Unicam 682. Il Premier- Rinunciare all'Italia centrale, è rinunciare ad un pezzo della nostra identità.

Lunedì, 06 Novembre 2017 18:49 | Letto 9965 volte   Clicca per ascolare il testo Unicam 682. Il Premier- Rinunciare all'Italia centrale, è rinunciare ad un pezzo della nostra identità. Penso che tutti dobbiate sentirvi orgogliosi dell’ inaugurazione del 682esimo anno accademico dell’università di Camerino; orgogliosi di far parte della sua comunità, della sua esperienza e dell’anno accademico che sta per cominciare”. Così il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in apertura del suo intervento all’Auditorium Benedetto XIII, in occasione dell’inaugurazione del 682esimo anno accademico di Unicam. “ Con la sua capacità di restare aperta, di continuare nell’attività didattica, questa università ha dato un segnale di speranza per l’intero territorio. A nome del Governo e a nome di tutti gli italiani vi dico grazie per aver continuato a lavorare, a studiare, a insegnare e, per aver addirittura incrementato le immatricolazioni” Sala gremita in ogni ordine di posti per il primo anno accademico da rettore del prof. Claudio Pettinari. Tante le autorità civili e militari che hanno presenziato all’evento, accanto alla Commissaria per la Ricostruzione De Micheli, al presidente della regione Ceriscioli ,  al sindaco Pasqui, all’arcivescovo Brugnaro, a numerosi politici. Cospicua anche la rappresentanza dei sindaci del territorio. Non vi ha partecipato invece il primo cittadino di Visso,Pazzaglini, che ha motivato la sua assenza sui social: “ Preso atto che nemmeno a Nata e consegneranno le casette, ho deciso di rimanere in ufficio a lavorare”. Impegni urgenti nella capitale hanno condizionato i tempi della permanenza del Premier a Camerino. Un tempo sufficiente a dare un tocco di entusiasmo alla partenza del un nuovo anno accademico di un ateneo che non ha mai fermato nessuna delle sue attività. Emozionato e raggiante il rettore Claudio Pettinari nell’illustrare il titolo scelto quest’anno per la cerimonia “#Universitas”.   “Un titolo che simbolicamente riassume e declina le peculiarità del nostro ateneo: una università storica che sostanzia la sua essenza nell’innovazione, nella didattica e nella ricerca, anche traendo forza dal suo passato, ma sempre guardando avanti. Da qui l’unione del linguaggio dei nostri giovani, simboleggiato dall’Hashtag, un cancello che apre le porte delle numerose modalità comunicative, per far entrare l’Universitas, la formazione intesa nella sua completezza e totalità”. Unicam è Universitas dal 1336 con un’offerta formativa ampia e diversificata, con la sua vivace politica di internazionalizzazione, con didattica, ricerca, con la sua capacità di sviluppare connessioni interdisciplinari e con la sua volontà strategica, costantemente rivolta al nuovo.  Ringraziamenti sono stati rivolti da Pettinari anche all’amico rettore Corradini che,con la sua governance, ha fatto sì che Unicam rimanesse Universitas. Presentata ufficialmente anche la squadra che,per tutto il mandato, affiancherà il nuovo rettore e il prorettore vicario Graziano Leoni. Oltre al Direttore Generale Tedesco, la squadra è composta da diversi delegati per ambiti specifici e dai due prorettori  Luciano Barboni  e Andrea Spaterna, l’uno con delega alla didattica, l’altro con delega alla Cooperazione internazionale e Terza Missione.   Vicinanza del Governo nelle parole del Premier, il cui discorso, ha offerto più di uno spiraglio di positività e segnali di impegno sul tema della ricostruzione; annunciata per Camerino, la sdemanializzazione dellarea delle casermette e la creazione di una cittadella dei beni culturali.  “ Nell’impegno che abbiamo avuto questi mesi,- ha affermato rivolgendosi ai sindaci-  noi cercheremo di fare ancora meglio, perché siamo consapevoli che la condizione di difficoltà rimane  e le ferite sono ancora aperte; il lavoro deve continuare e deve accelerare e faremo ogni sforzo, a partire anche dalle leggi che sono in approvazione. Passi in avanti li faremo nella velocizzazione delle procedure per le gare di appalto perché, in troppi casi, abbiamo risorse disponibili e strozzature burocratiche che ne rendono difficile l’impiego rapido; faremo anche uno sforzo per mettere a disposizione ulteriori risorse per la ricostruzione delle strutture pubbliche. A voi comunità dell’università di Camerino, voglio anche dire che avete una responsabilità particolare nei confronti del vostro territorio. In questo primo anno dagli eventi sismici, è indubbio che abbiate dimostrato di saper esercitare questa responsabilità con amore e con coraggio. Dai 7000 studenti e dalla