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Hanno creato panico fra la popolazione, ma nessun danno alle persone né crolli di edifici le quattro scosse di terremoto - la più forte di magnitudo 4.0 sulla scala Richter, alle 9:25 - registrate fra le 9:07 e le 9:48 nelle Marche, con epicentro fra le province di Macerata e Fermo. La zona è interessata da uno sciame sismico cominciato ad ottobre, poi dall' 8 gennaio, con otto scosse, la più forte delle quali, prima di stamani, registrata domenica 10 gennaio, con magnitudo 3.9. L'epicentro del sisma è stato localizzato fra quattro comuni: Loro Piceno e Sant'Angelo in Pontano (Macerata) e Falerone e Montappone (Fermo). Ma l'onda sismica è stata amplissima, con vetri e pavimenti che hanno tremato dal nord al sud della regione, e decine di chiamate ai vigili del fuoco e ai centralini di polizia e carabinieri, da Macerata ad Ancona, da Ascoli Piceno a San Benedetto del Tronto. "Si è trattato di scosse abbastanza profonde - ha dichiarato ai nostri microfoni il geologo Emanuele Tondi - sullanota faglia geologica chiamata Fiastrone - Fiastrella; la stessa interessata nel 1951 - l'evento si verificò il 14 gennaio - e che nel 1799 provocò molti danni. La nostra è una zona sismica - prosegue Tondi che esclude collegamenti con il terremoto che ha colpito L'Aquila - nessuno può prevedere quando un terremoto si verificherà; l'importante è che le strutture cardine dei nostri comuni, vale a dire scuole, teatri, centri di aggregazione, siano in gradodi far fronte ad eventuali emergenze e situazioni di criticità".

Altre due scosse sono state registrate alle 12.26 e alle 12.40 con la stessa magnitudo 2.7 e una profondità di 22 e 19 chilometri.Poi alle 14.35 la terra ha tremato ancora, questa volta in maniera più forte. La scossa ha, infatti, avuto una magnitudo pari a 4.1 della scala Richter.

La Sala operativa provinciale di protezione civile ha ricevuto in serata una segnalazione di lievi danni, per ora non preoccupanti e che comunque necessitano di ulteriori accertamenti, da parte del Comune di Ripe San Ginesio. Riguardano quattro edifici pubblici e di culto: la scuola materna e asilo nido in località Passo Ripe, la scuola elementare in viale Rimembranza, la chiesa di San Silvestro nella frazione Faveto e la chiesa parrocchiale San Michele in piazza Vittorio Emanuele.  In tutti questi edifici i tecnici hanno riscontrato la presenza di alcune lievi lesioni alle strutture sia portanti che non portanti.  A titolo precauzionale e in attesa degli ulteriori accertamenti da parte dei tecnici della protezione civile regionale, il sindaco Paolo Teodori ha emanato un'ordinanza di chiusura temporanea degli edifici in questione. 

 

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Anche quest'anno, come avviene ormai da ventisette anni, il Comune di San Severino Marche è tornato ad inviare ai settempedani lontani un nuovo libro – ricerca dello storico locale Raoul Paciaroni che tratta, in genere, di argomenti attinenti il patrimonio culturale, artistico e folkloristico della Città e del territorio. Le attenzioni dello studioso si sono soffermate questa volta su “Lo stendardo sanseverinate della Madonna del Soccorso”, opera del pittore Bernardino di Mariotto che è custodita presso la Pinacoteca Civica e che è stata eseguita nel 1509 e di cui ricorrono, dunque, esattamente cinquecento anni dalla realizzazione. Il testo (88 pagine stampato dalla tipografia Bellabarba di San Severino Marche) rappresenta una vera e propria strenna per gli oltre settecentocinquanta settempedani che, per motivi di lavoro, di studio o di famiglia, hanno dovuto abbandonare la loro città d'origine per recarsi in altri Paesi d'Italia o all'estero.
“Il breve saggio – scrive nella presentazione il sindaco, Cesare Martini – oltre a fornire puntuali notizie circa la realizzazione dell'opera d'arte, offre un contributo fondamentale per la ricostruzione della vita della nostra Città. E' una finestra spalancata sul passato. Attraverso i carteggi che hanno accompagnato il percorso del dipinto fino ad oggi, scopriamo le vicende di una famiglia e la vivacità culturale della comunità in cui essa era inserita. Usando un metodo investigativo, che prende cioè in considerazione prove reali, documenti scritti, analizzati e confrontati, dai testamenti alle ricevute di pagamento, senza lasciare nulla al caso od alla supposizione, il lettore vede districarsi, attraverso la lettura di un'immagine, la matassa della storia che ha portato San Severino Marche ad avere un patrimonio artistico così pregevole”.
“Copie del testo – sottolinea l'assessore comunale alla Cultura, Alessandra Aronne - sono disponibili presso l'ufficio Cultura del Comune per i settempedani che ne faranno richiesta”.

