Notizie di politica nelle Marche
La realizzazione di un forno crematorio al cimitero di Tolentino è il tema che sta animando da giorni il dibattito politico in città dopo che durante l’ultimo consiglio comunale è stata approvata una delibera che stabilisce la volontà dell’amministrazione di valutare il progetto e procedere nel caso in cui non vi siano manifestazioni di contrarietà.

Una contrarietà già ampiamente dimostrata dalla minoranza come ha più volte ribadito il Movimento 5 Stelle e come spiega il consigliere dem Fulvio Riccio che ripercorre l’iter che ha portato alla delibera.

“Il problema del forno crematorio viene da lontano – dice - . Con un atto dei primi mesi del 2020 la giunta aveva già manifestato l’interesse per la realizzazione di questo forno crematorio. Da subito era partita la battaglia per evitare che questo tipo di impianto, altamente inquinante, venisse realizzato a Tolentino. A novembre scorso poi, una determina dirigenziale del Comune di Tolentino, ha stabilito uno stanziamento per definire il project finance per la realizzazione del forno. Questa determina non aveva avuto alcun tipo di pubblicità da parte dell’amministrazione – precisa Riccio - , ma la minoranza lo ha visto nel sito del Comune è di nuovo scoppiata la polemica ed il progetto è stato presentato in consiglio. C’è stato un ampio dibattito – spiega – e, con nostra notevole sorpresa, sulla una base di accesso agli atti che ho effettuato e di cui non posso divulgare i contenuti, abbiamo visto che già a maggio scorso l’amministrazione comunale era in possesso di documenti dettagliati su tutte le valutazioni effettuate.

La documentazione è completa di tutto il partenariato pubblico-privato e questo denota che c’è una vera intenzione da parte dell’amministrazione a realizzare l’impianto”.

Una intenzione che preoccuperebbe non solo le minoranze ma anche i cittadini: “Il cimitero si trova a pochissimi passi dalle prime case della città, a 100 metri da un campo sportivo e a mezzo km dal centro città. La denominazione è di  ‘Impianto insalubre di primo livello’, che denota la forma peggiore dell’insalubrità tra le pratiche industriali esistenti”.

Non una contrarietà alla cremazione quella che vuole sottolineare Fulvio Riccio, ma alla posizione del forno che sarebbe comunque a servizio di un intero territorio: “Ritengo la cremazione una pratica necessaria e opportuna in un futuro prossimo – precisa - ma questi forni devono avere una regolamentazione ben precisa e la posizione non può essere decisa dai Comuni, senza alcun tipo di confronto a livello provinciale e regionale.

Questo tipo di impianto a Tolentino avrà un impatto limitato: negli anni passati sono state meno di cinque le cremazioni in un anno. È chiaro, quindi che questo sarà un impianto che svolgerà il suo servizio prevalente a servizio della regione e di quelle vicine.

Proprio per questo sono i soggetti pubblici sovraordinati, come la Regione, a dover decidere dove installare questi impianti e sicuramente Tolentino non potrà essere il luogo adatto”.

Intanto il Comitato No Inceneritore ha lanciato una raccolta firme in proposito: “Il Comitato era nato qualche anno fa per impedire un inceneritore di fanghi biologici alle porte della città e quella battaglia è stata vinta. Oggi combatte la battaglia per evitare che si realizzi il forno crematorio. Anche la minoranza è compatta – conclude – e ringrazio il Movimento 5 stelle e le forze civiche non presenti in consiglio che hanno mostrato come noi contrarietà al progetto.  Ad oggi solo la maggioranza sembra voler andare avanti, ma sono sicuro che cambierà idea anche ascoltando la voce dei cittadini”.

GS
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Anche la legge sulla montagna tra i quattro emendamenti presentati dal Partito Democratico alla maggioranza regionale e che per il momento restano nel cassetto.

