A fare chiarezza sull’eventualità di realizzare un forno crematorio al cimitero di Tolentino è il sindaco Giuseppe Pezzanesi, dopo le posizioni espresse dalla minoranza.

“Si tratta di un documento di intenti – dice in merito alla delibera approvata durante l’ultimo consiglio comunale - per l’eventuale creazione di un progetto che possa prevedere un forno crematorio al cimitero di Tolentino dove c'è un'area che si presta perfettamente e che non è in centro, come qualcuno vuol fare intendere. Si trova in campagna, sopra alla ferrovia. È una assurdità dire che si trova in centro: sarebbe come affermare che il cimitero è stato fatto a ridosso delle mura cittadine”.

Quindi entra nella questione dell’inquinamento, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa sugli avversari politici: “Chi dice che questo forno danneggerà la salute dei cittadini di Tolentino – attacca - è figlio di quei partiti che a Tolentino hanno voluto la discarica del Cosmari in una zona franosa che ancora non è stata bonificata e che è costata alla collettività un milione e 600 mila euro.

Questi partiti, che hanno già fatto danni importanti e che hanno governato Tolentino per tanti anni, oggi affermano, su una dichiarazione di intenti, che noi andiamo a mettere a repentaglio la salute dei cittadini.

La prima cosa che abbiamo scritto nella delibera – chiarisce il sindaco - è che qualora questo impianto fosse nocivo alla salute e non abbia le caratteristiche di sicurezza che pretendiamo, non sarà mai fatto. E se ci fossero ancora questioni da valutare lo faremo insieme ai cittadini. Aggiungo io stesso che se ci dovesse essere un problema di carattere strutturale in merito al luogo che abbiamo pensato come sede, siamo disponibili a discuterne, come ci è stato chiesto dalle minoranze in consiglio comunale”.

Poi il primo cittadino risponde al dubbio che riguarda il bacino di utenza che andrebbe a servire il forno crematorio. Il Pd si chiede infatti che senso abbia realizzarlo in una città che conta meno di 5 cremazioni all’anno, ritenendo che, se dovesse servire all’intera Regione, non dovrebbe essere il Comune a deciderne la realizzazione.

“Nelle Marche ci sono due impianti crematori – risponde Pezzanesi - : uno a Fano e l’altro a San Benedetto del Tronto. Le amministrazioni che li hanno realizzati dovrebbero essere di centrosinistra. È strano un partito che, se governa ragiona in un modo, e quando si trova all’opposizione ragiona in un altro. Se il forno venisse realizzato dovrà diventare una struttura a servizio della comunità e dei territori molto vicini, non certamente servire la regione o il centro Italia.

Un forno crematorio si regge e funziona in base al regolamento che viene dato e al servizio che intende fare. Se lo realizzeremo sarà per la nostra popolazione e poco di più, perché altrimenti dovremmo progettare un impianto più grande di quello che abbiamo pensato.

La nostra intenzione è quella di guardare al futuro: nel Nord Europa viene utilizzata questa pratica per più del 60% delle tumulazioni. In Italia arriviamo sempre in ritardo con una demonizzazione preventiva. O si cambierà rotta in tema di tumulazioni o bisognerà trovare più spazio per i cimiteri.

A Tolentino – conclude - stanno raccogliendo le firme su un argomento che non è stato nemmeno affrontato”. 

GS
Cresce il numero dei contagiati alla casa di riposo “Porcelli” di Tolentino. Lo fa sapere il Comune, con una comunicazione del sindaco Giuseppe Pezzanesi, dopo un confronto con i vertici della struttura. Su 86 ospiti 60 risultano positivi al Coronavirus. Numeri preoccupanti, anche in virtù del fatto che tra i contagiati risultano 5 infermieri, tra cui la Responsabile del Coordinamento dei Nuclei, e 2 non disponibili a cui si aggiungono 6 Oss e uno in isolamento.

Per quello che riguarda gli ospiti, a parte otto casi sintomatici, nessuno con particolari condizioni critiche, gli altri sono asintomatici e in buone condizioni. Solo una paziente è stata ricoverata per essere gestita in maniera adeguata presso una struttura Covid. Dati comunque da confermare grazie tamponi molecolari che verranno effettuati il 5 gennaio 2021, così come predisposto dal distretto sanitario di Macerata.

