Radioc1inBlu

“Radice di 2” è il titolo della commedia di Adriano Bennicelli che andrà in scena sabato 21 novembre a partire dalle 21,15 al teatro Feronia di San Severino Marche nell'ambito del cartellone della stagione di prosa 2009/2010. Protagonisti della serata saranno Edy Angelillo e Michele La Ginestra. La vicenda ruota intorno a due personaggi, ormai avanti negli anni, ma che non hanno smarrito o dimenticato i ricordi, i sentimenti e le sensazioni che hanno accompagnato la loro vita di coppia dalla giovinezza alla piena maturità. Tommaso, che ha raggiunto l'età della pensione, traccia un bilancio del suo passato attraverso una serie di flash back che riguardano la storia di due ragazzi (Tommy e Gerry): il primo incontro, il primo bacio, l'adolescenza, la voglia di vivere insieme e di amarsi con naturalezza, la spensierata giovinezza, l'impulsività, le speranze e i tanti sogni vissuti ad occhi aperti. E' la storia di due vite distinte e contrapposte, segnate da caratteri differenti, eppure unite da un amore molto solido in un continuo rincorrersi che si risolverà in una stabile unione di coppia fino alla amara conclusione di questa esistenza a due e alle tristi considerazioni sulla vita e sulla inevitabile, ultima fase della vecchiaia. Tutto si svolge sulla scena con il racconto costellato da una sequenza di numeri e operazioni che Tommaso elenca con ironia, anche se ha sempre odiato la matematica, che è stato costretto a studiare fin da bambino, nonostante abbia sempre ritenuto inutile il suo utilizzo. La commedia, scritta appunto da Adriano Bennicelli, ha vinto nel 2008 la seconda edizione del Premio di scrittura teatrale Diego Fabbri.

Michele La Ginestra, è direttore artistico del Teatro Sette di Roma. Nel 2001 è stato il protagonista, al fianco di Sabrina Ferilli, del Rugantino di Garinei e Giovannini, che è ritornato in scena nel 2005 con Edy Angelillo. Ha fatto parte del cast di due film ed ha lavorato in molte trasmissioni televisive soprattutto con la regia di Pierfrancesco Pingitore (Beato tra le donne, Ladri si nasce, Tre stelle, Villa Adria); inoltre ha partecipato ai film per la tv La omicidi (regia di Riccardo Milani), De Gasperi (regia di Liliana Cavani), Nati ieri (regia di Genovese & Miniero); è stato conduttore de I fatti vostri con Roberta Capua.
Edy Angelillo ha debuttato nel programma televisivo Domenica In. Come attrice cinematografica si è distinta nel film Rataplan di Maurizio Nichetti, e ha partecipato ai film La baraonda di Florestano Vancini, In viaggio con papà di Alberto Sordi, Madonna che silenzio c'è stasera di Maurizio Ponzi, Bolero extasy di John Derek, Cenerentola '80 di Riccardo Malenotti, Modì di Franco Brogi Taviani, La bruttina stagionata di Anna Di Francesca. Ha preso parte a molte trasmissioni televisive di successo (Un medico in famiglia, Professione fantasma, Giorni da Leone, Don Matteo, Provaci ancora prof, Una sera d'ottobre). Nel 1984 ha condotto il Festival di Sanremo al fianco di Pippo Baudo.
 

