Notizie sportive nelle Marche
“La pace si costruisce giorno dopo giorno anche con gesti umili,semplici e concreti”. Con questa convinzione Angelo Sciapichetti ha deciso di scrivere, da semplice cittadino, al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli dopo che la giunta comunale, con propria delibera, ha deciso l’uscita di Macerata dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace.

Di seguito il testo della lettera:

Egregio signor Sindaco,

Le scrivo come semplice cittadino che ha fondato, dopo l’attentato alle torri gemelle del 2001 il gruppo Pax Christi di Macerata di Don Tonino Bello e ha ospitato negli anni con il Circolo Aldo Moro, diversi incontri con Mons. Luigi Bettazzi vero profeta sul tema della Pace e ha promosso insieme ad altre associazioni cittadine la scuola di pace che ha operato in Città per tanti anni.

Ho letto dalle cronache, che nei giorni scorsi, con una delibera di Giunta ha deciso di uscire dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace motivando la sua decisione con il fatto che a seguito della grave crisi economica e dell’emergenza Covid è necessario procedere alla riduzione della spesa pubblica del comune e quindi ritiene necessario tagliare le 600 euro che servivano annualmente per l’adesione al Coordinamento degli enti locali per la pace. Se pur condivisibile la necessità di procedere al taglio delle spese cosiddette improduttive della pubblica amministrazione, non posso credere che lei pensi di poter dare un segnale in questa direzione, partendo dal taglio di 600 euro da un bilancio comunale di oltre 100 milioni. E solo per questo scopo. Quindi, non può essere questa la vera motivazione.

In diverse occasioni Lei ha affermato giustamente, di voler essere il Sindaco di tutti, anche di chi, come il sottoscritto non l’ha votato; vorrei capire pertanto, dal mio Sindaco, quali sono le vere motivazioni che l’hanno spinto a prendere una decisione di questo genere.

Ho immaginato  che  fossero motivazioni politiche; sono andato a vedere quali città potessero fregiarsi del titolo di  “Città della pace” come Macerata e con mia enorme sorpresa ho scoperto che sono centinaia i comuni  di ogni regione e di ogni schieramento politico che aderiscono al coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace dal quale Lei ha deciso di uscire.. Quindi non sono motivazioni politiche.

Non possono essere certamente motivi dettati da quella fede religiosa che sia io che Lei signor Sindaco, abbiamo ricevuto in dono perché già nel 1920 Papa Benedetto XV promulgò la prima Enciclica sulla pace “La Pacem Dei Munus Pulcherrimum”,  poi nel 1963 Papa Giovann XXIII  con la “Pacem in Terris”, Paolo VI nel 1967 con la “Populorum Progressio” , Giovanni Paolo II con la “Sollecitudo Rei Socialis” trattarono  con proprie Encicliche il tema della pace; lei sa meglio di me che  Papa Francesco fa appelli quasi quotidiani volti in tal senso.

Non possono essere certamente motivi di ordine educativo perché credo sia dovere prioritario per tutti noi,  inculcare ai giovani, anche con semplici atti simbolici, una cultura della pace, del dialogo, del rispetto,dello sviluppo, della cooperazione e della solidarietà internazionale tra i popoli per combattere lo sfruttamento, la miseria e le guerre che stanno insanguinando il mondo nel quale viviamo.

Lei più volte Signor Sindaco, ha detto di voler promuovere iniziative che facciano conoscere in Europa e nel mondo la nostra Città, bene: quale miglior biglietto da visità per quella  Civitas Mariae che noi tutti amiamo quello di poter continuare a definirsi “Città della Pace”?

La prego quindi, faccia conoscere quali sono i veri motivi che lo hanno spinto a prendere una decisione di questo genere che ferisce la sensibilità di molti maceratesi che Lei rappresenta e se può,  ritorni sulla sua decisione. Gliene saremmo grati!

La pace si costruisce giorno dopo giorno anche con gesti umili,semplici e concreti

Un suo concittadino.

