Cicloturismo e bike al centro di un nuovo importante e ambizioso progetto a Treia dove sabato sarà inaugurato il PumpTrack, un circuito interamente dedicato alle due ruote a San Lorenzo in campo. Una pista modulare che, sorgendo in prossimità della stazione cicloturistica, risponde alle esigenze di allenamento di atleti di diverse discipline, stimolando la coordinazione, l’equilibrio e permettendo di compiere un lavoro altamente aerobico. Un turismo nuovo e sostenibile, con l’obiettivo di diventare vettore strategico per lo sviluppo del turismo nel suo complesso e del territorio comunale nel quale si inserisce. «Il progetto, costituito da numerose linee di azione – spiega David Buschittari assessore allo sport e vicesindaco di Treia - ha il merito di rifunzionalizzare l’intera località di San Lorenzo e di attivare una pluralità di servizi per il cicloturista e per gli appassionati di diverse pratiche sportive e attività ricreative in bicicletta, intercettando una domanda che, negli ultimi tempi, è divenuta sempre più imponente».

Il PumpTrack, presentato dal Comune di Treia nell’ambito “Fermenti in Comune” progetto di ANCI, nasce con l’obiettivo di favorire l’occupazione giovanile: il punto di partenza è stata la creazione della start-up TERRATTIVA, formata da giovani fra i 18 e i 35 anni, alla quale sono stati affidati la progettazione, la produzione e la gestione di servizi per lo sviluppo del turismo in bicicletta.

«È importante sottolineare che la realizzazione del PumpTrack è il risultato di un lavoro di squadra che ha visto come attori protagonisti i ragazzi della la cooperativa TERRATTIVA che, con dedizione, professionalità e impegno si sono adoperati per rispettare tutte le tempistiche previste, nonchè l’Amministrazione comunale di Treia che, oltre ad aver cofinanziato il progetto, ha supervisionato le varie linee di azione, ha messo in contatto i vari partner di progetto e ha collaborato a ogni fase operativa. Infine, ultimo ma non per importanza, ANCI, senza il cui prezioso contributo economico e supporto tecnico-amministrativo non si sarebbe potuto realizzare nulla. Si tratta – termina Buschittari – della conclusione di un progetto, ma anche di un punto di partenza per lo sviluppo di nuove pratiche sportive, di un nuovo tipo di turismo per la valorizzazione e la scoperta dell’intero territorio comunale».


La nuova pista Pump track San Lorenzo in Campo Treia 2
Il caro bollette rischia di mettere nei guai anche i Comuni.  A Treia previsti aumenti a carico del Comune superiori a 200mila euro. È stata necessaria un’integrazione di 26mila euro per coprire l’ultimo trimetre 2021 per l’illuminazione pubblica

“In una città come Treia è previsto un aumento delle bollette superiore a 200mila euro annui”.È il sindaco Franco Capponi a illustrare la situazione che colpisce anche il suo Comune :“Un rincaro che si fa sentire duramente sui bilanci, per i quali noi amministratori siamo obbligati a grandi sforzi di equilibrio proprio per evitare tagli ai servizi o aumenti a carico dei cittadini. In un Comune come Treia, che conta circa 9mila e 400abitanti con impianti sportivi, scuole, musei, uffici gestiti dal Comune e un patrimonio non immobiliare, non nascondo che ci sia un po’ di preoccupazione per questo aumento esponenziale. A fine anno abbiamo ricevuto una stima dei rincari che saranno intorno al 20-23 per centro per il riscaldamento e tra il 25 e 30 per cento per gli impianti di illuminazione pubblica. Basti pensare che, a seguito del rincaro registrato, per la sola pubblica illuminazione è stata necessaria un’integrazione della spesa di 26mila euro a copertura solo dell’ultimo trimestre 2021. Così come il valore stimato del canone nel primo trimestre 2022 passerà a oltre 125mila euro, a fronte di circa 82mila euro, ovvero ci sarà un aumento della spesa di circa 43mila euro. Per questo è fondamentale sollecitare in Parlamento la necessità di creare un apposito fondo da destinare agli enti locali per il caro bollette”.
Situazione che giunge dopo altre due emergenze affrontate come sisma e pandemia.
“Eravamo già stati messi in difficoltà dal terremoto, poi è arrivata anche la pandemia con un ulteriore aggravio di costi legato a tutto ciò che ha comportato tra sanificazioni, igienizzazione, sicurezza. Ora che sembrava potesse esserci una ripresa anche grazie all’arrivo dei fondi del Pnrr, - conclude Capponi- questi rincari rischiano di rendere tutto ancora più difficile”.