 

 

Nella foto: la copertina del volumetto
 

Il presidente della Provincia, Franco Capponi, ha chiesto la proclamazione dello “stato di emergenza “per l'eccezionale mareggiata che nel fine settimana ha provocato gravi danni lungo la costa, interessando i territori di Porto Recanati, Potenza Picena (la frazione Porto) e Civitanova Marche.
La richiesta è stata inoltrata, come prevede la legge, al presidente della Regione affinché se ne faccia interprete nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Della richiesta sono stati informati il Prefetto di Macerata ed i Sindaci dei tre Comuni interessati.
In mattinata la Giunta provinciale, a cui il presidente Capponi aveva rappresentato l'opportunità di avanzare la richiesta dello stato di emergenza, aveva esaminato la situazione sia sulla base delle segnalazioni pervenute (in particolare dal Comune di Porto Recanati), sia sulla base dell'informativa presentata dai tecnici del Genio civile.
Le avverse condizioni meteorologiche dei giorni scorsi e la forte mareggiata hanno provocato ingenti danni a strutture ed infrastrutture pubbliche (in alcuni tratti la strada litoranea lambisce il mare) ed alla zona demaniale marittima, con rilevanti danni anche alle proprietà private. Dai sopralluoghi effettuati dai tecnici della Provincia è stata constatata la presenza diffusa di danni ad opere della mareggiata e del maltempo che è stato a lungo accompagnato da forti raffiche di vento.
Il presidente Capponi, nell'annunciare che la richiesta sarà a breve integrata da una relazione complessiva inerente i danni causati dalle intense precipitazioni e dalle mareggiate, ha anche chiesto al presidente della Regione di tenere in considerazione i suddetti danni nella eventuale destinazione allo scopo di risorse regionali.

 

 

''L'operazione Hoffman ha superato gli obiettivi di promozione delle Marche ed è diventata un'operazione di promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo”. Così il presidente della Regione Gian Mario Spacca oggi ad Ancona alla conferenza per la presentazione della versione definitiva dello spot “Marche: le scoprirai all'Infinito” (nella versione da 120” e 30”) alla quale hanno partecipato anche il regista Giampiero Solari e il responsabile di Europroduciones Stefano Torrisi.
“Quando abbiamo pensato a questa complessa operazione - ha proseguito Spacca - volevamo trasmettere un'immagine unitaria delle Marche nel mondo. Volevamo suscitare suggestioni e curiosità nei confronti della nostra terra sia per i mercati turistici, ma anche per dare più valore aggiunto al lavoro dei marchigiani: ai vini, ai prodotti tipici, ai prodotti del manifatturiero, come le scarpe per esempio. Le reazioni sono andate al di là delle nostre stesse aspettative e ne siamo più che soddisfatti. La maggior parte dei commenti è straordinariamente positiva e per certi versi inusitata. Perfino l'Accademia della Crusca è scesa in campo per esprimere il suo apprezzamento nei confronti dello spot attraverso il presidente onorario Andrea Rigoni, per non parlare di tanti intellettuali di prestigio come Umberto Piersanti, Davide Rondoni, Giorgio De Rienzo. Sono convinto che questa operazione abbia tutte le potenzialità per diventare una pietra miliare nel mondo della comunicazione. Oltre a tutti i quotidiani e televisioni nazionali, di Hoffman e delle Marche hanno parlato anche quotidiani e riviste internazionali: dal New York Times al Daily Mail, da Variety alla Reuters al Sidney Morning Herald. A queste prestigiose testate si aggiungono giornali riviste di settore, siti internet specializzati di ogni parte del mondo: inglesi, spagnoli, danesi, messicani, tedeschi, austriaci, addirittura thailandesi e indiani.
Oggi – ha concluso Spacca – presentiamo la versione definitiva dello spot che ha tenuto conto dei suggerimenti e delle osservazioni arrivate dai marchigiani dopo la condivisione delle bozze di lavoro in rete. Abbiamo infatti fatto in modo che anche questa, come tante altre iniziative della Regione, avesse la massima condivisione da parte della nostra comunità”.
Lo spot andrà in onda dal 24 gennaio al 13 febbraio sulle reti Rai, sui principali network nazionali e su Sky con oltre mille passaggi prevalentemente in prime time. Tre i formati previsti: da 7, 15 e 30 secondi (in tre versioni), oltre a uno di 120 secondi pensato per i cinema. Gli spot, realizzati dalla Europroduzioni, società italiana di un importante gruppo multimediale spagnolo, saranno presentati ufficialmente alla stampa nazionale alla Triennale di Milano il 20 gennaio.
 

