a Francesco Borioni, ndr), in ruoli di primo piano. Proprio Mauro Bompadre ha dichiarato infatti che la scelta di non candidarsi è dovuta “a diverse ragioni. Credo – spiega – che la politica abbia bisogno di queste decisioni. Personalmente sono convinto che prendersi delle pause, ‘saltare un giro’, faccia bene sia ai politici, sia alla scena in generale. In questo modo si dà la possibilità a nuove figure di emergere e di farsi strada”.

Proprio sulle nuove figure citate da Bompadre si sta concentrando Fabbricasanseverino. Il clima è in fermento e si cercano volti da poter proporre alla cittadinanza. Il capogruppo pentastellato prosegue: “Una volta terminato il mio mandato mi farò da parte, non correrò per la fascia ma nemmeno come consigliere. Il mio ruolo nella Fabbrica è stato prevalentemente quello di intermediario. Sono soddisfatto del sodalizio nato con Francesco (Borioni, ndr), che sicuramente potrà essere il nostro ‘uomo forte’, se lo vorrà. Io ne sarei soddisfatto, alla luce dell’amicizia e della stima politica che ci lega. Sugli altri nomi stiamo discutendo. Sarà fondamentale – conclude Bompadre – che siano persone preparate, pronte alle sfide della nostra città, aperte anche al mondo civico. Dovranno, insomma, condividere il nostro programma”.

l.c.
Fabbricasanseverino ha chiuso il suo primo ciclo di incontri. Lo ha fatto a metà della scorsa settimana quando, dopo le associazioni sportive e quelle legate al mondo del volontariato, ha incontrato i comitati di quartiere e delle frazioni della città settempedana. Il sodalizio fondato da Mauro Bompadre e Francesco Borioni, capigruppo in consiglio comunale per il Movimento 5Stelle e per Centrosinistra per San Severino, ha fatto sapere come la città sia “stata rappresentata come un microcosmo di tante realtà eccellenti, con caratteristiche e peculiarità differenti a riprova dell' unicità del nostro territorio, in grado di offrire straordinaria eterogeneità nell'arco di pochi chilometri”.

“È evidente – prosegue la nota – che tale situazione costituisce un punto di forza per la nostra città, ma anche motivo un impegno costante e fattivo per la promozione e tutela di queste caratteristiche. Sarà fondamentale la cura di strade e verde, da intendersi proprio come prima e basilare via per lo sviluppo dell'intero territorio, e di valorizzazione di tutte le realtà e tradizioni. In questa ottica occorrerebbe strutturare misure e provvedimenti volti a riqualificare edifici e aree danneggiate dal sisma, talvolta anche pericolanti e abbandonate dai proprietari. Dal punto di vista della comunità serve altrettanta cura ed attenzione per le persone che, per lo più avanti con gli anni, conservano e la memoria e la tradizione dei piccoli borghi del territorio, un baluardo di autenticità che va difeso e protetto portando quanto più possibile "domicilio" i servizi essenziali della città. Sono questi i punti cardine di una valorizzazione globale del territorio – sottolinea la Fabbrica – , che non tralasci le aree periferiche, che anzi le integri ai servizi della città e le inserisca in percorsi di turismo lento in corso di finanziamento”. 

“La parola chiave è collegare – spiegano – : nel senso di unire e creare una continuità tra aree diverse del territorio, tra città e frazioni e tra quartieri. Investire in percorsi pedonali, progettare tracciati ciclabili, e favorire una mobilità sostenibile a vantaggio della vivibilità della città per i suoi cittadini e per i suoi visitatori. Una figura istituzionale che svolga questa funzione di collegamento tra quartieri e frazioni è in questo senso fondamentale – concludono – : occorre creare equilibrio, sinergia e collaborazione e mettere in rete risorse e energie. Potenziando la gestione del territorio da parte dei Comitati di frazione e di quartiere”.

l.c.
“La Fabbrica punterà a una sanità rinnovata, capace di ristrutturare i vecchi servizi persi e di portarne di nuovi. Per questo stiamo pensando a una nuova casa di riposo”. Sono parole di Francesco Borioni, capogruppo in consiglio comunale di Centrosinistra per San Severino e ora co-fondatore, insieme a Mauro Bompadre, della nuova coalizione progressista “Fabbricasanseverino”.

