Duecento firme raccolte il una sera. L'attività del Comitato Don Bosco cotinua. Lo ha fatto ieri sera in occasione dei mercoledì di shopping che hanno visto i negozi del centro di Tolentino aperti anche dopo cena, con musica e intrattenimento per tutti.
La grande folla che ieri sera ha riempito le vie del centro storico ha quindi approfittato per conoscere l'attività del Comitato.

6da56979 0467 46e4 83fe f9350326f534

"Siamo soddisfatti del risultato di ieri sera - spiega Paolo Dignani - è andata bene, oltre ogni nostra rosea aspettativa. Abbiamo visto affluenza, interesse, e ricevuto molte domande. Abbiamo raccolto circa 200 firme. I prossimi step li stiamo valutando - annuncia - non sappiamo se replicare la nostra presenza all'iniziativa lodevole organizzata dall'amministrazione per i mercoledì di luglio, di sicuro abbiamo cantierizzato l'iniziativa di settembre in cui vorremmo fare una sorta di amarcord del Don Bosco per ricordare una istituzione importantissima per Tolentino. Vorremmo sensibilizzare i cittadini a compilare il questionario elaborato dagli architetti dell'amministrazione su come vorremmo il centro storico della città. Questi architetti sono stati incaricati per ridefinire l'aspetto urbanistico generale del nostro centro storico ed è importante rispondere con le proprie idee".

GS
37mila euro per gli studi di vulnerabilità sismica della scuola don Bosco.
E’ la somma stanziata dalla giunta di Tolentino per affidare gli incarichi relativi alla redazione della relazione geologica e allo studio della vulnerabilità, oltre che all’esecuzione delle necessarie prove sul terreno e sui materiali della scuola don Bosco.
“La realizzazione delle prove – specifica il Comune - deve necessariamente avvenire nel periodo estivo di fermo delle attività scolastiche.
Nel secondo piano delle opere pubbliche per la ricostruzione – prosegue il Comune - è stato inserito e previsto il finanziamento per la nuova costruzione dell’edificio scolastico don Bosco.

Vista la particolare importanza del plesso scolastico, anche di valenza storica come riconosciuto dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, e la difficoltà riscontrata nella valutazione sulla migliore tipologia di intervento da realizzare con i finanziamenti, è stato ritenuto opportuno, quindi, effettuare uno studio sulla vulnerabilità dell’edificio, propedeutico alle procedure di gara per la progettazione al fine di fornire un quadro completo dello stabile per calibrare l’intervento da mettere in atto.

La scuola don Bosco – concludono - è l’unica, tra il patrimonio scolastico del Comune di Tolentino, senza un indice di vulnerabilità aggiornato alle più recenti normative antisismiche”.

Proprio questo era stato uno dei punti su cui si erano scontrati il Comune e il Comitato nato per la salvaguardia del don Bosco che aveva più volte chiesto al Comune l’indice di vulnerabilità di quella scuola.



GS
Sarà la “Notte del mattoncino” quella che a Tolentino darà ufficialmente il via all’estate 2019 sabato 22 giugno. Il programma della notte del solstizio d’estate è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, dal vice sindaco Silvia Luconi, dall’assessore alla Cultura Silvia Tatò e da Novella Rossi della Pro Loco di Tolentino
Ad esordire il vice sindaco Silvia Luconi, soddisfatta del lavoro di squadra per l’organizzazione dell’evento: “La prima cosa che voglio sottolineare è l’impegno della Pro Loco e di Edoardo Mattioli insieme a Novella Rossi. Abbiamo creato una notte bianca che possa soddisfare qualsiasi tipo di gusto e interesse, partendo da gruppi classici a talenti emergenti che hanno calcato il palinsesto televisivo della stagione come Nicola Virdis di Italia’s got talent e le Principesse di Colorado. Accanto a questi nomi anche musica in tutte le piazze e un gruppo itinerante che attraverserà le vie della città. Non mancheranno le realtà locali come gli asili che animeranno via Pacifico Massi grazie all’aiuto del collega Crocenzi. Avevamo promesso una notte bianca in grande stile, ci siamo forse un po’ allargati rispetto al passato. Avevamo intenzione di dare un segnale e spero che venga colto sabato prossimo. È anche la dimostrazione di una particolare volontà e attenzione per tutto quello che è il centro è il movimento che si può creare intorno. Grazie anche a tutti i colleghi che hanno collaborato e a vario titolo hanno portato le proprie idee per la creazione artistica della serata, così anche per tutta l’estate tolentinate e per la mostra Lego dove ogni assessorato dirà la sua. Grazie all’Assm che ogni volta offre il suo contributo per poter affrontare le varie iniziative della città”.

