A Camerino torna percorribile in entrambi i sensi di marcia il tratto di viale Giacomo Leopardi tra Largo Et Poi Si more e il bivio di via Cesare Battisit . L’installazione di un semaforo ha ripristinato  il doppio senso di marcia dalla rotatoria dell’ex Albergo Leone e viceversa dal bivio di Via Cesare Battisti. Da circa tre anni la circolazione sul tratto in questione era possibile solo a senso unico con un qualche disagio per chi soprattutto doveva dirigersi dal bivio sotto la Rocca alla piazza di san Venanzio. Il comando di Polizia locale raccomanda di rispettare scrupolosamente il semaforo invitando alla massima prudenza.  
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Come già anticipato dal settimanale “Appennino Camerte” nel numero in edicola da oggi, un incontro informale tra il sindaco Sandro Sborgia e l’architetto Mario Cucinella è avvenuto in mattinata presso la sede provvisoria del comune di Camerino. Presenti anche il vice sindaco Lucia Jajani, il consigliere delegato alla ricostruzione Luca Marassi e l’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori, il cordiale incontro con l’architetto ha rappresentato un ‘occasione di confronto e aggiornamento sui progetti riferiti alla ricostruzione della città.
Discussa la possibilità di approfondire alcuni aspetti delle linee strategiche che erano state costruite attraverso il laboratorio di progettazione partecipata WSR tenutosi nell’estate 2017 e che, elaborate dallo staff Cucinella, erano poi confluite nel Piano Strategico per Camerino. Alla luce dei cambiamenti comunque avvenuti nel corso di due anni, non è escluso che alcune delle indicazioni possano in qualche modo ancora applicarsi per talune zone della città e in particolare per il centro storico.
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Lo ha definito un incontro cordiale e molto positivo il sindaco Sandro Sborgia, fiducioso che nel processo di ricostruzione da avviarsi e nella nuova configurazione della città, possano attuarsi alcune delle proposte del grande architetto.
Piccolo sogno dell’archistar fin da quando vide per la prima volta Camerino, quello di segnare una ripartenza dalla cultura; più volte si era pronunciato sulla possibilità di riaprire il teatro comunale considerandolo come un passo significativo per tutta la comunità convinto che, riappropriarsi di luoghi di cultura, di qualche chiesa o di una piazza, perché no rivisitata, voglia dire riconquistare aggregazione, quotidianità e una normalità, a lungo attese da tutta la collettività.
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A Camerino, revocata l'ordinanza d'inagibilità per tre edifici. Ritorno a casa per le famiglie di una palazzina di via Aristide Conti, di un edificio di via Farnese e di un'immobile della località Sfercia. Nei giorni scorsi, il sindaco Sandro Sborgia ha infatti firmato le prime revoche delle ordinanze che vietavano l’utilizzo delle abitazioni, consentendo così a diverse famiglie che avevano dovuto allontanarsi, di tornare ad abitare le proprie case.
Altra buona notizia è che via Bongiovanni ( fino alla caserma dei Carabinieri) sarà riaperta, essendo state terminate le necessarie messe in sicurezza su alcuni edifici della via che richiedevano tale operazione. La zona rossa dunque viene ad essere ridotta ulteriormente. Iniziati intanto anche i lavori di messa in sicurezza che riguardano altri tre palazzi in via Lili; i lavori sono stati appaltati a una ditta aquilana per un importo di 125mila euro con un ribasso del 25 per cento.
“Il desiderio e la volontà - ha detto il sindaco Sandro Sborgia- sono quelli di procedere e andare spediti in questo percorso, naturalmente sempre nel rispetto di tutte le azioni” 


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Incidente a Montagnano di Camerino intorno alle 15.
Due auto si sono scontrate per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Camerino.
Sul posto i sanitari del 118 per soccorrere i tre feriti lievi. Si tratta di una madre, con la figlia e la nonna. Una di loro è stata trasportata all'ospedale di Camerino, mentre le altre due all'ospedale di San Severino.

GS
A partire dalle ore 8.30 di domani  4 settembreprevedibilmente fino alle ore 20.00,  in parte del territorio comunale di Camerino verrà interrotta l'erogazione dell'acqua potabile L'interruzione è dovuta all'esecuzione di un intervento di riparazione dell’acquedotto Collattoni, che alimenta la città di Camerino, da eseguirsi nei pressi dell’area SAE del Comune di Pieve Torina.

Nel caso di condizioni meteo avverse, l’intervento sarà posticipato alla giornata successiva o, comunque, appena ripristinate le minime condizioni per effettuare le lavorazioni in sicurezza.