Dopo Dustin Hoffman, le Marche ancora una volta sul grande schermo con un film che ripercorrerà paesaggi, storia e gastronomia. A presentarlo, questa mattina in Regione dal presidente Gian Mario Spacca e dall'assessore ai Beni e attività culturali, Vittoriano Solazzi, la produttrice e attrice cinematografica, Rita Rusic.
Con soddisfazione presidente e assessore hanno salutato la produttrice ringraziandola per aver scelto quale location ideale la nostra regione e aver saputo cogliere la qualità che rende le Marche uniche.
Il titolo del film è ancora provvisorio, “Tango e cioccolata”, e sarà una commedia brillante che vedrà attori di alto profilo notissimi al pubblico. Si inizierà a girare in primavera, verso la fine di aprile e per otto settimane, cogliendo location rappresentative di tutto il territorio marchigiano, tra borghi storici, paesaggi profumati di ginestra e spiagge affacciate sull'adriatico.
“Mi sono innamorata di questa regione piena di sorprese e che va riscoperta – ha detto la produttrice – le Marche offrono una varietà infinita di location per le ricchezze non solo paesaggistiche ma anche culturali ed enogastronomiche”. E infatti, proprio la cucina della tradizione marchigiana sarà il filo conduttore della sceneggiatura, dove la protagonista si atterrà fedelmente ai consigli del suo “ricettario della nonna”.
La regia del film è di Marco Mazzieri, gli sceneggiatori sono Chiara Barzini e Luca Infascelli.
Oggi sono stati attivati i contatti con Marche Film Commission e la casa di produzione della Rusic, Arella.


 

Per gli appassionati del folklore, delle tradizioni popolari, dei costumi, dei canti, dei balli, del passato, è nata l'Unione Gruppi Folkloristici Marchigiani.
La costituzione ufficiale è stata siglata questa mattina, nella sede regionale, alla presenza dell'assessore ai Beni e attività culturali, Vittoriano Solazzi, che ha rivolto parole di elogio all'iniziativa:“Con la costituzione di un unico interlocutore – ha detto – viene messa in atto quella filosofia del fare sistema che porta sempre benefici. La Regione è vicina a questa cultura del recupero delle tradizioni popolari legate saldamente al territorio”. I gruppi folk, ha aggiunto Solazzi, “oltre ad essere una valida offerta di aggregazione culturale e di recupero della nostra memoria storica, rappresentano uno straordinario attrattore culturale e turistico per chi è in visita nelle Marche, regione dalle infinite ricchezze, artistiche e paesaggistiche. Una regione dove la consapevolezza delle nostre origini, il saper custodire i valori e le tradizioni del passato, ci permette di affrontare le sfide del presente e quelle future”.
La presidente dell'Unione, Donatella Bastari, che ha visto realizzarsi un sogno ventennale, ha esposto le finalità del progetto: “Obiettivo principale - ha detto - è la visibilità: che premi e valorizzi le persone che si dedicano al folklore, che incuriosisca i giovani all'aspetto ludico del mondo rurale. Una visibilità che intendiamo meritare continuando a fare ricerca storica attraverso seminari e gruppi di studio”.
All'Unione Gruppi Folkloristici Marchigiani appartengono gruppi provenienti da tutto il territorio marchigiano, 22 le associazioni iscritte per un totale di mille artisti tra ballerini e musicisti, oltre ai tanti collaboratori che ruotano attorno a questa grande passione.
Obiettivo primario sarà quello di stimolare i gruppi aderenti e quelli che si avvicineranno, all'attività di studio e recupero delle tradizioni e di ricerca dei profili identitari dei marchigiani. Le Marche, quindi, saranno promosse nel mondo anche attraverso i gruppi folk e di canto popolare.
La prima esibizione dell'UGFM si terrà il 28 febbraio 2010 a Recanati, al teatro Persiani, evento che è stato illustrato in sala dal direttore Amat, Gilberto Santini. L'appuntamento con il folklore marchigiano diventerà poi annuale ed itinerante.
All'incontro di oggi, in una sala festosa per gli abiti della tradizione popolare indossati da musicisti e ballerini, hanno partecipato anche i rappresentanti istituzionali delle province che hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa.
 

I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Camerino, in collaborazione con l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma e l'Imperial College di Londra, hanno pubblicato un Volume Speciale della rivista scientifica internazionale Tectonophysics, edita da Elsevier, dal titolo “Ten Years After the Umbria-Marche Earthquake, Central Italy”.

A dieci anni dal terremoto che colpì le Marche e l'Umbria, gli autori del Volume hanno voluto fare il punto sullo stato delle conoscenze per quanto riguarda la pericolosità sismica e la caratterizzazione sismogenetica non solo del territorio umbro-marchigiano, ma di tutta la penisola italiana e, più a larga scala, del bacino del Mediterraneo.