comunità di Unicam, dipende in buona misura anche una parte di futuro di questo territorio e, non solo del successo di questo ateneo. Quando voi avete dichiarato a testa alta “ il futuro non crolla”  e avete tenuto aperte le porte delle vostre aule, quando voi guardate avanti sul come migliorare la didattica, sviluppare nuovi progetti, insieme al CNR e a tante altre istituzioni, state offrendo  un contributo straordinario a rimarginare, non solo le fratture che hanno colpito la vostra università, ma anche le cicatrici che hanno colpito il territorio attorno. E’ anche per questo che il Governo considera di sostenere Unicam, come una delle bandiere del lavoro di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto. Per questo, cè  l’impegno del Ministero dell’Università che contribuisce alla messa in sicurezza e potenziamento delle strutture tecnologiche, per questo il mio ringraziamento si aggiunge a quello del Magnifico rettore nei confronti delle Province autonome di Bolzano e di Trento, per il lavoro che stanno facendo per lo studentato indirizzato a circa 450 studenti fuori sede, per questo,cè il lavoro che faremo per il riutilizzo di 27 edifici militari abbandonati nell’area comunale di Camerino. Verranno utilizzati nel corso degli anni per creare qui una vera e propria “ città dei beni culturali”. Abbiamo una straordinaria dotazione di opere, talmente ricca che talvolta facciamo fatica sia a far vedere che restaurare, pur avendo noi forse le migliori scuole di restauro al mondo per i beni culturali. Questo lavoro per noi di ripristinare i luoghi di culto e di far vedere le bellezze della nostra tradizione artistica, lo consideriamo uno dei messaggi importanti della ricostruzione. E’ una scommessa, per valorizzare la nostra identità. Lo sa bene la Sottosegretaria Paola De Micheli che, da alcune settimane guida l’azione del Governo per la ricostruzione: noi stiamo lavorando, non solo per fronteggiare un’emergenza ma, per mantenere e valorizzare uno dei tratti caratteristici fondamentali dell’identità italiana, che è la realtà di borghi, città, paesaggi della nostra Italia centrale. Rinunciarvi, accettarne lo spopolamento, sarebbe rinunciare ad un pezzo fondamentale dell’identità italiana” Dal Presidente del Consiglio, anche una sottolineatura sull’importanza del capitale umano, per il futuro del Paese. “Dovremmo abituarci a vedere la crescita del numero delle immatricolazioni con la stessa cura e attenzione con cui guardiamo alle statistiche del lavoro o alla crescita del PIL perché, avere più immatricolazioni come sta avvenendo finalmente negli ultimi mesi e come è avvenuto qui a Camerino, con immatricolazioni dall’Italia, dalle Marche e dall’estero, avere questi numeri significa vedere che le cose vanno verso il futuro che è la direzione giusta da incoraggiare. Come Governo – ha detto-  stiamo facendo i primi passi nella direzione giusta” “ Il futuro è il volto del domani”- ha rimarcato il presidente citando il discorso tenuto nel 1960 da Enrico Mattei all’università di Camerino.”Grande imprenditore grande innovatore, grande rivoluzionario degli anni ’50-60, Enrico Mattei affermava che lo sviluppo del mondo di domani, dipende innanzitutto dallo sviluppo della scienza. Un messaggio che fa parte del vostro lavoro ed è fondamentale per il nostro domani. Come immaginiamo il ruolo dell’Italia nello scenario globale dei prossimi anni? Non possiamo che immaginarlo attraverso questo straordinario legame tra innovazione, tecnologia, scienza e radici culturali, radici di territorio, radici di saggezza che la nostra storia in qualche modo ci ha lasciato in eredità. E come immaginiamo il lavoro di domani, quello che gli studenti uscendo da Unicam dovranno affrontare?  Non possiamo che immaginarlo come un lavoro nel quale la qualità del capitale umano sarà sempre più importante. Abbiamo bisogno di capitale umano e di qualità nei giovani, nei ragazzi che escono dalle nostre università . Questo è il lavoro straordinario che Unicam ha in mano. Più che mai dunque una comunità che aiuta l’intera comunità del proprio territorio; che ne è al tempo stesso magnete e motore, che attira dal territorio e fa muovere il territorio nella direzione giusta. Succede sempre così dopo degli eventi terribili, dopo una guerra, dopo una catastrofe naturale: si ricomincia sempre dai fondamentali che sono le famiglie, le case. Ma fondamentale tra i fondamentali c’è il messaggio dell’educazione, della scuola, della cultura ,dell’università. Averla tenuta in vita è stato straordinario. Continuare a investire sulla sua qualità, è una sfida che Unicam può vincere, per se stessa e per tutta l’Italia”  

