Prevista questo venerdì 21 agosto alle ore 12 a Villa Fornari di Camerino la presentazione ufficiale della lista civica "Rinasci Marche" in appoggio al candidato presidente Maurizio Mangialardi.
Coordinatore regionale della civica che riunisce anche Verdi e + Europa è Massimiliano Bianchini: "Abbiamo fatto una cosa direi abbastanza diversa e in un certo senso rivoluzionaria; se si pensa infatti che io sono di Macerata e lì ho fatto l'assessore per tantissimi anni sia al comune che in provincia, la presentazione si sarebbe potuta tenere più facilmente nel capoluogo di provincia. Volutamente invece si è scelto Camerino per una testimonianza di vicinanza a quelle terre che tra l'altro, esprimono candidati di grande risalto che abbiamo in lista;  fra tutti, l'ex sindaco storico di Serravalle di Chienti e nostro amico Venanzo Ronchetti che è punto di riferimento di tantissime persone, la manager dell'Università di Camerino Alessandra Zampetti, quindi, già da questi nomi, è evidente che la nostra non è una vicinanza costruita e artificiosa ma molto vera e reale. Personalmente- spiega ancora Massimiliano Bianchini- ho lavorato moltissimo con l'associazione ARCI nelle zone terremotate con le quali ho un rapporto profondo e, presentarci a Camerino, è un segnale che vogliamo dare. Siamo noi i primi e oggettivamente anche gli ultimi a farlo, dato che proprio questo venerdì  scade  la presentazione delle liste. Essere a Camerino per noi vuol dire testimoniare vicinanza e dire che è nostra intenzione non dimenticare mai;  siamo e saremo sempre presenti, ovviamente soprattutto coi nostri candidati e con una lista civica e che in tal senso ha profonde radici in primo luogo nella provincia di Macerata più che da altre parti.
"Rinasci Marche" in realtà è anche una lista che ha al suo interno un'area ambientalista e verde che, come in tutto il mondo dovrà prendere sempre di più il largo visto che i temi legati all'ambiente sono giustamente punto di riferimento di tantissime persone. Anzi, credo che l'Italia sia anche un po' in ritardo su questo, ma credo che, sia pure in ritardo,  arriveremo a capire l'importanza delle politiche ambientali. Perciò la nostra lista ha tanto da dire e tanti progetti: per noi la politica è progetto e penso che davvero potremmo dare un buon contributo". 
Oltre a Venanzo Ronchetti e Alessandra Zampetti fanno parte della compagine anche
Sandro Bisonni, consigliere regionale uscente vicepresidente della III Commissione Permanente: governo del territorio,ambiente e paesaggio, l'avvocato Francesco Acquaroli già candidato presidente della provincia e dal 2016 sindaco di Morrovalle, la civitanovese Sabrina Ercolanoni  che lavora nell'ambito naturalistico e ambientale, Giulia Messere,componente del direttivo provinciale di ARCI a Macerata.
"Una rosa di persone impegnate dunque civicamente e nel sociale, persone che presentiamo a Camerino volutamente perchè tutti i giorni lavorano da quelle parti".

Quanto all'accordo giallorosso tra Pd e M5S, Bianchini è dell'avviso che non vi sia ormai più tempo per raggiungere un'intesa. "E' un po' un dispiacere, non tanto per l'accordo o il mancato accordo in sè; il dispiacere è per come la politica talvolta mostri la sua improvvisazione. Credo che la base dei 5 stelle stia infatti diminuendo in maniera vertiginosa ogni giorno; mi pare che in realtà il  problema sia oggettivamente di orizzonte politico e che la situazione sia molto particolare . La loro piattaforma Rousseau ha detto che in realtà dovrebbero fare più accordi politici.  Poi però in queste regionali appaiono ancora  legati a vecchi schemi. Tuittavia- conclude Bianchini- è una faccenda che certamente quasi neanche ci riguarda;  a noi interessano le nostre attività, la nostra lista e la nostra progettazione. Quello che un po' stupisce​ è che​ si parli a metà agosto di questo, quando ci sono stati 5 anni per portare avanti queste attività. A me sembra che i 5 stelle abbiano dei problemi oggettivi: 5 consiglieri regionali se ne sono andati, il gruppo storico dei 5 stelle di Jesi dice cose molto diverse. Rispetto il dibattito interno, ma sinceramente non capisco molto l'orizzonte politico
".

c.c.