È quanto spiega il consigliere dem Romano Carancini, tra i promotori dell’iniziativa: “Il nuovo governo regionale – dice - ha deciso di sospendere gli emendamenti che erano stati presentati nell’approvazione del Bilancio lo scorso 30 dicembre. Avevamo deciso, come opposizione, di avere un atteggiamento non ostruzionistico ma collaborativo e per questo avevamo presentato pochissimi emendamenti che tendevano a migliorare la previsione del governo, senza creare problemi ad un passaggio di Bilancio molto delicato. L’atteggiamento della maggioranza – denuncia - è stato in netta contraddizione alla richiesta di collaborazione fatta dal presidente Acquaroli nel giorno del suo insediamento. Noi siamo stati collaborativi, ma a questa disponibilità è stata chiusa una porta in faccia”.

Poi entra nello specifico della necessità di una legge sulla montagna che rientrava anche nel programma elettorale presentato da Carancini: “Sul Documento di Economia e Finanza della Regione Marche – dice - c’era una sezione dedicata alle priorità e noi tra queste abbiamo inteso di proporre una legge per la montagna.

Una legge che sarebbe molto importante, innanzitutto perché avrebbe dedicato risorse specifiche, esclusive alla montagna, ma soprattutto avrebbe potuto fornire una prospettiva trasversale, partendo dalla questione lavoro, per passare a quella dei servizi, al sistema della cultura, del dissesto idrogeologico. Continuo a ritenere fondamentale realizzare e costruire una legge che, per l’intero arco Appenninico, possa almeno impostare la programmazione di ricostituzione di un ecosistema montano. Non si può pensare ad una legge per la montagna senza avere servizi, scuole, connessioni, sanità, trasporti. Avere quello strumento, con al fianco una serie di risorse molto importante che potrebbero essere attinte dal recovery plan, avrebbe un grande vantaggio. Aggiungo – conclude - che non realizzarla potrebbe far disperdere queste risorse rispetto a clientele o ingressi di parte. Ecco perché continuo a chiedere una legge che dedichi alla montagna uno specifico strumento legislativo”.

GS
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"Momento Kafkiano nell'ultimo Consiglio Comunale di Valfornace". Utilizza queste parole il Capogruppo della minoranza Sandro Luciani, per definire la situazione, a suo giudizio paradossale, venutasi a creare nel corso dell'ultima assise comunale. 
 "Martedì 29 dicembre - commenta Luciani-, nel palazzetto dello sport di Pievebovigliana è stato convocato il Consiglio Comunale di Valfornace per discutere ed approvare temi di fondamentale importanza per il futuro della nostra gente e per lo sviluppo  del territorio.

L'orario fissato per la  convocazione, le 19, è sembrato ad alcuni dei partecipanti una strategia per evitare discussioni e/o spiegazioni sui molti punti da discutere. Certo che – prosegue il consigliere di opposizione-, programmare come ultimi la discussione sul Programma Triennale dei Lavori Pubblici e sul Bilancio di Previsione Finanziario 2021/2023, due temi che in un Comune qualsiasi occuperebbero ore di illustrazione e di discussione, aveva il chiaro obbiettivo di evitare di fornire le sia pur minime spiegazioni e dettagli. Non è una cosa grave, ma gravissima perché significa minimizzare l'importanza delle cose fondamentali e non rispettare i cittadini che devono capire quale futuro li aspetta. 

tutto questo è puntualmente avvenuto - conclude il capogruppo della minoranza -: alle legittime richieste di chiarimento sui diversi temi ci sono stati da parte del Sig. Sindaco, balbettii e dimostrazione di assenza totale di conoscenza di ciò che si doveva discutere. Per fortuna l'intervento del vice sindaco, che ha dimostrato un sufficiente approfondimento dei problemi, ha tolto tutti dall'imbarazzo. Il culmine di questa kafkiana situazione è stata la reazione del Sindaco ad un appassionato intervento del consigliere all'opposizione Sandro Luciani che si è concretizzata in una affermazione che fa dubitare della correttezza democratica dell'assemblea: "io scrivo sul gazzettino quello che mi pare " !
Difficile esprimere un commento sereno ed appare  chiara la futura prospettiva amministrativa del nostro Comune" .

