Taglio del nastro per la “ Biblioteca dei ricordi” presso Il Centro Alzheimer Millecolori “ Tempo alle famiglie “ di Camerino. Una bella novità, accolta col sorriso dai numerosi frequentatori della struttura di riabilitazione e assistenza, presenti la coordinatrice e psicologa dott.ssa Susanna Cipollari, il coordinatore degli ambiti sociali 16-17-18 dott. Valerio Valeriani, l’assessore ai servizi sociali Antonella Nalli. All’inaugurazione ha partecipato anche la famiglia Sensini di Roma che, a memoria del congiunto dott. Paolo, ha donato oltre 2000 libri alla comunità. Una targa apposta sugli scaffali, ne ricorderà per sempre il generoso e gradito gesto.

Famiglia Sensini

 

Tra i volumi che compongono la biblioteca, anche quelli raccolti in collaborazione con diverse associazioni che portano avanti progetti sulla lettura, quali “ Amore per Amore"“Futuro infinito” insieme a“ Le parole Contano” e “Biblioteca itinerante “. L’idea dello spazio culturale aperto a tutti, si deve al prezioso sostegno della dott.ssa Susanna Cipollari: ” L’iniziativa è nata in realtà da un post sui social media che illustrava l’attività di lettura che piace molto alle signore e ai signori che ogni giorno frequentano il Centro, invitando chi volesse, a regalarci un libro. Da quel giorno - spiega la dottoressa - hanno iniziato ad arrivare tanti volumi, numerosissimi dei quali sono stati donati dalla moglie e dalle figlie del dott. Paolo Sensini, il cui segnale di solidarietà resterà nei nostri ricordi. Grazie a tutto questo materiale, abbiamo pensato di fare un piccolo regalo alla città inaugurando la “Biblioteca dei ricordi” che in realtà, ha la duplice valenza di favorire relazioni e far conoscere il Centro diurno.

Inaugurazione Centro

 Riguardo alla patologia dell’Alzheimer- ha continuato la dott.ssa Cipollari- , c’è ancora molto stigma e, nonostante il Centro sia aperto da tre anni, le persone di Camerino non ne sono a conoscenza o, pur sapendo di questa realtà, fanno fatica ad avvicinarsi e a chiedere aiuto  La biblioteca  ha dunque la finalità di essere uno spazio pubblico e, dare modo al luogo di cura di apririsi all’esterno come spazio d’incontro e di socializzazione che abbatta lo stigma che ancora circonda la malattia. Ci auguriamo che le persone di Camerino vengano a trovarci per trascorrere del tempo con gli anziani; il motto è “ “Prendi un libro e lascia un ricordo”, in modo da riempire la biblioteca anche di ricordi che non saranno mai dimenticati”.

A portare il saluto e il ringraziamento del sindaco e dell’amministrazione comunale , l’assessore Antonella Nalli, dettasi commossa per la donazione della famiglia Sensini: .”L’inaugurazione di una Biblioteca in questo centro, ha un forte significato, perché cerca di fare da collante, adoperandosi per la ricostruzione di un tessuto sociale che da due anni a questa parte purtroppo non c’è più. Non nascondo l’emozione di essere qui- ha continuato l’assessore-; ritengo che le persone anziane abbiano l’argento nei capelli e l’oro nel cuore e, sono sicura che chi verrà qui con un libro, se ne andrà portandosi a casa molto di più”.

Lettura come strumento d’incontro, con la stessa vicina comunità delle aree SAE di Vallicelle, così come sta per avvenire a Visso ad opera dell’associazione “Futuro Infinito”. “ L’obiettivo è quello di creare una ‘Biblioteca diffusa’ all’interno delle ‘casette’, come pretesto per instaurare delle relazioni tra persone- ha chiarito Silvia Sorana-, per ricostruire delle dinamiche di vicinato e ritrovare, soprattutto tra le persone anziane, la volontà di riaprire le porte; con la scusa di scambiare libri, si agevolerà il fare conoscenza, capire se il vicino abbia bisogno di un piccolo aiuto per le incombenze quotidiane. A Visso, come a Camerino o in altri comuni caratterizzati da aree SAE, il libro e la lettura potrebbero pertanto diventare uno dei nodi per allacciare relazioni; un investimento bassissimo, esclusivamente basato sulle relazioni umane".