Essendo l’acquedotto di Collattoni la principale adduttrice dell’acqua potabile di Camerino, fatte salve le capacità di accumulo dei serbatoi pubblici e degli impianti privati, l’interruzione del servizio interesserà la zona del centro urbano e, indirettamente, le frazioni che si trovano tra la vallata del fiume Chienti e il centro storico (S. Marcello, Sentino, Servola, Baregnano, Varano, S. Luca, S. Gregorio, Pozzuolo, Teggiole, Statte).

Non sono previste interruzioni o disservizi per le frazioni tra il centro storico e il versante montano (Morro, Calcina, S. Ersamo, Sellano, Selvazzano, Valle S. Martino, Perito, Costa S. Severo).

Scusandosi per il disservizio e al fine di limitare i disagil’ASSM Spa  gestore del Sistema Idrico Integrato, chiede agli Utenti di ridurre, per quanto possibile, il consumo di acqua potabile negli orari  indicati  e di utilizzare i serbatoi di accumulo di cui gli impianti di utenza devono essere dotati.  
cc da comunicato ASSM
Incidente a Canepina, intorno alle 17.30.
Due auto, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrate frontalmente.
Fortunatamente non ci sarebbero stati feriti.
g.g.


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Dopo le scosse di terremoto della notte scorsa, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia ha effettuato in mattinata un sopralluogo all'interno della zona rossa e delle vie praticabili della città, allo scopo di verificare l'eventualità di aggravamenti o il prodursi di ulteriori danni. Con il sindaco, l'assesore ai lavori pubblici Marco Fanelli, il delegato alla ricostruzione consigliere Luca Marassi e il geometra comunale Gianfranco Carimini. Appurato da un primo controllo che le zone visitate non sembrerebbero aver subito peggioramenti, l'amministrazione ha comunque in programma di eseguire ulteriori sopralluoghi nei prossimi giorni.
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Con il Trovastorie della Marca, al via questa domenica un mese di appuntamenti diffusi tra rocche e castelli, con tappe a Camerino, Fiuminata e Belforte del Chienti. E’ la novità che precede l’autunno, pronta a ricreare atmosfere medievali tra costumi d’epoca e invitanti proposte. L’idea, suggerita e promossa da varie associazioni camerti, è quella di un’iniziativa culturale che unisca varie esperienze. Incontrato subito il favore dei primi comuni limitrofi, l’auspicio è che trovi nel tempo un numero sempre maggiore di adesioni da parte di altre comunità, diventando un appuntamento fisso nel ritrovare e raccontare storie.

Domenica prossima 1 settembre, l'avvio da Camerino con "Game of bows" - Torneo di Arco storico, valevole per il campionato Fitast 2019. Il 15 settembre il Trovastorie toccherà la Rocca di Santa Lucia a Fiuminata, dove si svolgerà “Rocche di frontiera”; il 22 settembre si torna a Camerino con “La storia in Piazza”, percorso animato alla scoperta della città, arricchito da degustazioni medievali.

Domenica 12 ottobre, a chiudere la manifestazione saranno “Letture, musica medievale e giochi itineranti”, con protagonista Belforte del Chienti.

Circa 200 intanto sono gli arcieri che, provenienti da tutta Italia, raggiungeranno Camerino questa domenica per partecipare al torneo  “Games of Bows- Il Trono dei Da Varano, secondo Memorial Riccardo Milani”.
Nata tra le vie della città ducale, la manifestazione sportiva in costume, torna nel centro storico dopo l’edizione di successo dell’ottobre 2016.
Su un percorso di 20 piazzole di tiro, la gara partità dall’Orto botanico passando per il Gioco del pallone, fino a raggiungere Piazza Cavour. Premiazioni finali nel pomeriggio al Sottocorte Village 
Nuovi stimoli, per l'associazione Arcieri De Varano che ne cura tutti gli aspetti organizzativi. Dopo la parentesi dell'edizione a Castello di Fiuminata, non senza emozione, lo stesso nutrito numero di arcieri del 2016, farà ritorno in una città dal volto sensibilmente modificato, ma immutata nel suo spirito forte e combattivo.
C.C.


