Luca Scorcella: "Il Pd è in campagna elettorale e si erge a paladino del bello"

Martedì, 15 Giugno 2021 18:00 | Letto 758 volte   Clicca per ascolare il testo Luca Scorcella: "Il Pd è in campagna elettorale e si erge a paladino del bello" Attacco, parata, risposta e contrattacco. Sta davvero suscitando un autentico “vespaio” la vicenda della delibera della giunta comunale di Tolentino che rispediva al mittente, nella fattispecie i tecnici della provincia di Macerata, il progetto relativo al nuovo Campus Scolastico cittadino.Dopo che il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Anna Quercetti aveva sollevato la questione non sono tardate le risposte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, cui aveva replicato la segretaria del circolo dem tolentinate Luigina Loreti, che nella sua replica chiama in causa anche il consigliere di maggioranza Luca Scorcella.Pronta dunque la replica del consigliere di Forza Italia di Tolentino, che si sente “tirato per i capelli nel dibattito fra la segretaria Loreti e la vice sindaca Luconi”.“Resto piuttosto perplesso dal fatto di essere stato chiamato in causa dalla segretaria locale del Partito Democratico in merito al dibattito sorto fra il capogruppo dello stesso partito e il vice sindaco Silvia Luconi – dichiara il consigliere Scorcella - La segretaria dem parla di gravissime allusioni del vice sindaco Luconi fatte “strizzando l’occhio al suo amico Scorcella”. Ora, ammesso e non concesso che la signora Loreti (cui faccio innanzitutto i migliori auguri di buon lavoro, non avendone mai conosciuto il ruolo fino ad oggi) facesse riferimento al sottoscritto, mi chiedo sinceramente perché abbia voluto in maniera estemporanea e senza alcun motivo, tirarmi per i capelli in questo dibattito. Sempre ammesso e non concesso che “l’amico Scorcella” sia io, evidentemente fa riferimento a uno scambio di opinioni espresse con il vice sindaco sul suo profilo facebook. Secondo il concetto di democrazia del Pd (che quando sente odore di campagna elettorale improvvisamente si risveglia da lunghi letarghi), evidentemente commentare senza insultare nessuno o scambiarsi opinioni sotto un post è reato di lesa maestà tanto da meritare la citazione nella nota stampa”.Da qui l’affondo del capogruppo Scorcella sulla nota emanata dal locale circolo del Partito Democratico che definisce “censurabile nel contenuto e nelle espressioni. Termini come “regolamento di conti”, “esecutore”, “articolo insulso”, questi sì evocano quelle che vengono definite le “peggiori assimilazioni” – incalza Scorcella - Questo modo di fare politica non mi appartiene. L’attacco personale non fa parte del mio, pur piccolo e dilettantistico bagaglio culturale. Per questo, invito serenamente la segretaria del Pd ad evitare in futuro accostamenti asincroni al contesto di cui si parla, specialmente quando vengono usati toni tanto violenti e inadeguati alla politica. Cerchi di capire anche lei, come invita a fare alla Luconi, la “differenza tra singolare e plurale”.Conclude il suo intervento Luca Scorcella con una considerazione relativa all’affermazione della segretaria Loreti circa il fatto che il sindaco Pezzanesi non possa ergersi “dall’alto delle sue competenze a giudice del bello”. “Però, può farlo lei, evidentemente cresciuta alla scuola di Estetismo di Oscar Wilde, bollando senza possibilità di replica fontane, allestimenti urbani o palazzine – incalza il capogruppo - Loro, qui il plurale è d’obbligo, possono ergersi a giudici di qualsiasi cosa. Se non la pensi politicamente come loro, sei certamente dalla parte sbagliata. Io credo che chi ha ricevuto dai cittadini il mandato popolare democratico per prendere delle decisioni, faccia le sue scelte. Che possono essere giuste o sbagliate e che vengono giudicate dai cittadini in occasione del voto. Ma se le premesse per la campagna elettorale che ci aspetta da qui alle Comunali per lanno prossimo sono queste, se i toni ad un anno di distanza sono questi, spero vivamente in un generale ripensamento sulle modalità di fare politica e che si possa davvero ragionare pacatamente e serenamente sul futuro della nostra città”.f.u.
Attacco, parata, risposta e contrattacco. Sta davvero suscitando un autentico “vespaio” la vicenda della delibera della giunta comunale di Tolentino che rispediva al mittente, nella fattispecie i tecnici della provincia di Macerata, il progetto relativo al nuovo Campus Scolastico cittadino.