Tra i temi posti in evidenza dal coordinatore d’ambito Valerio Valeriani, l’esigenza di ampliare gli spazi del Centro diurno di Camerino, ad oggi unico centro riabilitativo e di assistenza del distretto, a servizio di 19 comuni e con autorizzazione e convenzione riferita a soli 10 posti. Da tempo sollecitato, l’ampliamento della struttura, facilmente attuabile con un finanziamento di 150 mila euro, creerebbe le condizioni adatte ad ospitare almeno 20 persone, ottenendo anche una convenzione adeguata al numero di frequentatori che, ad oggi, è di almeno 25 unità. Ogni giorno il Centro Alzheimer di Camerino è raggiunto da un elevato numero di persone, provenienti da Matelica, Castelraimondo, San Severino, Esanatoglia, rispetto al quale risorse disponibili e personale dimostrano tutta la loro carenza. Tra i servizi che meriterebbero di essere potenziati vi è sicuramente quello del trasporto delle persone, per il quale al momento, si hanno a disposizione due soli mezzi , costretti a girare da mattina a sera per poter coprire tutte le esigenze. Notevole dunque la domanda per una struttura in grado di svolgere un servizio di alto livello su bisogni essenziali, rispetto alla quale necessiterebbero maggiore attenzione e risposte adeguate.

Carla Campetella

Centro

biblioteca

 

Pioggia di multe per divieto di sosta nella zona del parcheggio meccanizzato di viale Emilio Betti. Nell’area tra il viale e le sottostanti vie Muzio e Sant’Agostino, si trova ad essere concentrata oltre una decina di segnali di divieti di sosta e, soprattutto in concomitanza con la ripresa delle lezioni universitarie e scolastiche, la penuria di posteggi regolarmente contrassegnati , ha generato diverse situazioni di stazionamento irregolare, giustamente sanzionate dall’intervento degli agenti della polizia municipale.

ingresso parcheggio

A ben vedere, considerato che in zona è localizzato un numero rilevante di strutture quotidianamente raggiunte in auto da chi vi studia e lavora, non sarebbe una cattiva idea poter ripristinare l’utilizzo dell’ampio parcheggio di viale Emilio Betti. A seguito del sisma del 2016, la struttura avrebbe infatti riportato alcune lesioni riguardanti principalmente due travi dei sotterranei, danno che, a detta dei tecnici che vi hanno effettuato sopralluoghi, potrebbe essere risolto con modica spesa e, grazie all’utilizzo delle nuovissime tecnologie di ristrutturazione , anche nel giro di breve tempo. Sono in molti a sostenere che riuscire a sanare una situazione che si protrae immodificata ormai da due anni, potrebbe servire ad arginare in quell’area il fenomeno del parcheggio selvaggio o irregolare. Ne potrebbe derivare senz'altro il risultato di un numero minore di infrazioni al codice della strada di chi, molto spesso non ha altra alternativa.

segnali di divieto

Segnali di divieto di sosta 

Solo per dare l’idea delle strutture d’interesse allocate nell'area, si possono ricordare il collegio D’Avack e la mensa universitaria dove stante la ripartenza delle lezioni, sono tornati a vivere e gravitare numerosi studenti; nella stessa struttura del D’Avack sono ospitate da due anni le scuole medie ‘Boccati’; poco distante c’è poi il dipartimento di Chimica della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute di Unicam, il cui parcheggio superiore di viale sant’Agostino è utilizzabile dai soli docenti e comunque non sufficiente nei numeri. Morale della favola, costellata da oltre una decina di divieti di sosta, tutta l’area è quotidianamente raggiunta da un consistente numero di auto e persone che, per necessità didattiche o lavorative, non hanno altra maniera di sostare che proprio in quei luoghi, talvolta anche rischiando la sanzione.

C.C.