“Abbiamo raccolto – afferma il prof. Emanuele Tondi, geologo dell'Università di Camerino – 26 lavori scientifici di oltre cento ricercatori italiani e stranieri, riguardanti studi di sismologia, geodinamica e geologia, finalizzate alla caratterizzazione dei terremoti in tutta la penisola italiana”.

I 26 lavori scientifici presenti nel volume sono suddivisi in tre differenti aree tematiche: i primi 5 lavori riguardano la deformazione crostale della penisola italiana e del Mediterraneo a grande scala; altri 7 lavori riguardano quindi lo studio del processo fisico del terremoto, le ubicazioni ipocentrali, lo studio delle forme d'onda, per definire sempre meglio le metodologie di analisi da un punto di vista prettamente sismologico.
C'è infine tutta una serie di lavori a carattere geologico, riguardanti lo studio delle faglie attive e finalizzati alla definizione della pericolosità sismica e degli effetti di superficie generati dai terremoti.

I lavori pubblicati erano stati presentati al convegno organizzato a Camerino, nel giugno 2007, in memoria di Giuseppe Cello, professore di Geologia Strutturale dell'Università di Camerino, scomparso improvvisamente il 4 luglio 2006, che tanto aveva lavorato nell'ambito del terremoto umbro marchigiano del 1997. Ed è proprio al prof. Cello che gli autori hanno deciso di dedicare il Volume.


 

Ogni anno l'epilogo sembra essere lo stesso, e, questo, forse, sinonimo della qualità delle opere letterarie selezionate in grado di dividere pubblico e giuria. La maggioranza assoluta? Un utopia… quella relativa? L'ultima spiaggia.
Anche quest'anno i tre autori finalisti si sono contesi, fino all'ultimo, il primo posto. Le tacche rosse sul maxischermo del Teatro delle Api si illuminavano in sequenza ad ogni scheda aperta… ad ogni nome pronunciato: “Ascanio Celestini, Luigi Di Ruscio, Walter Siti e poi ancora Celestini, Di Ruscio, Di Ruscio, Celestini…”
Alla fine il testa a testa finale… poi l'allungo… e la conduttrice Alessandra Tomassini proclama il vincitore: è Ascanio Celestini, premiato dall'Assessore Provinciale alla Cultura Giuseppe Buondonno insieme agli Assessori alla Cultura dei Comuni di Porto Sant'Elpidio e Fermo Annalinda Pasquali e Mariantonietta Di Felice.
Tra letture degli incipit dei romanzi finalisti e di alcune pagine tratte da “Sipario Ducale” di Volponi, interpretate magistralmente dall'attore Ermanno Pacini, la serata è proseguita con la presentazione degli Autori al Pubblico. Siti, Di Ruscio, in collegamento telefonico da Oslo, e poi lui: Ascanio Celestini che a più riprese, con le sue battute, ha fatto sorridere il pubblico rispondendo alle domande della giuria tecnica che ha selezionato i libri composta da Enrico Capodaglio e Angelo Ferracuti
E proprio sulla comicità di Celestini, Enrico Capodaglio ha improntato la sua domanda riprendendo una frase di Giovina Volponi, moglie di Paolo, in cui diceva che noi italiani abbiamo il senso del comico ma non del ridicolo. Nel libro di Celestini, invece, si coniuga il comico con il ridicolo. Non si ride apertamente, perchè il ridicolo ha una tonalità drammatica,. ed il sorriso è un riso amaro.
Nel corso della serata è stato assegnato, anche il premio “Lettere ed Arti” , giunto alla sua II Edizione, che quest'anno è andato a Mario Dondero di cui è stato proiettato anche un audiovisivo dal titolo “Mario, non ci resta che l'amore” a cura del Circolo di Confusione e il Premio Impresa e Cultura giunto quest'anno alla sua V edizione ed assegnato a Eros Scarafoni dell'azienda agricola “Fontegranne” di Belmonte Piceno che si è distinta per aver coniugato professionalità, tradizione, innovazione e impegno sociale a favore delle popolazioni del Terzo Mondo.
Quest'anno il Premio oltre alla partecipazione dei Comuni di Porto Sant'Elpidio, Fermo, Altidona , della Provincia di Fermo e della Regione Marche, si fregiato anche del patrocinio del Comune di Urbino, Città Natale di Paolo Volponi, e già si parla di una futura collaborazione… ma questa è un'altra edizione!
 