Il sindaco Pezzanesi ha commentato: “Si continua a lavorare con grande dedizione per garantire la necessaria attività sanitaria: grazie alla collaborazione di tutti riusciamo a garantire la copertura di tutti i turni. I nostri sforzi sono protesi a contenere il diffondersi del virus. In tempi record abbiamo attrezzato un’area riservata dove poter sistemare e seguire le persone risultate positive, evitando il contatto diretto con tutte le altre. Grazie alla collaborazione dell’Asur continuiamo ad operare con l’intento di erogare servizi di qualità in grado di assicurare un alto grado di benessere psicofisico a tutti gli ospiti”.

Il primo cittadino, vista la carenza del personale dovuta al contagio, ha chiesto al Prefetto l’intervento del personale sanitario militare. Dopo aver sentito la responsabile dell’Asur, la richiesta è stata inoltrata all’Esercito.

Red.
In mattinata a Tolentino l’incontro tra i vertici dell’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Pezzanesi e quelli del pool ricostruzione, con in testa il Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini. Con loro anche il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari e Andrea Crocioni dell'Ufficio Sisma.

Un confronto, secondo il Commissario, utile per un resoconto sullo stato di attuazione della ricostruzione pubblica. Da parte di Legnini c’è la disponibilità a considerare eventuali ordinanze speciali che permettano ancora la riduzione dei tempi e delle lungaggini burocratiche tipiche delle opere pubbliche. Soddisfazione invece per lo stato di avanzamento, buono, in tema ricostruzione privata, oltre a un’analisi sui tempi di consegna degli appartamenti in zona Rancia, che sostituiranno le Sae. Il sindaco Pezzanesi, alla prima uscita dopo la convalescenza per l’infortunio di un mese fa, ha ringraziato proprio Legnini, il suo staff e coloro che sono intervenuti: “E’ stata una discussione molto franca, serena, costruttiva dove il Comune non ha assolutamente nascosto nulla: il Commissario aveva già un quadro molto chiaro, oggi, dopo questo incontro, ha un quadro d’insieme ancora più completo della situazione a Tolentino. Speriamo possano esserci le possibilità di agevolare e accelerare la ricostruzione pubblica. Lavoriamo il più possibile per avviare più cantieri possibili. Voglio anche ringraziare il Presidente della Provincia Pettinari che è venuto ad illustrare la situazione del campus scolastico, competenza della Provincia e che nei prossimi mesi, dovrà affrontare tutte le tempistiche del progetto fino alla pubblicazione del bando integrato per l’avvio dei lavori. Una operazione molto complessa sia sotto l’aspetto architettonico che di importanza per la nostra comunità. Ringrazio per la presenza anche l’Ufficio Sisma per l’apporto fornito. Se al lavoro del Commissario Legnini farà seguito anche l’impegno di carattere politico sia a livello regionale, sia a livello nazionale, sicuramente potremmo parlare di un’altra ricostruzione, in termini di concretezza e in termini di tempi”.

La chiusura di Pezzanesi è sul personale a disposizione: troppe poche le persone che lavorano alla ricostruzione. “Abbiamo bisogno di ulteriore personale e oggi lo abbiamo ribadito – sottolinea Pezzanesi – siamo sotto stimati a livello numerico, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione. Sostanzialmente ci auguriamo e scriveremo alla Regione Marche e contemporaneamente al Commissario: il comune di Tolentino, con i suoi 20 mila abitanti, ha bisogno di una dotazione organica più consistente di quella avuta sinora”.

Red.
E-commerce a Tolentino: il sito delle vetrine virtuali creato dal comune si arricchisce di un nuovo canale grazie all’App ”Shop Tolentino”. Continua così l’opera di supporto dell’amministrazione alle attività commerciali e alla riqualificazione del centro storico, un pallino del sindaco Giuseppe Pezzanesi, che ha parlato di come la piattaforma si inserisca in un più ampio percorso di supporto al commercio, soprattutto in un momento delicato come questo, in cui le difficoltà della pandemia si sommano a quelle legate al sisma.