Macchine multate lungo il viale 

macchina multata

 

Iniziati a Camerino, gli interventi  di abbellimento della  grande rotatoria sulla strada statale 256 Muccese in corrispondenza all’intersezione con via D'accorso e via Madonna delle Carceri. Le opere che daranno una veste nuova a uno degli ingressi principali della città, sono organizzate e seguite dall'Archeoclub sede di Camerino che, da anni,organizza con successo la manifestazione Cortili in fiore. Mezzi e operai della ditta che se ne occupa, stanno procedendo a dissodare il terreno della grande area che verrà piantumato e abbellito con piante, arbusti e fiori e sul quale verrà predisposto l’impianto d'irrigazione. " Cortili in fiore- spiega la presidente dell’Archeoclub Fiorella Paino- aldilà del valore della manifestazione in sé, ha sempre voluto regalare un qualcosa alla città. Così fu nell'edizione del 2016, quando pensammo di chiedere ad Anas, ente che ha la competenza sulla strada Muccese, di poter sistemare la rotatoria. Il tutto è stato bloccato dagli eventi sismici di due anni fa ma, nel frattempo, come Archeoclub non ci siamo  fermati, inoltrando  nuova richiesta ad Anas , affinché all’evento "Cortili in fiore" fosse data la possibilità di sistemare lo spazio . L'autorizzazione è giunta nel giugno del 2017 e, successivamente,  si è provveduto a sbrigare  una serie di altre pratiche, soprattutto a contattare  il comune, senza il cui aiuto non avremmo potuto partire.  Impegnati gli uffici comunali a dover far fronte a situazioni ben più importanti, il tutto è stato deliberato lo scorso mese di maggio, dopodiché- continua Fiorella Paino-  siamo potuti effettivamente partire con l'impostazione dei vari particolari. Insieme a Giuseppe Salvucci che, oltre ad essere tra gli organizztori delle varie edizioni di Cortili, è un esperto del settore, si è quindi studiato un progetto, naturalmente rispondente alle regole dettate da Anas, per dare nuova veste alla rotonda.  In realtà, lo spazio  avrà una connotazione molto semplice anche se richiederà un po' di tempo per essere goduto nella sua veste definitiva. Tra le piante e le essenze che abbiamo scelto per abbellirlo, innanzitutto abbiamo puntato su delle rose particolari, capaci di reggere bene al clima freddo degli inverni camerinesi e, in aggiunta, sul rosmarino e altre specie a colorare il tutto". In due distinti punti della rotatoria, verranno installate due grandi scritte in metallo con una sola parola " Camerino" che risalteranno sul piatto del fondo, realizzato a breccino grosso.  Quanto all''organizzazione del sistema di irrigazione, piantumazione e realizzazione degli spazi a breccino, il tutto dovrebbe essere realizzato in una decina di giorni, in quanto c’è necessità che i lavori vengano conclusi celermente. " L’ultimo tocco sarà rappresentato dunque dal posizionamento delle scritte in ferro; con un po’ di pazienza- conclude la presidente dell'Archeoclub- l’erba del prato migliorerà , le rose fioriranno, il guado si colorerà  di rosso e confidiamo nella bellezza dell' effetto finale. Nulla toglie ovviamente che tutto si possa migliorare col tempo”.  Tra non molto dunque, arrivando a Camerino dalla Muccese, grazie a Cortili in fioresi potrà notare una bella macchia di verde adornata di rose  Rose che, saranno anche un omaggio a Giovanna Malatesta; essendo quel  bellissimo fiore, uno degli emblemi dei Signori di Rimini, casato della giovane che andò in sposa  a Giulio Cesare da Varano nel 1451.  

Carla Campetella

Lavoratori senza contratto, senza visita medica o corsi di formazione adeguati. Ancora, lavoratori senza dispositivi di sicurezza individuale o pagati con degli acconti. Queste sono le irregolarità riscontrate dalla Cgil-Filea che hanno visto protagoniste alcune ditte che hanno realizzato il Campus di Camerino donato dalla provincia di Trento e Bolzano e da un land del Ticino.

“Hanno lavorato ditte appaltanti e subappaltanti - ha spiegato Daniel Taddei di Cgil Macerata - ma la cosa grave è che nei cantieri abbiamo trovato lavoratori e soggetti esterni ai subappalti e quindi non riconducibili a nessuna ditta”. Ma ciò che hanno scoperto i sindacati non finisce qui. Irregolarità e aspetti criticabili anche dal punto di vista delle opere: ad esempio muri che ballano e mancanza di isolante termico e sonoro. 