Uno studio per valutare la praticabilità nelle Marche dello strumento europeo J.E.S.S.I.C.A. - Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas - finalizzato a sostenere progetti di riqualificazione e di sviluppo urbano. E' quanto è stato al centro dell'incontro organizzato oggi in Regione alla presenza del vice presidente e assessore regionale alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini. Hanno preso parte all'iniziativa anche l'assessore regionale alle Finanze, Pietro Marcolini, Tiziana Fabris, della Commissione europea, Eugenio Leanza (capo task force J.E.S.S.I.C.A in Bei) e Gianni Carbonaro, della Banca europea degli investimenti (Bei) ed i consulenti Bei, Antonio Calafati – Politecnica delle Marche – e Simone Marchesi - Ecosfera Spa - che hanno contribuito a predisporre lo studio di fattibilità. In una folta platea, presenti anche diversi rappresentanti di provincie, comuni e comunità montane, tra cui il presidente Anci Marche, Mario Andrenacci, e il vice presidente della Provincia di Ancona, Giancarlo Sagramola. Ha introdotto e moderato i lavori, Sergio Bozzi, dirigente dell'autorità di gestione della Regione per il Fondo europeo di sviluppo regionale.
“'Le Marche – ha detto Petrini - sono tra le prime regioni italiane a confrontarsi con questa possibilità, da considerare prioritariamente con enti locali e istituti finanziarie per valutarne l'interesse, di qui l'incontro di oggi. Approfondiamo le opportunità offerte da Banca europea degli investimenti e Commissione europea, in particolare J.E.S.S.I.C.A. può mettere a disposizione del territorio uno strumento finanziario di sviluppo urbano, che collega le risorse di enti locali, Regione, Stato e istituzioni europee. La riqualificazione urbana è un'esigenza che non può fare affidamento solo sui bilanci comunali, ma richiede uno sforzo congiunto a più livelli di governo, con il coinvolgimento dei privati in modo semplice e snello. Le città sono realtà economiche molto rilevanti, dare loro impulso verso sviluppo sostenibile e crescita qualitativa ha un particolare significato. Gli agglomerati urbani delle Marche costituiscono il nuovo panoramica urbanistico e potrebbero caratterizzarsi come motore di sviluppo a valenza generale”.
J.E.S.S.I.C.A. ha al suo attivo rilevanti esperienze in diverse regioni d'Europa: a Londra come a Berlino, in Grecia come in Portogallo.
Lo studio di fattibilità, realizzato da consulenti Bei e da un gruppo di lavoro composto sia da funzionari regionali che da rappresentanti tecnici dell'Associazione dei comuni, dell'Unione delle province e dell'Unione delle comunità montane.
Lo studio - dopo una panoramica sulla partecipazione delle amministrazioni locali marchigiane alla stagione cosiddetta “dei programmi complessi”, avviata agli inizi degli anni novanta attraverso programmi di riqualificazione urbana integrata multi settoriale – apre una finestra sulle maggiori esperienze compiute in diverse città marchigiane, per poi analizzare modalità innovative di coinvolgimento di partner privati e finanziari nello sviluppo urbano.
“Si tratta di uno strumento positivo – ha detto Marcolini – ed è opportuna una riconsiderazione delle risorse recuperabili sin d'ora sul Por 2007 – 2013 per poi cercare ulteriori sinergie con i fondi europei, nazionali e regionali, al fine di dare impulso a questo innovativo strumento finanziario”.
I lavori continuano nel pomeriggio, con sessione dedicata all'analisi di due casi-studio valutati di particolare interesse, vale a dire i processi di sviluppo urbano della città di Pesaro, con l'area urbana circostante, e della città di Jesi.(f.b.)

