Notizie sportive nelle Marche
Identificato dai Carabinieri forestali il soggetto che ha sparato, alcune settimane, contro un gatto. Il fatto era accaduto a San Severino, località Serripola. L'animaletto era stato soccorso da un ambulatorio di veterinari della città che, oltre ad averlo operato per tentare di salvargli la zampa, aveva anche provveduto a preparare la documentazione necessaria per sporgere denuncia alle forze dell'ordine. E ieri è stato lo stesso ambulatorio a comunicare sulla sua pagina social che dopo le dovute indagini, i forestali avrebbero identificato il soggetto responsabile della violenza che ora dovrà rispondere di maltrattamento di animale, reato punibile secondo il codice penale. 

g.g.

(In foto, la lastra effettuata sul gattino)
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A Camerino, revocata l'ordinanza d'inagibilità per tre edifici. Ritorno a casa per le famiglie di una palazzina di via Aristide Conti, di un edificio di via Farnese e di un'immobile della località Sfercia. Nei giorni scorsi, il sindaco Sandro Sborgia ha infatti firmato le prime revoche delle ordinanze che vietavano l’utilizzo delle abitazioni, consentendo così a diverse famiglie che avevano dovuto allontanarsi, di tornare ad abitare le proprie case.
Altra buona notizia è che via Bongiovanni ( fino alla caserma dei Carabinieri) sarà riaperta, essendo state terminate le necessarie messe in sicurezza su alcuni edifici della via che richiedevano tale operazione. La zona rossa dunque viene ad essere ridotta ulteriormente. Iniziati intanto anche i lavori di messa in sicurezza che riguardano altri tre palazzi in via Lili; i lavori sono stati appaltati a una ditta aquilana per un importo di 125mila euro con un ribasso del 25 per cento.
“Il desiderio e la volontà - ha detto il sindaco Sandro Sborgia- sono quelli di procedere e andare spediti in questo percorso, naturalmente sempre nel rispetto di tutte le azioni” 


cc da comunicato
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Risvolti anche sulla prossima tornata elettorale delle elezioni regionali nelle Marche, dall'accordo raggiunto tra Partito Demcratico e M5S per la formaziione del nuovo governo? Ci vede possibili mosse per non far vincere il centrodestra il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi la quale sostiene che l'accordo  potrebbe passare per la modifica alla legge elettorale regionale e portare alla possibile introduzione del doppio turno o innalzamento della soglia del premio di maggioranza.
A motivare le parole della rappresentante del partito di Giorgia Meloni, sono state le esternazioni dei maggiori vertici grillini regionali la cui volontà appare orientata verso un inciucio col PD anche nella Regione Marche
" E' stupefacente – dice la Leonardi – come le giravolte in politica possano realizzarsi senza imbarazzo pur di impedire che a vincere sia il centrodestra. I 5 stelle regionali difatti – prosegue  – in questi anni hanno attaccato continuamente il Pd ed il presidente Ceriscioli, anche con continue mozioni di sfiducia a lui o ai suoi assessori ed ora tutta quella sfiducia improvvisamente scompare lasciando il posto a dichiarazioni "di amorosi intenti". Sintomatiche, a detta della Leonardi, le parole del capogruppo Gianni Maggi che, "dopo anni di attacco al Pd, vedendo che il centro destra potrebbe governare le Marche, sta "per inciuciarci" per cambiare la legge elettorale regionale al fine di amministrare la nostra Regione assieme allo stesso Pd da sempre contestato".
Secondo Elena Leonardi, due i possibili inganni che potrebbero essere attuati sulla pelle dei marchigiani e cioè, "l'introduzione del cosiddetto "Doppio Turno", che oltre a raddoppiare i costi per i cittadini perchè si andrebbe a votare due volte (alla faccia dei risparmi della politica che i pentastellati sbandierano), consentirebbe ai 5 Stelle di appoggiare, nel ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra, proprio il Pd, mettendo in minoranza il centrodestra che anche nelle Marche ormai è maggioritario nella volontà dei nostri corregionali, Oppure - prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia- più probabile è che si voglia alzare la soglia del premio di maggioranza così che nessuno possa raggiungerla e, non avendo nessuno il numero sufficiente di consiglieri, poi i 5 Stelle ed il Pd possano replicare nell'Aula del Consiglio Regionale quello che sta accadendo in queste ore al Governo e votare un presidente di regione diverso da quello che i marchigiani avrebbero voluto.


Le aperture del Movimento 5 Stelle, accolte con un certo entusiasmo sia dal segretario del Pd Gostoli che dal sindaco di Pesaro Ricci, oltre che dallo stesso Ceriscioli, degne degli accordi da Prima Repubblica, ci parlano della paura del PD di perdere la guida delle Marche. Per loro diventa indispensabile cercare un alleato per mantenere il potere ed evitare che finalmente la Regione abbia un governo diverso.