“Questa è veramente una grande ferita perché il Campus è un segnale di ripartenza del territorio e, oltre al danno per i lavoratori, il danno sarà anche in futuro per gli studenti. Da un anno - ha sottolineato - siamo presenti nei cantieri e le irregolarità sono state tantissime. Questo era uno dei cantieri più grandi e la preoccupazione è per il futuro della ricostruzione vera e propria”. I cantieri infatti saranno a migliaia e se i presupposti sono già così preoccupanti, secondo i sindacati non c’è da essere positivi. In questi giorni sono state predisposte le varie richieste sia alla ditta vincitrice dell’appalto che alle province donatrici della struttura ma stando a Massimo De Luca ancora non sarebbero pervenute risposte: “Abbiamo inviato la responsabilità solidale, per quanto riguarda il salario dei lavoratori, nei confronti della ditta e della provincia di Trento. Siamo in attesa di risposte. Da aprile a oggi hanno lavorato sette giorni su sette e ci auguriamo che almeno per ciò che riguarda questo aspetto si faccia giustizia al più presto”.

g.g.

Avrà per tema " La microzonazione sismica ai tempi del terremoto" l'incontro divulgativo in programma il prossimo sabato 29 settembre alle ore 17.00 nell'aula magna dei Licei di Camerino, polo scolastico provinciale. Organizzato dal Comitato concentrico, l'incontro aperto a tutta la cittadinanza, avrà per relatore il prof. Pierluigi Pieruccini del Dipartimento di Scienze della Terra all'Università degli studi di Torino

"In relazione agli eventi sismici che ci hanno colpiti - dichiara il presidente del comitato Francesco Nobili- , crediamo che si tratti di un tema di grande attualità, anche nell'ottica di utilizzare questo tipo di analisi scientifica per fare prevenzione. Ci aiuterà a comprenderne l'importanza il prof. Pieruccini che oltre ad essere docente nelle materie di geografia fisica e geomorfologia all'università di Torino, fa parte del Centro di Microzonazione Sismica nazionale. Le finalità dell'incontro sono divulgative poiché ci siamo resi conto che, mai come ora, è necessario fornire ai cittadini delle informazioni su quelli che sono gli strumenti e le normative, fondamentali per poter far fronte alla ricostruzione. Aperto alla partecipazione di tutti i cittadini- continua Nobili-  l'appuntamento toccherà anche degli aspetti tecnici e sarà l'occasione per comprendere quale ragionamento vi sia dietro agli interventi di 'mappatura' della sismicità nel Paese e soprattutto con riferimento alle nostre zone. Come comitato c'è l'intenzione di organizzare anche altri incontri divulgativi; siamo già in contatto con altri relatori ed esperti che ci possano aiutare a far luce su tutti gli aspetti della ricostruzione e della pianificazione che necessariamente dovrà precedere la stessa ricostruzione".     

Non rinunciare mai ad un sogno, solo perché pensi che ti ci vorrà troppo tempo per realizzarlo. Il tempo passerà comunque". Con questa frase di Nazim Hickmet, l'emozionato rettore Claudio Pettinari, ha inaugurato la coloratissima cerimonia di consegna delle pergamene di laurea, davanti ad un parterre decisamente affollato. Circa 400 i laureati presenti, sul   totale dei 1289 che hanno raggiunto la mèta nell'anno accademico 2017-2018.  Motivi di spazio e di sicurezza non hanno permesso di accoglierli tutti,  ma l'impatto scenico dell'area del Campus, ha sicuramente restituito un'immagine grandiosa e imponente. Alla grande festa che, ovviamente in forma diversa, si tiene a Camerino da 700 anni,  hanno partecipato  intere famiglie e numerosi  amici dei neo-dottori, provenienti da tutto il mondo. A rendere ancora più suggestiva la cerimonia, gli interventi al microfono della dott.ssa Antonietta Lombardozzi e del prof. Ezio Bartocci. Partiti da laureati all'università di Camerino, hanno raggiunto ruoli  di assoluto prestigio professionale nei rispettivi campi.