Nella stagione della ripresa dello sport locale e della ripartenza di campionati ed allenamenti anche per i ragazzi, l'amministrazione comunale di Treia conferma il fondo annuale per il sostegno incentivante lo sport a livello giovanile per i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni (non compiuti) attraverso l’erogazione alle società sportive senza scopo di lucro operanti nel territorio, di un contributo proporzionale al numero dei ragazzi tesserati dalle rispettive federazioni, purché residenti nel comune di Treia.
Il Bando è stato pubblicato oggi 29 dicembre e per presentare le domande  ci sarà tempo fino alla fine del mese di gennaio. 

“Considerato lo sport fondamentale per lo sviluppo psico-fisico dei ragazzi – spiega l’amministrazione comunale -  si attribuisce Il giusto riconoscimento per l’impegno e la costanza delle varie realtà sportive locali per la crescita, anche sociale, dei ragazzi del territorio, soprattutto in una fase di ripresa come quella attuale”.



Il Comune di Treia punta a riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica gestito dall'Erap Marche. Considerata infatti la notevole consistenza del patrimonio edilizio presente anche a Treia, l'Erap  Marche  ha avviato una ricerca pubblica di operatori economici interessati alla presentazione di proposte di partenariato pubblico/privato (PPP), in qualità di proponente, relative alla realizzazione di riqualificazione degli edifici del patrimonio dell’ente e del patrimonio immobiliare di proprietà dei Comuni gestito dall’ente stesso, avvalendosi, appunto, delle agevolazioni economiche di cui alla Legge 17 luglio 2020 n.77.

Il Decreto “Rilancio” n. 34/2020 convertito in Legge n. 77/2020, prevede infatti agevolazioni fiscali, per il patrimonio edilizio esistente, anche con riferimento agli immobili destinati a case popolari, relativamente a tre grandi aree di intervento: efficientamento energetico degli edifici, diminuzione del rischio sismico e recupero del patrimonio edilizio esistente.

La novità introdotta dal D.L. 34/2020 è che, anche gli immobili di proprietà pubblica, gestiti dagli enti per l’edilizia residenziale pubblica, possono accedere ai benefici del “Superbonus 110%”.

In riferimento ai fabbricati, di proprietà dell’'Erap Marche presenti nel Comune di Treia, sono stati inseriti nella  procedura di riqualificazione gli immobili di Via Altobelli n. 25, per un totale di 5 alloggi; via dei Mille n. 30Via Cavour n. 26, per un totale di 3 alloggi  ciascuno; Via del Seminario n. 4,Via XX Settembre n. 85 – Via Strade basse n. 4/A, per un totale complessivo di 2 alloggi ciascuno,  Via XX Settembre nn. 10-12 – Via Ospedale Vecchio n. 7, per un totale complessivo di 3 alloggi e le Vie G.B. Pergolesi nn. 1-3 e Campetti nn. 4-8, per un totale complessivo di 8 alloggi, ciascuno. 