Pezzanesi sostiene come il cambiamento del comportamento di acquisto, oggi sempre più verso l’online, debba orientare le azioni dei commercianti e quelle delle amministrazioni che vogliono supportarli. Nel farlo, sottolinea anche come la vera qualità, secondo la sua visione, si trovi nei negozi storici, in una logica di “spendere di più, ma una volta in meno” in tutti i settori: alimentare, dell’abbigliamento, delle calzature.

Tornando alla piattaforma, l’App appena pubblicata può essere installata su dispositivi Android cercando su Google Play “Shop Tolentino”, mentre la versione per device Apple sarà disponibile dal 2021. Permetterà di restare aggiornati sulle proposte commerciali e sui servizi proposti dagli operatori locali: i commercianti, le associazioni e i professionisti possono registrarsi gratuitamente, creare e gestire in modo autonomo la propria vetrina proponendo prodotti e servizi.

Red.
Tolentino riattiva la consegna a domicilio per farmaci e beni di prima necessità. Il comune ha fatto ripartire un servizio di sostegno alla cittadinanza considerato decisivo per i soggetti in quarantena senza una rete parentale tale da permettere di ovviare a prime necessità come la spesa e l’acquisto dei farmaci. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Un lavoro fondamentale che l’altro giorno abbiamo svolto anche grazie alla collaborazione del Tolentino Calcio: molta gente in quarantena purtroppo non ha la possibilità di occuparsi della spesa o dell’acquisto dei farmaci, non avendo parenti o essendo anziani. È un servizio di sostegno che durante la prima ondata avevamo attivato, per altro tra i primissimi comuni a farlo, e che non potevamo non riproporre”.

Pezzanesi poi anticipa un progetto a cui l’amministrazione sta lavorando in ottica prevenzione: “Stiamo tentando di allestire, come fatto a Sarnano con il servizio tamponi itinerante, un centro di prevenzione con tamponi rapidi nell’area delle piscine comunali. Grazie alla collaborazione dei medici di base metteremo a disposizione della cittadinanza un servizio di screening. Sarà una novità assoluta nella lotta al Covid: stiamo approntando una struttura facilmente raggiungibile che permetterà di monitorare l’evoluzione del contagio in una città di 20 mila abitanti con più precisione e più velocemente possibile”.

Nel dettaglio: dal 30 novembre sarà possibile prenotare il servizio di consegna a domicilio dalle 9 alle 12 nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì. La consegna, gratuita, avverrà il martedì e il venerdì.

Red.
“Forse Flavia Giombetti dovrebbe fare politica, invece di cronometrare i tempi di chi agisce, o peggio di fare la guerra all’amministrazione”. Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha risposto così alla Presidente del Comitato 30 ottobre Flavia Giombetti che denunciava i ritardi nella consegna degli appartamenti a Tolentino in zona Rancia.

Il sindaco si chiede: “Cosa farà e come passerà le sue giornate la Presidente del Comitato 30 Ottobre Flavia Giombetti quando, entro la fine dell’estate 2021 avremo consegnato la totalità dei 199 appartamenti destinati ai terremotati al posto delle Sae a Tolentino?”.

La risposta del primo cittadino Pezzanesi prosegue: “Sono tre anni che, tra una visita e l’altra al Presidente del Consiglio Conte, in qualità di Presidente del Comitato 30 ottobre, non ha mai ottenuto nulla e non ha mai prodotto un documento o una proposta per migliorare la situazione dei terremotati di cui dice di interessarsi. Per lei l’unica ragione di vita e l’unica battaglia da fare è quella di demonizzare e combattere e rendere più difficoltoso possibile il percorso amministrativo del Sindaco di Tolentino e della sua Amministrazione Comunale. I ritardi ci sono stati, è vero, ma per la burocrazia e per questioni che hanno riguardato non noi, ma il Consiglio dei Ministri, la Protezione Civile nazionale e regionale, l’Amministrazione regionale e l’Erap. Malgrado tutto, entro la fine dell’estate 2021, riusciremo a consegnare un appartamento a tutte le famiglie piuttosto che una casetta di legno, tra l’altro più costosa dell’appartamento stesso. Alla luce di tutto ciò comprendiamo che la Giombetti considera esemplare e credo sia l’unica in Italia visto che non ha mai detto il contrario, l’azione di Governo fin qui portata avanti con i risultati che sono ben chiari ai nostri occhi. Per lei forse il problema è diverso, si rivolge ai terremotati ma in realtà desidera che il Sindaco Pezzanesi e la sua Amministrazione si facciano da parte per avere davanti a sé magari prospettive più luminescenti e di buona riuscita in politica. Purtroppo la realtà per lei ha dato due sentenze: la prima è che l’Amministrazione Pezzanesi ha fatto una scelta ampiamente condivisa a livello nazionale, utile per l’ambiente e lungimirante per l’utilizzo dei soldi degli italiani. La seconda sentenza è stata l’ampia conferma avuta vincendo al primo turno nel 2017 con ampio margine sul competitor, cosa mai successo da quando è stato adottato il sistema elettorale che prevede il ballottaggio e riconfermandosi a livello numerico di coalizione e anche personale, alle scorse regionali”.