A tre anni dalle scosse dell'agosto 2016, i temi della ricostruzione, delle difficoltà normative e in primo luogo, della necessità di sviluppo  e di riaccendere il faro sulle zone devastate, hanno animato la serie di interventi che lo scorso sabato, si sono succeduti dalla piazza del Sottocorte village di Camerino. L' incrocio tra tradizione gastronomica e musica, grazie agli esperti del Museo delle Scienze di Unicam, ha lanciato anche un messaggio a favore di una maggiore consapevolezza civica su “eventi geologici tra passato e futuro”.
La speranza si costruisce solo se si vede che dietro c’è una progettualità - ha detto il rettore Claudio Pettinari – In un momento così difficile per tutto il Centro Italia, incredibile che nessun parlamentare abbia pronunciato la parola terremoto, né mai citato il nostro territorio. Il tema è che dobbiamo far sì che i riflettori non si spengano. La scienza aperta a tutti ci rende più consapevoli e, compito dell’università, è cercare di essere quello che è stato in 700 anni, fornendo le conoscenze che sono state messe a frutto e continuando a farlo, in un lavoro fatto insieme al territorio e alle comunità”.
Convinto della necessità di tenere vivo il problema e di rappresentarlo, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, le cui parole hanno invitato a non rassegnarsi, ad impegnarsi fattivamente, rimboccandosi le maniche, ognuno facendo per la sua parte.“ Il passato è l’insegnamento, per scrivere una nuova pagina per il futuro- ha affermato il primo cittadino-. Abbiamo l’obbligo di non dimenticare, ma anche di guardare al domani con una speranza in più; tutto dipende da ognuno di noi”.
Quella di essere comunità resilienti e reattive, capaci di riprendersi subito e di vivere la sofferenza in maniera dignitosa, sobria e concreta, è caratteristica delle popolazioni dell’Appennino. Lo ha evidenziato Daniele Salvi, capo Gabinetto della Presidenza del Consiglio regionale, sottolineando l’insospettata e inaspettata capacità reattiva della comunità di Camerino nel percorrere una via di cambiamento con tutte le sue istituzioni immediatamente all’opera, dalla diocesi al comune, dall'azienda Contram all'ospedale e col primario ruolo svolto dall’ateneo, subito al lavoro nel ristabilire l'ordinario, diventando fulcro di una serie di attività a supporto del territorio.
“Si poteva fare di più, molto è mancato ma non dimentichiamoci del tanto che è stato fatto. I vuoti ci sono ma - ha detto Salvi- in questi tre anni tanti movimenti si sono innescati, segno di una vitalità che non va smaltita e che ci dà la forza per conquistare alcune cose. Tema di fondo, è che dobbiamo tornare nell’agenda nazionale, assolutamente riconquistare la scena ed essere messi in cima alle priorità di questo Paese. Quanto al come- ha continuato – insieme alla mobilitazione che deve esserci, sono necessari un ruolo più incisivo delle istituzioni e una capacità ancora più alta di fare squadra tra di noi. Spero che il tema rientri nelle priorità programmatiche del governo che si va a ricostituire; in particolare, due i terreni sui quali la Regione è reattiva e che richiedono di fare squadra: il primo riguarda il pacchetto di emendamenti che l’ente regionale torna a proporre, chiedendo che vengano adottati:riguardano lo snellimento delle procedure, l'estensione del sisma bonus, il pagamento dei professionisti: misure tutte definite e che debbono seriamente essere prese in considerazione. Altro terreno - ha concluso-  è che non c’è ricostruzione senza sviluppo, soprattutto in aree che provengono da precedenti eventi disastrosi e già in declino, dove i tentativi fatti hanno solo drenato senza invertire. Qui  non ci può essere una logica dei due tempi che anteponga la ricostruzione allo sviluppo; necessari sono segnali forti subito, sul terreno delle opportunità, del lavoro, delle occasioni per i giovani, di mettere su famiglia, rimanere e  ritornare in queste zone. A due anni dal sisma, la Regione Marche è stata in grado di mettere in piedi un piano di ricostruzione e sviluppo che conta una rassegna di progetti cantierabili per un importo di 1 miliardo e settecento milioni e per un impatto di 10 mila nuovi occupati. Il piano è pronto con proposte concrete. Attendono solo un tavolo istituzionale, dove potersi sedere e parlarne”.


C C

Tornata regolare a Camerino l’erogazione dell’energia elettrica nella parte del quartiere di Vallicelle, rimasta senza dalla tarda mattinata di oggi, a causa della fortuita rottura di un trasformatore durante le operazioni di completamento della rimozione macerie dal palazzo demolito di via Venanzio Varano. Per tutto il pomeriggio gli operai della ditta incaricata dall’Enel, sostituito il trasformatore rotto hanno lavorato per il ripristino dell’erogazione del servizio, tornato alla normalità pochi minuti prima delle ore 20.00. Non hanno di certo aiutato le operazioni, i rovesci temporaleschi avvenuti in giornata.
C.C.

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