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Vigili del fuoco in azione nella tarda mattinata per un incendio che si è sviluppato a Corridonia sul terrazzo di un appartamento di via Puccini. Le fiamme si sono sprigionate da un condizionatore posto all'esterno dell'unità abitativa. L'intervento dei pompieri, sul posto con 9 unità e 3 mezzi, è valso allo spegnimento delle fiamme, evitando che l'incendio potesse propagarsi all'interno dell'appartamento, e alla messa in sicurezza dell'abitazione. Fortunatamente non si registrano feriti.

 g.g.

Sarnano potrebbe essere la prima stazione da sci delle Marche ad essere dotata di una pista artificiale da utilizzare nei periodi in cui c’è poca neve e in estate. Un progetto molto ambizioso da realizzarsi  nell’area di Sassotetto, del quale  si sta valutando la fattibilità e si stanno verificando le coperture economiche per il suo concretizzarsi. 

A confermarlo è lo stesso sindaco di Sarnano Franco Ceregioli: “ Il tutto - dichiara - fa parte di un più ampio progetto che a breve presenteremo e che peraltro, è stato inserito nel Patto per la ricostruzione e sviluppo della Regione Marche: è una parte che riguarda la cosiddetta destagionalizzazione della montagna e dunque, un utilizzo dei luoghi  anche al di là del periodo invernale

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 Abbiamo definito la parte dello studio di fattibilità dei costi e stiamo verificando  le possibilità che ci sono dal punto di vista della ricerca di risorse. Non nascondo che sarebbe un grandissimo risultato perché ci consentirebbe di praticare lo sci anche d'estate--continua il primo cittadino - il che potrebbe sembrare un controsenso, in quanto di solito lo si fa nei ghiacciai ma la tecnologia moderna mette a disposizione gli strumenti per poter sciare anche su qualcosa di artificiale. In realtà si tratta di piste in materiale plastico assolutamente simili come risposta alla neve anche quando è assente,  garantendo la stessa sensazione di sciare e praticare snowboard su un manto di neve compatta.  E noi- conclude Ceregioli- abbiamo una pista che è quella della Faggeta, realizzata di recente anche con la finalità di poterla utilizzare in estate e che potrebbe essere assolutamente funzionale a questo scopo

C.C.

 

A chiederlo è il consigliere regionale Sandro Bisonni che ha presentato un’interrogazione in merito alla situazione creatasi all’Hotel Velus di Civitanova. Nel mirino, il servizio di pensione completa offerto agli sfollati del sisma del 2016.

Nel gennaio 2018 è scaduto il contratto con la società “All Food”, risultata vincitrice della gara d’appalto indetta nel 2010 dal Comune in relazione al servizio di refezione scolastica in diversi istituti cittadini. Dal 2012 al 2018 l’hotel Velus ha concesso in locazione alla stessa società una porzione di fabbricato adibita a cucina e, secondo notizie riportate dalla stampa, i Nas avrebbero effettuato dei controlli proprio dove venivano confezionati i 1.500 pasti giornalieri della “All Food”. 

Attraverso l’interrogazione si evidenzia che nel capitolato d’appalto del Comune era stato disposto che nel periodo compreso tra settembre e giugno la cucina dovesse essere destinata esclusivamente al servizio di refezione scolastica comunale con mille pasti giornalieri dal lunedì al venerdì compreso. Tuttavia nel novembre del 2016, quindi contemporaneamente alla locazione alla “All Food” per la porzione di fabbricato adibita a cucina, l’hotel ha sottoscritto con la Regione Marche un contratto per l’erogazione dei servizi di ospitalità a 26 persone colpite dal terremoto.

Attraverso l’interrogazione, Bisonni intende sapere se le 26 persone abbiano consumato regolarmente i pasti nei locali dell’albergo o in altre strutture esterne, se l’hotel sia ricorso a forme di subappalto e, in caso affermativo, se questa scelta sia stata regolarmente autorizzata dalla Regione dopo la presentazione di tutta la documentazione prevista per legge.

Ultimo quesito, quello relativo ai requisiti necessari per la stipula del contratto, vale a dire se il titolare dell’hotel abbia dichiarato, o meno, a suo carico eventuali condanne penali che avrebbero potuto costituire, in base alla normativa vigente, motivo ostativo alla conclusione del relativo contratto.

g.g.

