Tolentino, i dem attaccano Pezzanesi e Luconi: "Giotto ha superato Cimabue"

Lunedì, 14 Giugno 2021 17:07 | Letto 527 volte   Clicca per ascolare il testo Tolentino, i dem attaccano Pezzanesi e Luconi: "Giotto ha superato Cimabue" La questione del Campus Scolastico di Tolentino sollevata dalla capogruppo del Pd in consiglio comunale Anna Quercetti, che aveva trovato pronta replica da parte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, provoca ora l’intervento anche di Luigina Loreti, segretaria del circolo dei dem tolentinate.Se a tutti non fosse, ormai, ben noto il pulpito da cui viene la predica, qualcuno potrebbe essere offeso o turbato dalla risposta del sindaco arrivato, persino, a denigrare i suoi cittadini, perché elettori del PD – scrive in una nota - Ma lintento è chiaro.Il sindaco tenta, ma senza riuscirci, di nascondere il suo colpevole ritardo nella realizzazione del Campus Scolastico e quello della sua Giunta, che compatta ha votato la delibera del 26 maggio, mostrando i muscoli e pensando, così, di creare qualche suggestione. Ed invece nessun turbamento! Anzi il fatto che nella risposta del sindaco non vi sia alcun richiamo di natura tecnica (salvo definire capannone il progetto dei professionisti, tecnici, della Provincia di Macerata) conferma la piena veridicità ed esattezza di quanto denunciato del nostro gruppo consiliare per mezzo della capogruppo Anna Quercetti.Vuole, poi, il Sindaco, dallalto delle sue competenze, ergersi a giudice del bello? Allora si guardi intorno ed osservi le sue creature.  Osservi la fontana in Piazza di Martiri di Montalto, le pedane in Via della Pace e, poi, contempli (ma veramente a lungo!) il suo complesso della Rancia: le sue soluzioni di emergenza consegnate quasi 5 anni dopo gli eventi sismici.Non dimenticando, poi, lintervalliva Tolentino - San Severino Marche che il sindaco avrebbe voluto secondo il suo progetto di 110 milioni di euro e che, fortunatamente, ha trovato altra e migliore soluzione e con una spesa quasi ridotta alla metà. Ma quando si dice con i soldi degli altri...Se arrivati a questo punto il Sindaco suscita quasi un senso di pacata rassegnazione, la stessa cosa non si può dire della vice sindaca Luconi. Nella pagina Fb della candidata in pectore della destra tolentinate leggiamo, infatti, delle frasi come: Ciò che lascia basiti è che se la cercano, perché se no, altrimenti nessuno infierirebbe. Concetti che evocano, nella mente, le peggiori assimilazioni.Quasi un regolamento di conti, quindi, di cui il sindaco, il suo mentore e maestro, ne è lesecutore. Per poi aggiungere una serie di allusioni, senza neppure rendersi conto della gravità, strizzando locchio al suo amico Scorcella.Non entriamo neppure nel merito del suo successivo articolo di attacco alla persona del nostro capogruppo Quercetti, tanto è insulso e vuoto di contenuto.Quasi sembra di una scolaretta piccata e rabbiosa, che ancora non ha capito la differenza tra singolare e plurale: quando scrive la Quercetti, la stessa scrive in nome e per conto di un gruppo (quello consiliare e del circolo) e non per se stessa. Ruolo di capogruppo, peraltro, che ha rivestito e riveste egregiamente.Ma con limmagine di un uomo solo al comando cosa poteva imparare la Luconi? E, soprattutto, tutto questo ci fa pensare...è questo il modo di intendere la politica? Queste le risposte che merita la cittadinanza?Questo il futuro di Tolentino? Perché, se così fosse, saremmo noi a provare una forte compassione e tristezza.Non dimentichiamo che Giotto ha superato Cimabue.f.u.
La questione del Campus Scolastico di Tolentino sollevata dalla capogruppo del Pd in consiglio comunale Anna Quercetti, che aveva trovato pronta replica da parte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, provoca ora l’intervento anche di Luigina Loreti, segretaria del circolo dei dem tolentinate.

Se a tutti non fosse, ormai, ben noto il pulpito da cui viene la predica, qualcuno potrebbe essere offeso o turbato dalla risposta del sindaco arrivato, persino, a denigrare i suoi cittadini, perché elettori del PD – scrive in una nota - Ma l'intento è chiaro.

Il sindaco tenta, ma senza riuscirci, di nascondere il suo colpevole ritardo nella realizzazione del Campus Scolastico e quello della sua Giunta, che compatta ha votato la delibera del 26 maggio, mostrando i muscoli e pensando, così, di creare qualche suggestione. Ed invece nessun turbamento! Anzi il fatto che nella risposta del sindaco non vi sia alcun richiamo di natura tecnica (salvo definire "capannone" il progetto dei professionisti, tecnici, della Provincia di Macerata) conferma la piena veridicità ed esattezza di quanto denunciato del nostro gruppo consiliare per mezzo della capogruppo Anna Quercetti.

Vuole, poi, il Sindaco, dall'alto delle sue competenze, ergersi a giudice del bello? Allora si guardi intorno ed osservi le sue creature.  Osservi la fontana in Piazza di Martiri di Montalto, le pedane in Via della Pace e, poi, contempli (ma veramente a lungo!) il suo complesso della Rancia: le sue soluzioni di emergenza consegnate quasi 5 anni dopo gli eventi sismici.

Non dimenticando, poi, l'intervalliva Tolentino - San Severino Marche che il sindaco avrebbe voluto secondo il suo progetto di 110 milioni di euro e che, fortunatamente, ha trovato altra e migliore soluzione e con una spesa quasi ridotta alla metà. Ma quando si dice "con i soldi degli altri"...

Se arrivati a questo punto il Sindaco suscita quasi un senso di pacata rassegnazione, la stessa cosa non si può dire della vice sindaca Luconi. Nella pagina Fb della candidata in pectore della destra tolentinate leggiamo, infatti, delle frasi come: ""Ciò che lascia basiti è che se la cercano, perché se no, altrimenti nessuno infierirebbe". Concetti che evocano, nella mente, le peggiori assimilazioni.

Quasi un regolamento di conti, quindi, di cui il sindaco, il suo mentore e maestro, ne è l'esecutore. Per poi aggiungere una serie di allusioni, senza neppure rendersi conto della gravità, strizzando l'occhio al suo amico Scorcella.

Non entriamo neppure nel merito del suo successivo articolo di attacco alla persona del nostro capogruppo Quercetti, tanto è insulso e vuoto di contenuto.

Quasi sembra di una scolaretta piccata e rabbiosa, che ancora non ha capito la differenza tra singolare e plurale: quando scrive la Quercetti, la stessa scrive in nome e per conto di un gruppo (quello consiliare e del circolo) e non per se stessa. Ruolo di capogruppo, peraltro, che ha rivestito e riveste egregiamente.

Ma con l'immagine di un uomo solo al comando cosa poteva imparare la Luconi? E, soprattutto, tutto questo ci fa pensare...è questo il modo di intendere la politica? Queste le risposte che merita la cittadinanza?

Questo il futuro di Tolentino? Perché, se così fosse, saremmo noi a provare una forte compassione e tristezza.

Non dimentichiamo che Giotto ha superato Cimabue.

f.u.

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