L’intervento poi dell’assessore alla cultura, Silvia Tatò per sottolineare i riflettori puntati sugli studenti della città e sulle realtà scolastiche di Tolentino: “Quest’anno abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi del liceo Filelfo, in particolare un gruppo che si chiama Error 404 composto da Samuele Pallotta, Irene Vanni, Stefano Salvucci, Federico Staffolani, Matteo Carlacchiani, si esibiranno in piazza San Nicola insieme ad un Dj. Questo spaccato della scuola all’interno della notte bianca ci ha particolarmente reso felici. Un’altra esibizione sarà da parte delle ragazze dell’Ipia Frau che faranno una sfilata di moda con abiti realizzato da loro. Una collaborazione che mi auguro prosegua anche nei prossimi anni per dare spazio alle realtà scolastiche della città”.

Nella serata che vedrà la città e le vetrine del centro addobbati con mattoncini colorati, tanti gli eventi illustrati da Novella Rossi della Pro Loco: “In piazza della Libertà si comincia con la sfilata di moda dell’Ipia Frau, a seguire un gruppo di musica pizzica e alle 23.30 l’esibizione di Marco Ligabue, fratello del più noto Luciano. In piazza San Nicola, dopo i gruppi scolastici ci saranno le Principesse di Colorado e Nicola Virdis. Piazza Maurizi avrà altre due band. Altrettanti show in piazza Martiri di Montalto mentre nelle altre vie del centro laboratori per bambini, aperitivi e animazione. Dalle 18, in via della Pace, ci saranno giochi da tavolo e musica dance. Dopo l’una, alla ex centrale del Ponte del Diavolo previde ufficiale del Mood Festival”.

Una serata che ha visto un maggiore investimento, rispetto agli altri anni, sottolineato dal primo cittadino, pari a 35.892 euro. Oltre diecimila euro in più rispetto allo scorso anno: “L’ho voluto sottolineare perché sono coraggioso e determinato, ma anche un po’ stanco che passino per scontate le diverse cose che si fanno per Tolentino. Quando qualcuno, con molta leggerezza, dice che si fa poco, che il centro è lasciato a se stesso.
Molto dobbiamo fare noi per il centro perché se l’uomo non migliora il suo modo di rapportarsi con ciò che lo circonda noi dovremmo creare l’impossibile per avere decoro e amore per tutto ciò che è in difficoltà. Non a caso stiamo lavorando con grande spinta del vice sindaco e degli altri assessori. Sfiderei chiunque a fare altrettanto di quello che si è fatto in questa occasione. Abbiamo investito una cifra importante, ma questo ci deve dire che con una notte non si ricostruisce il mondo, è importante quello che si fa ma è molto più importante quello che stiamo programmando. In programma anche un questionario per come i cittadini vorranno il centro storico del futuro”.
 Anche quest’anno, all’impegno economico hanno partecipato anche i commercianti, diversamente dalla scelta fatta per l’ennesima iniziative natalizie.

GS


Divorzio politico fra il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e gli assessori Alessandro Massi e Alessia Pupo. Il primo cittadino ha deciso di togliere loro le deleghe (il primo aveva l’urbanistica e l’istruzione, la seconda cultura e sport) per due motivi differenti.

“Una decisione molto sofferta”, ci tiene a precisare Pezzanesi, che si dice molto legato ai due colleghi coi quali, per una serie di eventi si è visto costretto a interrompere questo percorso. 

“Si tratta di una questione di metodo - spiega riferendosi a Massi - e francamente non capisco il motivo della sua fuga in avanti. Sulla scuola Don Bosco ha tenuto un certo tipo di comportamento e da un lato mi fa sicuramente piacere poiché tutti teniamo a quell’istituto, ma un assessore con le deleghe all’urbanistica e all’istruzione avrebbe dovuto confrontarsi prima di affermare pubblicamente certe cose”.