L’Amministrazione Comunale plaude all’iniziativa dell’ERAP Marche che rappresenta, sicuramente, un’ottima occasione per la riqualificazione per patrimonio edilizio che, inevitabilmente, mostra i segni del tempo e che, inoltre, mira ad aiutare ulteriormente le famiglie residenti con i notevoli risparmi, relativi soprattutto ai consumi di energia elettrica e ai costi di riscaldamento.  

c.c.
Firmata questa mattina la convenzione d’intesa per l’accesso ai sistemi di videosorveglianza e lettura targhe tra il Sindaco del Comune di Treia, Franco Capponi, ed il Comandante della Compagnia CC di Macerata, Tenente Colonnello Roberto De Paoli.
La convenzione consentirà ai Carabinieri della locale Stazione, l’accesso ad una rete di telecamere attive, gestite direttamente dalla Polizia Locale.
“Continua l'impegno dell'amministrazione in materia di sicurezza urbana, - afferma il sindaco Franco Capponi– per noi l’obiettivo principale è la sicurezza della nostra Città ed, in tale ottica, si pone la convenzione siglata oggi con il Comandante della Compagnia CC di Macerata, Tenente Colonnello Roberto De Paoli, per consentire alla locale stazione dei Carabinieri di accedere alla rete di telecamere attive presenti sul territorio. Un progetto fondato sulla prevenzione e sulla collaborazione congiunta tra Istituzioni e Forze dell’ordine che operano sul territorio fornendo una risposta concreta e tangibile alla sicurezza urbana.
Oggi, il Comune di Treia, si pone all’avanguardia nell’utilizzo di soluzioni tecnologiche per la sicurezza urbana rispettando tutte le normative a tutela del diritto alla privacy del cittadino.
L' amministrazione ha deciso di promuovere la collaborazione con il Comando Compagnia CC di Macerata attuando azioni di legalità e forme di collaborazione sinergica tra la Polizia Locale e le altre forze dell'ordine operanti sul territorio.
La velocizzazione dello scambio dei dati e la visualizzazione delle immagini in tempo reale consentono di realizzare un’efficace collaborazione e coordinamento interforze, focalizzando i controlli nelle aree sensibili, rendendo gli investimenti compiuti ancora più efficaci".
Nel riconoscere un ruolo fondamentale all’applicazione, in materia di sicurezza, dei sistemi di videosorveglianza e all’impiego efficace della tecnologia a supporto delle attività delle forze dell’ordine sul territorio, ad oggi il Comune di Treia è dotato di 51 telecamere di contesto e 19 telecamere OCR (Optical Character Recognition): due tecnologie con specifiche diverse di funzionalità,uno dedicato al monitoraggio e controllo dei veicoli circolanti,cosiddetto OCR che consente il riconoscimento targhe in tempo reale con il software dedicato"Police Street" in dotazione alla Polizia Locale, l'altro per la videoripresa di contesto.
La sistemazione dei dispositivi di sorveglianza sui punti strategici d’ingresso e di passaggio, renderà più efficace l’attività di controllo, a fini preventivi e repressivi e di monitoraggio della mobilità del traffico veicolare tramite la lettura delle targhe dei mezzi che transiteranno per le strade del Comune di Treia.
L’attivazione prevede l’accesso ai varchi elettronici di lettura targhe destinati al controllo dei veicoli, installati sulle arterie principali di accesso alla città ed integrati con le banche dati di enti terzi come la Motorizzazione, l’ANIA ed il Ministero dell’Interno.
I varchi elettronici installati in ogni direttrice di marcia, nelle arterie principali di accesso ai centri abitati, rilevano un’immagine di contesto ed un’immagine di dettaglio, registrando il numero di targa e inviandolo al sistema di controllo. Si tratta di un sistema estremamente efficace, poiché permette di vigilare sul traffico veicolare e di intercettare anche situazioni anomale, per le quali è necessario effettuare verifiche più approfondite.
Il software di lettura targhe invia segnalazioni e allarmi in tempo reale e consente di effettuare ricerche dettagliate, statistiche suddivise per data, ora e minuto, oltre che di esportare i dati.