Raramente intervengo con lettere ai giornali locali e preferisco che siano loro a dare notizie su attività anche di mio interesse.
Dopo avere letto di tutto sull'accordo di programma riguardante l'Università di Camerino ho notato che sono intervenuti tutti: Professori, Presidenti, Avvocati, Notai che amano pontificare il loro attaccamento per Camerino anche se gran parte di loro non li ho mai visti spostare una sedia o una transenna quando si organizza qualcosa per Camerino (Corsa alla Spada, Saranno famosi; manifestazioni sportive o di altro genere). Per carità, tutti loro hanno dato tre esami più di me, io mi sono fermato al penultimo esame universitario, loro hanno dato l'ultimo, quello di laurea e l'esame di stato probabilmente, ma qualche volta è utile anche l'impegno pratico e non solo culturale per la città.
E' intervenuto anche Nando Ferretti, collega di sport, che penso sono diversi anni che non entri dentro all'Università ed ora l'Università la sente raccontare da altri; anzi penso che l'ultima volta che sia entrato all'Università saranno stati almeno 13 o 14 anni fa quando in una riunione presso la sala Nobili me lo ricordo criticare il Rettore Giannella per la gestione degli impianti sportivi e quindi dello sport universitario.
Ho cercato di non intervenire, ma non ci sono riuscito; d'altra parte di studenti universitari ne ho conosciuto qualche migliaio, dentro i campi sportivi, il giorno prima dell'esame, prima di una importante gara e tanti ne ho avuti come amici.
Ho visto anche tanti studenti, oggi professori universitari, andare di fretta al bagno prima dell'inizio di una gara importante con tutta l'emozione del momento.
Mi sono anche ricordato che ora sono Consigliere di Amministrazione dell'Ersu e che nel 1982/83, o giù di lì, sono stato consigliere di Amministrazione dell'Università di Camerino quando in Consiglio c'erano tutti, il rappresentante del Comune di Camerino, allora scelto nell'ambito di un partito minore del pentapartito, il rappresentante della Provincia e tanti altri fino ad arrivare al rappresentante dell'Intendenza di Finanza. Allora da studente, insieme agli altri studenti in Consiglio, mi sono fatto qualche risata con i pisolini schiacciati da questi rappresentanti durante il Consiglio. Quindi noi studenti, visto il loro scarso contributo e quello delle istituzioni che rappresentavano, ci chiedevamo il motivo della loro presenza.
Penso allora di avere titolo anche io a dire qualcosa sull'Università di Camerino e su quello che bisognerebbe fare per avere più studenti.
Certo i camerinesi e Camerino fanno tanto per l'Università ed io mi sento un camerinese doc, non meno dei tanti intervenuti sull'argomento. Molti di noi traggono una fonte di reddito diretta o indiretta dall'Università. Molti camerinesi affittano a pagamento le camere o gli appartamenti agli studenti. Molti frequentano gli impianti sportivi universitari e trovano i cancelli aperti ogni giorno dell'anno a condizioni molto agevolate se non gratuite. Camerino non ha una multisala per il cinema (anche Servigliano, saprete dov'è spero, ha una multisala). Camerino non ha una palestra comunale omologabile, con pavimentazione regolare per la pallavolo o per la pallacanestro e la pallavolo di cui sono immeritatamente Presidente provinciale della Federazione è il secondo sport della provincia di Macerata. Camerino, quando l'Università cresceva, metteva in mano l'edilizia a quattro imprenditori, peraltro alcuni manco di Camerino, bloccando la crescita della città e lo sviluppo dell'Università. A Camerino si affittavano garage, cantine e soffitte agli studenti universitari per farci temporaneamente delle stanze da letto. Molti