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Quasi al completo la rosa dei nomi della provincia che andrà a comporre la lista dell'Udc-Popolari Marche in corsa per le regionali al fianco del candidato presidente Francesco Acquaroli.
I nomi certi sono quelli di Pierpaolo Fabbracci, assessore comunale di Porto Recanati, Lorenzo Cignali, avvocato e già amministratore a Cingoli, Ilenia Sabbatini, assistente sociale ospedaliera di Tolentino, Elena Pompei, architetto e consigliere comunale di Monte San Giusto e Luca Marconi, capogruppo di Udc-Popolari Marche.
"L'ultimo nome sarà individuato fra due che abbiamo già individuato - dice proprio Marconi -. Entrambi hano dato la propria disponibilità e stiamo definendo. Ci sono delle verifiche in corso ma nessun litigio. Si tratta di questioni meramente pratiche". 
Molto conosciuto nel nostro territorio è un altro candidato di questa compagine politica ma nella circoscrizione del fermano: si tratta del medico chirurgo di Camerino Giambattista Catalini.
g.g.
Potrebbero conoscersi nella giornata di sabato i nominativi della lista il cui nome probabilmente sarà “Civica per le Marche” a sostegno del candidato del Centro destra Francesco Acquaroli. Tra i suoi componenti, anche se non ha ancora sciolto la riserva,  appare molto probabile il nome del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. Al momento, non trapelano ulteriori particolari, seppure, avvicinato dai microfoni di Radioc1...inBlu, il primo cittadino di Tolentino abbia assicurato che deciderà a breve e che  la compagine è già abbastanza ben organizzata: "Non è un mistero che due anni e mezzo orsono io cominciai a lavorare con degli amici su una lista civica per le elezioni regionali- dichiara-. L'obiettivo quello di portare il civismo anche in Regione dato che nei comuni sta andando molto bene. I cittadini hanno infatti realizzato che più che i simboli di partito valgono le persone, più i colori dei partiti sono tenui e più il civismo unisce e si concentra sugli obiettivi da realizzare e sulle occasioni da cogliere. Questo  è quello che interessa a noi sindaci che siamo diretti protagonisti del civismo. Per quel che  riguarda la mia storia ne sono investito da 8 anni;  i cittadini mi hanno riconosciuto  questo merito e la fiducia per andare avanti insieme a tutto quello che è stato realizzato. Vorremmo dunque portare questo modello anche in Regione. Come  ho già detto in altre occasioni- continua Pezzanesi- avrei preferito una moderazione ed una apicalità sicuramente di grande accoglienza per la nostra Regione Marche. Coì non è stato ma il candidato alla presidenza è comunque del territorio, ama  e lotta per il territorio per cui, semmai decidessi di onorare questo progetto per il quale ho lavorato e che ho a cuore come gli altri che ne fanno parte vorrà dire che mi schiererò per la Regione Marche e per il bene dei marchigiani. Di certo la mia decisione non sarà per qualcuno specificatamente ma in primo luogo per un progetto che comprenda questo modo di fare e di ragionare. Fare altro non è nel mio interesse ma unico obiettivo è appunto portare questo modo di amministrare in Regione, affinchè si possa ascoltare ed aprire a tutti ma nel contempo si possa far crescere i territori in maniera equa e solidale come dovrebbe essere. Non è bello che qualcuno vada a tre velocità, qualcuno a due mentre qualcun altro non riesca nemmeno a partire - sottolinea   La regione marche non è fatta di simboli politici ma di territori con problematiche diverse. E' fatta di gente caparbia, soda e con la testa a posto e che sa reagire come del resto ha dimostrato sia nel terremoto che nel Covid. La Regione è fatta tuttavia di persone che ha bisogno di servizi sul territorio  per cui ilnostro spenderci eventualmente ed il mio in particolare, va in quella direzione. Vittoria sì da perseguire -  conclude Pezzanesi- ma per fare affermare questo principio e per portare eventualmente amministratori che hanno già dimostrato  che con il civismo sanno fare la differenza anche in Regione. Diversamente, lo ripeto,non mi interessa. Pur non avendo nulla io contro i partiti e il partitismo, ritengo che  soprattutto a livello locale dove le radici delle tradizioni e dei valori della famiglia, della scuola e del lavoro sono profonde, le persone che sono espressione del territorio fanno la differenza. Roma dunque c'entra poco in questi casi e occorre che lasci un po' le briglie e faccia fare a chi è del postoe a chi nel posto ha dimostrato di saper fare. Se così sarà, credo che la parentesi potrà essere bellissima, l'apertura di una nuova era e l'ingresso di un nuovo modo di fare. Se invece prevarranno ancora le logiche partitiche delle segreterie èpolitiche, mi dispiacerà per i marchigiani e anche per me stesso. Lavorare infatti con queste ossessionanti limitazioni a livello di spazi e di programmazione, non è cosa molto soddisfacente per chi ha idee sane in testa e le vuole applicare ed è invece costretto a misurarsi con la burocrazia e i muri di gomma. Io credo pertanto che il cittadino debba entrare in Regione  dalla porta principale e non con finti soggetti, ma con coloro che in questo decennio hanno dimostrato che non sono a servizio  dei partiti ma sono a servizio dei cittadini".     
c.c.