"Penso che tutti dobbiate sentirvi orgogliosi dell’ inaugurazione del 682esimo anno accademico dell’università di Camerino; orgogliosi di far parte della sua comunità, della sua esperienza e dell’anno accademico che sta per cominciare”. Così il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in apertura del suo intervento all’Auditorium Benedetto XIII, in occasione dell’inaugurazione del 682esimo anno accademico di Unicam. “ Con la sua capacità di restare aperta, di continuare nell’attività didattica, questa università ha dato un segnale di speranza per l’intero territorio. A nome del Governo e a nome di tutti gli italiani vi dico grazie per aver continuato a lavorare, a studiare, a insegnare e, per aver addirittura incrementato le immatricolazioni”

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Sala gremita in ogni ordine di posti per il primo anno accademico da rettore del prof. Claudio Pettinari. Tante le autorità civili e militari che hanno presenziato all’evento, accanto alla Commissaria per la Ricostruzione De Micheli, al presidente della regione Ceriscioli ,  al sindaco Pasqui, all’arcivescovo Brugnaro, a numerosi politici. Cospicua anche la rappresentanza dei sindaci del territorio. Non vi ha partecipato invece il primo cittadino di Visso,Pazzaglini, che ha motivato la sua assenza sui social: “ Preso atto che nemmeno a Nata e consegneranno le casette, ho deciso di rimanere in ufficio a lavorare”. Impegni urgenti nella capitale hanno condizionato i tempi della permanenza del Premier a Camerino. Un tempo sufficiente a dare un tocco di entusiasmo alla partenza del un nuovo anno accademico di un ateneo che non ha mai fermato nessuna delle sue attività.

Emozionato e raggiante il rettore Claudio Pettinari nell’illustrare il titolo scelto quest’anno per la cerimonia “#Universitas”.  

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“Un titolo che simbolicamente riassume e declina le peculiarità del nostro ateneouna università storica che sostanzia la sua essenza nell’innovazione, nella didattica e nella ricerca, anche traendo forza dal suo passato, ma sempre guardando avanti. Da qui l’unione del linguaggio dei nostri giovani, simboleggiato dall’Hashtag, un cancello che apre le porte delle numerose modalità comunicative, per far entrare l’Universitas, la formazione intesa nella sua completezza e totalità”.

Unicam è Universitas dal 1336 con un’offerta formativa ampia e diversificata, con la sua vivace politica di internazionalizzazione, con didattica, ricerca, con la sua capacità di sviluppare connessioni interdisciplinari e con la sua volontà strategica, costantemente rivolta al nuovo.  Ringraziamenti sono stati rivolti da Pettinari anche all’amico rettore Corradini che,con la sua governance, ha fatto sì che Unicam rimanesse Universitas.

Presentata ufficialmente anche la squadra che,per tutto il mandato, affiancherà il nuovo rettore e il prorettore vicario Graziano Leoni. Oltre al Direttore Generale Tedesco, la squadra è composta da diversi delegati per ambiti specifici e dai due prorettori  Luciano Barboni  e Andrea Spaterna, l’uno con delega alla didattica, l’altro con delega alla Cooperazione internazionale e Terza Missione.  

Vicinanza del Governo nelle parole del Premier, il cui discorso, ha offerto più di uno spiraglio di positività e segnali di impegno sul tema della ricostruzione; annunciata per Camerino, la sdemanializzazione dell'area delle casermette e la creazione di una 'cittadella dei beni culturali'.

 “ Nell’impegno che abbiamo avuto questi mesi,- ha affermato rivolgendosi ai sindaci-  noi cercheremo di fare ancora meglio, perché siamo consapevoli che la condizione di difficoltà rimane  e le ferite sono ancora aperte; il lavoro deve continuare e deve accelerare e faremo ogni sforzo, a partire anche dalle leggi che sono in approvazione. Passi in avanti li faremo nella velocizzazione delle procedure per le gare di appalto perché, in troppi casi, abbiamo risorse disponibili e strozzature burocratiche che ne rendono difficile l’impiego rapido; faremo anche uno sforzo per mettere a disposizione ulteriori risorse per la ricostruzione delle strutture pubbliche".