 

Nelle ultime sedute della Giunta provinciale su proposte dell'Assessore alla Difesa del Suolo Simone Livi sono stati approvati alcuni progetti riguardanti degli interventi sugli alvei fluviali.
Un progetto esecutivo che riguarda alcune opere di completamento di lavori di risagomatura del fiume Chienti in località Sforzacosta di Macerata per un importo di € 116.854,72.
Tale intervento prevede la protezione delle gabbionate esistenti mediante palancole in acciaio al fine di garantire la saldezza delle stesse, ricostruendo l'appoggio di base eroso dalle acque correnti e la realizzazione di un getto in calcestruzzo tra le palancole stesse e le gabbionate utile per stabilizzare il terreno.
Un altro progetto esecutivo di € 66.125,44 riguarda il completamento dei lavori di risanamento ambientale sempre del fiume Chienti nel tratto compreso tra la confluenza con il Fiastra ed il Comune di Urbisaglia, tratto interessato da eventi meteorici gravi che hanno causato una intensa erosione.
Gli interventi relativi a tale progetto consistono nella costruzione di una scogliera di massi ciclopici e nel ripristino della sezione del deflusso fluviale mediante movimento terra e taglio della vegetazione presente nell'alveo attivo.
Sono stati approvati dalla Giunta anche due progetti preliminari.
Il primo di importo pari ad € 138.000,00 riguarda alcuni lavori di manutenzione idraulica del fiume Potenza in un tratto ricadente nel Comune di Recanati in una zona di rischio idrogeologico classificata dal PAI Regionale (Piano di Assetto Idrogeologico) R3.
I lavori consistono nella realizzazione di una palificata doppia in legname protetta al piede da una scogliera e nell'allargamento della sezione di deflusso nel tratto interessato.
Il secondo di importo pari ad € 131.413,69 consiste nel completamento di lavori di manutenzione idraulica e risanamento ambientale sempre del fiume Potenza nel tratto tra Potenza Picena e Recanati.
L'intervento si propone di realizzare il ripristino della preesistente sezione di deflusso del corso d'acqua tramite la pulizia dalla vegetazione che ha occluso il passaggio naturale del fiume.
L'Assessore Simone Livi si dice soddisfatto dei progetti approvati e degli investimenti che questa Amministrazione sta mettendo in campo in un settore davvero delicato e strategico per l'incolumità dei cittadini e per un sempre maggiore rispetto ambientale.
Livi fa presente che dopo un'attenta programmazione d'ora in avanti molti saranno gli interventi sui fiumi che presentano uno stato dell'arte non ottimale e che sarà questo un settore su cui concentrerà risorse ed attenzione.

 

La Beata Camilla Battista da Varano sarà presto santa. La commissione dei cardinali della Congregazione per le cause dei santi, riunita a Roma, ha infatti dato parere favorevole al riconoscimento del miracolo e, quindi, alla conclusione del processo per la canonizzazione. A questo punto spetterà al Santo Padre in un concistoro pubblico dare la sanzione definitiva. Ovvia la gioia non solo nella comunità claustrale francescana, ma anche in tutta l'arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche, espressa dall'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro.
“Per quanto riguarda i tempi – dichiara mons. Brugnaro – solitamente nel mese di febbraio è previsto un concistoro pubblico. Poi vedremo a quali date il papa ci rimanderà per la cerimonia di canonizzazione. Bisognerà, quindi, che la diocesi, le comunità francescane delle clarisse, dei frati minori, del terz'ordine, tutti ci mobilitiamo per questo particolare momento di grazia. Un momento che è significativo anche dal punto di vista storico – culturale per la nostra terra. Credo, infatti, - continua l'arcivescovo – che sia un momento importante non solo per la comunità cristiana, ma anche per la comunità civile, per le autorità del comune , della provincie e dell'intera regione. Sarà un impegno per noi a far conoscere questa donna, una donna che ha anticipato nella modernità della mistica tempi e modalità che erano impensabili nella cultura della sua epoca. Credo sia significativo proporre anche ai giovani questo ideale, perché la santità è ancora possibile. La santità – conclude mons. Brugnaro – è ciò che ci dà speranza, ci dice che il cuore dell'uomo cambia, che la storia dell'umanità non è in mano alle forze del male, ma è Dio che la conduce per il bene degli uomini”.