Il Comandante della Polizia Locale, dott.ssa Barbara Foglia, provvederà all'iter amministrativo necessario per l’installazione presso la centrale operativa dei Carabinieri di Treia, del sistema Police Street per la rilevazione in OCR delle targhe delle auto.
Il dispositivo consentirà all’Arma l’accesso ai dati della videosorveglianza disponibili nella centrale operativa della Polizia Locale in maniera diretta ed immediata, per rendere ancor più veloci ed efficaci le operazioni di polizia in tempo reale, consentendo così di aumentare i controlli nelle aree sensibili incentivando le collaborazioni interforze

“Con questa iniziativa, il Comune di Treia rafforza ulteriormente la sinergia con le Forze dell'ordine operanti sul territorio, proseguendo sul percorso intrapreso; è questa la strada maestra per raggiungere il livello di sicurezza che la città di Treia merita, accrescendo la fiducia del cittadino nelle istituzioni pubbliche e dando una risposta concreta alla costante richiesta di sicurezza con interventi finalizzati a garantire una sempre più incisiva attività di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di illegalità attraverso la collaborazione congiunta tra istituzioni e cittadini

L’installazione dei sistemi di videosorveglianza da parte degli Enti locali rappresenta una misura di controllo del territorio in attuazione alle politiche integrate di sicurezza urbana, attuandosi concretamente mediante uno scambio informativo tra la Polizia Locale e le altre forze di polizia presenti sul territorio.
Il nostro impegno per la sicurezza è quotidiano e mirato, con la certezza che il nostro atteggiamento propositivo sia una risposta concreta alle istanze di tutela dei cittadini.
Con questa importante convenzione, redatta nel rispetto delle normative di settore che disciplinano il trattamento dei dati personali, le immagini registrate dalle telecamere, ad oggi in utilizzo esclusivo della Polizia Locale, potranno essere accessibili anche ai Carabinieri, in modo da tenere alta l'attenzione sul nostro territorio e favorire la repressione dei reati
Proprio per queste ragioni continueremo ad investire attuando forme di cooperazione tra istituzioni e forze dell'ordine, attuando sinergie funzionali all' impiego ottimale delle risorse di bilancio e di quelle umane.

c.c.

Prende forma anche a Treia il progetto di valorizzazione del tracciato dei Cammini Lauretani 

L’iniziativa, che ha l’obiettivo di riportare alla luce l’antica via Romano – Lauretana, coinvolge anche il territorio treiese come tappa fondamentale.

Il progetto, promosso dalla Regione Marche e coordinato dall’Unione Montana Potenza Esino Musone in qualità di ente capofila, è incentrato sulla promozione del cluster spiritualità e meditazione e mira ad incentivare il turismo e la ripresa socio-economica delle aree colpite dal sisma.

A seguito dei lavori strutturali di recupero dei tracciati (riapertura dei sentieri dalla vegetazione, sistemazione dei bordi stradali e del fondo viario e regimazione delle acque meteoriche), si è proceduto ad apporre la segnaletica direzionale ed i totem informativi contenenti l’indicazione del percorso di pellegrinaggio ma anche informazioni storico-culturali, artistiche, paesaggistiche e religiose.

Il primo totem informativo nel Comune di Treia è stato posizionato a Passo Treia, davanti la chiesa della Natività; successivamente, sono stati posizionati quelli di Villa Spada, di Villa Valcerasa e di Santa Maria in Selva (incrocio tra la via medievale e quella cinquecentesca).

"I risultati raggiunti, per i quali è doveroso ringraziare gli studi condotti per oltre un decennio dalla professoressa Emanuela Di Stefano- afferma il sindaco Franco Capponi-  costituiscono un ottimo incentivo alla ripresa del turismo lento e sostenibile di cui i nostri luoghi hanno bisogno".

c.c.
Riparte da oggi l’attività di degenza della struttura della CASA della SALUTE di Treia. Un traguardo che, rispetto ai tempi ipotizzati, avviene in largo anticipo. Basti pensare che sono trascorse solo due settimane dall’incontro tra il Sindaco e il nuovo Direttore dell’ Area Vasta 3 Dott.sa Daniela Corsi.
La riattivazione del reparto è fissata per questo pomeriggio alle ore 16,00.  All'evento presenzieranno l’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il Direttore dell’Area Vasta 3 Dott.sa Daniela Corsi, il Direttore del Distretto di Macerata Dott.sa Giovanna Faccenda, il Direttore di struttura complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Giorgio Caraffa che ha avuto un ruolo importantissimo nel continuo rafforzamento e qualificazione della Casa della Salute, la Dott.ssa Marina Lombardello Dirigente Medico di Cure Intermedie e la Dott.ssa Maria Donata Mancinelli anch’essa Dirigente Medico di Cure Intermedie, oltre il personale medico, infermieristico e socio assistenziale della struttura.

