L’Amministrazione Comunale di Belforte del Chienti ha convocato in due diversi incontri i cittadini potenzialmente aventi diritto per l’assegnazione delle S.A.E (Sistemazioni Autonome di Emergenza, le cosiddette casette, al fine di conoscere le eventuali richieste ed i vari bisogni specifici.
In entrambe le assemblee, molto partecipate, il sindaco Roberto Paoloni ha riferito ai cittadini la situazione, spiegando le tipologie di abitazione e dove verranno eventualmente posizionate le casette di legno. La giunta comunale, infatti, con propria delibera aveva già precedentemente individuato l’area Ex SAM in località San Giovanni da destinarsi per le opere di urbanizzazione per il posizionamento dei moduli abitativi.
Il sindaco ha anche informato i cittadini di non poter garantire una data certa per la consegna delle casette, essendo la realizzazione e tutte le procedure conseguenti di responsabilità della Protezione Civile Nazionale e della Regione Marche e non del Comune, che ha il solo potere di individuare l’area dove posizionarle.
Un numero piuttosto ridotto di richieste, soltanto 6, giunte al comune, poiché coloro che hanno casa inagibile, e pertanto sono stati costretti a lasciarla, hanno prevalentemente provveduto a trovare abitazioni in affitto nello stesso comune di Belforte del Chienti o presso altre comuni, ricorrendo in questo modo all’utilizzo dell’Autonoma Sistemazione.
Alla luce di questa situazione e vedendo i tempi lunghi per la realizzazione delle S.A.E in altri territori anche maggiormente colpiti dal sisma, l’amministrazione belfortese ha proposto ufficialmente al Commissario Straordinario per la Ricostruzione Vasco Errani, al Direttore dell’Ufficio Speciale Cesare Spuri e alla Protezione Civile Regionale di valutare la possibilità di acquistare con i fondi dell’emergenza la disponibilità di immobili liberi e invenduti agibili di recente costruzione, attualmente disponibili sul territorio comunale. L’amministrazione ipotizza, così, di procedere con la pubblicazione di un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse dei proprietari degli immobili invenduti da trasmettere poi al Commissario Errani, al direttore Spuri e alla Protezione Civile Regionale, che avrà il compito di terminare la procedura. La soluzione prospettata dal comune di Belforte del Chienti potrebbe garantire sia un risparmio di risorse pubbliche sia un’economicità di interventi potendo assicurare tempi certi per l’assegnazione delle abitazioni a chi ne abbia diritto. La soluzione d’acquisto degli immobili invenduti consentirebbe, inoltre, alla fine dello stato di emergenza sisma, di avere un patrimonio immobiliare da riutilizzare per esigenze sociali. Nel caso in cui la proposta dell’amministrazione non venisse approvata dalle autorità indicate per la scelta, resta la volontà del comune di acquisire le Sae da istallare sull’area ex Sam.