Angelo SciapichettiI
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Se la scuola è una priorità, non meno importante è l’attività sportiva agonistica giovanile e dilettantistica. Questo, almeno, secondo il gruppo assembleare del Partito Democratico che ha depositato in consiglio regionale una mozione per aiutare le società sportive nell’esecuzione dei tamponi in vista della ripresa delle competizioni.

“Diverse federazioni sportive marchigiane – spiega il capogruppo Maurizio Mangialardi - hanno varato o stanno per varare le linee guida per l’inizio dei campionati. Si tratta di manifestazioni che coinvolgono migliaia di giovani marchigiani e che, al di là, del momento agonistico, rappresentano un momento sociale e formativo estremamente importante nella vita della nostra comunità regionale. Tuttavia, la necessità di ottemperare alle normative attualmente vigenti, volte a contenere al minimo la possibilità di contagi da Covid-19, rischia di rappresentare un onere economico insostenibile per la stragrande maggioranza delle associazioni sportive dilettantistiche, in particolare per quanto concerne l’esecuzione dei tamponi per i test antigenici.

“Ritenendo che la Regione Marche debba favorire e sostenere la ripresa in sicurezza di queste attività di promozione ludica, sportiva e sociale – sottolinea Mangialardi - con la nostra mozione chiediamo che la la giunta si adoperi per elaborare e sottoscrivere in tempi brevi una convenzione tra l’Ente, l’Asur Marche, l’Anci Marche, il Coni Marche e gli enti di promozione sportiva regionali che consenta alle società di eseguire gratuitamente i tamponi per i test antigenici agli atleti impegnati nelle competizioni agonistiche regionali”.

La mozione chiede anche di prevedere l’eventuale ristoro dei costi sostenuti dalle stesse società tra il momento della ripresa delle competizioni agonistiche regionali e l’effettiva entrata in vigore della suddetta convenzione.
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Prosegue lo screening di massa nell’Area Vasta 3. Il 28, 29 e 30 gennaio toccherà a Tolentino al Palasport “G. Chierici” in viale della Repubblica. Oltre che per i cittadini di Tolentino, lo screening potrà essere effettuato anche per i residenti dei Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Serrapetrona, Treia e Loro Piceno. 
Le prenotazioni possono essere effettuate compilando il modulo online sul sito http://prenotazioni.ats16.it oppure chiamando il numero di telefono fisso 0733.1873473, attivo dal lunedì al venerdì 11:00-14:00 / 16:00-19:00.
Inoltre si può chiamare l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino, al numero 0733.901401, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle ore 14 e dalle ore 16 alle ore 19. 

A Corridonia lo screening si farà dal 2 al 4 febbraio dalle 8 alle 20 nella Tensostruttura in via Enrico Mattei. Potranno fare il tampone i cittadini dei Comuni di Corridonia, Appignano, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo, Urbisaglia.

A Sarnano infine l’appuntamento è per il 3 e il 4 febbraio dalle 14 alle 20 nel Palazzetto dello sport in via del Colle. Potranno usufruire del servizio gli abitanti di Sarnano, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano.