Note Biografiche
Camilla - questo era il suo nome di battesimo - nacque a Camerino nel 1458 da Giulio Cesare Varano, signore della città, e dalla nobildonna Cecchina di Mastro Giacomo.
A nove anni, dopo aver ascoltato una predica sulla Passione del francescano Domenico da Leonessa, si propose, ogni venerdì, di "buttare una lacremuccia sola sola, per memoria de quella" (Vita Spirituale, III). Anni più tardi, decise di rendere la sua vita un continuo "venerdì santo", per il suo grande amore e compassione verso i dolori di Cristo.
Camilla era intelligente, appassionata per lo studio, con una solida cultura umanistica, ed era attratta dal canto e dal ballo. Ma, durante la sua prima giovinezza, si rese conto che la vita di corte non le apparteneva.
A 23 anni, superata l'opposizione dei genitori, divenne Clarissa, nel rigido monastero di Urbino. La sua vocazione era radicata su un forte amore per Gesù Crocifisso e non sulla paura dell'inferno, come ella stessa racconterà nei suoi scritti.
Nel 1484 si trasferì con alcune consorelle a Camerino, dove fondò un monastero di Clarisse nel vecchio edificio degli Olivetani di S. Maria Nova, che fu rinnovato e ampliato dal padre per l'occasione.
Nel 1505 fondò un altro monastero a Fermo e, dopo due anni di permanenza, tornò a Camerino.
Nella sua vita di monaca riuscì a diffondere l'ideale di Santa Chiara, che le si manifestò in una visione, da lei ricordata nelle sue opere.
Successivamente fu provata da infermità fisiche e da molte sofferenze interiori, come l'aridità e le tentazioni.
Ma il dolore più grande fu causato dalla rivolta di Cesare Borgia nel 1502, che portò all'uccisione di suo padre e dei suoi fratelli. Camilla sopportò tutto in nome di quella fede che la fece pregare per gli stessi uccisori dei suoi parenti.
E proprio in quello stesso periodo ricevette alcune grazie mistiche e fece esperienze di elevata contemplazione - visioni e illuminazioni -, di cui i suoi scritti sono una fervida testimonianza.
Un giorno lesse nel cuore di Gesù, in "lettere d'oro grandi et antiche: Ego te diligo Camillam" (Vita spirituale, XII).
Morì a Camerino nel 1524. Il suo corpo, riesumato a pochi anni dalla morte, fu sepolto nella Chiesa delle Clarisse di Camerino, dove tuttora si trova.
Papa Gregorio XVI approvò il suo culto nel 1843, e Leone XIII, nel 1878, ordinò di riaprire il suo processo di canonizzazione.o nel cortile del palazzo paterno. Attualmente
 

Una collaborazione che nasce nel segno del grande Lorenzo Lotto. E' stata siglata questa mattina tra la Regione Marche e l'Azienda Speciale Palaexpo, in vista della mostra sull'artista rinascimentale alle Scuderie del Quirinale di Roma nel 2011

“Dalle parole ai fatti – ha esordito l'assessore ai Beni e Attività culturali, Vittoriano Solazzi, in conferenza stampa – La Regione Marche mette ancora una volta in atto la responsabilità che si è assunta di comunicare le Marche attraverso i suoi grandi protagonisti. E questa è un'occasione straordinaria da non perdere per dare risalto ad una terra magnifica, con una vocazione altamente turistica, custode di un immenso patrimonio di beni artistici, culturali e paesaggistici. Abbiamo sposato tutte le occasioni in cui il nostro territorio veniva valorizzato, dalla mostra sul Raffaello, nostro corregionale, ai grandi personaggi che sono passati nelle Marche lasciando un segno indelebile, come Giotto, per cui abbiamo partecipato alla mostra del Vittoriano. Ora è la volta di Lorenzo Lotto che ha trascorso le stagioni più importanti della sua vita nella nostra regione che ne conserva ben 24 opere”.   