Mi chiedo – conclude Leonardi – chi sconfesserà se stesso? Il Pd rinnegherà tutto ciò che ha fatto in questi anni o i 5 Stelle sosterranno le politiche sino ad oggi contestate? 

cc da comunicato stampa 





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Son quattro le ordinanze, prima pubblicate e poi messe in standby, che la Corte dei Conti ha bloccato. La loro validità è stata sospesa e al momento trova applicazione la normativa previgente. In particolare si tratta dell'ordinanza 80, 84, 85 e 86. Insomma, oltre alle mancanze che gli imputano i professionisti, il commissario Farabollini pare non godere di fortuna: "Queste ordinanze - commenta Roberto Di Girolamo, del sindacato Inarsind - andrebbero viste e concordate con la Corte dei Conti prima di essere pubblicate. Le quattro ordinanze sono importante specialmente la 80, cosiddetta 'omnibus' perché conteneva 14 ordinanze precedenti e fra le altre cose, cercava di trovare una soluzione alle varianti che sono fondamentali nei progetti di restauro". Le altre ordinanze era quella che riguardava il Piano per i beni culturali ecclesiastici che prevedeva, in sostanza, il trattamento delle curie alla stessa stregua dei privati nella ricostruzione delle chiese; l'85 era quella che eliminava le gare d'appalto nei contratti privati: "Prima bisognava fare una gara con tre ditte e poi affidar i lavori". La 86 normava il dissesto idrogeologico e spiegava come bisognasse agire in casi di edifici situati in zone soggette a dissesti. "Non so perché la Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti - torna a dire Di Girolamo - ma così sembra come se tornassimo al 1 gennaio 2019. Saranno situazioni sicuramente provvisorie ma ci creerà comunque qualche piccolo problema non solo a noi professionisti ma anche agli uffici ricostruzione. Questi ultimi non potranno approvare, ad esempio, delle varianti che sono state presentate ai sensi dell'ordinanza 80 che per il momento è sospesa. Quindi si accumulano ritardi su ritardi ma comunque la scadenza del 31 dicembre 2019 rimane, cioè 70mila progetti che dovrebbero essere presentati entro la fine dell'anno. E come si fa? E’ impossibile. Servono visione, pianficazione e programmazione - cpnclude - proseguire con interventi spot non risolverà le cose".
g.g.



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Commozione a Tolentino per la scomparsa all'età di 75 anni di Carlo Ferranti, uomo conosciuto e attivo in città sia nella politica che nello sport. A lungo dirigente dell'Unione Sportiva Tolentino, Carlo Ferranti, che ha ricoperto importanti incarichi all'interno del Partito Socialista Italiano, è stato anche consigliere comunale e in diverse legislature ha ricoperto la carica di assessore. Carlo Ferranti lascia la moglie Bruna e il figlio Massimo, che dal padre ha ereditato la passione per il calcio prima quale giocatore e in seguito come allenatore. Messaggi di cordoglio sono giunti alla famiglia dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, a nome dell’amministrazione comunale e della città, che ha sottolineato l’impegno politico e personale di una persona che ha vissuto da protagonista la vita politica e amministrativa di Tolentino, e dal mondo dello sport.
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Mercoledì, 04 Settembre 2019 15:44

Montagnano, incidente con tre feriti

Incidente a Montagnano di Camerino intorno alle 15.
Due auto si sono scontrate per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Camerino.
Sul posto i sanitari del 118 per soccorrere i tre feriti lievi. Si tratta di una madre, con la figlia e la nonna. Una di loro è stata trasportata all'ospedale di Camerino, mentre le altre due all'ospedale di San Severino.