Nella conferenza stampa di fine anno infatti Pezzanesi aveva ipotizzato che la Don Bosco potesse essere ricostruita in periferia vicino al campus, in una sorta di polo scolastico che, secondo il primo cittadino, sarà una soluzione “che darà respiro ai ragazzi che ora stanno soffrendo in strutture non adeguate”. Massi non era invece d’accordo con questa ipotesi, “ha voluto fare un percorso tutto suo, non condiviso, e anche un po’ antipatico dato che è sembrato che solo a lui stesse a cuore l’argomento. Non è possibile disarmonizzare la giunta. A livello umano lo tengo nel cuore, gli voglio bene, a livello politico-amministrativo purtroppo queste cose provocano lacerazioni e divisioni”.

La scelta di Pezzanesi è arrivata dopo una lunga riflessione e ha riguardata anche l’assessore Alessia Pupo: “Anche in questo caso sono molto molto addolorato. Ha lavorato tanto e bene, ma non aveva più consiglieri perché dal gruppo di Forza Italia sono passati al gruppo misto ed era consapevole quindi che anche la sua posizione non poteva essere mantenuta”.

E per il futuro? Chi prenderà il posto di Massi e Pupo? Questo non è ancora dato saperlo ma il sindaco non tarderà a renderlo noto. 

Gaia Gennaretti    

Una visita che non è stata gradita per tutti, quella del senatore Vito Crimi che è stato a Tolentino per incontrare sindaci del cratere e cittadini. 

Non è stata apprezzata la decisione dei primi cittadini dell’Unione Montana di Camerino di disertare l’incontro per protesta contro la decisione della location.

Forte la critica, non solo di Giuseppe Pezzanesi ma anche di altri sindaci, nei confronti di chi ha scelto di non esserci: “Io ho girato indifferentemente in ogni comune, ovunque si parlasse del cratere - commenta - per portare le istanze della mia terra. Ritengo che non venire qui solo perché la riunione si è svolta a Tolentino lasci intendere quanto a volte si possa essere superficiali. Non è lesa maestà, d’altronde Tolentino è città di cerniera con l’entroterra. È in Unione Montana, è la città più grande, ha oltre 20mila abitanti, è la terza della provincia. Credo meriti rispetto, dovevano essere qui anche perché se erano interessati a portare le istanze dei loro territori lo avrebbero potuto fare anche a qualche chilometro di distanza da casa loro. Questa è serietà amministrativa”.

Per Crimi, la decisione di disertare è stata una “occasione persa per rappresentarmi le necessità del loro territorio”.Crimi in apertura del dibattito, prima di far uscire la stampa dall’aula, ha parlato delle intenzioni del governo per il cratere: “È necessario prevedere, a parità di situazione per i comuni più danneggiati, qualche accelerazione. Quindi direi un cratere accelerato per alcune situazioni. Stiamo poi provando a mettere in campo una zona franca urbana di più ampio respiro anche Se quella già prevista non è mai stata utilizzata pienamente  e le difficoltà spesso sono di applicazione. Forse servono - ha aggiunto - anche delle forme diverse di incentivi fiscali che siano più fruibili. Serve poi un testo unico, un codice sulla ricostruzione che, per il futuro, possa individuare fin dall’inizio quali sono le misure da mettere in campo e per quanto tempo”.

Crimi ha infine espresso l’intenzione di potenziare il personale impiegato nell’emergenza e di modificare le modalità e i criteri di erogazione del Cas. Inoltre, ha annunciato che tutte  le casette saranno controllate, anche quelle che non hanno problemi”. 

G.G.