GS
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"Tolentino 2022: una città aperta". E' l'auspicio dell'associazione Città In Comune di Tolentino che prosegue con determinazione nel percorso alla base della sua costituzione, con l'idea di fare da collante per la partecipazione costruttiva sulle questioni che riguardano la città.
Il recente rinnovo del direttivo ha portato alla nomina di Barbara Salcocci e Nicola Serrani a coordinatori. Aperto anche il Tesseramento per l’anno 2021 
"Quattro anni fa, nato a ridosso dell’appuntamento elettorale, il progetto di Città in Comune sfiorò l’elezione di un proprio rappresentante, nella figura della candidata sindaco, all’interno del Consiglio Comunale della città di Tolentino- recita la nota-. Nonostante ciò, come promesso, l’Associazione non ha mai interrotto la sua attività ma, al contrario, è stata sempre presente nei processi e nelle questioni importanti riguardanti la nostra città, promuovendo la partecipazione attiva della cittadinanza, mantenendo alta l’attenzione sulla gestione della ricostruzione post-sisma (a tal proposito, ricordiamo lo Sportello Legale Gratuito destinato ai terremotati, la presentazione del dossier sul sisma, il lavoro d’inchiesta sviluppato insieme al Comitato 30 Ottobre e l’ottenimento del Consiglio Comunale Aperto, grazie al coinvolgimento delle forze politiche di opposizione,l’incontro pubblico in autunno del 2019 con le istituzioni regionali e l’Ufficio Ricostruzione), mettendo in cima alla lista delle cose da fare il rilancio e la valorizzazione del centro storico dal punto di vista socio-economico e puntando su uno sviluppo ecosostenibile- continua l'associazione-. 
Siamo consapevoli che, per permettere a Tolentino di rialzarsi, occorrerà raccogliere fin da subito, tutte le competenze e le energie migliori della città sotto il profilo economico, sociale e culturale per iniziare un percorso che porti ad un un progetto condiviso e organico, risultato di un confronto onesto ed aperto su contenuti idee ed obiettivi specifici, a discapito dell’interesse particolare.
Occorre rimettere al centro il cittadino e i suoi bisogni. Come fare?
Innanzitutto, occorrerà la trasformazione dell'azione politica, passando da una visione individuale ad una visione di comunità, mettendo in campo tutti glistrumenti previsti per favorire la democrazia partecipata. 
Sarà fondamentale coinvolgere, in questo percorso, tutte le realtà associative e del terzo settore dando priorità assoluta, accanto alla ricostruzione privata, all’edilizia scolastica, avviando, finalmente, i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale oltre a potenziare un sistema di servizi pubblici integrati, coinvolgendo i comuni limitrofi, per i quali Tolentino continua a rappresentare un centro nevralgico. A partire dalla Biblioteca Filelfica, poi, bisognerà valorizzare tutto il patrimonio culturale, storico e artistico restituendo alla città gli spazi oggi inutilizzati.
Infine,- conclude la nota-, per rilanciare l’economia locale, si renderà necessario un massiccio piano di defiscalizzazione, sia per i commercianti che per la piccola e media impresa, individuando anche figure specifiche utili a sfruttare al meglio il complesso mondo della Progettazione Europea, integrando nel miglior modo possibile i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, grazie all’ausilio delle nuove tecnologie.
Queste le priorità dell’Associazione per costruire la Tolentino del domani, presentando una visione realistica e realizzabile per una città nuova, ricca, bella ed inclusiva".
L'associazione ricorda che può essere contattata dalle proprie pagine social e all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
c.c.


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Riparte da oggi l’attività di degenza della struttura della CASA della SALUTE di Treia. Un traguardo che, rispetto ai tempi ipotizzati, avviene in largo anticipo. Basti pensare che sono trascorse solo due settimane dall’incontro tra il Sindaco e il nuovo Direttore dell’ Area Vasta 3 Dott.sa Daniela Corsi.
La riattivazione del reparto è fissata per questo pomeriggio alle ore 16,00.  All'evento presenzieranno l’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il Direttore dell’Area Vasta 3 Dott.sa Daniela Corsi, il Direttore del Distretto di Macerata Dott.sa Giovanna Faccenda, il Direttore di struttura complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Giorgio Caraffa che ha avuto un ruolo importantissimo nel continuo rafforzamento e qualificazione della Casa della Salute, la Dott.ssa Marina Lombardello Dirigente Medico di Cure Intermedie e la Dott.ssa Maria Donata Mancinelli anch’essa Dirigente Medico di Cure Intermedie, oltre il personale medico, infermieristico e socio assistenziale della struttura.