Festa Laurea 3Toccante e significativa la testimonianza della dottoressa Antonietta Lombardozzi, laureata in chimica ad Unicam, e, oggi direttore tecnico superiore della Polizia di Stato, responsabile del laboratorio chimico Forense dei Gabinetti interregionali di Polizia scientifica per il Piemonte  e per la Val d'Aosta, nonché  dirigente del Gabinetto di Torino. Altra autorevole esperienza quella raccontata dal professor Ezio Bartocci, laureato in informatica ad Unicam  e oggi professor associato presso la Cyber - Physical Systems Research Division della facoltà di Informatica dell'Università di Vienna. Alla presenza del Pro Rettore vicario Graziano Leoni e dei Direttori delle Scuole d’Ateneo, introdotti dai canti intonati dal Coro Universitario diretto dal maestro Luciano Feliciani, si è potuti entrare nel vivo della grande festa che ha tributato un saluto speciale anche ai docenti Mario Cocchioni. e Sandro Frigio e, ai tecnici  Anna Maria Antonini. e Tiziano Pennesi,.che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno.

festa laurea rettore" La consegna dei diplomi di laurea- ha detto il rettore- è  forse il momento più bello, perché significa avere compiuto pienamente il proprio lavoro.  Significa vedere concretizzati i propri obiettivi, aver lavorato pienamente per il progresso e per la crescita della nostra società. Un diploma  è un qualcosa di veramente importante"-  ha sottolineato Pettinari, ricordando l'etimologia greca della parola e il documento degli inizi del primo millennio che veniva dato  a coloro a cui veniva assegnata la cittadinanza romana. " Nel  Medioevo il diploma era poi un importante lasciapassare per messaggeri e viaggiatori. Oggi è un documento che attesta il conseguimento di un importantissimo titolo di studio e- ha continuato -, a pensarci bene, è sempre un bel lascia passare per diffondere e portare ovunque la cultura, la conoscenza, la scienza .  Voi siete la centralità delle università che  non esistono senza studenti, come non esisterebbero senza docenti e soprattutto non esisterebbero senza laureati.  Andare all'università significa diventare grandi, autonomi, indipendenti; significa talvolta cadere e, altrettante volte rialzarsi e ripartire con slancio per seguire i propri sogni.  Ecco l'obiettivo di un ateneo e, gli sforzi di tutte le sue componenti debbono essere  proprio quello di farvi comprendere che anche nel momento più basso della  vita, quando tutto sembra andare male quando tutto va a fondo, si può scalciare, si può rialzare la testa e  puntare verso l'alto;  si può far tesoro dell'esperienza e parlare della conoscenza,  vero strumento di lavoro e vero successo". Il rettore ha poi evidenziato come arrivare alla laurea segni la fine di uno dei momenti più belli e ricchi di emozioni e  l'inizio di una nuova vita proiettata verso un lavoro ma che la formazione che si è ricevuta non servirà solamente al lavoro e alla  specializzazione.  "Siete stati formati, educati e preparati per contribuire agli obiettivi e gli scopi del pianeta. Non basta raggiungere gli obiettivi individuali, occorre  che  essi siano integrati, condivisi, rafforzati con gli obiettivi del pianeta e, piuttosto, con gli obiettivi dell'universo che è l’insieme di più cose.  Questo è il vero significato della parola universitas. Per questo vi invito ad essere insieme sempre e il più possibile coesi tra voi e a lavorare insieme". Prima della consegna dei diplomi ai 400 tra laureate e laureati delle cinque Scuole d’Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie). il prof. Pettinari ha posto l'accento sull'importanza del trasferimento di esperienze, di insegnamenti, di conoscenze e di obiettivi,  tra genitori e figli , tra docenti e studenti,  tra persona e persona.  " Un qualcosa che  deve sempre caratterizzare la vostra vita per far crescere il vostro Paese. Non basta solamente essere teneri con voi; dobbiamo porvi al centro della nostra vita. Voi siete la parte migliore di noi e, solo in voi la nostra vita si compie e assume pieno valore".

L'emozionante lancio dei tocchi in aria,  ha poi concluso la bellissima e impecccabile cerimonia.

 Carla Campetella

festa Laurea 1

Festa Laurea G

laureati seduti

Festa Laurea 4

festa laurea 2

Tutto pronto all'Università di Camerino per la “Festa della Laurea”, il consueto appuntamento con la cerimonia di consegna delle pergamene di laurea a coloro che si sono laureati nel corso dell’anno accademico 2016/2017.