Pezzanesi torna poi sugli appartamenti, i primi saranno consegnati prima di Natale: ”Purtroppo non sarò presente, a causa del mio infortunio (durante la raccolta delle olive ha riportato una frattura a una gamba, ndr), alla consegna dei primi appartamenti. Comunque le famiglie che dovranno occupare i primi ventuno hanno già avuto persino la planimetria della propria abitazione. Quindi, nel rispetto dei tempi, tutti sono stati informati correttamente. E’ bene precisare, ancora una volta, che sbagliato ripetere che ci abbiamo messo quattro anni, in quanto, come confermato recentemente anche dall’Erap, la progettazione e i finanziamenti sono arrivati solo nel 2018, a due anni dal terremoto e quindi i confronti con i tempi realizzativi con le SAE vanno fatti tenendo conto delle tempistiche e soprattutto di una normativa che non ha previsto alcuna deroga come nel caso delle SAE. Inoltre – conclude Pezzanesi – abbiamo dovuto superare varie problematiche, alcune non prevedibili, come l’emergenza covid che ha sospeso i lavori per tre mesi e a cui vanno aggiunti i tempi di applicazione dei protocolli di sicurezza, oltre alla difficoltà nel reperire i materiali necessari. In tempi ragionevoli avremo alloggi residenziali che realizzano un programma sinora mai attuato nelle Marche, spendendo circa 150 mila euro per alloggio, con notevoli risparmi per la collettività, contro i 2.175 euro a metro quadro pagati per la costruzione delle SAE. Va anche evidenziato che siamo intervenuti su aree già urbanizzate, senza spreco inutile di terreno”.

Red.
"Io sono convinto che i problemi si risolvano con coloro che li conoscono e con chi ha voglia di fare per il paese e non per sé stessi. Non con i critici per partito preso".
Replica così il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, alla consigliera pentastellata Martina Cicconetti che è intervenuta sull'atto di indirizzo che stanzia 125mila euro per il Premio Ravera 2021.
"Non una critica all'evento - aveva detto - ma la proposta che tale cifra poteva essere spalmata su più eventi dedicati a cittadini di ogni età per l'estate intera".

"Non sono mai mancati eventi - dice il sindaco - . Se abbiamo rinunciato a qualcosa lo abbiamo fatto per il sisma o per il Covid. Ci dispiace che alcuni non apprezzino ciò che il mondo apprezza, ma spiegare che il Premio Ravera è qualcosa che va oltre, a chi non lo comprende di suo, è materia difficile. Il tema che verrà trattato a Popsophia (la stupidità ndr) che la dice lunga su come siamo fatti nella vita".

Poi entra nel merito della cifra più alta rispetto agli altri anni: "Quella del 2021 sarà l'edizione finale - aggiunge - ed è per questo che le cifre sono più alte rispetto agli altri anni.
Tra l'altro i 125mila euro sono stati solo previsti e non ancora spesi e di questi, almeno 30 mila euro saranno sponsorizzazioni come gli altri anni, anche se l'obiettivo per l'ultima edizione è di raccoglierne anche di più. Le aziende, nonostante sia un momento difficile, hanno sempre deciso di aiutarci proprio perchè comprendono quanto l'amministrazione voglia esaltare il territorio con questi eventi".