“Cultura ed eno-gastronomia, due settori sui quali la Regione Marche si è resa protagonista per la totale assenza di interventi. Eppure, le Marche non hanno nulla da invidiare a nessun’altra regione vista la ricchezza che possediamo”. Altro duro affondo da parte della candidata al consiglio regionale in quota Fratelli d’Italia, Mirella Battistoni.

Si parte dalla Cultura. “Quando si va di fretta, si finisce per sbagliare. È il caso dei cinque bandi destinati alle imprese culturali pubblicati il 9 luglio scorso. Bandi che si poggiano su normative vecchie di dieci anni (L.R. 11/2009 e L.R.  4/2010), inadeguate e frammentate. Il termine stabilito per la presentazione delle domande è stato fissato per il 29 luglio, entro 20 giorni, quando dovrebbero essere almeno 60. Questo vuol dire solo prendere in giro, in particolare, i soggetti destinatari e, in generale, tutti i marchigiani. Infatti, si vuol dare l’impressione di attivismo, guarda caso a fine corsa, per gettare fumo negli occhi. Serve una programmazione serie per poter redigere progetti organici, produttivi e significativi”.

Non va meglio, secondo la candidata, nel campo dei “Distretti del cibo”, ritenuta dalla Battistoni una vera e propria occasione persa per la Regione Marche. “Quest’ultima, infatti, a differenza delle altre regioni italiane, non ha comunicato al Ministero i suoi distretti del cibo. Ciò ha impedito alle imprese agricole e agro-alimenta marchigiane di poter partecipare al Bando emanato dal Mipaaf (scaduto il 18.6.2020) e di accedere ai contributi a fondo perduto. I Distretti del Cibo costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l'agroalimentare italiano. Nascono, infatti, per fornire a livello nazionale ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio sia delle filiere che dei territori nel loro complesso, soprattutto delle aree rurali. La Regione, occupata con la “Piattaforma 210” ad accontentare un po’ tutti con micro sussidi, avrebbe dovuto lavorare a questo piano strategico per la ripresa del territorio”.  

Una duplice sconfitta secondo la candidata del partito della Meloni “Perché la nostra Regione non ha definito i “Distretti del Cibo” per valorizzare i nostri prodotti e le nostre imprese; Perché le altre regioni lo hanno fatto eh hanno così maggiori opportunità e visibilità anche a livello internazionale”.

In virtù di queste considerazioni, “non si può mettere in mano alle stesse persone la gestione della grande dotazione di Fondi che la Regione riceverà con il #RecoveryFund e la #Programmazione2021-2027. Insieme al candidato Presidente #FrancescoAcquaroli stiamo lavorando ad un piano per la gestione delle risorse secondo una strategia di medio-lungo periodo che possa sostenere concretamente le “imprese che ancora non hanno chiuso”, i lavoratori, i giovani, senza dimenticare le aree interne e di nostri borghi storici”, conclude Mirella Battistoni.