Anche in questa edizione a fare da scenografia all’evento sarà lo spazio Agorà del Campus universitario di Camerino, che questo sabato 22 settembre sarà letteralmente invaso da oltre 400 laureate e laureati delle cinque Scuole d’Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), accompagnati da familiari e amici, provenienti da tutto il mondo.

Dalle ore 16.30, tutti i laureati che hanno aderito all’iniziativa, riceveranno la pergamena direttamente dal Rettore dell’Ateneo prof. Claudio Pettinari, alla presenza del Pro Rettore vicario Graziano Leoni e dei Direttori delle Scuole d’Ateneo.

La cerimonia si aprirà con il saluto del Rettore a tutti i presenti, al quale seguiranno le testimonianze di due laureati Unicam che si sono distinti nel loro percorso professionale: Antonietta Lombardozzi, laureata in Chimica ed ora direttore del Laboratorio Chimico Forense al Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per il Piemonte e la Valle d’Aosta di Torino, ed Ezio Bartocci, laureato in Informatica e attualmente professore associato presso la Vienna University of Technology in Austria.

Nel corso dell’evento, inoltre, Unicam saluterà ufficialmente anche i propri dipendenti, sia docenti che tecnici amministrativi, che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno: anche per loro quindi un momento di congedo solenne dall’Ateneo.

I laureati potranno poi votare per scegliere quale sarà il “profumo” dell’Università di Camerino. Grazie alla collaborazione con lo spin off Unicam Mumo, specializzato in marketing sensoriale, i partecipanti potranno scegliere tra due fragranze, che racchiudono le essenze di tutti i Paesi di origine dei nostri studenti, quella che preferiscono: quella che avrà ottenuto maggiori preferenze, diventerà il profumo di Unicam.

La cerimonia sarà ufficialmente aperta dal Coro Universitario- cappella Musicale del Duomo di Camerino, diretto dal maestro Luciano Feliciani, che eseguirà alcuni brani, tra cui il “Gaudeamus Igitur”.

Il Comune di Camerino, in collaborazione con i Musei civici, nell'ambito dell'iniziativa “Autunno Bandiere arancioni-Aggiungi un borgo a tavola",  ha organizzato per questo sabato 22 settembre alle ore 16:00 presso l'orto botanico “Carmela Cortini” di UNICAM, l'evento “Paesaggi culturali nelle Marche- I musei emotivi”. Attraverso una serie di autorevoli interventi, l’incontro offrirà lo spunto per declinare il tema del “Paesaggio” nelle molteplici sfaccettature che il termine può assumere come denominatore comune dei vari ambiti culturali e come interessante opportunità di attrazione di nuovi flussi turistici. Nell’occasione, verrà presentato il volume “Marche musei e paesaggi culturali”, edito nel 2016 e curato dall’ arch. Tiziana Maffei, Presidente ICOM ( International Council Of Museums Italia) . Dopo i saluti istituzionali, la parola passerà alle autrici dei testi del volume, edito dalla Theta edizioni con il contributo della Regione Marche. “I testi che vi sono contenuti, – spiega la dott.ssa Barbara Mastrocola, curatrice dei musei civici di Camerino- fanno riferimento a come un museo possa offrire una chiave di lettura per entrare nei paesaggi; in qualche modo la vocazione del museo si può interpretare in diversi modi e, all’interno del volume, ognuna per la propria esperienza personale, noi museologhe abbiamo cercato di spiegare cosa intendiamo per musei e paesaggi culturali e, per contenitori emotivi”.. Interverranno all’incontro, la responsabile degli uffici cultura del Comune di Jesi dott.ssa Romina Quarchioni, la conservatrice dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi dott.ssa Giuliana Pascucci, la consulente per i servizi culturali di Pesaro Barbara Tomassini, la coordinatrice dell'Eco Museo della Valle dell'Aso dott.ssa Antonella Nonnis, la responsabile della comunicazione del Museo tattile statale Omero dott.ssa Monica Bernacchi, l'assessore alla Cultura del comune di Treia Edi Castellani. “In qualche modo, ognuno per la propria parte cercherà di presentare il proprio museo e le proprie attività e – continua Barbara Mastrocola- per quel che mi riguarda nello specifico, quello che ho voluto evidenziare a proposito di Camerino e del museo civico, è la sua sfaccettatura come museo emotivo. Nel mio testo dedicato alla didattica, ho inteso pertanto spiegare il motivo per cu mi piaceva che il museo diventasse museo esperienziale. A seguito della devastazione del terremoto, evidentemente in questi due anni la realtà è cambiata; è cambiato il mio lavoro e anche quello che sono i musei di Camerino. Proprio per questo, il titolo della mia relazione sarà “Musei aperti per vocazione”, a significare che, in qualche modo, le collezioni esistono ancora; non sono fruibili, ma questo non vuol dire che non siamo un museo. Siamo aperti comunque, sebbene in qualche modo, dobbiamo accettare di essere fisicamente chiusi. Se volete sapere come, venite a trovarci questo sabato 22 settembre all’orto botanico di Camerino”.