camerinesi hanno suonato l'allarme quando l'Università e l'ERSU hanno cominciato a costruire alloggi per studenti, perché hanno subito pensato di non affittare più a prezzi salati. Si sono pure sbagliati (anche la mia famiglia affitta agli studenti); infatti il mercato ha ripreso anche grazie al rafforzamento dell'Università, mentre dopo il terremoto se l'Università non si fosse mossa in tal senso avrebbe chiuso bottega e le nostre case “ce le potevamo mangiare”. Poi ricordiamoci che chi vende la pizza o i bar o altri esercizi commerciali (diversi hanno aperto ultimamente) hanno bisogno di tanti studenti residenti e se i prezzi delle case sono giusti per Camerino e più bassi delle altre sedi universitarie sicuramente verranno più studenti (penso, ragionateci anche Voi). L'Università si è dovuta dotare di mense, auditorium, palestre e tanto altro per sopravvivere e crescere.
Oggi qualcuno, certamente il Rettore, anche rischiando, ha voluto riportare attenzione sull'Università di Camerino e su come tenerla in piedi economicamente. Guarda caso tutti quegli Enti i cui rappresentanti io da ragazzo vedevo sonnecchiare sulle sedie del Consiglio di Amministrazione dell'Università, si sono svegliati ed era proprio ora che si svegliassero, fiutando anche il pericolo futuro, senza cullarsi con i diritti secolari che Camerino sembra vantare, ma che oggi invece deve meritare.
La città, stimolata da qualche docente, ha reagito male attaccando la persona del Rettore.
Io non ho peli sulla lingua e continuo a dire come la penso.
Abbiamo trattato l'attuale Rettore come fu trattato il dr. Mozzoni quando chiuse il reparto di ginecologia. Nessuno ha però pensato che Mozzoni, di cui tra l'altro non ho avuto grande stima, eseguiva direttive regionali e di partito, non era minimamente interessato all'ospedale di Camerino e tanto meno alla città di Camerino. In ogni caso, se anche i numeri di quel reparto fossero stati maggiori forse qualcosa di diverso sarebbe accaduto; purtroppo il reparto operante a San Severino veniva liberamente scelto da più donne (ci mancava pure questo !).
L'attuale Rettore non mi pare che esegue direttive di qualcuno, non mi pare che non ama mettere la sua Università al centro dell'attenzione nazionale ed internazionale, non mi pare che non sia attento ai numeri. Tante, troppe cose diverse da Mozzoni. Ha anche un vizio: ha grande rispetto per i lavoratori, meno per gli altri.
Ora a Camerino si è rievocato pure l'ex Rettore Perlingieri di cui però mi sembra che l'Avv. Emanuele Grifantini non avesse grande stima, come dallo stesso dichiarato in occasione di una intervista riportata in un libro biografico.
Alla maggior parte dei camerinesi non è andato bene nemmeno Giannella che prese l'Università con pochi studenti (poco più di un grande istituto superiore) e la fece diventare una vera Università, da tre facoltà la portò a cinque facoltà, ha rimesso a posto e costruito mezzo Camerino; da sindaco è stato l'unico a sostenere concretamente l'Università e presto speriamo di vedere le segreterie studenti vicino alla chiesa di Santa Maria in via nell'ex edificio delle scuole magistrali.
La moda a Camerino di contestare personaggi eccellenti è storica. Ogni volta che arriva qualcuno, che ha idee diverse, Camerino lo vuole cacciare. Toccò di recente a Monsignor Gioia, ora si parla del prof. Esposito; il prossimo sarà qualche altro Monsignore ? E parlo di Monsignori, quando tutti conoscono la mia laicità e la profonda ideologia repubblicana (ma certamente non atea) e i Monsignori non li frequento tutti i giorni.
Ma si !, cacciamo tutti quelli che non la pensano come gran parte dei camerinesi, poi tutti in piazza a chiacchierare.