c.c.
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Incidente fortunatamente senza gravi conseguenze quello avvenuto a Tolentino, in via Matteotti nella zona dei giardini pubblici, dove una donna del luogo è stata investita mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali da una Ford Focus S.W. condotta da un uomo anch'egli residente in città. Fortunatamente l'auto viaggiava a bassa velocità e la donna, soccorsa dai sanitari del 118, è stata trasferita al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata dove i sanitari le hanno riscontrato la frattura di una spalla. Sulle cause del sinistro indagano gli agenti della polizia municipale.
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Vigili del fuoco al lavoro lungo la strada 361 "Septempedana", in località Cicconi, per un albero pericolante che minacciava di cadere sulla sede stradale e sulle auto in transito. La polizia locale del comune di San Severino, giunta sul posto, ha provveduto a bloccare la viabilità per il tempo necessario ai pompieri per rimuovere alcuni rami e riportare la strada in assoluta sicurezza.

albero




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Dall’inaugurazione di un tetto per persone con disabilità prive di assistenza domiciliare, al riavvio del cantiere per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, passando per l’emergenza Covid e la ricostruzione post terremoto. Gli ultimi dodici mesi, quelli che hanno caratterizzato tutto il 2020, non sono certo stati facili per nessuno. Per il sindaco di San Severino Marche, città che per estensione territoriale con i suoi 194 chilometri quadrati è la quarta della regione, sono stati molto molto impegnativi. Ma Rosa Piermattei con l’aiuto della sua “squadra” ha saputo farvi fronte.

“Facendo un resoconto di questo 2020 mi vengono in mente le immagini della sofferenza nella nostra Casa di riposo ma anche quelle della gioia di chi, ad esempio, ha scelto la nostra città per aprire una nuova attività nonostante le difficoltà e nonostante tutto. Abbiamo vissuto un’emergenza nell’emergenza con il Covid-19 che ha preso il posto del terremoto nella nostra quotidianità. L’Amministrazione comunale, insieme agli uffici, ha lavorato veramente molto per portare avanti e affrontare questa quotidianità nuova nel migliore dei modi e per non far fermare l’opera di ricostruzione, necessaria per il ritorno alla normalità delle tante famiglie colpite dal sisma. Mi auguro che il nuovo anno, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo tradizionale discorso alla nazione, sia l’anno dell’unità e della coesione ma anche della ripartenza. San Severino Marche, come il resto del nostro Paese, ne ha veramente bisogno. I settempedani, gli italiani, ce la faranno. Ne sono sicura”.

L’anno appena iniziato prevede nell’agenda politica di San Severino le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Al riguardo il primo cittadino è categorico sull’ipotesi di una sua candidatura alla guida della città per un secondo mandato. “Al momento penso solo a completare il programma elettorale del mio mandato – le sue parole – Poi eventualmente rifletterò sulla mia candidatura e per farlo ho tempo almeno fino ad Aprile. Certamente non vorrei lasciare opere incompiute, ma di tempo per pensare al mio futuro amministrativo ancora ce n’è”.
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La presenza di un cane intrappolato in una corda d’acciaio nel territorio di S. Angelo in Pontano. Questa la segnalazione giunta ai carabinieri forestali della stazione di Sarnano da un cittadino cinese regolarmente residente in Italia.

In realtà la pattuglia che si è recata sul posto ha constatato che non si trattava di un cane, ma di un esemplare di lupo di una specie classificata come “particolarmente protetta”, rimasto intrappolato in un laccio usato come metodo di caccia dai bracconieri in un sentiero interno ad un bosco.