Carla Campetella

Arrendersi? Mai. Difficile descrivere il turbine di sentimenti sprigionatisi a Camerino nell’ edizione numero 49 della rievocazione della Sei giorni di enduro del 1974.  Passione allo stato puro quella che si è respirata in tutte le due giornate, unita all’insolito piacere che si è provato nel sentire il rombo dei motori, compresi tutti gli odori caratteristici della partenza. Una sessantina i piloti giunti in sella da tutta Italia, per partecipare con i loro pezzi d'epoca alla manifestazione della rinascita. “ Lavorare e trovarci assieme come Moto Club – ha detto il presidente Stefano Ronconi- è stato già rinascere. In questa città, si respira da sempre aria di moto e Camerino riparte anche dalla Sei giorni”. Da valente pilota di enduro, anche il presidente FMI Giovanni Copioli non è voluto mancare all’appuntamento, partendo col pettorale n.1, nel giro che ha ripercorso ciottoli e stradine dell’entroterra.

Giovanni Copioli

Nella foto sopra il presidente FMI Giovanni Copioli che indossa il pettorale di partenza

Non una gara, ma un autentico abbraccio, arrivato da tutti i centauri presenti, giunti belli carichi della grinta tipica di questo sport e protagonisti di uno spirito di vera, grande amicizia. Lacrime di commozione in Dino Mercatelli, ex Fiamme Oro. A Camerino 44 anni fa, c’era anche lui tra i 300 piloti provenienti da 18 nazioni; poco più che ventenne, a cavallo della sua SWM riuscì a strappare un 5° posto nella classe 100. Ma a prescindere da quel risultato, la cosa che più ricorda ancora, è quel clima magico, mai più ritrovato, perfino in altre Sei giorni che lo videro competitore internazionale.

Dino Mercatelli

 Caloroso l’impatto della prima giornata di presentazione, con il presidente Ronconi a fare gli onori di casa, vicino a Giovanni Copioli.  A fare da spalla, l’esperto- restauratore Duccio D’Amico che ha sapientemente illustrato carattere e potenzialità di ogni modello, insieme alle qualità dei conducenti. Racconti, aneddoti e  forte spirito di unione tra tutti i piloti che si sono avvicendati nella consegna dei pettorali. Nelle loro parole, non sono mancati riferimenti al dramma della città, della quale coi loro occhi hanno constatato un’evidente devastazione; ognuno di loro, tornando a casa, si è ripromesso di veicolarne il messaggio. Calore umano, vicinanza e gesti concreti di solidarietà, avevano già avuto modo di esprimersi in più forme da molti di loro sin dall’immediato post sisma.

Cesare bernardi 2

 Nella foto sopra il pilota e campione camerte Cesare Bernardi

Appassionati, curiosi e cittadini, hanno rivissuto nel fine settimana una miriade di ricordi incancellabili. Almeno quelli nessuno potrà mai demolirli. E celebrando memoria di agognati trofei, bolidi e centauri si sono incamminati tra i panoramici sentieri di una toccante rievocazione. Il ristoro finale tra i palazzi sfregiati del quartiere di Vallicelle, ha nuovamente mostrato agli enduristi, tutta la durezza e la violenza del sisma ma, anche la forte determinazione della gente, uscita di casa per salutarli e respirare un attimo di serenità. Un infortunio non grave, ha purtroppo coinvolto un pilota lungo il percorso: a lui il Moto Club Camerino ha fatto subito pervenire i migliori auguri di pronta guarigione . Un abbraccio e un grazie speciale,  il sodalizio camerte lo ha voluto rivolgere allo storico segretario Luigino Micozzi.