Infine la stoccata a chi contesta non solo la spesa per il Premio Ravera ma anche quella della stella accesa con un mese di anticipo in piazza della Libertà: "Non sono quelle le cifre che in una città con 20mila abitanti possono risolvere le difficoltà delle famiglie, anzi, serviranno ad avvicinarli alle tradizioni e a mostrar loro la luce in fondo al tunnel di questo periodo triste. Non ci siamo mai tirati indietro nelle risorse dedicate al sociale e non saranno i fondi stanziati per il Premio a farlo".

GS
Al suo ritorno a casa dopo l'intervento, subìto a seguito dell'infortunio, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi fa una analisi della situazione sanitaria vissuta in prima persona durante il suo ricovero.
Un quadro che si unisce a quello degli altri amministratori che proprio in questi giorni si stanno muovendo per salvaguardare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari nelle strutture al collasso per l'emergenza Covid.
Ha le idee chiare il primo cittadino tolentinate: "Per un ventennio - dice - nel Paese e nella Regione si è dormito sotto l'aspetto sanitario, ma ora devono seguire i fatti.
È ora che qualcuno pensi a ciò che bisogna fare perchè la sanità, per come l'ho vissuta io, ha bisogno di molto di più di quello che ha. È bello dire che gli operatori sanitari sono tutti angeli, perchè io sono il primo a dirlo, ma ciò di cui hanno bisogno per lavorare dove sta?
Abbiamo il 30% di ciò che servirebbe per avere una situazione normale - denuncia - e a questo si aggiunge il Covid. E' assurdo lavorare in questa maniera".
Duro l'attacco politico del sindaco "Più che preoccuparsi di imbellettarsi al mattino di stemmi e ideologie - dice - dimostriamo quanto siamo bravi a mettere in pratica ciò in cui diciamo di credere. Bisogna costruire le strutture e soprattutto portare la sanità ad essere efficiente, per tutti, e pronta ad affrontare qualsiasi situazione. Al di là della politica - conclude - ci vogliono uomini e donne che rispondano alle promesse e pensino alla sostanza, dimostrando di essere preparati sugli argomenti". 

GS

Nella mattinata di oggi, a causa delle complicazioni portate dal covid e dopo un ricovero dovuto ad altre patologie, è morto Mario Attili. Originario di Camporotondo di Fiastrone, era molto conosciuto nel maceratese per la sua attività imprenditoriale nel campo del divertimento. Era stata sua infatti la gestione di parecchie discoteche dell'entroterra.

Oltre alla carriera imprenditoriale, Attili è stato Consigliere comunale, Assessore del Comune di Tolentino e ha ricoperto la carica di Vicepresidente dell’ASL n. 19, alternando la sua attività di imprenditore a quella di politico.

Lo ha ricordato anche il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi: "Tolentino ricorda Mario Attili, imprenditore del divertimento che ha lasciato un segno indelebile. Veniva da una famiglia umile, come tutti noi. Un uomo che conosceva la vita, intelligente, creativo. Un uomo che si divertiva e che ha fatto divertire. Tutti noi siamo vicini, in un momento così doloroso, alla sua famiglia".

red.

Ventuno su 46 appartamenti saranno consegnati prima di Natale mentre gli altri entro il 21 marzo 2021.
Sono queste le date scaturite dalla conferenza stampa di questa mattina organizzata dal Comune di Tolentino per fare il punto sui tanto discussi appartamenti in contrada Rancia pensati dalla giunta Pezzanesi in sostituzione delle SAE per i terremotati.

Già dalle dichiarazioni del primo cittadino delle scorse settimane si intuiva che ci sarebbero stati ulteriori ritardi nella consegna ed oggi è arrivata la conferma: "Con l'impresa - dice il sindaco -  abbiamo valutato che se oggi avessimo rescisso il contratto avremmo atteso altri due anni per la fine dei lavori, per via di tutte le cause civili che si sarebbero generate. Abbiamo preferito arrivare ad un accordo congiunto che prevede la consegna delle chiavi per almeno 21 appartamenti prima di Natale (21 dicembre 2020) ed il restante il 31 marzo 2021. C'era la possibilità di consegna del 28 febbraio, ma abbiamo voluto dare un ulteriore mese per far sì che anche le piantumazioni nella zona esterna possano essere fatte in tempo. Quando si parla di consegna delle chiavi si intende che poi saranno le famiglie assegnatare a potersi subito attivare per l'arredo. Non è un ritardo catastrofico - commenta - se pensiamo che il 2021 sarà l'anno della consegna di tutti i 199 appartamenti".