I Cinque Stelle di Tolentino tornano all’attacco sulla questione della San Giovanni Bosco Arpa Foundation. “A fronte delle dichiarazioni rese recentemente a mezzo stampa dal sindaco Pezzanesi – scrivono in  una nota - ci domandiamo se abbia o meno compreso con esattezza in cosa consiste la convenzione che lui ha firmato, prima di ottenere l’avallo del Consiglio Comunale, con la società estera San Giovanni Bosco Arpa Foundation riguardante la donazione di impianti sportivi per il futuro “campus” scolastico.   Pezzanesi ha dichiarato di aver avviato, dopo quanto fatto emergere dal M5S in Consiglio, una serie di verifiche sulla questione – proseguono i due consiglieri Mercorelli e Cicconetti -, ma a fronte di un nostro accesso agli atti, almeno fino a ieri al protocollo non risulta alcuna richiesta riguardante la San Giovanni Bosco Arpa Foundation o i suoi amministratori. Se i chiarimenti sono stati veramente chiesti, il sindaco ci spieghi perché non l’abbia fatto tramite i canali ufficiali del Comune. La città di Tolentino non è la sua attività professionale: non può gestirla da solo come se non dovesse rendere conto a nessuno”.   La nota dei grillini arriva dopo le dichiarazioni del primo cittadino che ha detto “a noi non interessa chi sono i componenti del consiglio di amministrazione della fondazione, ma se i fondi donati sono tracciabili”. Secondo i due consiglieri penta stellati di Tolentino, tre sono gli errori del primo cittadino in quella dichiarazione: “La San Giovanni Bosco Arpa Foundation, nonostante il nome, non è una fondazione ma una società estera; il Comune non riceverà soldi ma opere che la stessa società si impegna a realizzare e ci domandiamo, quindi, come sia possibile tracciare fondi che non passeranno mai dalle casse comunali. Ha dichiarato che a lui e, immaginiamo alla Giunta, non interessi che i manager della società che "dona" potrebbero essere implicati in procedimenti per truffa o per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina e questo è, a nostro avvis,o di una gravità eccezionale: uno dei ruoli di un primo cittadino è quello di garantire l'onorabilità della città. Come spesso gli accade – concludono - , il sindaco sta cercando di alzare una cortina fumogena a scopo diversivo. Stando così le cose il dubbio che non si voglia affatto risolvere la questione cresce”.  

GS 

"Vorrei ricordare al sindaco Pezzanesi che spetta a lui adoperarsi per risolvere i problemi dei Tolentinati, sue sono le responsabilità dei disagi, sue sono le colpe per le cose non ancora fatte". Un botta e risposta al vetriolo quello tra il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il consigliere regionale Sandro Bisonni. Quest'ultimo ha sollevato più volte il tema del caro affitto dei container e della possibilità che la protezione civile potesse acquistare i moduli anziché prosgeuire col pagamento dell'affitto. Acquistandoli infatti, la Regione spenderebbe di meno che se continuasse a pagare l'affitto. Questa soluzione non trova però d'accordo l'amministrazione tolentinate e il sindaco Pezzanesi ha incolpato Bisonni di fare una pretestuosa polemica e di non aver fornito "in nessuna forma e in nessuna sostanza" alcun sostegno alla sua città.

"Voglio ringraziare Pezzanesi - ribatte Bisonni - che mi dà lo spunto e l'opportunità di ricordare le decine di atti istituzionali da me prodotti in tema sisma (concernenti ad esempio i provvedimenti per l'emergenza abitativa, la sicurezza sismica per scuole e ospedali, le agevolazioni fiscali per le imprese del cratere, e altro) e far sapere alla popolazione il mio impegno per il territorio e in particolare per la città di Tolentino. Prima però vorrei ricordargli che essendo lui il Sindaco di Tolentino spetta a lui adoperarsi per risolvere i problemi dei Tolentinati, sue sono le responsabilità dei disagi che i Tolentinati a distanza di due anni ancora vivono, sue sono le colpe per le cose non ancora fatte". Bisonni ricorda ad esempio la mozione depositata e discussa a maggio del 2017 con la quale si è ottenuta la deroga al mantenimento dei punti di primo intervento di Tolentino e Recanati; "e prima ancora - dice -quando nell'imminenza del sisma, vista la popolazione costretta a dormire nel palazzetto dello sport sopra a sdraio da mare, mi sono impegnato e ho trovato ben 600 lettini con comodi materassi che la protezione civile era pronta a consegnare a Tolentino, ma il sindaco (conservo tutta la chat di WhatsApp) rifiutò l'offerta e preferì continuare a far dormire la popolazione sulle sdraio; chissà, forse perché tutto sommato era bello per lui andare su tutti i notiziari nazionali?". Bisonni sostiene di aver offerto molte volte il suo contributo ma che questo non è mai stato accettato: "Il sindaco crede di saper fare tutto da solo e i risultati si vedono; Tolentino è la città in assoluto più indietro con la ricostruzione, a parità di norme. La vicenda dei container, sulla quale ho prodotto una interrogazione e che mi auguro si rivolva e non si tramuti invece in tragedia, è solo la punta dell'iceberg di una gestione disastrosa dovuta all'inconcludenza, incapacità e mancanza di visione dell'azione politica di un sindaco che farebbe bene a non piangere aiuto o tentare di scaricare le colpe dei suoi fallimenti sugli altri. Farebbe bene - sottolinea - a crescere come politico e amministratore, aprendosi al confronto con le minoranze, accogliendo i suggerimenti, permettendo agli altri di aiutarlo e assumendosi le sue responsabilità. Se non ci riuscirà, magari perché troppo preso dal suo ego, non gli rimarrà altro, se solo amasse la sua città, che scusarsi e farsi da parte al più presto perché mentre lui cerca capri espiatori per le sue colpe e le sue responsabilità - conclude - molti cittadini passeranno, contro la loro volontà, ancora un altro inverno dentro ad umidi container e questo sinceramente non è giusto".
Gaia Gennaretti 