C.C.

piloti

saluto sei giorni

parco moto Contram 2parco moto 2

Inaugurato il nuovo monastero di Santa Chiara. L'intera comunità camerte si è ritrovata per festeggiare il ritorno a casa delle clarisse. Presenti le autorità militari e civili, con il sindaco Gianluca Pasqui, il rettore di Unicam Claudo Pettinari, un fiume di persone ha voluto condividere fraterni sentimenti di gioia nell'accogliere il bel segnale di una ripartenza, resa possibile dalla sinergia di intenti tra Caritas Ambrosiana di Milano, primo benefattore, alla quale si sono unite le Caritas bergamasca e bresciana.

inaugurazione monastero clarisseUn segno di rinascita per il monastero di Santa Chiara, la cui antica struttura il sisma ha completamente devastato; le sei sorelle  che vi abitavano, finora hanno trovato ospitalità nel monastero di San Severino Marche, eppure, sin da subito hanno dimostrato la loro  forte determinazione nel voler restare. Realizzato completamente in legno, per una superficie di 400 metri quadrati,il nuovo monastero sorge nel cortile adiacente all’edificio inagibile. Alla significativa cerimonia hanno preso parte anche Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana e l'ingegnere Cristina Compagnucci che ha progettato e seguito tutti i lavori della struttura . Affollata la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Padre Ferdinando Campana, Ministro provinciale dell'Ordine dei Frati Minori.

monastero messa

Immensa gratitudine per un dono che riempie il cuore, nelle parole del primo cittadino e del rettore.  Felici di tornare a casa e della sensibile partecipazione cittadina, le sei sorelle clarisse, a cominciare dalla Madre badessa suor Chiara Laura Serboli:  "Una giornata di luce, nella quale abbiamo sentito presente Santa Camilla Battista insieme a tutti i santi e tutta la gente che ci vuole un gran bene. Un autentico spettacolo vedere un numero così grande di persone, unito alla commozione e alla testimonianza dell'affetto che nutrono per noi. In tutti questi anni. - ha detto suor Chiara Laura-  il legame  con la città, è stato davvero importante;  sentivamo la mancanza noi di loro e loro di noi e , alla fine, oggi è stato un vero tripudio di relazione ".  "Quello che è stato realizzato- ha dichiarato il direttore della Caritas Ambrosiana Gualzetti-è una grande sorpresa anche per noi-. Non è così scontato che a due anni di distanza da un evento così grave, si possa ripartire con una struttura; la nostra esperienza nei confronti delle chiese che hanno subito dei terremoti, con azioni di vicinanza e prossimità e col tentativo di rimettere in piedi alcune strutture pastorali, ci dice che non è facile ripartire in tempi così brevi. Qui sicuramente va sottolineato il merito delle suore che hanno scelto di non andarsene e di voler ripartire da qui, in mezzo alla gente, offrendo uno spazio con più funzioni, utili alla comunità. Un luogo che non è solo la loro casa come monastero, ma anche chiesa e foresteria per l'accoglienza dei pellegrini. Abbiamo da subito condiviso un'idea e, non abbiamo fatto nient'altro che trovare degli offerenti che credessero nel progetto; alla fine, si sono affiancati a noi anche gli amici delle Caritas di Bergamo e Brescia. Quando succedono drammi come questo, non basta dire bisogna restare e ripartire ma, occorre darsi una mano. E' questo un po' il compito della Caritas: rendere concreto quello che celebriamo nelle messe e quello che diciamo tentando di essere fedeli al Vangelo. Nei momenti di difficoltà è necessario soccorrere e, soprattutto, far ripartire le persone e le comunità; noi potremmo restare vicini alla popolazione anche uno o due anni,  poi però, sono quelli che rimangono che debbono ricostruire quello che conta, cioè i legami tra le persone, le attività e l'essere comunità. Questo è in sostanza il compito delle Caritas in Italia e, credo che in questa occasione si sia potuto concretizzare completamente".            

C.C.

monastero 1

monastero sindaco

 

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