Opere, gran parte conservate nei musei civici e nelle chiese del territorio, che verranno sottoposte alle operazioni di diagnostica da parte dell' Azienda Speciale Palaexpo, ente strumentale del Comune di Roma, uno dei più importanti organizzatori di arte e cultura in Italia (sua la gestione delle Scuderie del Quirinale, Palazzo delle Esposizioni, Casa del Cinema e  Casa del Jazz).

Ad illustrare il progetto, questa mattina, il direttore di Palaexpo, Mario De Simoni, e il curatore della mostra, Giovanni Federico Villa, che hanno tenuto a sottolineare “l'importanza del coinvolgimento attivo della Regione, una delle più straordinarie d'Italia, per rendere possibile il grande evento sul Lotto”.

I rapporti di Lotto con le Marche – hanno aggiunto - sono stati continui, le opere marchigiane prese nel loro insieme consentono di ripercorrere la genesi, il significato e lo sviluppo del suo intero percorso artistico. La programmazione 2009/2011 delle Scuderie, decisa da una Commissione Scientifica i cui membri sono rappresentanti delle Istituzioni più alte del panorama culturale Italiano, prevede una serie di eventi che culminano con la mostra “Lorenzo Lotto” in programma per la primavera 2011.

 

In vista dell'attuazione della mostra, l'Azienda Speciale ha rivolto alla Regione Marche la proposta di condividere il progetto e di attivare un rapporto di collaborazione istituzionale articolato nel  sostegno alla mostra del 2011 con il finanziamento di 20.000,00 euro delle azioni di diagnostica sulle opere marchigiane di Lorenzo Lotto, nel supporto e coordinamento delle attività in accordo con i curatori mostra per le richieste di effettuazione delle analisi non invasive e di prestito presso gli enti proprietari.

La Regione Marche figurerà come ente che sostiene la mostra e che interviene per valorizzare il patrimonio culturale di proprietà degli enti locali, conservato nei musei della regione.

Le indagini svolte confluiranno in un volume che costituirà, insieme al catalogo ufficiale della mostra, uno strumento di approfondimento sull'attività di Lorenzo Lotto per le Marche. Le immagini delle opere oggetto delle indagini diagnostiche e che saranno pubblicate nel catalogo della mostra, verranno raccolte nella Fototeca regionale specializzata in beni culturali della regione.

Il sostegno alla mostra in una sede così prestigiosa come le Scuderie del Quirinale e alle attività di ricerca e di indagini diagnostiche sulle opere marchigiane del grande artista veneto, sono elementi strategici per valorizzare il territorio regionale e richiamare l'attenzione su un artista che così tanto ha segnato la storia della pittura in Italia.

Domenica 15 Novembre si sono svolti a Lignano Sabbiadoro i Campionati Nazionali CSEN di Karate.

Circa 1.500 atleti di ogni età, dai piccoli Samurai ai Master, provenienti da ogni parte d'Italia, si sono esibiti su nove campi di gara in prove di Kata (forme) e Kumite (combattimenti), nonché in alcune competizioni a livello promozionale per i più piccoli, quali percorso e prove di gioco-sport (palloncino).

Alla competizione hanno preso parte anche i giovani atleti camerti della Palestra “Alberto Sporting Center” di Camerino, affiliata alla società “C.F.Idylle” di Passo di Treia.

Guidati con perizia dal giovane istruttore Gabriele Fabrizi di Macerata si sono ben comportati nella gara di Kata e nelle varie categorie i giovanissimi Crescimbeni Luca, Pierdominici Alessio, Maccagnani Michael, Cascioli Asia, Capeccia Elena e Mingo Sofia.

Da segnalare l'ottima prestazione di tutti i nostri partecipanti e, nell'ambito di una competizione difficile e di alto livello, il brillante 3° posto ottenuto nella categoria Samurai da Capeccia Elena e Crescimbeni Luca e nella categoria Ragazzi da Cascioli Asia.

 

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo