50 futuri ingegneri dell'Università del Salento in viaggio -studio a Camerino

Giovedì, 19 Ottobre 2017 17:38 | Letto 34819 volte   Clicca per ascolare il testo 50 futuri ingegneri dell'Università del Salento in viaggio -studio a Camerino Cinquanta studenti del Corso di Laurea in Ingegneria dell’ Università del Salento hanno fatto visita alle zone terremotate del’entroterra maceratese. Il Viaggio-Studio “ Analisi post-sisma dei danni strutturali “ha avuto come tappe Camerino e Visso.  Grazie al contributo del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento,  con la collaborazione del gruppo di Tecnica delle Costruzioni coordinato dalla Prof. M. Antonietta Aiello, full professor of structural engineering,  50 futuri ingegneri civili hanno avuto la possibilità di studiare sul campo i danni provocati dal sisma che ha colpito il Centro-Italia nell’Agosto 2016 e successivamente nell’Ottobre dello stesso anno. Un’esperienza formativa per mettere gli studenti di fronte alla cruda realta, con l’opportunità di analizzare e valutare il contesto, dal punto di vista tecnico. Suddiviso in due giornate di visita, il viaggio studio ha dapprima approfondito la situazione della città di Camerino e, successivamente, quella di Visso e delle zone limitrofe.  A Camerino i sopralluoghi hanno interessato la zona rossa e il quartiere residenziale di Vallicelle, per  un’esperienza che, a detta degli stessi studenti, già dotati di specifiche competenze acquisite durante il corso in Ingegneria Civile e nel corso di Costruzioni in zona sismica, ha rappresentato un momento  di sicuro valore formativo e professionale. “ Ci ha fatto piacere sostenere questa visita didattica voluta dai ragazzi- ha affermato la prof.ssa Aiello-. Ci tenevano a vedere sul campo quello che studiano a lezione e hanno avuto l’occasione di analizzare i danni che il sisma ha causato nel centro storico della città e quelli che si sono prodotti negli edifici di più recente costruzione nel quartiere di Vallicelle.  L’Università di Lecce è da tempo in contatto con i colleghi dell’ateneo di Camerino e la vista studio ha rappresentato anche un’esperienza dal forte impatto emotivo; da un punto di vista tecnico abbiamo potuto notare che i crolli per fortuna sono stati limitati, anche grazie agli interventi che sono stati posti in essere in passato e che gli edifici, sebbene lesionati, hanno reagito in maniera abbastanza adeguata consentendo di salvare la vita delle persone”.  L’idea del Viaggio-studio è partita da Francesco De Micheli del Corso di Ingegneria Civile e rappresentante degli studenti. “ A muovere il tutto – ha dichiarato il giovane di Casarano- è stata l’esigenza di approfondire quello che i due eventi sismici hanno prodotto. Abbiamo avuto la fortuna di poter organizzare questo Viaggio -studio che riteniamo sia un ottimo banco di prova per tematiche che come ingegneri ci interessano molto da vicino. Un’analisi sul campo che rafforza ancora di più la convinzione che è necessaria un’inversione di rotta. Il Paese è sempre riuscito a reperire fondi per ricostruire, in realtà occorrerebbero forti stanziamenti per prevenire: è questa la lacuna da colmare che ci auguriamo sia presa in considerazione per il futuro. Da parte nostra c’è tutto l’impegno possibile per poter affrontare al meglio le problematiche della sismicità e le complesse fragilità dei territori della penisola, auspicando che si creino le condizioni ideali per permettere di investire in Piani di prevenzione”.  Carla Campetella

Cinquanta studenti del Corso di Laurea in Ingegneria dell Università del Salento hanno fatto visita alle zone terremotate delentroterra maceratese. Il Viaggio-Studio

Analisi post-sisma dei danni strutturali ha avuto come tappe Camerino e Visso.  Grazie al contributo del Dipartimento di Ingegneria dellInnovazione dellUniversità del Salento,  con la collaborazione del gruppo di Tecnica delle Costruzioni coordinato dalla Prof. M. Antonietta Aiello, full professor of structural engineering,  50 futuri ingegneri civili hanno avuto la possibilità di studiare sul campo i danni provocati dal sisma che ha colpito il Centro-Italia nellAgosto 2016 e successivamente nellOttobre dello stesso anno.

Unesperienza formativa per mettere gli studenti di fronte alla cruda realta, con lopportunità di analizzare e valutare il contesto, dal punto di vista tecnico. Suddiviso in due giornate di visita, il viaggio studio ha dapprima approfondito la situazione della città di Camerino e, successivamente, quella di Visso e delle zone limitrofe.  A Camerino i sopralluoghi hanno interessato la zona rossa e il quartiere residenziale di Vallicelle, per  unesperienza che, a detta degli stessi studenti, già dotati di specifiche competenze acquisite durante il corso in Ingegneria Civile e nel corso di Costruzioni in zona sismica, ha rappresentato un momento  di sicuro valore formativo e professionale. Ci ha fatto piacere sostenere questa visita didattica voluta dai ragazzi- ha affermato la prof.ssa Aiello-. Ci tenevano a vedere sul campo quello che studiano a lezione e hanno avuto loccasione di analizzare i danni che il sisma ha causato nel centro storico della città e quelli che si sono prodotti negli edifici di più recente costruzione nel quartiere di Vallicelle.  LUniversità di Lecce è da tempo in contatto con i colleghi dellateneo di Camerino e la vista studio ha rappresentato anche unesperienza dal forte impatto emotivo; da un punto di vista tecnico abbiamo potuto notare che i crolli per fortuna sono stati limitati, anche grazie agli interventi che sono stati posti in essere in passato e che gli edifici, sebbene lesionati, hanno reagito in maniera abbastanza adeguata consentendo di salvare la vita delle persone

Lidea del Viaggio-studio è partita da Francesco De Micheli del Corso di Ingegneria Civile e rappresentante degli studenti. A muovere il tutto – ha dichiarato il giovane di Casarano- è stata lesigenza di approfondire quello che i due eventi sismici hanno prodotto. Abbiamo avuto la fortuna di poter organizzare questo Viaggio -studio che riteniamo sia un ottimo banco di prova per tematiche che come ingegneri ci interessano molto da vicino. Unanalisi sul campo che rafforza ancora di più la convinzione che è necessaria uninversione di rotta. Il Paese è sempre riuscito a reperire fondi per ricostruire, in realtà occorrerebbero forti stanziamenti per prevenire: è questa la lacuna da colmare che ci auguriamo sia presa in considerazione per il futuro. Da parte nostra cè tutto limpegno possibile per poter affrontare al meglio le problematiche della sismicità e le complesse fragilità dei territori della penisola, auspicando che si creino le condizioni ideali per permettere di investire in Piani di prevenzione

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