“Abbiamo il dovere di far capire ai giovani che il lavoro si trova nella legalità e che la mafia è parte attiva dove c’è disagio sociale. Dobbiamo dimostrare con forza e determinazione che tutti insieme siamo forti”. 

Con queste parole il Sottosegretario del Ministero all’Interno Stefano Candiani si è rivolto ai presenti, oggi pomeriggio, alla manifestazione per l’intitolazione di un viale e un largo in zona Pace, a Tolentino, alle vittime della mafia e in particolare al vice questore di Polizia Antonio Cassarà e i Carabinieri, Maresciallo Mario Trapassi e l’Appuntato Salvatore Bartolotta. Per l’occasione, presenti i vertici provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia, il prefetto Iolanda Rolli e il Questore Antonio Pignataro, all’epoca collaboratore di Cassarà a Palermo quando fu ucciso dalla mafia, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Michele Roberti, alcuni familiari delle vittime e il vescovo Nazzareno Marconi.

tolentino

“Quella di oggi - ha detto il sindaco Giuseppe Pezzanesi rivolgendosi ai sindaci presenti - è una cerimonia che deve essere succo e spinta quotidiana del nostro lavoro. Con i bambini delle scuole abbiamo visto immagini di una barbarie senza precedenti. La mafia sembra più fiacca ma non è mai scomparsa da questo Paese ma anzi è disseminata sul territorio in zone in cui non erano presenti. Affinché il sacrificio di uomini come quelli che ricordiamo oggi non sia vano dobbiamo vegliare sulla democrazia e la libertà conquistata con le guerre. Senza coraggio non si va da nessuna parte - ha sottolineato - senza coraggio non si sconfigge la mafia. Dobbiamo tutti impegnarci, in un Paese che si tuo considerare civile, a sradicare questa piaga che è camuffata in tutti i livelli della nostra società”. Insomma, quella di oggi non è stata una inaugurazione qualsiasi ma dedicata a tutti coloro che tengono ai valori accennati da Pezzanesi.

tolentino 5

Dal colonnello Roberti, una riflessione sul senso della giornata di oggi: “Questa nobile iniziativa vuole affermare un principio culturale, un forte senso civico. Questi spazi potranno diventare il posto in cui idealmente, ogni anno, ricordare le vittime della mafia, il loro sacrificio che ha contribuito all’affermazione dei valori fondanti di una comunità sana, quello della libertà, democrazia, giustizia e legalità. Oggi - ha aggiunto - ci ricordiamo anche che nulla di tutto ciò può essere dato per scontato. Dobbiamo conservarli quotidianamente e gelosamente e col trasferimento di azioni esemplari ai nostri giovani che rappresentano il futuro. Le targhe che oggi scopriamo parleranno ogni giorno, parleranno del loro modello di vita, del loro esempio. Ai giovani dico: sono questi i modelli che vi rendono uomini e donne migliori”.

tolentino 7

Commosso il questore di Macerata Antonio Pignataro, che ha ringraziato il sindaco Pezzanesi per aver accolto l’idea di intitolare i nuovi spazi della città alle vittime della mafia. 