Sempre in ambito del centrodestra, il primo esponente della politica nazionale a giungere a Fabriano sarà il leader della Lega Matteo Salvini che venerdì 7 agosto alle 9.30 inaugurerà la sede cittadina della lega in corso della Repubblica e terrà a battesimo la candidatura per il consiglio regionale di Chiara Biondi.

gs
Arriva la seconda candidatura ufficiale a consigliere della regione Marche per Frateli D'Italia. Simone Livi ha infatti annunciato sul suo profilo Facebook l'impegno a sostegno del candidato governatore Francesco Acquaroli per la corsa al Palazzo Raffello.
"Ringrazio il partito che mi ha dato questa opportunità - ha detto ai microfoni di Radio C1...inBlu - . C'è un progetto serio per carcare di cambiare questa regione dopo 25 anni di governo di sinistra. Ci sono molti punti nel nostro programma e su vari settori, ma io ritengo che principalmente ci si debba concentrare su tre punti: la sanità, la ricostruzione e il sostegno al mondo del lavoro. Credo che questa sia la strada maestra da portare avanti".

Ancora una volta, dunque, torna il tema del sisma e della ricostruzione al centro della campagna elettorale: "Questo sarà un mio impegno personale - ha voluto precisare - aldilà del sostegno a Francesco Acquaroli perchè ritengo che sia vergognoso che dopo 4 anni dal sisma si stia ancora in alto mare. Bisognerebbe snellire tutta la prassi burocratica e velocizzare sulle cose più importanti. Ad oggi ci sono ancora molte macerie da smaltire ed in un Paese civile non può accadere una cosa del genere".

GS

E' uno dei temi caldi della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali quello delle aree interne, soprattutto quelle del maceratese ancora alle prese con i problemi del post terremoto. 

Non bastano le case, servono lavoro e servizi altrimenti si rischia la desertificazione delle stesse aree interne”. Interviene così Loredana Riccio, ex assessore del comune di Tolentino, candidata con il Partito Democratico, che torna sui temi che interessano il presente e il futuro della vita nell’entroterra, partendo del rischio dello spopolamento.

Gli ultimi dati demografici della provincia di Macerata – dice Loredana Riccio - segnano un calo degli abitanti soprattutto nelle aree interne e certificano una situazione che da tempo sto approfondendo per cercare di comprenderne a fondo le ragioni e apportare il mio contributo concreto. Sappiamo bene che il terremoto ha pesato tanto sulla nostra provincia ma il processo di spopolamento era in atto già da prima del sisma. Abbiamo città come Tolentino che hanno perso oltre il 7% degli abitanti negli ultimi 5 anni. O Bandiere Arancioni, piccoli borghi tra i più belli d’Italia, come San Ginesio e Camerino che nello stesso periodo hanno registrato cali demografici rispettivamente del 9% e del 4,4%. Per rilanciare davvero il territorio abbiamo sicuramente una ricostruzione da avviare ma, al tempo stesso, non dobbiamo dimenticarci che gli alloggi da soli non sono affatto sufficienti. L’entroterra ha bisogno di servizi calibrati soprattutto per la tutela delle fasce più deboli, gli anziani che popolano i nostri piccoli comuni, i bambini a cui occorre offrire occasioni di crescita al pari di altri loro coetanei. Servizi sanitari territoriali ben dislocati e strategici.  I nostri borghi hanno necessaria urgenza di politiche economiche che diano incentivi e sgravi fiscali alle aziende che scelgono le aree interne per generare lavoro ed economia. È tempo di tornare a investire su infrastrutture, tecnologia e servizi innovativi. Il progetto per la banda ultra larga in tutto il territorio regionale, già avviato dal governo regionale uscente, sarà fondamentale in questo percorso. La nostra provincia, nei mesi del Covid, ha perso un altro 2% di aziende attive. Imprese che, dando lavoro, offrivano l’opportunità di stabilirsi nel nostro territorio, contribuendo nel tempo a quel ripopolamento tanto necessario".