Dopo che il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Anna Quercetti aveva sollevato la questione non sono tardate le risposte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, cui aveva replicato la segretaria del circolo dem tolentinate Luigina Loreti, che nella sua replica chiama in causa anche il consigliere di maggioranza Luca Scorcella.

Pronta dunque la replica del consigliere di Forza Italia di Tolentino, che si sente “tirato per i capelli nel dibattito fra la segretaria Loreti e la vice sindaca Luconi”.

“Resto piuttosto perplesso dal fatto di essere stato chiamato in causa dalla segretaria locale del Partito Democratico in merito al dibattito sorto fra il capogruppo dello stesso partito e il vice sindaco Silvia Luconi – dichiara il consigliere Scorcella - La segretaria dem parla di gravissime allusioni del vice sindaco Luconi fatte “strizzando l’occhio al suo amico Scorcella”. Ora, ammesso e non concesso che la signora Loreti (cui faccio innanzitutto i migliori auguri di buon lavoro, non avendone mai conosciuto il ruolo fino ad oggi) facesse riferimento al sottoscritto, mi chiedo sinceramente perché abbia voluto in maniera estemporanea e senza alcun motivo, tirarmi per i capelli in questo dibattito. Sempre ammesso e non concesso che “l’amico Scorcella” sia io, evidentemente fa riferimento a uno scambio di opinioni espresse con il vice sindaco sul suo profilo facebook. Secondo il concetto di democrazia del Pd (che quando sente odore di campagna elettorale improvvisamente si risveglia da lunghi letarghi), evidentemente commentare senza insultare nessuno o scambiarsi opinioni sotto un post è reato di lesa maestà tanto da meritare la citazione nella nota stampa”.

Da qui l’affondo del capogruppo Scorcella sulla nota emanata dal locale circolo del Partito Democratico che definiscecensurabile nel contenuto e nelle espressioni. Termini come “regolamento di conti”, “esecutore”, “articolo insulso”, questi sì evocano quelle che vengono definite le “peggiori assimilazioni” – incalza Scorcella - Questo modo di fare politica non mi appartiene. L’attacco personale non fa parte del mio, pur piccolo e dilettantistico bagaglio culturale. Per questo, invito serenamente la segretaria del Pd ad evitare in futuro accostamenti asincroni al contesto di cui si parla, specialmente quando vengono usati toni tanto violenti e inadeguati alla politica. Cerchi di capire anche lei, come invita a fare alla Luconi, la “differenza tra singolare e plurale”.

Conclude il suo intervento Luca Scorcella con una considerazione relativa all’affermazione della segretaria Loreti circa il fatto che il sindaco Pezzanesi non possa ergersi “dall’alto delle sue competenze a giudice del bello”.

“Però, può farlo lei, evidentemente cresciuta alla scuola di Estetismo di Oscar Wilde, bollando senza possibilità di replica fontane, allestimenti urbani o palazzine – incalza il capogruppo - Loro, qui il plurale è d’obbligo, possono ergersi a giudici di qualsiasi cosa. Se non la pensi politicamente come loro, sei certamente dalla parte sbagliata. Io credo che chi ha ricevuto dai cittadini il mandato popolare democratico per prendere delle decisioni, faccia le sue scelte. Che possono essere giuste o sbagliate e che vengono giudicate dai cittadini in occasione del voto. Ma se le premesse per la campagna elettorale che ci aspetta da qui alle Comunali per l'anno prossimo sono queste, se i toni ad un anno di distanza sono questi, spero vivamente in un generale ripensamento sulle modalità di fare politica e che si possa davvero ragionare pacatamente e serenamente sul futuro della nostra città”.

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