Il reparto era stato chiuso nella primavera del 2020  per l’esecuzione di lavori di messa a norma, riattivazione di spazi ancora in disuso e potenziamento della struttura.Terminati i lavori nel mese di novembre, la riapertura era stata posticipata per carenza di personale infermieristico, causa il loro impiego emergenziale nella struttura Covid di Civitanova.
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“Le Cure Intermedie – spiega il Sindaco Franco Capponi - costituiscono l’area delle cure a metà strada fra l’intensività assistenziale delle cure ospedaliere in fase acuta di malattia e l’estensività assistenziale garantita a domicilio o nelle strutture residenziali specialmente per il paziente cronico-fragile. Tutto ciò era stato studiato ed attivato con l’ambizione di costruire finalmente nel sistema sanità - territorio  un ulteriore tassello dell’ offerta complessiva di servizi, con la creazione di un continuum assistenziale tra ospedale e domicilio e viceversa, sino ad allora mancante nella realtà Maceratese. 
Parliamo di un modello organizzativo, scelto dall’allora Amministrazione Comunale (n.d.r all'epoca sempre guidata da Capponi), che, in accordo con l’ASL e la Regione Marche, nella fase di riconversione degli ex ospedali (Treia ha aderito alla riconversione per prima nelle Marche) si rivolge principalmente agli anziani con una grande flessibilità, e si integra e si coordina con i reparti dei vari ospedali dell’area Vasta 3, costituendo un anello di congiunzione tra i professionisti delle cure primarie e gli altri professionisti del Sistema Socio-Sanitario regionale, promuovendo una nuova visione della presa in carico dei bisogni assistenziali della persona. Si presentano come posti letto extra-ospedalieri a vocazione internistico-geriatrica e stanno assumendo, in maniera sempre più evidente, una connotazione assimilabile alla Degenza Post-acuzie, di cui sono purtroppo sprovviste molte strutture per acuti”.
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Il reparto di “CURE INTERMEDIE” di TREIA dispone di 24 posti letto e ora “Il sistema della Residenzialità” prevede anche l’impegno dei MMG nelle Cure Intermedie e la loro presenza risulta imprescindibile; tuttavia, il patrimonio ereditato dall’ex reparto di Medicina prima e Lungodegenza poi aumenta la valenza della struttura e permette una differenziazione nella tipologia di ricoveri, indirizzando ai medici specialisti, i casi a maggiore complessità che necessitino di competenze multidisciplinari. Inoltre, c'è il vantaggio di poter evadere in loco  indagini strumentali, manovre invasive (impianto di cateteri venosi PICC…) o consulenze con evidenti benefici per i degenti (ridotto rischio/stress dovuto al trasporto) ed un notevole risparmio in termini economici.
"Ci auguriamo che una modalità organizzativa, così strutturata, possa essere mantenuta e potenziata anche in futuro- sottolinea Capponi- Le Cure Intermedie svolgono un ruolo che appare molto simile, per impegno sul paziente e per competenze, ai reparti di Lungodegenza post-acuzie. Ciò consente di decongestionare gli Ospedali per acuti, bisognosi di posti letto per i nuovi ricoveri, mantenendo un’elevata qualità nella prosecuzione delle cure anche per i pazienti più compromessi e per i quali i requisiti di ammissione in Cure Intermedie potrebbero non essere del tutto rispettati. Penso che le Cure Intermedie rappresentino un valore aggiunto per la nostra Regione e la nostra Sanità, per la qualità dell’assistenza e delle prestazioni erogate in prosecuzione delle cure ospedaliere, nonché per il notevole afflusso di pazienti provenienti dai reparti di acuzie/post-acuzie o dal domicilio con effetto decongestionante sulle strutture ospedaliere (possibilità di aumentare il turnover delle dimissioni e ridurre il numero dei ricoveri dal domicilio). In tal modo, le Cure Intermedie, oltre a rappresentare un sistema di qualità assistenziale, costituiscono, di fatto, una risorsa economica per la sanità marchigiana”.