Il reparto era stato chiuso nella primavera del 2020  per l’esecuzione di lavori di messa a norma, riattivazione di spazi ancora in disuso e potenziamento della struttura.Terminati i lavori nel mese di novembre, la riapertura era stata posticipata per carenza di personale infermieristico, causa il loro impiego emergenziale nella struttura Covid di Civitanova.
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“Le Cure Intermedie – spiega il Sindaco Franco Capponi - costituiscono l’area delle cure a metà strada fra l’intensività assistenziale delle cure ospedaliere in fase acuta di malattia e l’estensività assistenziale garantita a domicilio o nelle strutture residenziali specialmente per il paziente cronico-fragile. Tutto ciò era stato studiato ed attivato con l’ambizione di costruire finalmente nel sistema sanità - territorio  un ulteriore tassello dell’ offerta complessiva di servizi, con la creazione di un continuum assistenziale tra ospedale e domicilio e viceversa, sino ad allora mancante nella realtà Maceratese. 
Parliamo di un modello organizzativo, scelto dall’allora Amministrazione Comunale (n.d.r all'epoca sempre guidata da Capponi), che, in accordo con l’ASL e la Regione Marche, nella fase di riconversione degli ex ospedali (Treia ha aderito alla riconversione per prima nelle Marche) si rivolge principalmente agli anziani con una grande flessibilità, e si integra e si coordina con i reparti dei vari ospedali dell’area Vasta 3, costituendo un anello di congiunzione tra i professionisti delle cure primarie e gli altri professionisti del Sistema Socio-Sanitario regionale, promuovendo una nuova visione della presa in carico dei bisogni assistenziali della persona. Si presentano come posti letto extra-ospedalieri a vocazione internistico-geriatrica e stanno assumendo, in maniera sempre più evidente, una connotazione assimilabile alla Degenza Post-acuzie, di cui sono purtroppo sprovviste molte strutture per acuti”.
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Il reparto di “CURE INTERMEDIE” di TREIA dispone di 24 posti letto e ora “Il sistema della Residenzialità” prevede anche l’impegno dei MMG nelle Cure Intermedie e la loro presenza risulta imprescindibile; tuttavia, il patrimonio ereditato dall’ex reparto di Medicina prima e Lungodegenza poi aumenta la valenza della struttura e permette una differenziazione nella tipologia di ricoveri, indirizzando ai medici specialisti, i casi a maggiore complessità che necessitino di competenze multidisciplinari. Inoltre, c'è il vantaggio di poter evadere in loco  indagini strumentali, manovre invasive (impianto di cateteri venosi PICC…) o consulenze con evidenti benefici per i degenti (ridotto rischio/stress dovuto al trasporto) ed un notevole risparmio in termini economici.
"Ci auguriamo che una modalità organizzativa, così strutturata, possa essere mantenuta e potenziata anche in futuro- sottolinea Capponi- Le Cure Intermedie svolgono un ruolo che appare molto simile, per impegno sul paziente e per competenze, ai reparti di Lungodegenza post-acuzie. Ciò consente di decongestionare gli Ospedali per acuti, bisognosi di posti letto per i nuovi ricoveri, mantenendo un’elevata qualità nella prosecuzione delle cure anche per i pazienti più compromessi e per i quali i requisiti di ammissione in Cure Intermedie potrebbero non essere del tutto rispettati. Penso che le Cure Intermedie rappresentino un valore aggiunto per la nostra Regione e la nostra Sanità, per la qualità dell’assistenza e delle prestazioni erogate in prosecuzione delle cure ospedaliere, nonché per il notevole afflusso di pazienti provenienti dai reparti di acuzie/post-acuzie o dal domicilio con effetto decongestionante sulle strutture ospedaliere (possibilità di aumentare il turnover delle dimissioni e ridurre il numero dei ricoveri dal domicilio). In tal modo, le Cure Intermedie, oltre a rappresentare un sistema di qualità assistenziale, costituiscono, di fatto, una risorsa economica per la sanità marchigiana”.