Ve lo dico io che serve agli studenti universitari.
Serve un alloggio dignitoso a circa 150 euro al mese. Servono servizi a basso costo e di buona qualità. Serve una multisala e qualche divertimento. Serve, soprattutto, che i professori stiano a lavorare tutti i giorni dal lunedì al venerdì (non basta fare le 350 ore complessive all'anno di attività, visto anche il costo che comportano per la collettività e considerando che qualcuno che opera in altri settori 350 ore di lavoro le fa quasi in un solo mese) e possibilmente a Camerino. Serve che ricevano tutti i giorni gli studenti e spostino gli esami se vi sono motivi o li facciano di frequente. Serve che i professori non facciano ripetere un esame 6 o 7 volte. Certo non tutti gli studenti sono bravi, ma i professori devono far diventare buoni studenti anche i meno bravi, se no cosa stanno a fare (quelli bravi, già lo sono di loro, non hanno bisogno di aiuto). Serve che i professori evitino gravi scandali con conseguenze anche giudiziarie. Certo la Giurisprudenza è preoccupata e lo sono anche io, ma i problemi purtroppo se li è creati anche da sola ed è ora che i professori si rimbocchino le maniche impegnandosi seriamente, abbassando “la cresta” e lo dico simpaticamente come si usa parlare a Camerino (e questo lo dico avendo parlato con centinaia di studenti), facendosi apprezzare dagli stessi studenti che formano. Sicuramente la bravura di molti professori e una maggiore disponibilità (quantitativa e temporale) di servizi agli studenti faranno si che di studenti continueremo a vederne ancora tanti.
Per la Veterinaria mi pare necessario non perderla, ma mi pare pure necessario che l'ospedale veterinario se lo mantenga la Regione nell'ambito del sistema sanitario regionale come penso che faccia per gli ospedali di Ancona a servizio anche della Facoltà di Medicina della Università Politecnica delle Marche (che non è delle Marche ma è di Ancona). Ha fatto bene Esposito a sollevare il problema Veterinaria. Io non sono d'accordo sulla chiusura, anzi vedo molti studenti soddisfatti di come vanno le cose lì; ma, se la Veterinaria è importante ed unica in Regione, la deve pagare anche la Regione come ha dato 30 milioni di euro all'Università di Urbino. Peraltro non è assolutamente vero che la Regione non è stata allertata delle difficoltà finanziarie e delle prospettive di Camerino. Più volte avevamo chiesto aiuto alla Regione così come aveva fatto con interventi straordinari per l'Università di Urbino e questa estate gli organi accademici avevano interessato, della recente situazione venutasi a creare a seguito dei provvedimenti Ministeriali, i politici regionali.