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Oltre al reparto di Cure Intermedie, la struttura sanitaria ospedaliera della CASA della SALUTE di Treia dispone del reparto di Riabilitazione che, diretto dal Dott. Giorgio Caraffa rappresenta un'eccellenza per la sanità Marchigiana ed ha oltretutto stretta attinenza con cure intermedie; in alcuni casi infatti, con la possibilità di applicare al paziente stimoli ed attività riabilitative, si manifestano veri e proprio miracoli della sanità, con la riacquisizione da parte dei pazienti delle loro facoltà fisiche e della buona salute.

Un ringraziamento particolare il sindaco di Treia lo rivolge al Direttore dell'Av3 dott.ssa Daniela Corsi "per aver accelerato la riapertura di Cure Intermedie;  ora  bisognerà concentrarsi sul versante dell’assistenza domiciliare, cogliendo di nuovo la grande opportunità che questo livello può rappresentare nella presa in carico della cronicità attraverso lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi.  Treia si candida ad avviare anche qui una rete territoriale innovativa. Potremmo ulteriormente rafforzare il modello Trejese nell’ottica prospettata nelle linee generali del Recovery Plan Italia che si e’ posta anche la missione di un cambio di paradigma nell’assistenza socio-sanitaria basato sullo sviluppo di nuove reti territoriali che consentano una vera vicinanza alle persone secondo un percorso integrato che partirà <<dalla CASA come LUOGO di CURA>> per arrivare alle <<CASE della COMUNITA’>> e alle reti Ospedaliere.

L’assistenza di prossimità e la telemedicina riorienteranno il Sistema Sanitario Nazionale  verso un modello incentrato sui territori e sulle reti di assistenza socio-sanitaria, garantendo maggiore omogeneità dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) potenziando nel contempo la prevenzione e l’assistenza territoriale. Per questo – conclude Capponi- Regione, Area Vasta e Comuni dovranno migliorare la capacita’ di integrare i servizi ospedalieri, i servizi sanitari di comunita’ e la rete dei servizi sociali”.
c.c.
Pubblicato in Politica
"Ritorniamo a sognare". L'arcivescovo Francesco Massara prende in prestito le parole di Papa Francesco per condividere il percorso di ricostruzione che ha portato alla fine dei lavori della Casa della Gioventù a Camerino. Parole che non sono state scelte a caso, perchè per i lavori della struttura di via Ugo Betti si era interessato personalmente il Santo Padre. Nei giorni in cui a Camerino si respira aria di speranza e di fiducia, sulla scia dell'entusiasmo per la riapertura di corso Vittorio Emanuele II avvenuta ieri, la città ducale guarda ad un altro traguardo importante. "Sono passi importanti verso la vita che torna a farsi sentire nel centro della città - commenta l'arcivescovo che, nel corso della passeggiata inaugurale di ieri nel centro storico, ha colto l'occasione per sottolineare la fine dei lavori della Casa della Gioventù - . Accanto all'inaugurazione della Casa, daremo il via anche al cantiere del Collegio Bongiovanni. Finalmente il silenzio che per più di quattro anni ha abitato le vie centrali di Camerino verrà spento per lasciare spazio al futuro e ai sogni dei giovani e di tutti i cittadini".

GS

DI SEGUITO IL LINK AL VIDEO DEI LAVORI:
Pubblicato in Diocesi
Se ne va una delle voci della montagna. Questo pomeriggio si è spento a Roma, a seguito di una malattia, Giulio Lattanzi.
A piangerlo non solo Castelsantangelo sul Nera ma tutto l’entroterra che lo conosceva e lo apprezzava per l’impegno che ha sempre avuto nel dar voce al territorio montano.
Una voce che si trasformava in scrittura: gli articoli di Lattanzi hanno sempre trovato spazio tra le pagine del settimanale L’Appennino Camerte di cui è sempre stato un grande sostenitore e un attento collaboratore.
Aveva 84 anni e lascia i figli, Giovanni e Laura. I funerali si svolgeranno a Roma, ma riposerà a Castelsantangelo dove la salma sarà trasferita nei prossimi giorni per un ultimo saluto ai suoi conterranei, a coloro per i quali c’è sempre stato.
Giulio Lattanzi è uno dei tanti cittadini della montagna che non hanno potuto ricordare la rinascita di un territorio ferito, ma è anche grazie a lui se la voce di queste terre non si è mai spenta.
Tutta la redazione de L’Appennino Camerte si stringe attorno al dolore dei suoi familiari.