Il primo punto “ufficiale” del neonato sodalizio di centrosinistra sembra essere proprio quello della sanità. Già da tempo la discussione sui servizi sanitari locali e capillari sul territorio ha animato la discussione politica a San Severino. Ora un nuovo tassello, un rilancio da parte di Borioni, che spiega: “La sanità sta cambiando, così dovrà cambiare anche la politica che la riguarda. Il nostro ospedale è un punto di riferimento per l’alta valle del Potenza e per l’entroterra in generale. Le nuove sfide che il settore sanitario ci impone, quella pandemica e quella legata all’aumentare del numero degli anziani, devono attivare ulteriori riflessioni in seno alle amministrazioni. Cinque anni fa puntai sulle scuole – spiega Borioni – , ora credo sia il momento di focalizzarsi su questo: non solo il punto nascite, che tutti vogliono sia riportato a San Severino, ma anche una nuova casa di riposo. Accessibile, rinnovata, degna. Questi servizi sono fondamentali, non soltanto nella loro essenza, ma anche nella loro collocazione strategica. La nuova casa di riposo che vorremmo è una struttura adeguata a rispondere alle esigenze dei nostri cittadini anziani – conclude Borioni – , capace di accoglierli bene, con puntualità. Dovrà essere ben strutturata e ben collegata con infrastrutture altrettanto adeguate: un’idea potrebbe essere quella di realizzarla nelle vicinanze del nostro ospedale. Ne faremo un punto del nostro programma”.

l.c.
Le necessità del volontariato settempedano insieme alle proposte per il futuro.
È la sintesi di ciò che è emerso dall’incontro che Fabbricasanseverino, gruppo nato dall’iniziativa di Francesco Borioni e Mauro Bompadre, ha organizzato lo scorso 20 luglio con i protagonisti del mondo della solidarietà, del volontariato e della sanità locale.

“Un incontro importante e necessario – lo hanno definito i due rappresentanti politici in una nota - per delineare le necessità della nostra comunità riguardo questo importante ambito”.
E in vista delle prossime elezioni amministrative, in una estate che si preannuncia calda dal punto di vista politico, e all’insegna di programmi presentati ‘sotto l’ombrellone’, Fabbricasanseverino coglie l’occasione per condannare ciò che a San Severino, secondo quanto emerso dall’incontro, non funziona.

“È emerso – scrivono - il bisogno di alcune importanti realtà locali (operanti nella tutela dei diritti del malato e degli invalidi ad esempio) di una più concreta presenza dell'amministrazione a supporto delle iniziative e una maggiore considerazione della peculiarità dell'azione svolta, anche in relazione alle sedi assegnate, dove, in alcuni casi, le barriere architettoniche costituiscono un problema rilevante.

Situazione confermata anche da chi è sempre in prima linea – prosegue la nota - come la Croce Rossa: la delocalizzazione di alcuni importanti servizi, come ad esempio le visite per l'invalidità, o in questi giorni la chiusura del centro vaccinale, comporta uno stato di necessità della comunità che necessariamente grava ed è assorbito in larga parte da questi enti, che dovrebbero fungere da supporto, non da risorsa essenziale”. 

Fabbricasanseverino ritiene poi necessario aggiustare il tiro anche sotto il profilo dell'integrazione: “pur essendo, la nostra, una città accogliente e tollerante – scrivono - , è grave l'assenza di una politica concreta e fattiva, volta a stabilire una relazione non tanto di coesistenza quanto di convivenza e scambio reciproco tra la comunità locale e quella straniera. L'amministrazione dovrebbe spendersi in maniera più decisa in attività di intercultura e interrelazione fra queste realtà, proponendo anche momenti di formazione e di orientamento rivolti alle famiglie con il fine di favorire coesione e partecipazione attiva di tutti i cittadini”.

Da quello che, secondo il gruppo, rappresenta “un progressivo impoverimento dei servizi sociali e di assistenza” nasce l’esigenza di “stabilire con una amministrazione fattivamente inclusiva rapporti chiari, formalizzati ad esempio attraverso convenzioni e protocolli per i servizi sociali, con adeguata suddivisione dei compiti e ottimizzazione delle risorse”. 

È per questo motivo che hanno proposto di istituite una figura di riferimento che possa coordinare, indirizzare, porre a sistema le varie realtà.

“In questa direzione – annuncia Fabbricasanseverino - si sono già mosse alcune associazioni che hanno stilato un protocollo indicando delle linee guida e l'idea di sanità che possa essere utile al territorio in base alle esigenze manifestate e lo hanno sottoposto all'Asur e all'amministrazione su lungodegenza, punto nascite, pronto soccorso e la week surgery mai attivata”.

Proprio sulla sanità, il gruppo progressista sottolinea “l’evidente cambiamento del modello sanitario che va verso una specializzazione sempre più avanzata appannaggio di centri più grandi e strutturati a livello regionale. C'è quindi di contro la necessità di riconvertire i centri periferici in base alle effettive esigenze: riabilitazione, ausili, assistenza anziani, diagnostica.

La Regione sta procedendo alla modifica del piano sanitario della precedente legislatura ed è quindi il momento di far valere le proprie richieste e le esigenze del territorio.

Camerino, Matelica e soprattutto San Severino, con la sua struttura strategica per efficienza e posizione, dovrebbero agire insieme, di comune accordo, cogliendo le opportunità dei nuovi fondi europei destinati alla sanità, potenziando e assegnando una missione specifica alle varie strutture”. 

Sono questi, dunque, i risultati ottenuti a seguito di uno degli incontri che Fabbricasanseverino sta portando avanti in vista del prossimo appuntamento alle urne: i primi due incontri del gruppo avevano interessato prima le società e le associazioni sportive settempedane e poi le associazioni e gli operatori culturali.