foto ospedale
Oltre al reparto di Cure Intermedie, la struttura sanitaria ospedaliera della CASA della SALUTE di Treia dispone del reparto di Riabilitazione che, diretto dal Dott. Giorgio Caraffa rappresenta un'eccellenza per la sanità Marchigiana ed ha oltretutto stretta attinenza con cure intermedie; in alcuni casi infatti, con la possibilità di applicare al paziente stimoli ed attività riabilitative, si manifestano veri e proprio miracoli della sanità, con la riacquisizione da parte dei pazienti delle loro facoltà fisiche e della buona salute.

Un ringraziamento particolare il sindaco di Treia lo rivolge al Direttore dell'Av3 dott.ssa Daniela Corsi "per aver accelerato la riapertura di Cure Intermedie;  ora  bisognerà concentrarsi sul versante dell’assistenza domiciliare, cogliendo di nuovo la grande opportunità che questo livello può rappresentare nella presa in carico della cronicità attraverso lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi.  Treia si candida ad avviare anche qui una rete territoriale innovativa. Potremmo ulteriormente rafforzare il modello Trejese nell’ottica prospettata nelle linee generali del Recovery Plan Italia che si e’ posta anche la missione di un cambio di paradigma nell’assistenza socio-sanitaria basato sullo sviluppo di nuove reti territoriali che consentano una vera vicinanza alle persone secondo un percorso integrato che partirà <<dalla CASA come LUOGO di CURA>> per arrivare alle <<CASE della COMUNITA’>> e alle reti Ospedaliere.

L’assistenza di prossimità e la telemedicina riorienteranno il Sistema Sanitario Nazionale  verso un modello incentrato sui territori e sulle reti di assistenza socio-sanitaria, garantendo maggiore omogeneità dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) potenziando nel contempo la prevenzione e l’assistenza territoriale. Per questo – conclude Capponi- Regione, Area Vasta e Comuni dovranno migliorare la capacita’ di integrare i servizi ospedalieri, i servizi sanitari di comunita’ e la rete dei servizi sociali”.
c.c.
Treia e il Bracciale, protagonisti di Rai Storia nell'ambito della serie Tv "Italia. Viaggio nella bellezza". 
Il prossimo lunedì 28 dicembre alle ore 21.10 sul canale 54 di Rai Storia l'eredità immateriale dei giochi tradizionali verrà raccontata da Brigida Gullo  all'interno di "Il patrimonio in gioco"" con la regia di Eva Frerè. Dal Lancio del maiorchino siciliano al gioco del pallone col bracciale di Treia, i giochi antichi d’Italia, affondano le loro radici in tempi antichi e, grazie alla costanza e alla passioner delle loro comunità vengono ancora praticati e insegnati alle nuove generazioni.

Nella foto Danilo Tartari
Danilo Tartari
Nella serie di Rai Storia, il racconto prende il via dalla cornice del centro storico di Verona dove, ogni anno, si svolge il Tocatì, festival internazionale dei giochi di strada (cui Treia recentemente ha partecipato nel 2014,2016 e 2018): una vera e propria olimpiade dei giochi tradizionali, diffusi e praticati nelle comunità di gioco presenti soprattutto nei piccoli borghi d’Italia che riescono a conservare e preservare le antiche tradizioni. Il Tocati dal 2002 coinvolge moltissime realtà ludiche italiane, 50 giochi tradizionali italiani ed europei per un totale di circa 300 giocatori. Un impegno che non si esaurisce nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, ma che si traduce nella ricerca minuziosa dei giochi tradizionali italiani compiuta da Aga, l’Associazione Giochi Antichi di Giorgio Paolo Avigo (vincitore del Premio Carlo Didimi durante la quarantesima disfida del bracciale nel 2018).