GS
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Le nuove direzioni e prospettive della chimica organometallica, hanno rappresentato il focus centrale della dodicesima edizione della Scuola internazionale di Chimica organometallica che si avvia a conclusione all'Università di Camerino.
Proprio nell’occasione della giornata di apertura, alla quale ha voluto portare il suo saluto anche l'ammnistrazione comunale di Camerino rappresentata dal consigliere Riccardo Pennesi, il responsabile della Scuola prof. Claudio Pettinari, rettore dell’università di Camerino, ha voluto ripercorrerne la storia insieme ai primi passi dell’iniziativa.
“ E’ un fare memoria di quello che siamo stati soprattutto di come si è potuti arrivare a tutto questo. In realtà – dichiara il prof. Pettinari- partendo dalle persone, perché è sempre dalle persone che dobbiamo partire e, nello specifico, da quello che all’epoca era il mio professore Flavio Bonati; per la prima volta in Italia, si decise di organizzare dapprima un congresso di chimica organometallica, disciplina quasi sconosciuta ai più e soprattutto nel territorio marchigiano. L’ateneo di Camerino, decise poi di organizzare qui una Scuola permanente e molto la dice sul fatto di essere arrivati alla dodicesima edizione. Sono dunque trascorsi ben 22 anni, tutti vissuti a fianco di tantissimi docenti da tutto il mondo, professori che sono stati qui da noi e che con noi continuano a mantenere legami e che ci hanno fatto crescere. Ho dunque inteso citare proprio questo – continua il rettore-,  come la crescita del nostro gruppo sia passata attraverso questa Scuola e la possibilità di rapportarsi, di fare network e di fare rete. Un legame forte che ci ha data la possibilità di costruire progetti di ricerca all'avanguardia e soprattutto ha consentito a tanti giovani di crescere. Sono 1400 le persone che nell’arco delle dodici edizioni, si sono viste alternarsi da questa Scuola; presentando il loro lavoro, hanno condiviso le loro ricerche, ne hanno parlato a grandi ed importanti scienziati, hanno vissuto questo territorio. Un percorso stimolante che dunque- sottolinea il prof. Pettinari- ha scandito un po' ventidue anni della nostra vita universitaria. Li ricordiamo per tante cose che sono avvenute, spesso durante la Scuola ma anche prima e dopo la sua nascita e, ogni anno e ogni edizione, hanno lasciato il segno”.

Inevitabile che in un tempo così lungo di continue ricerche tante cose siano cambiate. Il futuro corre veloce anche per questo settore per certi versi molto affascinante anche per chi è totalmente digiuno della materia e di progressi e traguardi un tempo impensabili ne sono stati raggiunti moltissimi.

“ Basti pensare che per le relazioni nei convegni - spiega il rettore e prof. di Chimica Claudio Pettinari-  quelli che una volta si chiamavano lucidi oggi sono soppiantati da tecnologie assolutamente innovative che ti consentono di entrare in una molecola proiettata in realtà virtuale o aumentata tanto che con la molecola si può giocare, si può capire perfettamente la sua reattività, la sua capacità di produrre magari effetti interessanti sul corpo umano. Questi argomenti sono stati trattati anche nel corso delle quattro giornate della Scuola Internazionale di Chimica Organometallica, accentrando attenzione anche sui diversi aspetti dell'utilizzo della organometallica in ambito biomedico così come sulla possibilità che queste sostanze siano utilizzate come antitumorali, come biomateriali, come materiali antibatterici o antimicrobici ,oppure, per dispositivi. Indubbiamente c'è stata una grande evoluzione. Sentiamo sempre di più parlare di un pianeta sostenibile, di una terra sostenibile. Sui media di ogni genere è sempre più frequente  l’utilizzo dell’ accoppiata di parole Plastic free ma, bisogna anche capire che per immaginare un futuro Plastic free, dobbiamo comunque trovare dei materiali alternativi, in grado di sostituire la plastica e capire se poi questo sarà sempre possibile e, soprattutto, se potranno essere raggiunte le stesse funzioni. Ecco, la chimica organometallica può aiutarci in questo. Con il termine plastica vengono poi assemblate e demonizzate anche sostanze e materiali che invece saranno sicuramente imprescindibili però, la chimica organometallica può senz’altro servire a produrre materiali diversi in maniera Eco e in maniera bio, soprattutto anche riciclando e recuperando, perché la popolazione del pianeta è comunque crescente. Pensiamo banalmente all’incredibile aumento di dispositivi telefonici di cui non potremo sicuramente fare a meno e, all’interno dei quali, sono contenute tante parti leggere fatte di materiali polimerici e plastici  ”.
cc
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Mercoledì, 04 Settembre 2019 13:06

Dramma in mare, muore un giovane

Si presume che sia un malore la causa della tragedia avvenuta a Scossicci, stamattina intorno alle 12. Un giovane, pare straniero, stava facendo il bagno quando ha avuto un malore ed è deceduto. Il 118 è subito intervenuto sul posto ma i tentativi ddi sanitari non sono valsi a salvargli la vita. Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Civitanova. 