Un ricordo, a cura di Barbara Olmai, sarà pubblicato nella prossima edizione del settimanale.

Giulia Sancricca
Pubblicato in Cronaca
Sabato, 23 Gennaio 2021 17:59

Tullia Memè, la centenaria di Pioraco

Un compleanno speciale festeggiato in tempo di pandemia con le relative restrizioni. QUesto, però, non ha impedito a Tullia Memè, la cittadina più anziana residente a Pioraco, di spegnere le candeline per il traguardo dei 100 anni. Una piccola festa in famiglia insieme alle figlie Mirella e Mariella, con tanto di torta, fiori e addobbi.

"Nella mia vita ho sempre lavorato e se potessi tornerei a farlo in cartiera dove ho lavorato per 40 anni", la risposta della festeggiata a chi gli chiedeva il segreto della sua longevità. Una donna dedita alla famiglia e al lavoro, Tullia, ancora oggi piena di vita, come testimoniano i familiari.

tullia e sindaco

All'immancabile taglio della torta, con soffio sulle candeline accese, non è voluto mancare neppure il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, che ha portato alla centenaria del paese gli auguri dell'intera comunità.

f.u.
Pubblicato in Cronaca
Il cielo grigio ed il freddo pungente di questa giornata d'inverno sono stati squarciati dalla luce dello sguardo commosso di chi oggi è tornato ad attraversare corso Vittorio Emanuele II, nel cuore della Camerino ferita.
E' stato il sindaco Sandro Sborgia, circondato dai suoi colleghi assessori e consiglieri, a voler togliere con le sue mani le transenne che hanno permesso alle autorità e alle forze dell'ordine di attraversare di nuovo la "strada dei ricordi".
Sì, perchè ognuno dei camerti che ha espresso la propria emozione ai microfoni di Radio C1...inBlu ha parlato di ricordi, di ciò che ha vissuto lungo il corso e di ciò che spera di tornare a vivere.

Sborgia toglie le transenne
Il sindaco Sborgia toglie le transenne, simbolo dellla zona rossa.

"Non è il giorno del trionfo - ha esordito il primo cittadino - ma il segno di ripartenza e di speranza. Oggi ci riappropriamo di una strada del centro perchè è giusto che i cittadini ricomincino a prendere conoscenza della città. La ricostruzione non può attendere oltre. Oggi onoriamo un impegno che avevamo preso con la città dal giorno del nostro insediamento e vogliamo dedicare, tutti insieme, questo piccolo passo alle giovani generazioni, affinchè tornino a conoscere questa città, ma anche a chi ha sperato di poter tornare a vivere il centro e non ce l'ha fatta.
Tutti insieme - ha concluso - dobbiamo continuare a collaborare affinchè la ricostruzione diventi realtà".

il sindaco mentre parla

Il sindaco Sborgia durante il suo discorso

Non ha nascosto la commozione il rettore Unicam, Claudio Pettinari: "Ho camminato su questi sampietrini da bambino, da studente, da ricercatore, ma mai da rettore. Oggi è per me la prima volta in questa veste ed ha un sapore diverso- poi un amarcord familiare a più - . Oggi ci viene restituita la possibilità di rivedere i luoghi dove siamo cresciuti: la colonna che era punto di incontro e di attesa o la fontana dove tutti abbiamo bevuto. Pensare che questa strada collegherà nuovamente i luoghi dell’Ateneo ci fa sentire il sapore di una strada dove il futuro di tanti giovani potrà essere fatto".