Lo scorso 25 marzo l’Italia ha inviato all’Unesco la propria candidatura per l’iscrizione del Tocatì al Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio immateriale. Il gioco tradizionale è memoria, tradizione, linguaggio, uno spazio che consente l’incontro del passato con il presente e come tale va considerato patrimonio universale da proteggere e preservare per le future generazioni.

Nella foto Daniele Rango
Daniele Rango

Dopo il blocco del bracciale nel 2020 causa covid (sia la famosa disfida che le massime competizioni nazionali federali), Treia  guarda con ottimismo e fiducia al futuro, con la grande sinergia di amministrazione comunale, ente disfida, asd Carlo Didimi, quartieri. Tutti in campo per la storia, la tradizione, la cultura e l’agonismo  tramandati dal gioco del pallone col bracciale.
c.c. 

UN GIOCATORE IN ARENA



Dopo la Provincia di Macerata anche il Comune di Treia interviene sulla paventata realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra di 28 MWp in Località Berta da parte della ditta  Ecomarche 2 srl di Milano.  Il Comune di Treia concorda con gli Uffici Tecnici della Provincia di Macerata sul grave impatto che potrebbe causare l’istallazione che è da assoggettarsi a VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) considerate le notevoli conseguenze impattanti che la stessa apporterà soprattutto al Paesaggio Agrario Storico e alle emergenze storico-culturali presenti nelle immediate vicinanze, a partire dal famoso Castello Piceno di Pitino, dal castello di Rocchetta e molto altro ancora. A chiarire la posizione dell'ammnistrazione comunale di Treia è il sindaco Franco Capponi, facendo sapere che in tal senso il Comune di Treia si è già espresso con la trasmissione del certificato di destinazione Urbanistica dell’area interessata e inviato alla Provincia (unico atto che deve rilasciare il Comune in quanto il procedimento autorizzatorio degli impianti fotovoltaici sono in capo alla Provincia), accompagnandolo anche con una relazione in merito all’impatto della proposta e quindi a motivi di contrarietà all’impianto stesso.
 "In quella sede-spiega Franco Capponi-  il Comune di Treia ha evidenziato come alcune porzioni dell’area coinvolta sono interessate da ambiti di tutela del PPAR (specificatamente per alcuni aspetti geologico - geomorfologico); altreporzioni sono soggette a tutela integrale e norme di tutela specifiche riguardanti l’area sub-appenninica (specificatamente i vincoli interessano le fasce di rispetto dei fiumi e la presenza di edifici e manufatti di interesse storico documentario). Ulteriori vincoli individuati dal Comune - continua il sindaco-  riguardano le prescrizioni del PTC per quanto attiene alla presenza di Piane Alluvionali ed in quanto una parte dell’area ricade quindi parzialmente in una delle aree NON IDONEE cosi come specificato nella Deliberazione n. 13 del 30/09/2010 della Regione Marche.
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Nel parere inviato alla Provincia inoltre il Comune di Treia ha segnalato come la proposta di impianto fotovoltaico di Berta ricada anche in ulteriori vincoli e produca rischi ulteriori al territorio circostante e all’attività agricola in generale". L' impatto del progetto riguarderebbe dunque vari vincoli quali la fascia di protezione sia dalla attuale che dalla nuova linea metanodotto Recanati- Foligno, la fascia di protezione della linea di adduzione acquedotto D 150 Rocchetta -Santa Maria in Piana; Quello derivante dalla fascia di protezione ipotesi strada intervalliva Quadrilatero San Severino- Tolentino; Quello derivante dalla fascia di protezione fognatura consorzio Berta Vallonica collegata al depuratore Berta.  E da  ultimo i vincoli legati alle indicazioni tecniche allegate alla deliberazione Regionale 13/2010 sul rispetto delle distanze dai confini e dalle strade a valenza pubblica o di uso pubblico. 
" Il Comune-aggiunge Capponi- ha evidenziato quindi una grave carenza della proposta soprattutto per il mancato rispetto di vincoli preesistenti e ha segnalato le condizioni minime per una valutazione del progetto: stralciare dall'intervento tutte le predette aree interessate dai vincoli; stralciare  dal progetto alcune aree in quanto costituenti area di cava per la quale non è seguito l’accertamento sulla rispondenza dell’ultimazione dei lavori. Vanno altresì stralciate le aree che ricadono nella zona di rispetto ambientale del piano regolatore generale interferenti con la fascia di ml. 200 parallela alle sponde del fiume Potenza nelle quali sono vietati impianti a terra di potenza superiore a 3 Kwp. Lo stralcio dovrà poi riguardare anche le aree ricadenti nell’ambito della zona di tutela ambientale del fosso Ascia nella cui fascia di ml 50,00 per lato parallela alle sponde è inibita la realizzazione di impianti fotovolatici a terra di potenzialità superiore a 3 Kwp; a stralcio dovranno essere sottoposte inoltre le aree perimetrali gli edifici di classe a) e b) con raggio ml 100 nel cui ambito sono solo ammessi impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 3 Kwp.
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«Per tutti questi motivi - sottolinea  Capponi -riteniamo doveroso che la Provincia abbia sottoposto a Via il progetto, assolutamente non approvabile e deleterio così come proposto». Il sindaco di Treia aggiunge tuttavia che  «l’amministrazione è favorevole alla produzione di energia da fonti rinnovabili ma tale obiettivo, definito a livello europeo al 2030 per accrescere la quota dei consumi coperti da fonti rinnovabili, va perseguito nei limiti di quanto possibile. Va considerato che nel settore elettrico, la natura intermittente delle fonti con maggiore potenziale di sviluppo (eolico e fotovoltaico) e, nei settori termico, (occorre stabilire un limite all’uso delle biomasse), conseguenti ai contestuali obiettivi di qualità dell’aria e della strategicità delle produzioni agroalimentari, sono perseguibili anche nei nostri territori attraverso l’utilizzo però di aree degradate come le aree delle ex cave, le aree industriali dismesse, i tetti degli impianti produttivi ed alcune aree di scarso pregio e senza impatto sul paesaggio che la programmazione urbanistica potrebbe individuare con specifici atti programmatori. Ma- conclude Franco Capponi-  sono altre le politiche che il nostro Paese dovrà mettere in atto, oltre il super eco bonus per gli edifici abitativi privati, di recente emanazione. Dovremmo estendere questa misura agevolativa alle imprese di tutti i settori unitamente ad agevolazioni per consentire l’efficientamento energetico teso a migliorare la capacità del sistema della ricerca di presidiare e sviluppare le tecnologie di prodotto e di processo essenziali per la transizione energetica e a favorire l’introduzione di tecnologie, sistemi e modelli organizzativi e gestionali funzionali alla stessa transizione energetica e alla sicurezza".
c.c.