GS

La politica settempedana è in piena attività in vista delle prossime consultazioni comunali, previste per l’autunno.
Il gruppo politico Fabbricasanseverino, nato dall’iniziativa di Francesco Borioni e Mauro Bompadre, ha incontrato le associazioni culturali di San Severino Marche.
Lunedì 5 luglio, si è svolto il secondo incontro della campagna di ascolto che ha radunato le associazioni e gli operatori culturali.

“Il confronto – si legge nella nota - è stato molto interessante e vivace, e fin da subito tutti hanno sottolineato le grandi potenzialità di San Severino che devono essere sfruttate, valorizzate al meglio per favorire anche una crescita economica e quindi occupazione. 

Sono anche emerse alcune difficoltà, derivanti forse da uno scarso coordinamento tra le varie associazioni e soprattutto da una manifesta incapacità di attingere a quelle risorse che potrebbero permettere di creare progetti ad ampio raggio, non solo locali.
Risulta auspicabile quindi sviluppare, anche istituzionalmente, un osservatorio permanente sui vari fondi, avvisi pubblici, programmi nazionali ed europei e reti tra associazioni e enti sovranazionali da mettere al servizio della città e dei suoi operatori: strumento di crescita culturale, professionale ed economica della città.

Per ottenere tutto questo è necessario che l'amministrazione comunale investa nella cultura, valorizzi le associazioni e le attività culturali, soprattutto quelle che privilegiano la dimensione educativa e formativa per i giovani, che bisogna coinvolgere e che hanno bisogno di ricevere stimoli di qualità. Un’amministrazione comunale coraggiosa, che non si accontenti di guardare ai benefici immediati che si possono ottenere, che sia capace di esprimere una progettualità più ampia e che sostenga il paese nel lungo periodo, incoraggiandone lo sviluppo socio-culturale”.

M.S.

“C'è soddisfazione per il  confronto organizzato dal neo costituito campo progressista locale con le società ed associazioni sportive settempedane”. Si apre così la prima nota stampa ufficiale firmata da “Fabbricasanseverino”, il nuovo sodalizio di centrosinistra nato dall’unione del Movimento 5Stelle, del Partito Democratico e della lista “Centrosinistra per San Severino”. Mauro Bompadre e Francesco Borioni i capofila, a cui poi si è unito anche il PD. Ora la “campagna di ascolto” passa dalle intenzioni ai fatti. Le prime a essere state incontrate sono state le associazioni sportive della città, che hanno saputo offrire “tanti spunti e riflessioni, segno che la strada è quella giusta: ascolto e condivisione di progetti e prospettive”.

“Ottima la risposta e la partecipazione dei vari rappresentanti delle diverse società sportive – fanno sapere dalla Fabbrica – , che hanno dato vita ad un dibattito animato e vivace, nel quale è stato possibile individuare punti comuni, necessità convergenti e prospettive condivise. Fabbricasanseverino giunge così a definire i primissimi ed importanti progetti da mettere in campo, sul tema delle attività sportive offerte dalla e alla città, fondati sull'ascolto reale delle istanze dei protagonisti di questo settore”.

Un primo passo verso l’ufficializzazione di quella che potrebbe essere la prima lista a scendere in campo per le elezioni del prossimo autunno, ma anche manifesto delle intenzioni della coalizione: ascolto e confronto diretto con associazioni, istittuzioni, cittadini.

“Emerge primariamente la necessità di una maggiore unione di intenti – prosegue la nota – : una buona amministrazione dovrebbe fare da collante tra le diverse realtà che sono un patrimonio eccezionale nel territorio, non solo regionale. San Severino offre infatti più situazioni in grado di promuovere attività di primo piano a livello nazionale, con risultati eccellenti dal punto di vista del merito, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale. Si ritiene quindi opportuno – continuano – creare un tavolo di lavoro permanente che raccolga intorno all'amministrazione, con i suoi rappresentanti, i delegati di tali società e che lavori per integrare le iniziative in un contesto unitario, dando a tutti le stesse opportunità e coinvolgendo la città allo stesso modo per tutti. Le attività sportive promuovono a pieno titolo la partecipazione attiva alla vita cittadina, la tutela e valorizzazione del territorio, svolgono una azione educante con valori di comunità e tutela della salute, solidarietà e inclusione. Non solo. Possono rappresentare un potente strumento di sviluppo economico per la città, per questo è cruciale che vi sia una  collaborazione con le attività produttive, ricettive e commerciali locali e che vi sia altresì una sinergia con le altre realtà vicine.
Le risorse, i canali vanno condivisi, messi in rete a vantaggio dell'intero sistema sport cittadino. Infine – conclude la Fabbrica – , l'amministrazione dovrebbe contribuire attivamente alla promozione e valorizzazione delle attività proposte da queste società, e anche facilitare l' accesso ad esse, individuando misure di sostegno economico laddove, per comprovate condizioni di necessità, non sia possibile per le famiglie accedere alle attività sportive per i propri figli”.

l.c.

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