L’animale, impossibilitato a muoversi a causa della stretta del laccio, si presentava comunque in buone condizioni di salute. Per procedere all’intervento di liberazione è stato richiesto l’immediato intervento del Personale del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Fermo. Una volta verificato lo stato di salute del lupo e somministrate le eventuali terapie medico-veterinarie presso il Centro di Monte Adone, l’animale, come in tanti altri casi, verrà nuovamente posto in libertà nel suo ambiente naturale.

Sono subito partite le indagini di polizia giudiziaria da parte dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sarnano per la ricerca di elementi utili al fine di poter identificare il responsabile dell’illecito, che costituisce reato punibile con l'arresto o con una sanzione amministrativa.

f.u.
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Sabato, 02 Gennaio 2021 11:31

Ricostruzione, progressi a San Severino

“Il Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, grazie a una proposta dell’Anci Marche su iniziativa del nostro comune, ha recepito, con l’Ordinanza 111, l’estensione dell’ecobonus e del sisma bonus a tutte le pratiche legate al sisma. Mi sento orgogliosa che il nostro comune abbia contribuito alla risoluzione di una problematica che avrebbe sicuramente rallentato il processo di ricostruzione nella nostra città”. Così la sindaca di San Severino Marche, Rosa Piermattei, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale. Un ampia pagina delle comunicazioni della prima cittadina ha riguardato l’avanzamento della ricostruzione, sia pubblica, sia privata. La Piermattei ha proseguito: “Il 2020 si è chiuso con l’avvio di nuovi cantieri pubblici: tra questi, grazie al finanziamento ottenuto con l’Ordinanza 104, l’adeguamento della normativa antincendio del palazzetto dello Sport “Albino Ciarapica”. Le opere, attese da anni, ne permetteranno la riapertura non appena le restrizioni imposte dal Covid-19 lo permetteranno. È stato consegnato anche il cantiere e sono partiti i lavori di chiusura delle arcate del chiostro di Castello al Monte, così come per quanto riguarda il rifacimento del marciapiede di viale Eustachio. Si procede anche con l’appalto integrato per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori al Palazzo Municipale”.

Partita fondamentale quella che riguarda l’Istituto Tecnico “Divini”, i cui lavori sono ripartiti dopo che le imprese seconde in appalto sono subentrate per l’esecuzione dei lavori. La sindaca ha parlato dell’incontro con il Commissario Legnini, presente alla “riconsegna” del cantiere: “Il subentrare delle società risultate seconde nell’appalto è stato definito dal Commissario ‘emblematico delle difficoltà croniche di realizzazione delle opere pubbliche’. Il Commissario ha sottolineato come la scuola sarà pronta per l’avvio del nuovo anno scolastico. La ripartenza del cantiere, bloccato prima dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici, poi da un contenzioso tra le due imprese vincitrici, ha richiesto un anno di lavoro, consultazioni, incontri, per giungere infine alla revoca dell’appalto originario e alla sua assegnazione a un nuovo consorzio di imprese”.

Si è parlato anche di ricostruzione privata. La sindaca ha proseguito: “Sono stati superati i 70 milioni di euro di finanziamento. La somma andrà per il recupero di 286 edifici di cui 228 interessati da interventi di ricostruzione leggera, 42 da ricostruzione pesante e altri 16 dalla Ordinanza 100. In totale sono 668 le istruttorie presentate all’ufficio Sisma: 380 fanno riferimento alla ricostruzione leggera, 168 sono relative alla ricostruzione pesante, mentre ulteriori 115 sono quelle relative alla Ordinanza 100. Per quanto riguarda le attività produttive, sono 5 le pratiche presentate per la ricostruzione e 45 per la delocalizzazione. Abbiamo chiuso 240 cantieri. Di questi 196 sono relativi alla ricostruzione privata, 3 alla ricostruzione pubblica e altri 41 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al cosiddetto Sisma Bonus”.