Una serie di dati preoccupanti quelli che Loredana Riccio continua a snocciolare. "Se guardiamo agli ultimi 10 anni contiamo 4mila aziende in meno falciate da crisi, terremoto e Covid. Negli ultimi 5 abbiamo perso circa 10mila cittadini. Dalla strategia delle aree interne dovrà giungere un segnale importante per il nostro entroterra. La Sai (Strategia Area Interna) "Alto Maceratese", destina quasi 9 milioni di euro tra risorse nazionali e regionali, che saranno investite in 17 comuni, a favore di una popolazione di oltre 18mila abitanti. Tra gli obiettivi previsti c’è anche il riconoscere e valorizzare un'identità legata ai temi del benessere, della qualità della vita, del rapporto tra natura e cultura, dell'innovazione del sapere tradizionale e dell'integrazione tra filiere produttive legate alle risorse locali. Elementi essenziali su cui basare l’idea di rinascita, soprattutto a quattro anni dal sisma. I fondi ci sono, servono impegno e voce per questa parte così importante della nostra regione”.

f.u.
 
Questa mattina la visita del consigliere regionale uscente di Fratelli d'Italia, nonchè candidata alle prossime elezioni regionali, Elena Leonardi, al Museo Diocesano di Camerino.
Una occasione per conoscere, grazie anche ai racconti della direttrice Barbara Mastrocola, il patrimonio artistico e culturale che attende di tornare nei luoghi che lo custodivano prima del terremoto.
"Le Marche - ha detto Elena Leonardi ai microfoni di Radio C1...inBlu - dimostrano di avere un grande patrimonio storico e culturale. Purtroppo il sisma ha messo in evidenza l'esigenza, non solo di conservare, ma anche di restaurare e poter rendere fruibili queste opere, nonchè di avere luoghi espositivi degni del patrimonio che abbiamo, in attesa delle ricostruzioni che devono avvenire il prima possibile. Abbiamo molto da dare: la cultura e la nostra storia sono temi su cui puntare per rilanciare il territorio e per far conoscere le bellezze che abbiamo".

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Elena Leonardi firma il libro delle presenze al museo

In quanto ai temi da portare avanti in questa campagna elettorale, da consigliere uscente Elena Leonardi dimostra di avere le idee chiare sulle criticità che secondo lei vanno affrontate: "Parto dal terremoto - ha proseguito - perchè sono a Camerino che è certamente uno dei luoghi simbolo di questo disastro. La Regione dovrebbe avere un ruolo più forte nei confronti del Governo per far ripartire queste realtà. In questi cinque anni sono poi stata vice presidente della Commissione Sanità quindi credo che sia un altro tema cruciale per garantire alle Marche una sanità equa ed accessibile ai nostri territori. La perdita di servizi sta portando ad incentivare lo spopolamento dell'entroterra e qui aggiungo il tema delle infrastrutture che consentono  di garantire, non solo l'accesso alle realtà, ma anche favorire il commercio e lo sviulppo dei territori che si raggiungono difficilmente. Il tema del lavoro è cruciale - ha aggiunto - poi a Camerino c'è l'università, quindi come non citare il mondo dei giovani e la sconfortante realtà che vede i nostri ragazzi emigrare per poter trovare un futuro lavorativo all'estero. Infine il turismo che si snoda di pari passo a tutte queste caratteristiche". 

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Elena Leonardi e Barbara Mastrocola

Elena Leonardi è, ad oggi, l'unica candidata certa per il partito di Giorgia Meloni; ancora da definire la squadra a cui si sta lavorando: "Si stanno componendo le liste - ha detto - che devono essere forti e rappresentative di tutti i territori. Vogliamo dare un supporto, anche attraverso la composizione delle liste, a Francesco Acquaroli. Credo che a breve saranno sciolti gli ultimi nodi, si sta cercando di fare un lavoro capillare per cercare di mettere, non solo a dispooszione le energie migliori, ma quelle che possano rappresentare il partito e i temi cardine su cui vogliamo fondare la restituzione della vitalità alla regione Marche".

GS
Candidata nelle liste del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali, l'ex dirigente Asur ed ex assessore al comune di Tolentino nella giunta Ruffini, Loredana Riccio inizia ufficialmente la prorpia campagna elettorale indicando le principali priorità che saranno oggetto del suo impegno: sanità, ricostruzione, valorizzazione della donna.