Tutto pronto per "Porte Aperte in UNICAM". L'ateneo si prepara ad accogliere le centinaia di studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori che sabato 2 marzo verranno a conoscere l’Università di Camerino grazie al consueto appuntamento di orientamento alla scelta dei corsi. 
 

Oltre 700 gli studenti che hanno già effettuato la registrazione provenienti da tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia, dall’Emilia Romagna alla Calabria, ed ovviamente dalla Regione Marche. Nel corso della manifestazione, curata nell'organizzazione dal Servizio Orientamento dell’Ateneo, docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per ogni approfondimento ed informazione.

“Siamo fermamente convinti – sottolinea la prof.ssa Valeria Polzonetti, Delegata del Rettore all’Orientamento – che questa giornata dedicata alla scelta del proprio percorso universitario rappresenti un appuntamento importante per conoscere da vicino il nostro Ateneo, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’Ateneo. I ragazzi che interverranno avranno quindi anche l’opportunità di chiarire dubbi o aprire riflessioni, di assistere a dimostrazioni, piccoli esperimenti e simulazioni e soprattutto di iniziare a ‘costruire il proprio futuro’”.

“Vista la positiva esperienza dello scorso anno – ha rimarcato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – abbiamo confermato la scelta del sabato mattina come giorno della manifestazione per dar modo anche ai genitori interessati di accompagnare i figli e poter visitare le nostre strutture, i nostri laboratori, toccando con mano la disponibilità e la professionalità di tutto il personale coinvolto, docente e tecnico amministrativo”.

Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00 presso il Polo Didattico del Campus universitario in Via D’Accorso, seguiranno poi fino alle ore 13.00 tutte le attività previste dalle Scuole di Ateneo. Presso il Campus universitario sarà possibile incontrare docenti e studenti della Scuola di Giurisprudenza e della Scuola di Architettura e Design. Per seguire invece i seminari e le attività laboratoriali della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria e della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute, gli studenti dovranno invece  raggiungere  rispettivamente  il Polo di Bioscienze e i laboratori didattici in Via Gentile III da Varano. Il polo di Geologia ospiterà invece i docenti e gli studenti dei corsi di laurea della Scuola di Scienze e Tecnologie.

 

Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo e in particolare dell’Operazione “Scuole Sicure”, nella giornata di ieri gli agenti della Squadra Mobile diretta da Maria Raffaela Abbate in collaborazione con le unità cinofile antidroga della Polizia di Stato, hanno effettuato  mirati controlli specialmente nei pressi degli istituti scolastici della città di Macerata  e nei luoghi di aggregazione giovanile dove si concentrano cittadini, soprattutto  extracomunitari, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.

 Presso il terminal bus di piazza Pizzarello, con l’ausilio della Squadra Cinofili della Questura di Ancona e di altro personale in divisa veniva controllato un noto pregiudicato che non sapendo giustificare la propria presenza sul posto veniva allontanato. Nella sala d’attesa dello stesso terminal, il cane delle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato “Walle”,  permetteva di rinvenire due involucri in plastica di colore nero contenenti svariate dosi di hashish e marijuana pronte allo spaccio, per un peso di oltre 10 grammi, sicuramente abbandonate a terra da spacciatori datisi alla fuga alla vista della Polizia. Durante l’orario di lezione inoltre, venivano effettuati continui  passaggi lungo via Cioci e corso Cairoli, luoghi segnalati come punti di ritrovo di giovani, al fine di verificare la presenza di soggetti riconducibili ad attività di spaccio. Nel corso dei servizi, protrattisi per l’intera mattinata,  sono state identificate 40 persone e sottoposti a controllo 24 veicoli.
g.g.

Era stato arrestato nel novembre dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Macerata  nell’ambito della vasta operazione antidroga denominata “ISHAN”.  Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’uomo si trova ora agli arresti domiciliari presso la propria abitazione che condivide con altri connazionali sito a Macerata.

Nella giornata del 25 febbraio scorso, ad un controllo effettuato dagli agenti della Volante proprio per verificare la sua presenza, lo stesso risultava essersi allontanato. Per questo motivo l’uomo, 34 anni, rintracciato dopo poche ore all’interno della propria abitazione dove era nel frattempo rientrato, è stato denunciato all’A.G. per il reato di evasione.
g.g.