"Quando si apre qualcosa - ha detto l'arcivescovo Francesco Massara - si apre anche la speranza che gli obiettivi possono essere raggiunti. Un segnale che si aggiunge  a quelli importanti che daremo tra qualche settimana con i lavori terminati della Casa della Gioventù in via Betti e l'apertura del cantiere del collegio Bongiovanni. 
Spesso il sindaco dice che io corro e lui mi si trova a rincorremi, questo perchè io sono convinto che, se collaboriamo, ognuno può dare apporto alla ripartenza. Quando sono venuto la prima volta in centro storico e abbiamo fatto una veglia, la prima cosa che ho notato è stato il silenzio che c'era e la prima cosa che i cittadini hanno chiesto è stata proprio di poter tornare nel cuore della città. Oggi il corso riporterà dei rumori: sentiremo la vita che esce nuovamente".

LArcivescovo Massara durante il suo intervento
L'Arcivescovo Massara durante il suo intervento

Vedere le tre istituzioni della città, Comune, Università e diocesi insieme e volte verso la stessa direzione ha permesso al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, di sottolineare l'importanza della collaborazione: "Vedervi uniti è un monito per tutti noi: Camerino è il riferimento per tutta la montagna e l'intero entroterra deve rconoscerlo; ma anche Camerino deve aprirsi al territorio perchè bisogna fare squadra. Non deve esserci alcun egoismo, né campanilismo. Un ultimo pensiero - ha aggiunto - va a chi continua ad essere miope, guardando dalla collina e dalla costa i problemi della montagna come problemi che non gli appartengono. Se anche loro non concorrono alla ripresa di questo territorio, non ci sarà rinascita".

L'attenzione all'entroterra mostrata anche dal consigliere regionale Renzo Marinelli: "Dopo anni difficili ora si sta iniziando a correre. Porto il saluto del presidente Acquaroli che ha sempre dimostrato interesse verso queste zone. Questi segnali di riapertura rappresentano - ha concluso - un messaggio di speranza a chi è fuori e può pensare di tornare presto nella sua terra". 

Al fianco degli amministratori camerti, anche il questore Vincenzo Trombadore, il vicario del prefetto Emanuela Milan ed il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: "Ho sempre detto di voler essere un sindaco del territorio - ha riferito ai microfoni di Radio C1 - e non potevo mancare alla riapertura di un corso che mi riporta indietro nel tempo, agli anni della mia giovinezza e mi riempie il cuore di emozione".

I sindaci Sandro Sborgia e Sandro Parcaroli
I sindaci Sandro Sborgia e Sandro Parcaroli

La passeggiata lungo il corso è stata fatta, idealmente, anche dai cittadini collegati in diretta streaming che hanno potuto vivere l'emozione della riapertura della strada e passare davanti ai luoghi simbolo della città. Dopo il ritorno in piazza anche una sosta alla caserma Bonsignore, anch'essa inagibile.
E se oggi molti camerti, per questioni di sicurezza anticovid, non hanno potuto essere presenti, la riapertura del corso gli permetterà di farlo da oggi in poi, con i ricordi nel cuore e gli occhi che brillano di commozione e di speranza.

L'argomento sarà approfondito con ulteriori testimonianze ed approfondimenti nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

Giulia Sancricca



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Gli agenti della questura di Macerata hanno chiuso la rete intorno ad un ragazzo di soli 17 anni fermato a Civitanova Marche mentre si aggirava con fare sospetto nei dintorni della stazione ferroviaria con 20 dosi di cocaina in tasca pronte allo spaccio.

Controllato e perquisito il giovane aveva nascosti, all’interno del giubbotto che indossava, un coltello a serramanico e le dosi di stupefacente pronte allo spaccio. Nel corso dell’operazione veniva altresì rinvenuta la somma di circa 200 euro frutto dell’attività di spaccio posta in essere dal ragazzo.

Successivamente veniva sottoposta a perquisizione anche l’abitazione del giovane, operazione a seguito della quale veniva rinvenuto un bilancino di precisione e una pluralità di ritagli in cellophane utilizzati per il confezionamento delle dosi. Per questo il 17enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni delle Marche di Ancona per il reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
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