"Vorrei lavorare - dichiara Loredana Riccio - sui settori sui quali da sempre mi sono impegnata, in primo luogo quello della sanità. Ritengo si tratti di un settore fondamentale, soprattutto in questo periodo caratterizzato dal Coronavirus, e che necessita di un forte impegno affinchè siano mantenuti i servizi siano mantenuti efficienti e vengano equamente distribuiti sul territorio. Un altro punto riguarda la ricostruzione post terremoto, che nel nostro territorio è il fondamento su cui tutto si basa per il futuro. Un processo che inizia a muoversi, ma sul quale sono stati commessi sicuramente molti errori, per cui è necessaria un'assunzione di responsabilità e un cambio di rotta. Infine, ritengo fondamentale valorizzare la figura della donna, che potrebbe fare la differenza attraverso la propria sensibilità anche sul piano della politica".  

f.u.
"Una candidatura per rendere più forte il territorio maceratese". Così Francesco Fiordomo, ex sindaco di Recnati e candidato alle prossime elezioni regionali nelle fila della lista riformista che unisce Italia Viva, Socialisti, Demos e diverse liste civiche del territorio, all'inaugurazione della sede elettorale che, di fatto, sancisce l'inizio della campagna elettorale.

Un ricco parterre de roi ha presenziato all'evento con in testa il sindaco Antonio Bravi, il vice Scorcelli e l'imprenditore Adolfo Guzzini, presidente tra l'altro della Recanatese. "Siamo tutti al fianco di Francesco perché conosciamo le sua qualità - le parole del sindaco Antonio Bravi - quello che ha dato a Recanati e sappiamo quello che potrà dare al territorio. È fondamentale sostenere il centro sinistra unito oggi più che mai perché per la prima volta il risultato non è scontato come è sempre avvenuto. Servirà ogni singolo voto, noi lavoreremo per Francesco, candidato autorevole. Una garanzia".

"Avremo tempo di approfondire i programmi ma tre temi sono fondamentali - ha detto Fiordomo -  le infrastrutture che mancano specie nella vallata del Potenza; sanità e servizi da rinnovare con particolare attenzione per le famiglie che lottano con Alzheimer, autismo, handicap ed un ruolo finalmente riconosciuto per il volontariato e le Croci; lavoro e giovani utilizzando al meglio i fondi europei per imprese, artigiani, agricoltura innovativa. Un sentito grazie al gruppo motivato che mi sostiene".

f.u.
La sua candidatura è stata incerta fino all'ultimo ma a notte inoltrata è arrivata la conferma che Romano Carancini avrebbe fatto parte della squadra Maceratese del Pd per le prossime elezioni regionali.
Da oggi, quindi, si lavora al progetto per il territorio dove, al primo posto, il sindaco uscente di Macerata mette la provincia che "non dovrà più essere la Cenerentola della regione". Un tema su cui si sofferma e, senza timore, condanna i modi in cui la sua provincia è stata trattata fino ad oggi: "La provincia di Macerata deve tornare ad essere rispettata - dice - . Fino ad oggi è stata ingiustamente la Cenerentola delle Marche, i consiglieri eletti dovranno essere forti per tornare ad essere punto di riferimento per la Regione. Purtroppo spesso è accaduto il contrario e la provincia, a volte, è stata per certi aspetti un po' emarginata".
Poi una visione più ampia sulla sua candidatura: "Una conferma arrivata a tarda notte - dice - . Il tempo di fermare la mia adrenalina e rispondere a tanti messaggi che ho ricevuto e vorrei innanzitutto ringraziare la direzione regionale che ha voluto tributarmi una fiducia che spero di meritare e non era così scontata. 
Da oggi guiderò la mia amministrazione fino all'ultimo e diventerò un soldato che cercherà di impegnarsi totalmente.
La chiave sarà la mia identità: anche dieci anni fa, per presentarmi a Macerata, dicevo di essere stato un mediano nel calcio e volevo e voglio continuare ad esserlo, in mezzo, per servire".
Poi l'attenzione alla montagna che aveva già confidato giorni fa: "Sarò determinato su questo tema - afferma - e lo dico al fianco di Sauro Scaficchia (altro candidato consigliere nella lista del Pd ndr) con cui spero di poter immaginare, non solo un sostegno dal punto di vista del sisma, ma anche di crescita territoriale".
Infine lo sguardo ai moderati: "Proverò a parlare a tutti - annuncia - indipendeneteme dalle appartenenze: c'è un mondo politico moderato con cui ho lavorato a Macerata e che è un mondo da tenere in considerazione perchè molto spesso è stato decisivo e produttivo dal punto di vista della elaborazione politica".

GS

 

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