Nel pomeriggio del 13 febbraio scorso, su segnalazione dell’impiegata di un negozio “Compro Oro” a Macerata, sono state diramate le ricerche di un giovane che poco prima aveva cercato di rubare alcuni oggetti preziosi ed era stato inseguito dalla stessa commessa. 

Il ragazzo si era presentato nel negozio chiedendo di visionare alcuni gioielli in esposizione in una vetrinetta. Ad un certo punto l’individuo aveva consegnato una sua catenina da lucidare ed approfittando del fatto che la donna, per compiere l’operazione, si era recata nel retro del negozio, pensando quindi di non essere visto, aveva aperto la vetrinetta in questione ed aveva arraffato un crocefisso ed un anello in oro e granate che lestamente si era infilato in una tasca dei pantaloni. 

L’azione però non è sfuggita alla dipendente del negozio che, avendo osservato le mosse dell’uomo attraverso il vetro applicato sulla parete divisoria del retrobottega, gli aveva subito intimato di restituire il maltolto.  Il ragazzo aveva però respinto le accuse cercando di convincerla di non aver preso nulla. Rilevando la mancanza dalla vetrinetta di alcuni monili e notando il rigonfiamento sospetto della tasca sinistra dei pantaloni indossati dal giovane, la commessa aveva preteso che la svuotasse.

L’individuo allora aveva preso dalla tasca solo l’anello in oro e lo aveva consegnato alla ragazza la quale, accorgendosi però che dalla tasca sporgeva il cartellino del prezzo di un altro gioiello, lo aveva afferrato e tirato, sfilando un crocefisso in oro. L’uomo era quindi uscito in fretta dal negozio facendo perdere le proprie tracce.

Sulla base degli elementi raccolti, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Commissario Capo Gabriele Di Giuseppe, attraverso minuziose verifiche effettuate anche presso le strutture ricettive della città, sono riusciti ad individuare l’albergo dove l’uomo aveva dormito la sera precedente e che aveva lasciato pochi minuti prima riferendo agli addetti alla struttura di aver avuto improvvise esigenze familiari.

Gli agenti, ritenendo fondato il pericolo che l’uomo stesse cercando di lasciare in fretta la città, si sono recati velocemente presso la stazione ferroviaria dove lo hanno rintracciato, mentre stava aspettando un treno in partenza per Fabriano: si tratta di un giovane di origini siciliane pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, residente in Umbria. E’ stato condotto in Questura, sottoposto ai rilievi foto segnaletici e quindi denunciato in stato di libertà per il tentato furto presso il negozio “Compro Oro” di oggetti per un valore di circa 1000 euro.
g.g.

Consenso unanime da parte del consiglio comunale per il piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima presentato ieri sera dal consigliere delegato Piero Pierandrei.

Si tratta di un documento che descrive i passi verso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Patto dei Sindaci che Rosa Piermattei ha firmato all’inizio del suo mandato: la riduzione del 40 per cento dei gas a effetto serra entro il 2030.

Ogni due anni l’amministrazione dovrà automonitorarsi e presentare i risultati all’Europa che controllerà costantemente che gli step previsti siano seguiti.

Il team che ha redatto il piano d’azione è stato composto, oltre che da Pierandrei, dalla dottoressa Milleva Milloshi e dal geometra Piero Sileoni.  Dallo studio condotto è emerso che entro il 2030 San Severino dovrà ridurre le proprie emissioni di almeno 17mila tonnellate, portandosi a 25mila tonnellate.

“Il piano prevede numerosissime azioni - ha spiegato Pierandrei - alcune delle quali già realizzate e altre in corso d’opera come la riqualificazione energetica del plesso scolastico Tacchi Venturi, l’iniziativa Plastic Free per eliminare la plastica monouso dagli uffici comunali, l’installazione della colonnina per la ricarica di auto elettriche. È un piano vivo”.