Sul Contributo di autonoma sistemazione relativo alla mensilità di novembre: 449 i nuclei familiari liquidati, per un importo di poco superiore a 330 mila euro. Entro il 15 gennaio, i nuclei familiari beneficiari del Cas dovranno presentare una nuova dichiarazione attestante il perdurare del possesso dei requisiti. La sindaca ha concluso: “Gli uffici hanno provveduto a contattare telefonicamente le famiglie interessate affinché presentino la necessaria domanda. Chi non ha ancora risposto o non ha ancora sistemato la domanda sarà ricontattato prima della scadenza prevista ma è bene che si faccia avanti con l’ufficio Servizi alla persona”.

Red.
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Aveva fatto esplodere un petardo per festeggiare il nuovo anno, provocando danni al Palazzo Comunale e alle abitazioni vicine: è stato denunciato per esplosioni pericolose e danneggiamento, oltre che per la violazione del coprifuoco.

I Carabinieri di Pollenza, in collaborazione con quelli di Macerata, hanno individuato il responsabile dei botti che la notte di Capodanno hanno danneggiato il Palazzo Comunale e altri stabili del centro storico di Pollenza. È un 48enne del posto, rintracciato grazie alla videosorveglianza e alle testimonianze oculari dei cittadini capitati sul posto. L’uomo aveva assemblato diversi petardi con del nastro adesivo costruendo una rudimentale bomba carta, la cui esplosione a causa dell’onda d’urto ha danneggiato gli infissi degli edifici vicini. Dopo circa un’ora l’episodio si è ripetuto in un’altra via del paese, stavolta senza conseguenze.

Il pollentino ha ammesso le proprie responsabilità, rendendosi disponibile a risarcire i danni. L’episodio ha fatto discutere per le polemiche innescate da un post Facebook del vicesindaco Andrea Primucci, scatenando un dibattito sull’efficacia della videosorveglianza e sul linguaggio adottato dalla seconda carica cittadina.

Red.
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La Regione Marche ha adottato il Piano strategico regionale per la vaccinazione anti Coronavirus. Durante l’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, l’esecutivo ha recepito il Piano strategico nazionale e approvato quello regionale, così come l’accordo con le organizzazioni sindacali di categoria: i medici di medicina generale effettueranno le vaccinazioni nelle strutture residenziali per anziani.

L'assessore Saltamartini ha commentato: "L'accordo con i medici di famiglia per la somministrazione dei vaccini è un ulteriore passo in avanti per potenziare la medicina del territorio, indispensabile per affrontare i prossimi mesi di pandemia".

La campagna di vaccinazione inizierà nel gennaio 2021 e si articolerà in tre fasi. La prima coinvolgerà gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti e il personale delle residenze per anziani e le persone in età avanzata: quasi 180 mila potenziali interessati che potranno vaccinarsi. La seconda fase riguarderà gli over 60, le persone di ogni età con “comorbilità”, gli insegnanti e il personale scolastico, i lavoratori dei servizi essenziali e dei settori a rischio (carceri, luoghi di comunità). La terza e ultima fase sarà riservata alla popolazione rimanente.

Nella prima fase, la somministrazione avverrà direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani (con il coinvolgimento dei medici di medicina generale). I punti di stoccaggio regionali dei vaccini (Hub) sono già stati individuati: sono sette e coincideranno con il punto di somministrazione, oppure fungeranno da smistamento per gli altri presidi. Si stima che i sette Hub potranno vaccinare oltre 40mila persone, utilizzando equipe vaccinali formate da 42 unità di personale sanitario e 43 di supporto.

Nel maceratese, gli Hub di Civitanova Marche e di Camerino prenderanno in carico rispettivamente 4.275 e 4.305 individui. Insieme ai sette Hub regionali, è prevista un’ulteriore articolazione territoriale rispetto ai centri vaccinali già esistenti e normalmente utilizzati dagli utenti. Il Piano prevede anche il monitoraggio degli eventuali effetti avversi, la valutazione della risposta immunitaria indotta dal vaccino e l’avvio di una campagna di informazione nazionale ma supportata a livello regionale.

Red.
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