Fondi della sanità regionale nel caos, i segretari dem chiedono di coinvolgere i sindaci
08 Feb 2022
“Fondi della sanità marchigiana nel caos. Si convochino i sindaci e un consiglio regionale per rimediare agli errori dell’assessore Saltamartini”.
Questa la richiesta avanzata dal coordinamento dei segretari provinciali del Partito democratico delle Marche Francesco Ameli (AP), Jacopo Falà (AN), Rosetta Fulvi (PS), Luca Piermartiri (FM), Angelo Sciapichetti (MC).
“Grazie al PNRR il governo ha assegnato alle Marche ben 182 milioni di euro, utili a rivoluzionare la sanità a partire da quella territoriale con case ed ospedali di comunità. Stupefacente pensare che la Regione Marche si sia accorta solo ora che gran parte degli interventi che avevano pensato di fare, a partire da quelli antincendio, non possono rientrare tra quelli previsti dal PNRR! Segno che o si è politicamente incapaci o si è in malafede”, commentano i cinque segretari Pd.
“Sbalorditivo che dopo quasi due anni di governo la giunta Acquaroli non sia in grado di elaborare un piano strategico per la riforma dell’offerta di salute territoriale nelle aree vaste né sia in grado di programmare investimenti con i giusti canali di finanziamento. Ci sentiamo di dare quindi un consiglio al governo regionale - propongono i segretari - si convochino subito le conferenze di Area vasta e si dia seguito alle richieste del gruppo assembleare del Pd delle Marche con la convoca di un consiglio regionale dedicato. Acquaroli e Saltamartini facciano fare i sindaci, i sindacati e le associazioni di categoria di riferimento per far realizzare in tempi brevi una proposta condivisa e credibile. Solo così sarà possibile programmare in maniera adeguata e condivisa la riorganizzazione di offerta della salute. A questo punto non è più un problema di destra o sinistra, ma è l’unica soluzione di buonsenso”.
Pongono l’accento i segretari dem sulle carenze “croniche” della sanità regionale (visite programmate che saltano, gjuardie mediche a rischio, ospedali che scoppiano) e sulle cause per le quali le Marche sono in zona arancione per poi richiamare presidente e giunta alle proprie responsabilità: "È ora che la giunta Acquaroli si assuma le proprie responsabilità – concludono - si occupi meno di poltrone e nomine politiche,e risolva i problemi del paese reale: quelli di noi cittadini marchigiani”.
Questa la richiesta avanzata dal coordinamento dei segretari provinciali del Partito democratico delle Marche Francesco Ameli (AP), Jacopo Falà (AN), Rosetta Fulvi (PS), Luca Piermartiri (FM), Angelo Sciapichetti (MC).
“Grazie al PNRR il governo ha assegnato alle Marche ben 182 milioni di euro, utili a rivoluzionare la sanità a partire da quella territoriale con case ed ospedali di comunità. Stupefacente pensare che la Regione Marche si sia accorta solo ora che gran parte degli interventi che avevano pensato di fare, a partire da quelli antincendio, non possono rientrare tra quelli previsti dal PNRR! Segno che o si è politicamente incapaci o si è in malafede”, commentano i cinque segretari Pd.
“Sbalorditivo che dopo quasi due anni di governo la giunta Acquaroli non sia in grado di elaborare un piano strategico per la riforma dell’offerta di salute territoriale nelle aree vaste né sia in grado di programmare investimenti con i giusti canali di finanziamento. Ci sentiamo di dare quindi un consiglio al governo regionale - propongono i segretari - si convochino subito le conferenze di Area vasta e si dia seguito alle richieste del gruppo assembleare del Pd delle Marche con la convoca di un consiglio regionale dedicato. Acquaroli e Saltamartini facciano fare i sindaci, i sindacati e le associazioni di categoria di riferimento per far realizzare in tempi brevi una proposta condivisa e credibile. Solo così sarà possibile programmare in maniera adeguata e condivisa la riorganizzazione di offerta della salute. A questo punto non è più un problema di destra o sinistra, ma è l’unica soluzione di buonsenso”.
Pongono l’accento i segretari dem sulle carenze “croniche” della sanità regionale (visite programmate che saltano, gjuardie mediche a rischio, ospedali che scoppiano) e sulle cause per le quali le Marche sono in zona arancione per poi richiamare presidente e giunta alle proprie responsabilità: "È ora che la giunta Acquaroli si assuma le proprie responsabilità – concludono - si occupi meno di poltrone e nomine politiche,e risolva i problemi del paese reale: quelli di noi cittadini marchigiani”.
Mancata proroga sospensione mutui nel cratere: i segretari provinciali Pd scrivono a Letta
04 Gen 2022
L’esclusione dalla legge di bilancio dello Stato della proroga alla sospensione dei mutui per i cittadini e le imprese del cratere desta grande preoccupazione per la tenuta del tessuto economico e sociale del territorio secondo i segretari provinciali del Partito democratico Francesco Ameli (Ascoli) Luca Piermartiri (Fermo) e Angelo Sciapichetti (Macerata), che hanno scritto una lettera al segretario nazionale del partito Enrico Letta e ai parlamentari eletti nella circoscrizione delle Marche.
“Nel decreto mille proroghe - sostengono i segretari - ad oggi mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell’Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall’assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Partito Democratico. La mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il PNRR ed il fondo complementare sisma. È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha”.
Inoltre, altra questione importante e particolarmente sentita, sulla quale i tre segretari hanno posto l’accento, quella della cosiddetta busta paga pesante, “che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle Marche nella passata consiliatura”.
“Nel decreto mille proroghe - sostengono i segretari - ad oggi mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell’Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall’assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Partito Democratico. La mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il PNRR ed il fondo complementare sisma. È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha”.
Inoltre, altra questione importante e particolarmente sentita, sulla quale i tre segretari hanno posto l’accento, quella della cosiddetta busta paga pesante, “che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle Marche nella passata consiliatura”.
f.u.