Mi pare che nell'ultimo Consiglio di Amministrazione dell'Università il bilancio aveva una perdita dovuta ai tagli nazionali di oltre 3 milioni di euro; sarebbero iniziati pesanti tagli che avrebbero veramente distrutto l'Università di Camerino; l'accordo di programma ha consentito di ripianare il bilancio. Mi meraviglio di come tanti non si preoccupino di come si mandano avanti le aziende di questi tempi, pensando che tutto debba rimanere come è, semplicemente per fatti storici (la Cina andava in bicicletta, oggi ci sta “massacrando”).

Il Sindaco ha fretta di andare a fare l'amministratore all'Università. Ha coraggio, perché intanto deve amministrare bene il Comune e non è facile anche con una bella squadra giovane. Deve spostare il “Papa” e ridare una vera piazza a Camerino, magari mettendo qualche vetro per vedere i reperti e al tempo stesso consentire un po' di transito; deve fare la multisala, far insediare imprese giovani, fare centri di aggregazione, magari verificando in piazza Garibaldi con l'Albergo Roma e gli immobili della Provincia le disponibilità; deve risolvere il problema del teleriscaldamento davanti casa mia; deve risolvere il problema della discarica e tante altre cose. Poi, sperando che sia accolta la sua richiesta ed io sarei favorevole (anche se non conto niente e sempreché l'Università non chieda un posto in Giunta comunale come si fa a Fabriano dove tutti i politici vengono da quella che una volta era la maggiore impresa della città), dovrà fare l'amministratore dell'Università senza poter sonnecchiare come i suoi predecessori. Inutile dire che lui prima non c'era ed i problemi sono stati causati da altri, perché c'era lui, c'ero io e c'eravamo tutti, quindi c'è da lavorare e costruire più che criticare.
All'amico Nando Ferretti dico qualcosa. Tutti gli italiani sono allenatori di calcio e tutti i camerinesi sono manager dell'Università. Se però ognuno facesse bene il suo lavoro e non quello degli altri la città si troverebbe molto, molto meglio (pasta di Camerino insegna e tanti altri insegnano). Scrivere e criticare è facilissimo, ma chi lavora veramente per Camerino ? Faccio l'auspicio che Nando, grande dirigente del calcio anche nazionale e del Tolentino, inizi a lavorare con generosità per Camerino per portare grandi eventi sportivi e contribuire a gestire settori giovanili in crescita. Faccio l'auspicio che chi opera negli Istituti superiori si dia da fare per non far andare quelli di Matelica e Castelraimondo al Liceo di Fabriano come purtroppo accaduto negli anni passati. Caro Nando, hai tanto lavoro da fare e Ti ringrazieremo per quello che farai, diversamente sono chiacchiere e di quelle io non ne ho più bisogno e manco gli studenti universitari.
Attaccare le persone è segno di democrazia, ma le case si fanno con i mattoni e i muratori, il pane con la farina ed il fornaio e l'Università con gli studenti ma pure anche con i professori bravi, disponibili, laboriosi, capaci e meritevoli prima ancora degli studenti.
 

Roberto Cambriani
 

Il capodanno, per quanti se lo possono permettere, è sinonimo di lusso, cenoni, fuochi e sfarzo. Per i poveri è un giorno come tutti gli altri o quasi. Per i cristiani della diocesi di Camerino-Sansverino Marche questo anno è arrivato un invito al palazzetto dello sport di Sarnano per un capodanno alternativo.
L'amministrazione comunale ha messo a disposizione locali riscaldati e personale con un servizio di amplificazione.
L'arcivescovo e il centro di pastorale giovanile hanno diramato inviti e raccolto volontari per i preparativi. La risposta è stata entusiasta.
Il tempo freddo e minaccioso di neve non hanno dissuaso ragazzi e giovani con i genitori e altri adulti a raccogliersi sotto l'ampio cupolone del palazzetto dello sport a Sarnano.
L'accoglienza è stata affidata alla calda voce di una cantante ed alla sua band.
Il cosiddetto cenone è stato preparato da un agriturismo locale e servito dai volontari. Il menù era senz'altro ricco e tradizionale pur nella sobrietà di un vassoio e posate di plastica.
Il momento culminante ha avuto due tempi.
Prima la parola del vescovo Francesco Giovanni Brugnaro nel duplice significato cronologico e biblico. Il tempo biblico è la visita di Dio all'uomo, è grazia, momento favorevole per la conversione.
Poi l'adorazione eucaristica in attesa della mezzanotte. La penombra del locale, l'accompagnamento di canti ed invocazioni, una luce forte concentrata solo sull'ostensorio con il santissimo sacramento dell'Eucaristia hanno favorito e sollecitato la preghiera delle labbra e del cuore. Molti giovani si sono accovacciati su un ampio tappeto attorno al signore Gesù nella santa eucaristia.
Buon anno del Signore 2010 a tutti.
 

don Vincenzo Finocchio

 

Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con “Miss Befana” il simpatico concorso di “non bellezza” che assegna ad una giuria, composta rigorosamente di bambini, l'arduo compito di scegliere tra befane accorse da ogni parte del mondo quale rappresenta al meglio le caratteristiche di Befana. La vincitrice che verrà decretata al termine del pomeriggio, appena prima della discesa della collega befana dalla torre civica, sarà premiata con un gioiello e con un buono sconto offerto dagli sponsor coinvolti nell'iniziativa. Lo spettacolo, ideato e allestito dalla Pro loco di Villa Potenza con il patrocinio del Comune di Macerata, avrà inizio mercoledì 6 gennaio alle ore 17,00 in Piazza della Libertà a Macerata e si propone di dare continuità alla tradizione della befana e di trasmetterla aipiù piccoli che ne saranno conquistati. Indiscussi protagonisti saranno i bambini che, oltre a far parte della giuria e divertirsi in piazza, saliranno sul palco e si esibiranno in momenti di ballo, musica e poesia. Sono previsti nel corso del pomeriggio anche dei momenti dedicati alla moda e sfileranno sul palco baby modelli che indosseranno abiti della Clayeux. La Mapell invece offrirà dei flash moda dedicati ai più grandi. L'elezione di Miss Befana 2010 sarà ripresa dalle telecamere di Planet Moda e sarà trasmessa giovedì 14 gennaio alle ore 13,15 e venerdì 15 gennaio alle ore 22,00. Presentano Marco Moscatelli e Alessandra Pierini.
Insomma l'evento, unico in Italia, promette anche quest'anno di far molto parlare di sé e ancora una volta a vincere non sarà la bellezza ma la simpatia, l'estro e la bontà di cuore.
 