g.g.
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Valfornace ha dato il suo ultimo commosso addio a Raul Lucarini, storico calzolaio di Pievebovigliana, spentosi lo scorso lunedì all’età di 105 anni. Un’intera comunità si è stretta intorno ai familiari del 'nonnino del paese', sempre pronto a scambiare parole con tutti e lucidissimo fino alla fine dei suoi giorni.
Lo scorso aprile, nella ricorrenza del suo speciale compleanno, in segno d’affetto e di stima da parte dell'intera collettività, l'omaggio di una targa gli era stato tributato dal sindaco e dall’amministrazione comunale.
E’ un pezzo di storia di Valfornace e, di Pievebovigliana in particolare, che se ne va. Raul è davvero nel cuore di tutti”.
Parole toccanti e affettuose quelle del sindaco Massimo Citracca che lo ricorda seduto su una panchina del paese. “E’ lì che negli ultimi anni era solito sostare ma, come vedeva passare qualcuno, era subito pronto ad alzarsi per far vedere come fosse ancora in perfetta forma. Teneva molto a far notare dell’essere autosufficiente senza gravare sulla famiglia”.
Dimostrazione concreta della formidabile tempra di Raul Lucarini anche l’essere rimasto al lavoro dalla sua bottega di calzolaio, fino all’età di 95 anni.
Una figura attivissima che trasmetteva grande positività. In tutta la sua lunga vita ha sempre lavorato - ricorda il sindaco di Valfornace-  All'inizio faceva il taxista e, con la sua Fiat 1100, riportava a destinazione le persone che dai paesi limitrofi arrivavano a Pieve con il pullman. Intrapreso anche il lavoro di ciabattino, ricordo che sin da bambino passavo davanti alla sua bottega per andare a scuola. Sempre sorridente e cordiale con tutti, non mancava mai di fare una battuta, anche su quello che lui faceva, distribuendo consigli sulle calzature e su come conservarle al meglio. Una persona a me particolarmente cara e che ho molto apprezzato, anche per questo insieme agli altri amministratori, abbiamo voluto festeggiare con un omaggio i suoi 105 anni”.
Al raggiungimento di un invidiabile traguardo, dopo aver vissuto per parecchi mesi in affitto a Matelica insieme ad alcuni familiari, Raul Lucarini aveva aggiunto anche quello di poter tornare nel borgo che aveva sempre amato, Sapeva di non poter riuscire a rivedere la sua casa d’origine danneggiata dal terrremoto, eppure non si è arreso. Giusto poco più di un anno fa, c’era anche lui in fila con gli altri cittadini ad attendere le chiavi della sua Sae di Pievebovigliana.
Lucarini Paola De Micheli
“ Presente anche l’onorevole Paola De Micheli, all’epoca Commissario straordinario – dice Citracca- proprio in quella occasione Raul le raccomandò di essere presente alla data del suo compleanno perchè si sarebbe fatta grande festa. Ho bene in mente anche il suo desiderio di tutto il tempo che ha preceduto la consegna delle casette ‘fammi morire a Pievebovigliana, non mi far stare lontano dal mio paese’, mi diceva. Voleva tornare qui e, anche in questo – conclude il sindaco-  la sua figura è da esempio della forza e della tenacia dei marchigiani e delle persone di montagna che, magari silenziosamente, sono prontissimi a rimboccarsi le maniche per cercare di ripartire, ma sempre dai luoghi dove sono stati e dove sono vissuti”.
cc
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"E' un fallimento, il sindaco Pezzanesi dimostra ancora una volta la sua incapacità di ascolto nei confronti della città". Un attacco duro quello del consigliere regionale Sandro Bisonni nei confronti delle scelte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e dell'amministrazione per ciò che concerne l'istituto Don Bosco. Da ultime novità pare che si stia intraprendendo la strada di dividere in due la scuola ma secondo Bisonni sarebbe il classico caso della "toppa peggiore del buco".
"C'era stata anche una raccolta firme - racconta Bisonni - per mantenere la scuola in centro, per ridargli vitalità e non farlo morire. La recente affermazione del sindaco in cui dice di voler convertire l'edificio esistente in uso pubblico certifica che quell'edificio sia recuperabile dal punto di vista sismico. Non si capisce perché si debba spostare la scuola, aumentando il disagio dei cittadini, gli spostamenti e quindi l'inquinamento, e il consumo di suolo". Sono scelte, ed è proprio questo aspetto che Bisonni sottolinea: scelte e non necessità "come il sindaco ha voluto far intendere, in nome della sicurezza. 
Una scelta - incalza - di chi non riesce ad ascoltare le tante voci che si sono alzate a difesa della vitalità del centro storico e di chi non riesce a vedere al di là dell'immediato, dimostrando mancanza di visione e totale incapacità di risposta alle reali esigenze dei cittadini.”

Anche sulla scelta di dividere la scuola in due pezzi, Bisonni non risparmia critiche: “LDividere la scuola in due lasciandone un pezzo in centro è la classica toppa peggiore del buco, che dimostra pure la mancanza di coraggio di andare sino in fondo alle proprie idee, perché è più che evidente che dividere una scuola in due non può essere né una soluzione logica né intelligente. In buona sostanza questa vicenda della Don Bosco decreta ufficialmente il totale fallimento del governo Pezzanesi - conclude - che non riesce a dare risposte utili ad una città così duramente colpita dal sisma e ancora ferma ai nastri di partenza, ma ancor più colpita dall'incapacità amministrativa del sindaco Pezzanesi”.
g.g.
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