Potrebbe arrivare entro aprile la sentenza del ricorso che il gruppo di minoranza Prima Treia ha presentato al Consiglio di Stato in merito alla legittimità della giunta Capponi eletta a maggio scorso.

"Ieri sera abbiamo fatto il primo consiglio comunale in cui siamo rimasti fino alla fine - spiega il consigliere di minoranza Vittorio Sampaolo - , svolgendo il compito che spetta alla minoranza.
Nelle sedute precedenti avevamo partecipato solo nei primi minuti con la lettura di un nostro comunicato in cui abbiamo sempre detto di non rinoscere, così come accade tuttora, la giunta comunale, perchè secondo noi è illegittima in quanto guidata da un sindaco che era ed è tuttora sospeso con la legge Severino".

Dopo la sentenza del Tar Marche, il gruppo Prima Treia ha presentato il ricorso al Consiglio di Stato: "La sentenza del Tar - precisa - non prendeva provvedimenti su quello che noi chiedevamo. Il ricorso è stato rigettato perchè non erano stati discussi tutti i punti di cui noi ci eravamo avvalsi nel ricorso. Il Tar ha rigettato il ricorso spiegando che non era l'organo adatto ad occuparsi di questo tema.
Per questo motivo lo scorso 22 ottobre ci siamo appellati al Consiglio di Stato. Essendo un ricorso elettorale - conclude - dovrebbe esserci la sentenza del entro aprile".

GS
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