Il Comune di Fabriano, in segno di solidarietà con le famiglie ed i giovani terremotati dell'Abruzzo, ha deciso di realizzare un intervento in favore delle scuole di ogni ordine e grado presenti nei comuni danneggiati dagli eventi sismici che hanno colpito l'Abruzzo il giorno 6 aprile 2009.

L'Amministrazione comunale, ben consapevole dei disagi conseguenti gli eventi sismici per averli vissuti 12 anni fa, intende ospitare gratuitamente presso i musei civici cittadini tutte le scolaresche provenienti dalle scuole che hanno sede presso uno dei seguenti comuni:

- Provincia dell'Aquila: Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle, Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequeo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L'Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D'Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne'Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

- Provincia di Teramo: Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pitracamela e Tossicia.

- Provincia di Pescara: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello
di Bertona, Popoli e Torre de' Passeri.

Fino al 28 febbraio 2010 tutte le scuole dei comuni abruzzesi sopra indicati, che ne faranno richiesta, saranno ammesse gratuitamente a visitare il Museo della Carta e della Filigrana e la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” di Fabriano durante i normali orari di apertura delle strutture museali.

Analogo trattamento verrà riservato dalla UISP di Fabriano, soggetto gestore del Museo dei Mestieri in Bicicletta.

A ciascuna scolaresca, a simboleggiare il gemellaggio ideale con gli ospiti abruzzesi, sarà consegnata al termine della visita una filigrana in chiaroscuro raffigurante la Cattedrale fabrianese di San Venanzio, simbolo della ricostruzione post-sismica fabrianese, ed auspicio per gli amici abruzzesi del più rapido rientro nelle case e nelle sedi scolastiche danneggiate.

 

In una delle ultime sedute della Giunta provinciale su proposta dell'Assessore alla Difesa del Suolo Simone Livi (La Destra) è stato approvato un progetto riguardante degli interventi sul fiume Potenza.
Il progetto preliminare riguarda alcune opere di manutenzione idraulica in un tratto che si estende nel Comune di Montelupone tra il ponte Becerica sino a monte del ponte San Firmano, per un importo complessivo pari ad euro 274.500,00.
Tale intervento, che ricade in un area classificata con rischio R4 dal Piano di Assetto Idrogeologico regionale, prevede il ripristino della preesistente sezione di deflusso del corso d'acqua per l'intero tratto in esame mediante scavi e decespugliamenti al fine di agevolare il normale deflusso stesso e la formazione di pennelli trasversali in massi ciclopici e putrelle d'acciaio a difesa della sponda fluviale e della strada adiacente.
Nella stessa seduta è stato approvato il progetto esecutivo inerente la messa in sicurezza di una frana attiva in località Marchesi nel Comune di Gualdo per un importo pari ad euro 125.246,81.
Si tratta del completamento delle opere di drenaggio già eseguite in loco ed i lavori consistono nell'esecuzione di altri due tratti di drenaggio che si andranno a collegare con quello principale già realizzato.
Sono previste in tale progetto anche delle somme a disposizione da utilizzare per ulteriori consolidamenti ed eventualmente sulla viabilità adiacente alla frana.
L'Assessore Simone Livi si dice soddisfatto dei progetti approvati e degli investimenti che questa Amministrazione sta mettendo in campo in un settore davvero delicato e strategico per l'incolumità dei cittadini e per un sempre maggiore rispetto ambientale.
Livi fa presente che gli interventi sugli alvei fluviali sono indispensabili onde evitare esondazioni che possono causare enormi danni come purtroppo stiamo vedendo in questi giorni in alcune Regioni del nord Italia.
Fondamentale sotto questo punto di vista è attuare una attenta prevenzione con progetti mirati di manutenzione straordinaria.


 

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