Poi previene la risposta alle polemiche che ne scaturiranno, soprattutto puntando il dito sul Movimento 5 Stelle: "Bisognerebbe che chi è schierato politicmente e siede in maggioranza al governo facesse mea culpa per ciò che sta accadendo in questo Paese, anzichè fare la guerra al sindaco - e Pezzanesi si toglie qualche sassolino dalla scarpa anche in merito all'ultimo Dpcm - . I tempi di consegna saranno rispettati se il Covid ci farà lavorare, se non ci saranno altri provvedimenti che bloccheranno i cantieri e se a questo punto gli operai avranno la possibilità di fare cena e non solo pranzo
I ritardi sono dovuti al lockdown e ad altre questioni che hanno bloccato per 5 mesi il cantiere, mesi a cui si aggiungono i ritardi che ogni volta si riscontrano nei lavori pubblici a causa della burocrazia".

Ancora una volta Giuseppe Pezzanesi punta il dito contro le lungaggini burocratiche: "Di recente, quando fummo ricevuti da Conte, ci disse lui stesso che anche il Governo batte il muso contro la burocrazia, se non riesce il Governo a liberarsi da questo fardello, figuriamoci se ci riesce la periferia. In merito ai tempi della ricostruzione - aggiunge - credo sia lo Stato quello che ci crede meno".

Poi il sindaco fà il punto della situazione su tutti gli altri appartamenti da consegnare: "Stiamo andando avanti in tutti i cantieri: Paterno, pizzale Battaglia, via 8 marzo e contrada Pace. Intendiamo mantenere tutte le promesse che abbiamo fatto e non con poco sacrificio da parte del Comune perchè - precisa - in questi ultimi giorni abbiamo dovuto far fronte ad una spesa di un milione 200mila euro non preventivati.
Cifre che riguardano dei lotti che il Comune ha messo a disposizione e che inizialmente sembravano dover essere risarciti al Comune, ma che sono stati esclusi da parte della Protezione Civile. Per questo abbiamo dovuto fronteggiare questa spesa per la costruzione degli appartamenti che faranno parte del patrimonio immobiliare del Comune. Ci siamo insediati nel 2012 - ricorda il sindaco - con quasi 30 milioni di euro di debito che era il massimo indebitamneto previsto dalla legge e non solo abbiamo pagato le rate e li abbiamo rinegoziati, ma con questa operazione portiamo 25 milioni di euro di capitale nel patrimonio immobiliare del Comune: un capitale duraturo e non case di legno che si devono mantenere e poi smaltire. L'operazione si commenta da sola - ha concluso -  non vogliamo alcun premio, se non la riconoscenza che abbiamo fatto la scelta giusta". 

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Il collegamento di Maurizio Urbinati

Ad entrare nel dettaglio delle tempistiche Maurizio Urbinati dell'Erap regionale: "L'Erap è impegnata a Tolentino non solo con i sei milioni della Regione per gli appartamenti di contrada Rancia - dice - ma anche con la gestione dei 21 milioni dell'ordinanza della Protezione Civile che prevede 176 alloggi su sei lotti, compresi i 46 appartamento della Rancia. Parliamo di tutti interventi progettati, appaltati e per i quali sono iniziati i lavori. In merito ai 46 appartamenti al centro della conferenza di oggi, lo sforzo è quello di poter consegnare i primi entro la fine dell'anno per poi completare il resto ad anno nuovo. La prima questione che ha fermato i lavori è stata sicuramente quella dell'emrgenza Covid che ha bloccato il cantiere per circa 3 mesi. Se vogliamo sviscerare i ritardi paragonando i tempi a quelli della consegna delle SAE, bisogna però fare riferimento al periodo in cui sono state messe a disposizione le risorse per attuare questa operazione, cioè poco meno di due anni fa, perchè i lavori sono stati finanziati a fine 2018. Quindi non credo che si parli di tempi lunghissimi se si pensa che poi, questa scelta, consentirà alla città di arricchire il proprio patrimonio immobiliare".

MS
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