Nuova finestra per i requisiti del Cas. Castelli: "Evitare comportamenti opportunistici"

Giovedì, 16 Febbraio 2023 14:42 | Letto 932 volte   Clicca per ascolare il testo Nuova finestra per i requisiti del Cas. Castelli: "Evitare comportamenti opportunistici" Lavora sulla strada della semplificazione la Cabina di Coordinamento sisma 2016, presieduta dal Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Guido Castelli. E’ stato, infatti, definito un piano programmatico di riordino di tutte le scadenze inerenti la presentazione dei progetti della ricostruzione privata, con particolare riferimento a quelli riguardanti i titolari di Contributo di autonoma sistemazione (Cas), Soluzioni abitative di emergenza (Sae) e altre forme di assistenza. L’Ordinanza prevede il riallineamento al termine del 31 maggio di varie scadenze, nelle more delladozione dellatto di programmazione a cui lavoreranno nel frattempo la Struttura commissariale, gli USR e il Dipartimento di Protezione Civile per addivenire anche ad un intervento di rimodulazione del Cas. Le scadenze traslate al 31 maggio riguardano sia quelle fissate per il 16 febbraio, relative alla presentazione dei progetti dei titolari di Cas e Sae che non avessero già provveduto in forma semplificata, sia quella del 15 marzo per completare i progetti già presentati in forma semplificata.Nuova finestra per confermare i requisiti del Cas - A fronte di una richiesta territoriale che vede i percettori di Cas esclusi per vari motivi dalla manifestazione di volontà verso il Dipartimento della Protezione Civile fissata nello scorso ottobre 2022, il Commissario Castelli ha riaperto un confronto e definito, in concertazione con le Regioni e la Protezione civile, un nuovo termine per riammettere chi, alla data del 15 ottobre 2022, non avesse presentato pur avendone diritto la dichiarazione per il mantenimento del Cas. In questi casi si avrà tempo fino al 31 marzo per regolarizzare la propria posizione. Per quanto riguarda la riforma del Cas, e la conseguente definizione di un termine entro il quale presentare il progetto di ricostruzione, Castelli anticipa che “questo lavoro chirurgico dovrà essere effettuato integrando e analizzando i dati provenienti dalla Protezione civile e dai Comuni. Si impone infatti, lesigenza di limitare, a 6 anni dal sisma, il rischio di comportamenti opportunistici in materia di Cas e assistenza”.
Lavora sulla strada della semplificazione la Cabina di Coordinamento sisma 2016, presieduta dal Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Guido Castelli.

E’ stato, infatti, definito un piano programmatico di riordino di tutte le scadenze inerenti la presentazione dei progetti della ricostruzione privata, con particolare riferimento a quelli riguardanti i titolari di Contributo di autonoma sistemazione (Cas), Soluzioni abitative di emergenza (Sae) e altre forme di assistenza.

L’Ordinanza prevede il riallineamento al termine del 31 maggio di varie scadenze, nelle more dell'adozione dell'atto di programmazione a cui lavoreranno nel frattempo la Struttura commissariale, gli USR e il Dipartimento di Protezione Civile per addivenire anche ad un intervento di rimodulazione del Cas.

Le scadenze traslate al 31 maggio riguardano sia quelle fissate per il 16 febbraio, relative alla presentazione dei progetti dei titolari di Cas e Sae che non avessero già provveduto in forma semplificata, sia quella del 15 marzo per completare i progetti già presentati in forma semplificata.

Nuova finestra per confermare i requisiti del Cas - A fronte di una richiesta territoriale che vede i percettori di Cas esclusi per vari motivi dalla manifestazione di volontà verso il Dipartimento della Protezione Civile fissata nello scorso ottobre 2022, il Commissario Castelli ha riaperto un confronto e definito, in concertazione con le Regioni e la Protezione civile, un nuovo termine per riammettere chi, alla data del 15 ottobre 2022, non avesse presentato pur avendone diritto la dichiarazione per il mantenimento del Cas. In questi casi si avrà tempo fino al 31 marzo per regolarizzare la propria posizione.

Per quanto riguarda la riforma del Cas, e la conseguente definizione di un termine entro il quale presentare il progetto di ricostruzione, Castelli anticipa che “questo lavoro chirurgico dovrà essere effettuato integrando e analizzando i dati provenienti dalla Protezione civile e dai Comuni. Si impone infatti, l'esigenza di limitare, a 6 anni dal sisma, il rischio di comportamenti opportunistici in materia di Cas e assistenza”.

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