Anche l’assessore Tarcisio Antognozzi ha ricordato altre azioni messe già in campo dall’amministrazione o in programma: nei prossimi cinque anni ad esempio, verrà sostituita tutta l’illuminazione pubblica e verranno installate delle centraline di rilevamento. San Severino ha da tempo sposato l’energia rinnovabile, con una centrale di energia solare al Cannucciaro e un parco eolico nel lago di Bolsena. Avviato anche l’iter per lo sviluppo della mobilità dolce insieme ai comuni dell’unione Montana Potenza, Esino e Musone e ha ricordato anche il piano del Cosmari di passare dalla raccolta porta a porta dei rifiuti dalla tariffazione puntuale, per la cui realizzazione sarà richiesto un grosso sforzo economico anche da parte dell’amministrazione.

g.g.

La decisione del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, di revocare le deleghe ad Alessia Pupo e Alessandro Massi, ha lasciato basiti anche i commercianti della città che, fino a quel momento, avevano visto l’ex assessore all’Urbanistica dalla loro parte in merito alla scelta di lasciare le scuole in centro. E anche se l’amministrazione ha assicurato che per le scuole non è ancora stato deciso niente, i negozianti non nascondono la loro preoccupazione, non solo legata alle scuole ma ad un centro storico che chiede sempre più aiuto. “In merito alla scelta del sindaco sugli assessori – dice Monica Fammilume, presidente del Comitato Commercianti Centro Storico – siamo rimasti basiti, non ce lo aspettavamo, come molti cittadini. Sulle scuole – precisa – nel corso dell’assemblea con il sindaco abbiamo detto che siamo contrari alla possibilità di portare le scuole via dal centro storico e continuiamo a ribadirlo. Anche noi siamo a favore della sicurezza, ma ci chiediamo come mai la casa di riposo per gli anziani in centro sia considerata sicura e una scuola per i bambini no. Non è la revoca di Massi che ci fa paura – conclude - . A noi tutto fa paura, vediamo che il centro storico sta morendo, non lo diciamo solo noi ma anche i clienti che vengono da noi. Siamo preoccupati”.

Nelle pagine de L’Appennino Camerte, in uscita domani, ci sarà un intero focus dedicato alla revoca delle deleghe dei due assessori tolentinati.

GS 

Poco fa a Roma, la costituzione bipartisan del comitato dei sindaci del centro Italia, per cercare di riscrivere insieme al Governo, regole che possano ridare speranza alle popolazioni colpite dal sisma che stanno perdendo fiducia sul futuro. All’assemblea e al momento costitutivo, non era presente il sindaco di Visso e senatore Giuliano Pazzaglinicome esponente di Governo, in queste ultime ore impegnato nella conversione in legge di importanti decreti. Il senatore e sindaco si  è sempre detto convinto della bontà di proposte unitarie dei primi cittadini, per portare avanti le istanze dei territori colpiti dalla devastazione. 

Non solo vicino alla costituzione di questo comitato- afferma Giuliano Pazzaglini-anzi, ho sempre auspicato che questo accadesse già a dicembre 2016, per cui, apprezzo molto l'iniziativa e la approvo in pieno perché nessuno conosce più e meglio di un sindaco, le problematiche da risolvere. Sono inoltre convinto che da noi ci siano alcune professionalità e delle esperienze, a mio aviso uniche in Italia, perché provenienti dalla gestione del sisma del 97 (io stesso sono uno di quelli) e quindi, ritengo che il contributo dei sindaci potrebbe essere molto importante in tal senso; avrei partecipato anche volentieri alla costituzione del comitato, seppur  non aderendovi formalmente in quanto, nel duplice ruolo di parlamentare e sindaco, magari la mia sarebbe stata una posizione un po' equivoca e poi, a tre mesi dalla scadenza del mandato -continua Pazzaglini- non ritengo opportuno comunque impegnare il mio successore. Da sindaco personalmente  e anche da parlamentare,  ritengo tuttavia che un comitato costituito da chi è in trincea tutti i giorni, non possa che portare vantaggi a questa ricostruzione".

Quanto agli impegni governativi nella Capitale, il senatore parla dei 642  emendamenti che proprio ieri sono stati votati e stamattina convertiti in legge.

"Siamo riusciti oggi a convertirein leggeil decreto Quota 100 e  Reddito di cittadinanza e dunque, non  mi sarei neanche potuto assentare, altrimenti, sarei andato ad assistere all'assemblea dei sindaci. Avevamo all'ordine del giorno anche altri disegni di legge ma evidentemente, il più importante di tutti era quello che consentiva la conversione del decreto di quota 100".   

C.C.

 

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