"A voi comunità dell’università di Camerino, voglio anche dire che avete una responsabilità particolare nei confronti del vostro territorio. In questo primo anno dagli eventi sismici, è indubbio che abbiate dimostrato di saper esercitare questa responsabilità con amore e con coraggio. Dai 7000 studenti e dalla comunità di Unicam, dipende in buona misura anche una parte di futuro di questo territorio e, non solo del successo di questo ateneo. Quando voi avete dichiarato a testa alta “ il futuro non crolla”  e avete tenuto aperte le porte delle vostre aule, quando voi guardate avanti sul come migliorare la didattica, sviluppare nuovi progetti, insieme al CNR e a tante altre istituzioni, state offrendo  un contributo straordinario a rimarginare, non solo le fratture che hanno colpito la vostra università, ma anche le cicatrici che hanno colpito il territorio attorno. E’ anche per questo che il Governo considera di sostenere Unicam, come una delle bandiere del lavoro di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto.

Per questo, c'è  l’impegno del Ministero dell’Università che contribuisce alla messa in sicurezza e potenziamento delle strutture tecnologiche, per questo il mio ringraziamento si aggiunge a quello del Magnifico rettore nei confronti delle Province autonome di Bolzano e di Trento, per il lavoro che stanno facendo per lo studentato indirizzato a circa 450 studenti fuori sede, per questo,c'è il lavoro che faremo per il riutilizzo di 27 edifici militari abbandonati nell’area comunale di Camerino. Verranno utilizzati nel corso degli anni per creare qui una vera e propria “ città dei beni culturali”.

Abbiamo una straordinaria dotazione di opere, talmente ricca che talvolta facciamo fatica sia a far vedere che restaurare, pur avendo noi forse le migliori scuole di restauro al mondo per i beni culturali. Questo lavoro per noi di ripristinare i luoghi di culto e di far vedere le bellezze della nostra tradizione artistica, lo consideriamo uno dei messaggi importanti della ricostruzione. E’ una scommessa, per valorizzare la nostra identità. Lo sa bene la Sottosegretaria Paola De Micheli che, da alcune settimane guida l’azione del Governo per la ricostruzione: noi stiamo lavorando, non solo per fronteggiare un’emergenza ma, per mantenere e valorizzare uno dei tratti caratteristici fondamentali dell’identità italiana, che è la realtà di borghi, città, paesaggi della nostra Italia centrale. Rinunciarvi, accettarne lo spopolamento, sarebbe rinunciare ad un pezzo fondamentale dell’identità italiana

Dal Presidente del Consiglio, anche una sottolineatura sull’importanza del capitale umano, per il futuro del Paese.

Dovremmo abituarci a vedere la crescita del numero delle immatricolazioni con la stessa cura e attenzione con cui guardiamo alle statistiche del lavoro o alla crescita del PIL perché, avere più immatricolazioni come sta avvenendo finalmente negli ultimi mesi e come è avvenuto qui a Camerino, con immatricolazioni dall’Italia, dalle Marche e dall’estero, avere questi numeri significa vedere che le cose vanno verso il futuro che è la direzione giusta da incoraggiare. Come Governo – ha detto-  stiamo facendo i primi passi nella direzione giusta” “ Il futuro è il volto del domani”- ha rimarcato il presidente citando il discorso tenuto nel 1960 da Enrico Mattei all’università di Camerino.”Grande imprenditore grande innovatore, grande rivoluzionario degli anni ’50-60, Enrico Mattei affermava che lo sviluppo del mondo di domani, dipende innanzitutto dallo sviluppo della scienza. Un messaggio che fa parte del vostro lavoro ed è fondamentale per il nostro domani. Come immaginiamo il ruolo dell’Italia nello scenario globale dei prossimi anni? Non possiamo che immaginarlo attraverso questo straordinario legame tra innovazione, tecnologia, scienza e radici culturali, radici di territorio, radici di saggezza che la nostra storia in qualche modo ci ha lasciato in eredità. E come immaginiamo il lavoro di domani, quello che gli studenti uscendo da Unicam dovranno affrontare?  Non possiamo che immaginarlo come un lavoro nel quale la qualità del capitale umano sarà sempre più importante. Abbiamo bisogno di capitale umano e di qualità nei giovani, nei ragazzi che escono dalle nostre università . Questo è il lavoro straordinario che Unicam ha in mano. Più che mai dunque una comunità che aiuta l’intera comunità del proprio territorio; che ne è al tempo stesso magnete e motore, che attira dal territorio e fa muovere il territorio nella direzione giusta. Succede sempre così dopo degli eventi terribili, dopo una guerra, dopo una catastrofe naturale: si ricomincia sempre dai fondamentali che sono le famiglie, le case. Ma fondamentale tra i fondamentali c’è il messaggio dell’educazione, della scuola, della cultura ,dell’università. Averla tenuta in vita è stato straordinario. Continuare a investire sulla sua qualità, è una sfida che Unicam può vincere, per se stessa e per tutta l’Italia”  

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