“La nostra società non dovrebbe aver bisogno di eroi se ognuno facesse il proprio dovere. Il loro esempio deve seguire per indirizzare la nostra missione istituzionale improntata a spirito di servizio e senso di responsabilità. Il vice questore Cassarà - ha sottolineato - ha rappresentato per me una stella cometa che mi ha guidato, ancora giovanissimo, mi ha fatto crescere professionalmente, mi ha insegnato l’importanza di svolgere il nostro lavoro e rappresentare lo Stato con disciplina e onore. Sono morti consapevoli che il loro lavoro sarebbe stato un esempio e che avrebbe contribuito a dare convinzione che la giustizia non sia un’illusione ma una realtà. Quando un uomo muore, muore un mondo intero fatto di esperienze, sogni, speranze, gioie, amori e progetti futuri”.

 

g.g.

tolentino 10

tolentino 2

tolentino 4

tolentino 8

tolentino 11

tolentino 6

tolentino 12

tolentino 14

tolentino 13

 

 

La musica degli anni ’60 incanterà la provincia. È nata da pochissimi mesi l’associazione culturale Fontana, di San Severino e presieduta da Claudio Brunacci, ed ha già in programma in diversi teatri della provincia uno spettacolo itinerante dedicato alla musica degli anni ’60: “Febbre a 45 giri”. Stamattina la presentazione dell’iniziativa a Palazzo Gentili, in piazza del Popolo, insieme al vicesindaco di San Severino Vanna Bianconi, il vicesindaco di Treia Edi Castellani e il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. 

“Ammaliati dalla voglia di vivere degli anni ’60, non abbiamo saputo resistere dal celebrarli. Fu un periodo - ricorda Brunacci - di boom, di benessere e positività e, nella condizione post sisma, vogliamo celebrarlo regalando a chi li ricorda un grosso piacere e al contempo farli godere anche a chi non li ha vissuti.

In quel periodo tutto era possibile - sottolinea - soprattutto sognare, quindi noi vogliamo continuare a sognare, perché la musica di quel decennio era fatta per questo”.

(Claudio Brunacci)

Fontana4

 

Lo spettacolo farà rivivere la musica di quegli anni, e quindi le maggiori copertine dei dischi 45 giri, attraverso le voci di giovanissimi talenti affiancati da artisti, cantanti e musicisti, di più esperienza. Ospiti fissi Romolo Forlai e Angelo Carestia e, compatibilmente con i loro impegni, Gianluca Barezzi e David Salvadori.

La serata zero sarà il 14 settembre all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati. Le altre date già fissate sono l’11 ottobre all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, il 7 Dicembre al Teatro Feronia di San Severino, l’ultimo dell’anno al Teatro Comunale di Treia. In via di definizione le date di Tolentino, Cingoli, Matelica, Morrovalle, Castelraimondo, Civitanova. Saranno un totale di dieci spettacoli entro marzo 2019.

A fare gli onori di casa è stata il vicesindaco e assessore alla cultura Vanna Bianconi: “San Severino cura molto l’aspetto dell’associazionismo perché dietro c’è una ricchezza culturale e sociale. Quando arriva una nuova associazione con finalità che sono le stesse dell’amministrazione, ben venga. Qui la musica è sempre stata una tradizione, fin dalle scuole con l’indirizzo musicale, poi l’Accademia Feronia e il gruppo filarmonico Aleandri. Noi crediamo in questa musica che ha fatto la storia. Per chi ha una certa età è un rivederci giovani, e per i più giovani sarà un modo per rivivere quel tempo dove tutto era diverso”.

Il 31 dicembre la città di Treia festeggerà proprio con “Febbre a 45 giri”, al teatro Comunale: “Appena proposta abbiamo subito aderito - ha esordito Castellani -. Abbiamo un’importante stagione teatrale nel nostro bellissimo teatro e il 31 siamo soliti chiudere l’anno con uno spettacolo. Quest’anno abbiamo scelto questo perché ci crediamo. Come amministrazione condividiamo gli obiettivi dell’associazione Fontana che valorizza la musica degli anni ’60 e i talenti giovani del territorio. Siamo felici di aver avuto questa proposta e se ce ne saranno altre, le abbracceremo. La musica è importante deve far parte della vita di ogni persona e in questo periodo ne abbiamo veramente bisogno”.

