Orto sul Colle dell'Infinito: "Ricreiamo l'ambiente che ha ispirato a Leopardi tanti capolavori"

Venerdì, 06 Settembre 2019 15:27 | Letto 1101 volte   Clicca per ascolare il testo Orto sul Colle dell'Infinito: "Ricreiamo l'ambiente che ha ispirato a Leopardi tanti capolavori" Conto alla rovescia per il taglio del nastro dellOrto sul Colle dellInfinito. La cerimonia è in programma per il 26 settembre alle 16, una delle tante iniziative per celebrare la ricorrenza dei 200 anni dellInfinito e restituire alla cittadinanza un luogo magico ed evocativo. Infatti i lavori per lOrto sono frutto di un accordo fra il Comune di Recanati, il Fondo Ambiente Italiano, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura ‘Giacomo Leopardi’. Al Fai è stata affidata la valorizzazione e la gestione di una parte del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e di quella porzione del Colle conosciuta come Orto delle Monache. Il progetto è di grande rilievo anche a livello nazionale - spiega il sindaco Antonio Bravi - ed è consistito nella ristrutturazione del Centro Nazionale di Studi Leopardiani che diventerà museo, con sale immersive e altre novità importanti, e la valorizzazione dellOrto delle Monache, da sempre usato in sporadiche occasioni e che in questo modo diventerà luogo di visita e darà la possibilità ai turisti e alla comunità di soffermarsi nel silenzio e ritrovare quellambiente che consentiva a Leopardi di creare quei versi tanto amati e conosciuti. Lobiettivo del Fai infatti è proprio questo: sommare laspetto paesaggistico e quello filosofico e poetico.g.g.(foto tratta dal sito del Fai, ph Katia Campione)
Conto alla rovescia per il taglio del nastro dell'Orto sul Colle dell'Infinito. La cerimonia è in programma per il 26 settembre alle 16, una delle tante iniziative per celebrare la ricorrenza dei 200 anni dell'Infinito e restituire alla cittadinanza un luogo magico ed evocativo. 
Infatti i lavori per l'Orto sono frutto di un accordo fra il Comune di Recanati, il Fondo Ambiente Italiano, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura ‘Giacomo Leopardi’. Al Fai è stata affidata la valorizzazione e la gestione di una parte del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e di quella porzione del Colle conosciuta come Orto delle Monache. "Il progetto è di grande rilievo anche a livello nazionale - spiega il sindaco Antonio Bravi - ed è consistito nella ristrutturazione del Centro Nazionale di Studi Leopardiani che diventerà museo, con sale immersive e altre novità importanti, e la valorizzazione dell'Orto delle Monache, da sempre usato in sporadiche occasioni e che in questo modo diventerà luogo di visita e darà la possibilità ai turisti e alla comunità di soffermarsi nel silenzio e ritrovare quell'ambiente che consentiva a Leopardi di creare quei versi tanto amati e conosciuti". L'obiettivo del Fai infatti è proprio questo: sommare l'aspetto paesaggistico e
 quello filosofico e poetico.

g.g.

(foto tratta dal sito del Fai, ph Katia Campione)

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