(Giuseppe Pezzanesi)

Fontana3

 

“Gli anni ’60 sono un patrimonio - ha detto Pezzanesi - il segno di qualcosa che non tornerà più. La musica che abbiamo vissuto e che è rimasta una pietra miliare è nata in quegli anni. Gruppi straordinari, generi diversi e oggi continuano a riscuotere successo anche nei giovani. Tentano di far scolorire le mode ma in questo caso è inutile perché sono brani insostituibili. Questa presentazione è stato un bel momento che ci ha fatto un po’ evadere dai pesi delle nostre giornate. Il sisma ci fa tribolare più del dovuto e la cosa non sembra migliorare. “Febbre a 45 giri" è un bellissimo spettacolo che porteremo a Tolentino nel teatro Vaccaj. Quando si toccano questi tasti, questa musica, c’è peraltro una partecipazione che va oltre l’immaginabile”.
Gaia Gennaretti 

(Romolo Forlai)

Fontana

(I giovanissimi cantanti Riccardo Brandi e Camilla Miconi)

Fontana5

Pezzanesi dice “no” alla scissione dei Comuni del cratere e spiega il perché della sua opinione.

La terra contina a tremare e continua a tener banco, dunque, la questione che riguarda lo scontro tra i Comuni colpiti dal terremoto.

Determinato e convinto l’atteggiamento del sindaco di Tolentino sul tema della richiesta di scissione di alcuni Comuni del cratere che, secondo lui, andrebbe inevitabilmente a ledere la coesione tra le Comunità colpite.

<<La realtà del sisma è ben chiara a tutti noi – afferma il primo cittadino - sappiamo perfettamente quali siano le drammatiche condizioni in cui versano i Comuni epicentro del sisma e di sopralluoghi e di occasioni per costatarne la gravità ne abbiamo avuti già tutti molti e non vi è quindi bisogno di escursioni supplementari, ma questo non può dar adito agli scissionisti di credere che realtà molto più grandi, in termini di popolazione e patrimonio immobiliare, come Tolentino o San Severino Marche, ad esempio, che hanno avuto interi quartieri semi distrutti e il cui dato per persone e immobili colpiti da solo supera la popolazione degli interi Comuni sostenitori della scissione, abbiano riportato danni meno importanti, anche se ovviamente in alcuni casi meno appariscenti a livello apocalittico.

A Tolentino e San Severino Marche, ovviamente, vanno aggiunti, realtà similari quali Caldarola, Serrapetrona, Castelraimondo, Fiuminata, Sarnano, San Ginesio, Cessapalombo, Camporotondo, Colmurano, Mogliano, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Treia, Macerata, Corridonia, Pollenza, Matelica, ecc., luoghi dove la furia del terremoto, in alcuni casi, ha sconvolto duramente i connotati del patrimonio locale pubblico e privato.

Non è accettabile – continua Pezzanesi - che qualche sindaco abbia inopportunamente ignorato tutto questo e invitato altri colleghi a sostenere la scissione, quantunque vantaggiosa o doverosa , a loro dire, per i loro territori>>.

Giuseppe Pezzanesi va dritto al punto e si riferisce al sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui: <<Sindaco nominato notte tempo dal presidente nazionale dell’Anci - accusa - su segnalazione non precisa di qualcuno, responsabile del coordinamento e portavoce dei sindaci del cratere delle quattro regioni colpite dal sisma che a seguito della nomina, a più di un anno a questa parte, si è rivelato talmente attivo sul problema del sisma da non convocare mai alcuna riunione dei sindaci stessi né tantomeno scrivere loro due righe su qualsiasi urgente tematica. Colui che pretende di dare lezioni al sindaco di Tolentino, probabilmente per indole, non si è distinto per il gioco di squadra che avrebbe dovuto fare, dato il prestigioso incarico, ma per l’organizzazione della tentata fuga verso un cratere più gratificante rispetto a tutti gli altri danneggiati del sisma, con al seguito gli undici Comuni firmatari del documento ed inventa, per l’occasione, un nuovo metodo di convocazione dei tavoli di discussione, delegando per lo stesso invito il “Signor Sisma” in quanto a quella riunione casuale c’erano solo i sindaci che avevano sentito la scossa, mancando di rispetto agli altri sindaci del cratere>>.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo